Berlino: rischio ‘gayezza’ per chi mangia carne di maiale

Polemiche in Germania a seguito della pubblicazione di un articolo diffuso dall’organizzazione musulmana Ahmadiyya nel quale si collega il consumo di carne di maiale con l’omosessualità. Nel numero 26 del giornale giovanile della Jamaat, pubblicato a cura del ‘dipartimento educativo’ dell’organizzazione, si sostiene che il consumo di carne di maiale porterebbe a un incremento dell’omosessualità nella società. L’accoppiata carne di maiale e omosessualità è davvero micidiale dal momento che, come noto, i musulmani non consumano la carne di maiale poiché il Corano proibisce all’uomo di nutrirsene. Non parliamo poi omosessualità, che è equiparata all’adulterio e per quattro su cinque delle scuole giuridiche musulmane va punita con la morte per i due partner.

Nell’articolo si legge che “Gli umani sono quello che mangiano. Anche questo aforisma può essere riferito agli effetti del consumo di carne di maiale sul comportamento e morale umana, poiché il comportamento svergognato del maiale forma o rafforza lo sviluppo di certi comportamenti del consumatore. (…) Il nostro amato quarto califfo Hazrat Mirza Tahir Ahmad (…) ha espresso in quel contesto di vedere una connessione tra l’incremento dell’omosessualità e il consumo di carne di maiale nella nostra società.»

Alexander Tin, attivista gay, ha dato voce allo sconcerto della comunità GLBT della capitale tedesca: «L’omosessualità è considerata decadente in molte religioni, o guardata come malattia o peccato. Diventa pericoloso se fanatici religiosi usano questa propaganda contro i gay e le lesbiche». Tin ricorda come siano in aumento le aggressioni dei fondamentalisti contro gli omosessuali e questa equazione tra i porci e gli omosessuali è solo un’ulteriore istigazione alla violenza, soprattutto per le giovani generazioni che crescono con questa concezione del mondo.

Ha fatto sentire la propria voce anche Joachim Swietik, portavoce di un gruppo che si oppone alla costruzione di una nuova moschea nel quartiere Heinersdorf: “Questo modo di ragionare degli Ahmadiyya contraddice la costituzione tedesca e non vogliamo che si diffonda qui da noi”, ha dichiarato al quotidiano Berliner Zeitung.

L’attuale presidente della comunità Ahmadiyya in Germania, Abdullah Uwe Wagishauser, ha cercato di minimizzare dicendo che “L’articolo presenta una supposizione, non un’affermazione”, anche se “è risaputo comunque che l’alimentazione ha un effetto sul corpo umano e sul comportamento morale.” Wagishauser però ha poi aggiunto che l’articolo non vuole fomentare odio verso nessuno e che “anche gli omosessuali sono i benvenuti nella moschea.”

Chissà che ne pensa di tutta questa penosa faccenda il popolarissimo sindaco di Berlino Klaus Wowereit, gay dichiarato.

Fonte: gay.it

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8 commenti

Damiano

già… e assomiglia molto al “rischio cecità” di una volta…

Aldo

Noto che anche tra i notabili musulmani, apparentemente refrattari alla cultura dell’Occidente, ha fatto presa l’uso del termine “consumare” e derivati, da impiegare in ogni circostanza, così come un tempo tra i ragazzini ignorantelli era in voga ricorrere senza ritegno alla famosa triade “cosa, roba, affare”. Suppongo che ben pochi, anche tra voi che mi leggete, “consumino” la carne di maiale. Per conto mio, preferisco mangiarla.

A parer mio occorrerebbe lanciare una campagna contro il verbo “consumare” e i suoi deleteri derivati.

JSM

“anche gli omosessuali sono i benvenuti nella moschea”
pinocchio…….

sono un divoratore di carne. mangio quantità esagerate anche di maiale, salami, sopresse e prosciutti a non finire e vi assicuro che sono etero dalla testa ai piedi.
con tutto il rispetto per gli omosessuali (per i quali credo si tratti esclusivamente di una questione di gusti) voglio solo sottolineare l’ispirata stronzata del musulscemo.

Aldo

Bella anche la tecnica per pararsi il culo alla quale si ricorre sostenendo che “L’articolo presenta una supposizione, non un’affermazione”.

Eppure, alle elementari mi hanno insegnato che il verbo indicativo suggerisce una certezza, non una supposizione. Valutate voi: “[…] il comportamento svergognato del maiale forma o rafforza lo sviluppo di certi comportamenti del consumatore.” Affermazione o supposizione?

Secondo la stessa logica, allora, mangiare capre renderebbe cornuti? O magari anche solo testardi? Un po’ zucconi, forse? Ah, dov’è che si fa un gran mangiare carne di ovini, ritualmente sgozzati? (Non so bene perché, ma questa storia dello sgozzamento mi inquieta un po’, ultimamente.)

Se non bastasse, potremmo prendercela con il califfo: “Il nostro amato quarto califfo Hazrat Mirza Tahir Ahmad (…) ha espresso in quel contesto di vedere una connessione tra l’incremento dell’omosessualità e il consumo di carne di maiale nella nostra società.” “Amato califfo”? Dunque, se il califfo è “amato” sarà anche stimato, il che parrebbe significare che l’articolista dà peso alle sue parole. E anche il califfo si è espresso con l’indicativo (o almeno così pare dall’articolo in traduzione).

Per la carità: sono solo dubbi ed interrogativi (le coniugazioni dei verbi e la punteggiatura lo rendono chiaro, no?), non sto affermando nulla!

Ma per piacere!!! Basta con questi mezzucci da imbonitori!!!

Ernesto

E’ risaputo che i musulmani trovano perfettamente legittimo mentire all’infedele quando questo serve ai loro scopi (ovvero: assicurare all’islam il dominio del mondo intero), quindi non stupiamoci troppo delle repliche di questo barbaro del deserto.
Il disprezzo che questa gente ha nei confronti della società che li ospita mi fa rabbrividire.

Vassilissa

Non fraintendetemi ma , più della reazione degli omosessuali, mi piacerebbe conoscere la reazione degli allevatori di porcelli e dei produttori di salsicce, magari di quelli padani che esibiscono tanto la loro sessualità “giusta”.

x Aldo : non è che gli ovini siano tanto più morigerati e casti, sessualmente parlando, sono animali e fanno quello che devono senza le pippe mentali tipiche dei credenti 😆

Joséphine

A leggere i racconti di Gide e altri, gli islamici devono avere fatto indigestione per carne di maiale
😀

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