Da ieri l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, viaggia a bordo di un’auto blindata. Aumentano quindi le misure di sicurezza a tutela di monsignor Bagnasco, che dismessa la vecchia auto blu guidata dal segretario Don Stefano, da ieri viaggia a bordo di una Lancia Thesis grigia blindata con vetri e portiere antiproiettile inviata dal ministero dell’Interno condotta da un poliziotto. La notizia e’ stata anticipata oggi da ‘La Repubblica’. Fonte: Excite Italia
Archivi Giornalieri: domenica, Maggio 6, 2007
Trasferito il giudice indiano che voleva arrestare Richard Gere
Non sono note le motivazioni, ma suona tanto come una punizione il trasferimento di Dinesh Gupta, il giudice che solo pochi giorni fa in India aveva emesso un mandato di cattura nei confronti dell’attore statunitense Richard Gere, «colpevole» di aver baciato in pubblico, su una guancia, l’attrice indiana Shilpa Shetty. Secondo quanto scrive il quotidiano Times of India, il giudice è stato trasferito dalla città di Jaipur, capitale del Rajasthan, alla non troppo distante Kishangarh, nello stesso stato. Il giudice… Leggi tutto »
La strada per l’inferno
Dal sito di Luca Volontè: «Non sapremo mai quanti sono stati i casi di aborti ‘fai da te’, cioè di donne che nel mondo, sognando una ‘scappatoia’ facile facile per una gravidanza indesiderata, sono state stroncate da uno dei mille effetti collaterali di questo farmaco spietato». Mi consente, Onorevole Volontè, una sola domanda? Se, come Ella afferma, l’aborto consiste nella criminale soppressione di una vita umana, perché mai continua a ripetere che l’interruzione farmacologica della gravidanza costituirebbe una “scappatoia facile… Leggi tutto »
Studentesse islamiche chiedono una fatwa contro l’islam moderato, causa oscenità
Le studentesse della Jamia Hafsa, la “madrassa rossa” della capitale pakistana, hanno chiesto ieri al leader della Grande moschea di Islamabad una fatwa contro la “moderazione illuminata” di alcuni musulmani, che “diffonde solo oscenità nel Paese”. La richiesta è stata presentata per lettera al ministro per gli Affari religiosi Ejazul Haq. Nel testo, le giovani fondamentaliste chiedono al governo di aiutarle per ottenere questo decreto e criticano il lancio con il paracadute effettuato da un ministro donna del governo di… Leggi tutto »
Il “costo” della discriminazione femminile in Asia
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, in Asia rimane forte la discriminazione sociale verso le donne, che oltre a gravi ripercussioni sociali genera anche forti perdite economiche. Lo ha calcolato un rapporto della Economic and Social Commission for Asia and the Pacific (ESCAP), secondo il quale le restrizioni imposte alle donne nel mondo del lavoro “costano” alla regione tra i 42 e i 50 miliardi di dollari l’anno. Secondo lo studio di questo organismo delle Nazioni Unite con sede… Leggi tutto »
L’Italia s’è desta
In Parlamento si discute ancora se ai gay possano essere riconosciuti elementari diritti civili di convivenza. In provincia invece, e in questo caso a Pistoia, si è passati subito ai fatti: e si è creato un precedente politico e giuridico di grande importanza a livello nazionale e internazionale. Prima d’ora solo la laicissima e civile Svezia aveva saputo fare altrettanto. Parliamo della concessione dello status di rifugiato politico ad un ventunenne albanese in attesa di espulsione dovuta alla scadenza del… Leggi tutto »
Non cedere ai ricatti delle gerarchie cattoliche
Mai come in questo momento il tema dei diritti e di una concezione moderna e innovativa della famiglia si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica e dei media. E tuttavia, tra una settimana esatta, una parte del mondo cattolico – ben sostenuta dalle gerarchie ecclesiastiche – scenderà in piazza per dar vita a una manifestazione assai impropriamente ed enfaticamente intitolata “Family day”: nulla più nulla meno, in realtà, di una precisa presa di posizione contro i Dico, il disegno di legge… Leggi tutto »
Galleria: le nuove Guardie svizzere giurano fedeltà
Hanno giurato fedeltà al Papa e alla Chiesa le nuove Guardie svizzere, il corpo militare che da 501 anni si dedica alla tutela del Pontefice. Una cerimonia nell’Aula Nervi e non nel tradizionale Cortile di San Damaso, a causa delle minacce di pioggia. A giurare, 38 giovani svizzeri cattolici di quattro lingue differenti: 22 in tedesco, 11 in francese, tre in italiano e due in latino. Hanno alzato tre dita della mano destra, simbolo della Trinità, mentre la sinistra stringeva… Leggi tutto »