“Molti intellettuali e politici dichiaratamente laici e agnostici si sono schierati a favore della famiglia”

Le critiche al Family day sono, in un certo qual senso, utili per poter riaffermare le ragioni del gesto e ricomprendere ancora più radicalmente il senso intimo e profondo di questa manifestazione di popolo. Intanto, ribadiamo che il Family day intende veicolare un messaggio civile, pubblico e, in ragione di ciò, laico, dunque universalmente aperto a tutti coloro che concepiscono ancora la famiglia secondo il dettato della nostra Carta costituzionale. Non è un caso che molti intellettuali e politici dichiaratamente laici e agnostici, per così dire, si siano schierati a favore della famiglia ed apprezzino un evento così caratterizzato, volto alla restituzione del senso originario dell’istituto naturale e sociale familiare.

L’articolo 29 della Costituzione è la riprova del grande equilibrio antropologico e sociale della civiltà politica del nostro Paese, è ridondante citarlo, basti soltanto richiamarne la contiguità con la cultura umanistica e cristiana, fondamenti del comune sentire del nostro popolo. Ci troviamo oggi di fronte ad un’urgenza civile, sociale e diciamo pure antropologica e culturale, legata strettamente alla realtà originaria della famiglia. Si tratta della duplice problematica, insieme politica e antropologica, della strutturazione di una società e di un modus vivendi civile, che possa dirsi all’altezza dei bisogni e dei desideri costitutivi dell’uomo, della persona. Degli uomini e delle donne del nostro tempo.

L’agenda politica deve spostare le priorità dagli assetti politico-istituzionali a quelli antropologico-culturali e infine sociali. Questo è il nuovo punto di vista che occorre guadagnare in merito alla priorità-famiglia. Pena la deriva del costruttivismo antropologico, cioè di un disegno di costruzione e determinazione dei bisogni e dei desideri dell’uomo a misura di un’ideologia e di un progetto politico, oppure il prevalere del nuovo ordine dell’individualismo libertario fondato sulla grammatica dei diritti. D’altro canto, se leggiamo, anche solo en passant, Tocqueville, come Weber, due autori molto distanti per origini e periodizzazione storica, cogliamo nelle loro pagine il medesimo nitore e la medesima lucidità in merito ai fondamenti degli assetti sociali, in primo luogo la centralità naturale della famiglia. […]

Il testo integrale dell’articolo di Sandro Bondi è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

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25 commenti

Adler

Beh, l’articolo di Bondi è sicuramente essenziale!

Visto che continuano a citare la Costituzione chi li avvisa che non viene assolutamente fatta menzione del sesso degli sposi? Non sono un costituzionalista ma per me questo implica che non c’è nessun problema costituzionale al matrimonio tra persone dello stesso sesso! E si possono anche lasciare perdere i DICO. L’uovo di Colombo no?

Marco G.

Cosa intende il Giornale per “dichiaratamente” laico e agnostico?

Probabilmente qualcosa del tipo:

domanda: lei è laico o agnostico?
risposta: béééeeeeee…

Daniela M

è inutile che Bondi citi Toqueville e Weber, rimane il fatto che non ha capito un cazzo…

Ateo Praticante

Sanro Bondi…vediamo…mmmm…mi ricorda qualcosa….. aspette mi sforzo….

ECCOOOOOOOOOOO

è la prima cosa che ho visto questa mattina!

Marco G.

Bondi ha scritto “se” leggiamo. Non vuol dire che li ha letti…

Arcturus

“D’altro canto, se leggiamo, anche solo en passant, Tocqueville, come Weber, due autori molto distanti per origini e periodizzazione storica, cogliamo nelle loro pagine il medesimo nitore e la medesima lucidità”

ecco, appunto, giusto “en passant” li ha letti, il coglitore del nitore… Ma per piacere!

Carlo T

Cito:”Pena la deriva del costruttivismo antropologico, cioè di un disegno di costruzione e determinazione dei bisogni e dei desideri dell’uomo a misura di un’ideologia e di un progetto politico, oppure il prevalere del nuovo ordine dell’individualismo libertario fondato sulla grammatica dei diritti”… scusate la mia ignoranza, ma è una supercazzola???
e soprattutto, Bondi che utilizza il termine “lucidità” è un pò come l’osservatore romano che utilizza il termine “terrorismo”… ovvero non c’entra una mazza.

