Si chiuderà la settimana prossima, nella riunione dell’8 maggio della commissione Giustizia del Senato, la discussione generale sui disegni di legge sulle unioni di fatto, tra i quali c’è anche quello sui Dico presentato dal governo.
Oggi sono intervenuti il capogruppo dell’Udc Francesco D’Onofrio e il senatore ex Prc Franco Turigliatto. Successivamente, quindi nella riunione che la commissione terrà fra due settimane, si passerà alle repliche.
“In quella occasione – spiega Cesare Salvi, presidente della commissione ma anche relatore – formulerò la mia proposta” su come proseguire i lavori. In particolare, resta da sciogliere un nodo: se adottare un testo base o istituire un comitato ristretto.
Nessuna legge che, direttamente o indirettamente, intenda assimilare alla famiglia naturale fondata sul matrimonio una qualunque unione civile; sì alla disciplina legislativa concernente i diritti, anche degli omosessuali, soprattutto se risultano da discriminazioni di fatto; acquisizione di elementi giuridici e audizioni di associazioni rappresentative di famiglie e di omosessuali: questi sono stati i tre argomenti illustrati dal capogruppo dell’Udc al Senato Francesco D’Onofrio nel suo intervento in Commissione Giustizia di oggi pomeriggio.
[…] La scelta costituzionale italiana, non clericale ma laica, è nel senso che esiste la famiglia come soggetto collettivo naturale fondato sul matrimonio, e non solo come unione di pluralità di individui. La vecchia disputa tra diritto naturale e diritto positivo, che ha affaticato i pensatori per molti secoli, è risolta dalla nostra Costituzione non sulla base di una tradizione o di una moda, ma proprio sulla base di un valore costituzionale fondamentale: quello della famiglia caratterizzata da genitori di sesso diverso capacità di dar vita a uno o più figli. Il grande dibattito sulla sostituzione del sesso naturale con il più generico ‘gender’ che ha caratterizzato i movimenti femministi soprattutto radicali degli ultimi decenni, è estraneo alla nostra Costituzione e non può consentire, senza una modifica costituzionale, alcuna parificazione (diretta o indiretta) alla famiglia naturale fondata sul matrimonio di una qualsivoglia unione civile, soprattutto se omosessuale. Il ‘no’ al testo del Governo, in particolare, va quindi ribadito perché non si può far finta di confondere unioni omosessuali con altre forme di mera convivenza di fatto, anche tra consanguinei”.
“Per quel che concerne gli omosessuali, – osserva ancora D’Onofrio – è indispensabile superare sia la finzione di chi non vuol riconoscere le numerosissime discriminazioni in atto fondate appunto sulla omosessualità, sia la pretesa di chi vorrebbe far passare per naturale proprio l’omosessualità. E’ compito del legislatore quello di evitare le discriminazioni individuali, e quindi di riconoscere i diritti anche degli omosessuali purché non derivanti strettamente dalla famiglia naturale fondata sul matrimonio”. […]
Il testo integrale dell’articolo (Apcom) può essere letto sul sito gaynews.it
Ormai questa legge ha un valore simbolico.
Ci farà capire quante possibilità ha l’Italia di essere considerato una democrazia moderna.
Aperta la strada ai DICO e abrogata la legge sulla procreazione assistita ( almeno togliere la tutela dell’embrione e permettere la selezione a scopo terapeutico: nascere sani è un diritto !), forse saremo un Paese alla pari degli altri.
Io ho come la sensazione che ci prenderemo la solita badilata sui denti e poi dovremo subire mesi di giubilo ecclesiale.
Sai, vorrei essere ottimista e credere nella saggezza del parlamento…
Una cosa tipo il derbi, vince una volta uno e una volta l’altro.
Prima hanno fatto passare la 40/2004 ed ora fanno passare i DICO…
Non è ancora la laicità dello stato, ma di sicuro è un passo avanti.
Bel pacco di stronzate, st’articolo.
““Per quel che concerne gli omosessuali, – osserva ancora D’Onofrio – è indispensabile superare sia la finzione di chi non vuol riconoscere le numerosissime discriminazioni in atto fondate appunto sulla omosessualità, sia la pretesa di chi vorrebbe far passare per naturale proprio l’omosessualità.”
L’omosessualità è innaturale solo per gli eterosessuali, i quali credono di essere il centro dell’universo. Chiaro.