Il Family Day esprime un’idea limpida di laicità

La settimana in corso può avere un significato speciale per la società civile, perché si concluderà con una manifestazione dedicata ai temi della famiglia, del valore che questa ha per tutte le persone, del sostegno pubblico che essa merita. E perché l’avvenimento esprime anche un’idea limpida di laicità, ponendo al centro dell’attenzione valori e principi che possono essere apprezzati e discussi da chiunque.
Da sempre laicità vuol dire apertura, discussione, critica, non avversione, né preclusione o esclusione. Così è stato nelle grandi svolte della modernità quando il diritto di libertà religiosa, e di pensiero, è stato riconosciuto a uomini di ogni fede, od opinione. Così è stato quando si è elaborato il patto costituzionale italiano, cui hanno partecipato tutte le componenti, grandi e meno grandi, della società recando ciascuna il proprio prezioso contributo ad una Carta che ha saputo edificare l’Italia moderna, riconciliandola con la democrazia, con i diritti umani, con le forze sociali essenziali che la compongono.
Oggi come ieri, parlare della famiglia vuol dire affrontare uno dei fondamenti della vita umana e della struttura sociale. L’organizzazione familiare conosce certamente modificazioni storiche ma queste ruotano sempre attorno a quel nucleo intangibile che è rappresentato dall’incontro e dall’unione tra uomo e donna da cui hanno origine i figli e le nuove generazioni. Si può aggiungere oggi che questa constatazione non è basata su una ideologia o una dottrina ma sulla disciplina dei diritti umani che vincola tutti i Paesi.
Essere preoccupati perché per la prima volta questo nucleo centrale è messo in discussione, e può essere scalfito, non è parlare contro, ma a favore di una entità naturale che le carte dei diritti umani definiscono in termini di affetto, solidarietà, di rapporti tra marito e moglie e tra genitori e figli. Quando si vogliono eliminare anche lessicalmente queste parole (genitori, padre, madre) si fa una operazione contrari a ai diritti umani fondamentali, e questa non può essere ritenuta da alcuno cosa di poco conto. Ci si dimentica ad esempio che per l’articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 «la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato». E per la Dichiarazione dei diritti del fanciullo la responsabilità per l’educazione dei minori «incombe in primo luogo sui suoi genitori». […]

Il testo integrale dell’articolo di Carlo Cardia è stato pubblicato sul sito di Avvenire

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24 commenti

Genea

“perché l’avvenimento esprime anche un’idea limpida di laicità”

Ho letto abbastanza.

Kaworu

così come il nazismo esprime un’idea limpida di tolleranza.

Marco G.

Come spiegano allora che la stragrande maggioranza dei laici andranno a farsi un giro da un’altra parte?

“Quando si vogliono eliminare anche lessicalmente queste parole (genitori, padre, madre)”…

Ah, be’, ho capito, qui non si parla di laici “normali”….

darkzero

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Daniela

già, lui dimentica che quella stessa dichiarazione non fa alcuna discriminazione tra i vari tipi di famiglia, che ipocrita.

Marco G.

Gli italiani sono così: tutti cattolici, tutti laici, tutti cavalieri… (ma qualcuno è più cavaliere degli altri)

Barbara

Il fatto è che la maggior parte dei cattolici considera FAMIGLIA solo quella fondata sul matrimonio(religioso o civile) e NON quella di fatto etero od omosessuale.

Daniela M

Carlo Cardia ha le traveggole, s’è fatto una canna prima di scrivere l’articolo?

Antonio

“Essere preoccupati perché per la prima volta questo nucleo centrale è messo in discussione, e può essere scalfito, non è parlare contro, ma a favore di una entità naturale che le carte dei diritti umani definiscono in termini di affetto, solidarietà, di rapporti tra marito e moglie e tra genitori e figli.”

Io proprio non riesco a capire come una coppia di fatto possa “scalfire” la famiglia! A nessuno viene tolto qualcosa, chi vuole farsi una famiglia nel senso stretto del termine ha il sacrosanto diritto di farsela! Se poi si possono aggiungere dei diritti a persone che per loro “natura”, “volontà” e/o particolari condizioni una “famiglia naturale” non possono farsela, io ci vedo solo solidarietà e democrazia! W la libertà, abbasso l’ipocrisia!

kattivik

ok… da ora in poi contro la depressione oltre a vedere il tg4 di fede leggerò anche l’avvenire.
Ho un piccolo dubbio circa la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo citata nell’articolo… se non sbaglio l’unico stato a non firmare tale dichiarazione è stato il vaticano.
Qualcuno può illuminarmi?
Saluti

