E’ molto cambiata negli ultimi anni la famiglia italiana: in particolare cambiano i ”modelli familiari”, soprattutto a causa dell’ingresso massiccio delle donne nel mercato del lavoro. Lo rivela l’Indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie in Italia approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera, che rileva, tra l’altro, che in Italia la percentuale delle nascite fuori dal matrimonio e’ aumentata del 70 per cento nel periodo 1995-2004, passando dall’8,1 al 13,7% del totale dei nuovi nati. E che le nuove forme familiari, comprendenti i single non vedovi, le coppie non coniugate o ricostituite e i genitori soli ammontano a circa 5 milioni e duecentomila nel 2005, il 23% del totale, rispetto ai 3 milioni e cinquecentomila nel 1995 (16,8 per cento). Si registra, inoltre, una tendenza alla crescita dei single (25,9 %) e delle coppie senza figli (19,8 %), che si accompagna alla diminuzione delle coppie con figli (39,5 %) e delle famiglie estese o multiple (5,1 %). […]
Famiglia, una su cinque è “diversa”
6 commenti
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Questa è semplice evoluzione sociale. Ma dopotutto, la chiesa non riconosce l’evoluzione: dopotutto, non si è mai evoluta.
Rivera docet.
Tutti scomunicati! Vivono al di fuori delle regole del signore!
Ma un prete pedofilo (e ce ne sono sempre di piu) che ha il proprio harem di bambini, si può considerare una famiglia allargata?
e ora chi lo dice a ratzinga Z che negare i DICO è negare il minimo dei diritti ad oltre il 20% delle “famiglie” italiane?
Saluti
E ti pare che Ratzi prende in mano le statistiche e le considera davvero ?
Già me lo immagino mentre sfoglia una bibbia e cerca conforto in qualche profeta… poi quando non trova nulla dice soddisfatto “Ah … ecco … sono tutte false !”
Famiglie che l’ideologia cattolica non vuole riconoscere come famiglie.
Paradossale che uno Stato dell’Unione Europea debba essere assoggettato a questa bieca ideologia…
eh, ma vedrete che dopo il 12 maggio tutto ritornerà a posto. 😉