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3 commenti

Daniela

io non so il francese, qualcuno potrebbe tradurmi l’articolo sulla svezia di libération, anche a grandi linee grazie.

Anna T.

Bah, mica ti sei persa niente .. giusto l’ennesima polemica sull’aborto :

E’ uno strano dibattito quello che si svolge attualmente in Svezia. Chi avrebbe detto che il leader cristiano-democratico sarebbe un giorno accusato di voler fare del Regno (ndl. la Svezia è una monarchia costituzionale) il “paradiso dell’aborto”?
Pertanto, da quando ha autorizzato le donne straniere ad abortire in Svezia, il ministro degli affari sociali Göra Hägglund, non cessa di ricevere critiche, persino in provenienza dei ranghi del suo stesso movimento.
Una mobilizzazione per lo meno anacronistica in un paese che dispone di una delle legislazioni in matiera di IVG fra le più liberali in Europa.
Dal 1975 la Svezia autorizza la pratica dell’aborto senza alcuna restrizione, durante le prime 18 settimane di amenorrea (dodici settimane in Francia).
Ma fino ad oggi solo le svedesi e le donne (straniere) residenti sul territorio nazionale potevano usufruirne.
I partigiani della legge ritengono che gli effetti saranno limitati.
Essenzialmente perchè le donne generalmente non aspettano l’ultimo minuto per sottoporsi a un IVG, il viaggio in Svezia costa caro e le pazienti straniere dovranno pagare di tasca loro l’intervento.
In oltre la Polonia è il solo paese vicino alla Svezia ove l’aborto è vietato.”la riforma dovrebbe soprattutto essere proficua per le polacche benestanti le quali avrebbero in ogni caso subito l’aborto clandestino nel loro paese”, è il parere di Lena Lennerhed, presidente dell’associazione svedese per l’educazione sessuale (RFSU).
L’ex governo social-democratico ha ben fatto un primo passo in favore della riforma, nominando una commissione d’inchiesta con il compito di esaminare la questione.
Senza aver il tempo di andare oltre, poichè ha dovuto cedere il potere alla destra, dopo aver perso le elezioni legislative in settempre.
Il partito cristiano-democratico, che ha raccolto 6.6% dei suffragi, ha ricevuto tre portafogli ministeriali, tra cui quello degli Affari Sociali.”Cio che è interessante è che Göran Hägglund si è ritrovato responsabile della riforma dell’IGV senza aver mai portata avanti precedentemente”, nota Lena Lennerhed.
Ora, a presente, il ministro sembra ben determinato a far adottare l’emendamento.
Ma alcuni membri del partito cristiano-democratico non sono d’accordo.
In una tribuna* (*articolo di fondo, rubrica riservata alle opinioni di esponenti estranei alla redazione) editoriale pubblicata dal quotidiano Dagens Nyheter, sette deputati allertano contro lo sviluppo del “turismo abortivo”.
Uno dei membri della direzione del partito ha appena annunciato che abbandonerà le sue funzioni, in segno di protesta contro una legge che visa a sopprimere vite umane innocenti.
La chiesa cattolica approva. E minaccia di privare la coalizione di governo del sostegno della “comunità cristina” se l’emendamento fosse approvato.
Il ricatto non è apprezzato ( litt. “non è di gusto di”) della chiesa luterana, maggioritaria in Svezia, che accusa i cattolici di “monopolizzare la voce dei cristiani” e di “diffondere un punto di vista sprezzante nei confronti delle donne”.
Secondo un sondaggio, 65% di svedesi sarebbero favorevoli alla riforma. L’emendamento dovrà essere presentato in giugno ai deputati.

Voilà, niente di nuovo all’orizzonte, le solite polemiche ZZzzzz…

luca

2 milioni di spagnoli a roma ? una boccata d’ossigeno per il PIL della capitale…,come negare che il vaticano è la sua prima industria ?

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