“La politica è come cercare di inculare un gatto”
Charles Bukowski

Emilio Gargiulo

Il Giornale elevato a Bondi. Peggio è molto molto difficile.

AnderA.ntichrist

..Torni, torni a leggere “La démocratie en Amerique”..ma tutto il tomo,però! non il bignami “made in Bavaria” traduzione a cura di capitan Natzinger!
..è uno dei miei saggi preferiti..Dear Mr. Bondi: prima di tutto, un testo di quella portata, non lo puoi leggere “en passant”, e nemmeno “en chiant” (scusate la malpolitesse..), c’est à dire “cacando” seduto in toilette..
Inoltre, che coraggio liquidare così cosa l’Alexis metta “in primo luogo”!! ..diciamo piuttosto che è quello che ci vuoi vedere tu..e allora, caro il mio Alfry, se parti con questo presupposto, puoi scorgere la stessa cosa in chicchessìa, perfino (si parva licet comparatio..) in Nietzsche!!..ma veramente siamo al patetico..

..e poi, come fa una coscienza “sanamente” tocquevilleiana a essere un forza italiota?? Quel libro suona ancora oggi come un manifesto contro il berlusconismo! sia sulla libertà di stampa, di satira e in generale d’espressione, sia sul personalismo carismatico dei leaders e sulle dinamiche interne all’organizzazione democratica..insomma..Bondi..dai, non ci crede nessuno che tu abbia letto Tocqueville..forse neppure”en passant”…puoi giusto fregare i lettori de “il giornale”.

Markus

Bondi spera che qualcuno di noi sbagli strada il 12 maggio 😉

Solito scherzo da prete.

Comunque proporrei di integrare l’art. 29 della Cost.

Visto che già allora fu teatro di grandi dibattiti che ora forse potremo chiarire… tanto per renderlo coerente con l’art. 2 della Cost. stessa, che invece è un principio fondamentale.

Basterebbe dire “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale ANCHE SE fondata sul matrimonio”

Carlo

Intellettuali atei ed agnostici a favore del Family day? E quali sarebbero?? A parte Ferrara e Pera che non sono degli intellettuali???

Complimenti a Bondi per il linguaggio, fulgido esempio di nichilismo contenutistico e paroloni a vanvera (come direbbe lui :)).

Giol

Se è per quello pure le coppie gay apprezzano il valore della Famiglia, ed è proprio per questo che sentono il bisogno di costituirne una.
Il vero guaio è che al family day ci sono solo omofobi e razzisti vari…

Daniela

infatti per queste persone la famiglia è marito, moglie e una nidiata di figli, non capiscono che di famiglie ce ne sono di vari tipi, e poi “molti agnostici intelettuali” è la solita espressione per pararsi il sedere e avere leggittimazione, ma in realtà nessuna persona razionale, atea o agnostica potrebbe avvalorare questo tipo di manifestazione.

Markus

A parte che mi oppongo al concetto “molti pensano”… e allora ? Fossi anche solo a pensarla in un altro modo perchè vietarmi di fare quello che nulla toglie agli altri… tranne la sicurezza che … siccome tutti facciamo lo stesso deve essere giusto per forza… mal comune mezzo gaudio ( proverbio sicuramente cattolico).

Lorenzo L.

negli anni trenta, molti (non solo tedeschi e italiani) pensavano che esistessero diverse “razze” di esseri umani, e che alcune fossero utili, altre inutili, altre dannose e da sterminare. In Germania, Italia e Giappone erano un numero consistente, forse addirittura la maggioranza, e infatti ‘democraticamente’ presero i potere e assassinarono gli oppositori e le minoranze considerate ‘dannose’.
Ciò non significa che avessero ragione, ma solo che tramite un processo interno alla democrazia si può anche arrivare al suo contrario, quando non si tiene fermo il principio del rispetto dei diritti umani anche per chi magari non sta simpatico alla maggioranza.

ciceracchio

BONDI IL NOTO CAMPANARO COMUNISTA
PENTITO DI FRIVIZZANO EHHHH EHHHH EHHHH

Chiara P.

