Più adulti e stranieri tra i nuovi battezzati

C’è una domanda di fede, in Europa, che interpella la Chiesa cattolica. È quella che viene dagli adulti che chiedono il Battesimo: un fenomeno in crescita e uno stimolo, per le comunità cristiane, a ripensare le modalità di annuncio del Vangelo e di educazione alla fede.
Sono questi i temi al centro di Eurocat 2007, l’incontro dei responsabili nazionali per il catecumenato delle diverse Chiese europee svoltosi a Firenze, dove si chiude oggi. Si tratta di una iniziativa che ha una storia ormai quarantennale: fu nel 1968 infatti che, per iniziativa di alcuni sacerdoti, si svolse in Francia una prima assemblea sul tema del catecumenato. Dal 1971 Eurocat ha assunto cadenza fissa e ogni due anni si svolge in Paesi diversi coinvolgendo non solo le Chiese cattoliche d’Europa, ma anche esponenti anglicani ed evangelici.
Ma quali sono le dimensioni di questo fenomeno? «È difficile dare cifre precise – spiega monsignor Walther Ruspi, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale e responsabile del Servizio per il catecumenato – ma certamente possiamo dire che il catecumenato è una presenza ormai abituale nelle nostre diocesi, con significative celebrazioni, generalmente nella Veglia di Pasqua, e curati itinerari. Dall’indagine più recente risulta che nell’ultimo anno in circa 110 diocesi sono state presentate domande di battesimo; gli adulti che chiedono di diventare cristiani sono circa 1.500». Numeri che si allargano se guardiamo all’Europa: «In tutti i Paesi è ormai molto alta l’attenzione su questo tema. In questi ultimi anni poi dobbiamo tener conto dell’Europa dell’Est, dove dopo la fine dell’ateismo di Stato c’è un grande ritorno alla fede».
Ma più che l’aspetto numerico – sottolinea Ruspi – quello che interessa alla Chiesa cattolica è l’aspetto pastorale: «Accompagnare le persone verso la maturità di fede è un obiettivo che vale per gli adulti che chiedono il Battesimo, ma anche per tutta la comunità cristiana. In questo senso possiam o considerare il catecumenato come uno strumento pastorale fondamentale per l’oggi».
Sono stati i documenti del Concilio Vaticano II a ripristinare «il catecumenato degli adulti, diviso in più gradi»: i riti si trovano nell’Ordo initiationis christianae adultorum del 1972. In Italia il Servizio per il catecumenato, come settore dell’Ufficio catechistico nazionale, è attivo già dal 1993; nel 1997 la questione è stata affrontata dalla Cei con una nota pastorale che si intitola proprio «Orientamenti per il Catecumenato degli adulti». […]

Il testo integrale dell’articolo di Riccardo Bigi è stato pubblicato sul sito di Avvenire

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15 commenti

darkzero

Bene. Meglio che decidano liberamente di farlo da adulti, piuttosto che trovarserlo imposto fin da neonati.

Ammesso, naturalmente, che la notizia abbia un fondamento: perché se ci dobbiamo fidare di quanto detto come della bontà delle statistiche sul numero di credenti in Italia, che tra un po’ conterà anche i morti…

paoloz

Come meravigliarsi? La globalizzazione e l’immigrazione hanno come immediata conseguenza uno spostamento verso il basso degli indici economici e culturali della popolazione. Quindi l’aumento del ricorso alla religione, che notoriamente è più praticato proprio in queste condizioni.

ciceracchio

io non ci credo non sanno piu’cosa inventare.
so’ per certo chge esiste un converzione al dio marduk
.

Barbara

Sono d’accordo con darkzero e paoloz e mi auguro che la Chiesa ponga la sua attenzione ai reali bisogni spirituali e materiali dei suoi fedeli invece di imporre i suoi credo nella vita politica(leggi DICO e company) ed a TUTTI gli italiani

CORAGGIO LAICO!!!!!!

restodelmondo

@darkzero: “Bene. Meglio che decidano liberamente di farlo da adulti, piuttosto che trovarserlo imposto fin da neonati.”

Sottoscrivo.

E mi chiedo: non è che per caso questo aumento dei battesimi di adulti coincide con una diminuzione dei battesimi di neonati? E se sì, quanto dovuta alla crisi delle nascite? E se sì, quanto questa crisi è dovuta a metodi contraccettivi approvati dalla Chiesa Cattolica?

Markus

I soliti teatranti.

Gli altri partiti rilasciano solo la tessera !

Jeeezuz

ragazzi, propongo di andare tutti a farci battezzare per ogni culto possibile. Così alla fine risulta che ci sono 10 miliardi di battezzati per 7 miliardi di popolazione mondiale.

Sailor-Sun

Dubito che coloro che chiedono di essere battezzati da adulti siano laureati… e credo anche che molti di costoro siano immigrati magrebini o simili che, pur di integrarsi e non essere additati come terroristi islamici o simili si fanno battezzare per apparire più “normali”.
Visione mia personale, ma non tanto assurda.

Daniela

anch’io non ci credo, sono le solite fregnacce sui numeri della chiesa.

Chris

Sailor-Sun , hai perfettamente ragione, anche per me è così, ma non solo per integrarsi meglio, anche per restare lontano dai fanatici islamici che se sanno che sei cristiano (ma dalla nascita) ti lasciano in pace, se pensano che ti sei convertito ti ammazzano, ma ti ammazzano anche se sei un musulmano che beve un caffè durante il ramadan.
Insomma moltissimi islamici moderati che vogliono integrarsi ed essere liberi (hanno lasciato il loro paese proprio per questo), dicono di essere di una minoranza cristiana, poi si convertono e diventano cristiani per davvero. E’ una questione di giusto e condivisibile interesse personale.

pisolo

Questi post sono bellissimi esempi di prese di posizioni assolutamente prive di preconcetti: “I soliti teatranti”, “Dubito che coloro che chiedono di essere battezzati da adulti siano laureati”, “le solite fregnacce”, “anche per me è così”

Meno male che i pecoroni sarebbero i Cattolici!!

Quanto approfondite una cosa che non conscete prima di esprimere un giudizio? Tra l’altro i convertiti dall’Islam (come anche gli atei che arrivano a questa scelta dall’Islam) la vita la rischiano anche in Occidente.

Prima di esprimere giudizi di ignoranza altrui non date esplicita dimostrazione di ignoranza vostra!

Daniela

e chi te l’ha detto che non conosco l’argomento? Sai quanti articoli ho letto sulle conversioni e le presunte conversioni, è vuoi sapere una cosa? Molto spesso la conversione da una religione all’altra si fa per convenienza sociale per non essere esclusi dalla società in cui si vive, o perchè si è forzati a farlo, pochi sono i casi in cui la conversione è spontanea o sentita.
Inoltre i numeri che da la chiesa sono spessissimo falsi e gonfiati, su questo sito, è stata lanciata una campagna per la bonifica statistica ti consiglio di darci un’occhiata.

Sailor-Sun

Pisolo, se noti non abbiamo detto “è così”, ma “credo sia così”, “forse è così”, “probabilmente è così”.
Criticare le opinioni significa non volerle sentire, ovvero autismo mentale.

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