Lamb of God

Carlo Cardia è un ateo pentito o fulminato sulla via di Damasco e già questo spiega molte cose, infatti cerca esattamente come un laico di argomentare l’esclusione dei Di.Co dalle nostre leggi partendo da un presupposto anche ovvio (padre+madre) ma arrivando a conclusioni che naturalmente cozzano con la strada intrapresa da paesi più civili ed evoluti del nostro.
Il nostro paese vive in un’arretratezza culturale da terzomondo a causa di un retaggio catto-retrogrado che non permette alcun sviluppo di diritti civili che in paesi seri come Germania, Francia, Inghilterra e tanti altri sono assodati; infatti per redarre i nostri ddl dobbiamo sempre rincorrere il parere di uno stato estero, non eletto dal popolo e che nel 2007 ancora non aderisce alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Voglio ricordare che le radici di tale dichiarazione affondano nella rivoluzione francese, in Voltaire, Kant, etc … e sono alla base della costituzione europea tacciata recentemente di apostasia.

jsm

kattivik,
hai già detto tutto: non mi pare sia proprio l’unico stato ma di sicuro il Vaticano non l’ha votata.
Divertente, ma non sorprendente, che l’Avvenire citi proprio questa Carta. Comunque tra i catto-lettori di Avvenire nessuno noterà questo aspetto perchè, come ho detto ieri, l’ignoranza tra i cattolici è un “valore non negoziabile”

kattivik

@jsm
credo sia l’unico stato membro permanente dell’ONU (credo abbia un osservatore permanente) ad non aver ratificato Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo in quanto nello stato del vaticano non esiste libertà di religione e questo cozza con quanto previsto nella Dichiarazione stessa.
Saluti

Markus

Si arrampica sugli specchi come Spiderman e confonde chiaramente i genitori con i coniugi 😆

In realtà i testi che lui stesso cita non fanno nemmeno menzione del matrimonio, ma solo dei rapporti affettivi o di filiazione naturale a prescindere da qualsivoglia legame giuridico !

E’ proprio un fenomeno.

Caro Cardia… non ci casco !

jsm

non vorrei sbagliare ma non mi sembra che il vaticano sia membro dell’Onu.
Ha un osservatore permanente, è vero. Ma se non ricordo male è esterno al consiglio, una specie di ambasciatore.

Monsignèr

E’ esterno al consiglio si.
Comunque…..perchè in Italia non è possibile prender il codice Svedese, tradurlo ed applicarlo?
E’ una esagerazione….so bene quali sono le nostre radici dal punto di vista giuridico….
però……almeno prendiamo spunto……ora scrivo ‘na mail a Prodi.

Monsignèr

Ho una domanda, non so se qualcuno saprà rispondere.
Stavo navigando e ho voluto legger delle notizie su googlenews, bene prima ho letto quelle in italiano e ho cercato “Brasile Papa proteste”, cosa è uscito? Assolutamente niente, incuriosito sono andato su googlenews.com e digitando “Brasil Pope” tralasciando “protest”…bhè sapete cosa è uscito? Paradossalmente parla solo delle proteste?
Ora mi domando, come mai tale divergenza?
Curiosità….

Cris

Cardia è bravo a giocare con le parole, ma la sostanza è tristemente sempre la stessa: famiglia=uomo+donna che fanno figli (preferibilmente dopo essersi sposati con rito religioso).
Il riconoscimento di qualsiasi altra forma di unione tra individui mette in pericolo la “famiglia tradizionale” 🙄

Per curiosità, mi piacerebbe sapere chi ha intenzione di eliminare anche lessicalmente i termini “genitori, padre e madre”.

Infine, come non apprezzare la definizione
“laicità vuol dire apertura, discussione, critica, non avversione, né preclusione o esclusione” alla luce della non laicità della Chiesa Cattolica?

Barbara

FAMILY DAY l’unica evoluzione della Chiesa la dicitura in inglese!!!!

ciceracchio

INFATTI CON PARTECIPANTI COME ;BUTTIGLIONE ,VOLONTE’,
MASTELLA ,CASINI,LA BINDI,BONDI ,PERSINO IL P2
CICCHITTO (HOIBO? ) FINI LA BINETTI ECC ECC,
TUTTA GENTE LAICA ,I PRETI I CARDINALI I VESCOVI,
TUTTE LE PAPA PON PON,
MA NON CE FATE RIDE????

Il Filosofo Bottiglione

Il Family (only married) day, o Only Etero Matrimony Day, è una manifestazione di una maggioranza normale che intende dire ad una minoranza, in sintesi, il seguente concetto: tu, quella cosa lì che desideri, non la puoi fare PERCHE’ MI STA SUL CAZZO!

che dire?
un classico esempio di discriminazione.

Soqquadro

@Quando si vogliono eliminare anche lessicalmente queste parole (genitori, padre, madre)
Già, perchè i figli dei gay li ha portati tutti la cicogna…. e la mamma non la chiamano mica mamma, la chiamano suor Abelarda

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