Il family day adesso sarebbe una manifestazione laica? Ma per favore!! Questa settimana famiglia cristiana ha pubblicato un inserto che ne parla con tanto di manifesto… Mentre continuano ad affermare di voler sostenere la famiglia senza opporsi a nessuno dicono che una cosa fondamentale per ottenere questo è dire un no deciso ai dico!!
E poi scusatemi ma… chi di voi è contrario alla famiglia? Tutti ne abbiamo una! Vorrebbero far credere che solo i cattolici considerano importante la famiglia mentre gli atei le brucerebbero tutte???!
E poi che inizino a chiamare le cose con il loro nome! Che si decidano a dire “famiglia fondata su matrimonio cattolico” invece di dire famiglia e basta!
Sono solo degli ignoranti che si vantano della loro ignoranza e la vogliono trasmettere a tutti.

Umberto

Bondi + il Giornale, una miscela di scemenze senza pari, micidiale!

Liberale Liberista Libertario

Il comunista rinnegato ne ha detta un’altra delle sue.

Alrogo

Cito da Commissione Giustizia – seduta del 13 ottobre 2005, Audizione del dottor Amedeo Santosuosso, magistrato presso la corte di appello di Milano e docente presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Pavia ( questo il link : http://www.unpacsavanti.it/documenti/commissione9.htm ):
“Il profilo della famiglia, strutturato ai sensi dell’articolo 29 della Costituzione, è una «comunità di liberi ed eguali». Questa è la definizione giuridica assestata a livello costituzionale e dottrinario. Ebbene, se questo è vero – ed è storicamente vero sul piano del diritto – ne deriva che l’articolo 29 non può essere interpretato come una norma che impone un certo tipo di unione matrimoniale. L’articolo indica soltanto un particolare impegno della Repubblica italiana nel riconoscere il matrimonio. Se una legge, per ipotesi – parliamo ovviamente per assurdo -, decidesse di abrogare il matrimonio, sarebbe in contrasto con l’articolo 29 della Costituzione.
Tuttavia, l’articolo 29 non può essere interpretato come una norma che esclude che lo Stato possa regolare altre forme di unione. Questo è un punto estremamente importante, perché se si interpretasse l’articolo 29 come una norma che impone esclusivamente quel tipo di unione, questo entrerebbe in conflitto con altre norme della Costituzione stessa. Mi riferisco all’articolo 2, che riguarda il riconoscimento dei diritti fondamentali in tutte le formazioni sociali, e all’articolo 3, che sancisce il principio di eguaglianza e, soprattutto, di non discriminazione. Se, dunque, l’articolo 29 venisse interpretato come imposizione coattiva porterebbe ad una discriminazione.
…il modo per risolvere questo potenziale conflitto tra l’articolo 29 e gli articoli 2 e 3 della Costituzione in particolare, ma anche con l’articolo 13, consista, secondo l’interpretazione della libertà personale data dai civilisti e dai costituzionalisti negli ultimi 15-20 anni, nel dare prevalenza alle norme di carattere più generale e più ampio.
Pertanto, il principio di libertà e di uguaglianza non potrebbe che prevalere su un’interpretazione restrittiva. Dico questo a prescindere da ogni considerazione di carattere giuridico-politico generale, perché altrimenti la famiglia fondata sul matrimonio diventerebbe un’imposizione statale e questo coinvolgerebbe e implicherebbe una serie di altri principi”.
Chi volesse leggere il testo per intero, troverebbe altri spunti di riflessione. Ovvio, invitare BONDI’ a farlo è tempo perso..

Kerry King

Io sapevo che faceva il sindaco comunista di Aulla,vi risulta?

Tore

Non credo che nessuno prenda veramente sul serio Bondi. Se avete notato nemmeno lui è mai convinto di quello che dice. Si vergogna di quelle stupidaggini nel momento in cui le proferisce. Forse perchè ha sempre davanti agli occhi il suo passato, altrimenti non avrebbe quell’aria così colpevole, non sa nemmeno recitare.

Umberto

x Kerry King – Per la precisione james bondi era sindaco a Fivzzano, sempre comunque in Lunigiana.

scarlet

Ma pensate proprio che si debba perdere tempo a esaminare il Bondi-pensiero (sic!) e a confutarlo? Francamente, discutere con “Nessuno” su argomenti seri non mi pare fruttuoso.

Marco G.

L’unica cosa che potrebbe essere interessante sono i nomi dei suoi ghost-writers

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