La meditazione “plasma” il cervello, così rinforza l’area dell’attenzione

Tre mesi di intensa meditazione possono portare la mente di una persona ad acutizzarsi al punto tale da percepire dettagli e fatti della vita di tutti i giorni. Fatti che, normalmente, ci è quasi impossibile cogliere. E’ come se si aprissero le porte in un mondo molto più vasto rispetto a quello a cui siamo abituati. Secondo uno studio americano, questa disciplina vecchia di millenni può realmente aiutare a controllare e sviluppare la mente dell’uomo e potrebbe dar modo di curare una problematica della mente – che impedisce un normale comportamento e una regolare concentrazione – nota come Adhd (attention deficit hyperactivity disorder), che colpisce dal 3 al 5% dei bambini.
Spiega Richard Davidson dell’Università del Wisconsin, neuroscienziato che ha seguito la ricerca: “Alcune caratteristiche della mente che si credevano assolutamente immutabili, in realtà possono subire profonde mutazioni con esercizi continui. La gente sa che l’esercizio può aumentare le capacità del proprio corpo, ma ora le nostre ricerche dimostrano, senza ombra di dubbio, che con l’esercizio è possibile aumentare anche la capacità mentale”.
Porre attenzione ai fatti richiede tempo e impegno e poiché ciascuno di noi ha una limitata capacità mentale, la gran parte dei dettagli dei fenomeni che avvengono attorno a noi ci sfuggono. Un esempio tra i tanti: se due immagini vengono fatte comparire contemporaneamente su un video, una delle due non viene colta dalla mente. Il fenomeno è chiamato “cecità dell’attenzione”. Ma il fatto che occasionalmente si riesca a cogliere anche la seconda immagine suggerisce che ciò possa diventare regola con un giusto esercizio della mente, che si può realizzare con la meditazione indiana.
Davidson si è convinto ad approfondire tutto ciò su diretto incitamento del Dalai Lama, una decina di anni fa. Spiega Davidson: “Anche se da trent’anni praticavo personalmente la meditazione, solo allora avevo capito che era giunto il momento di approfondirla dal punto di vista scientifico. Va detto infatti, che la meditazione è un metodo che facilita la regolazione delle emozioni e dell’attenzione e non si deve pensare che sia sempre qualcosa di trascendentale”. […]

Fonte: Repubblica

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28 commenti

Cris

Ma siamo sicuri che sia un vantaggio non selezionare più gli stimoli in base alla loro rilevanza? L’evoluzione ci ha portati (direi con discreto successo) a diventare quel che siamo anche specializzando la nostra mente a selezionare, nell’enorme quantità di impulsi sensoriali che ci colpiscono, quelli rilevanti.

Joséphine

Un po’ di meditazione non ci mette certo in pericolo IMHO

giops

come al solito ci vuole un po’ di equilibrio in tutte le cose secondo me ^^

Asatan

Bah studi sulla meditazione ne avevano già fatti dimostrando che aumentano le onde alfa e la serotonina. Insomma, niente di trascendentale, ma tutta salute.

Aldo

Lo diceva perfino Renzo Arbore: “Meditate, gente, meditate…”. Dunque deve essere vero. 🙂

Bruna Tadolini

L’allenamento fisico aiuta a fare mano fatica quando si fanno degli sforzi fisici.
Introdurre piccole quantità di latte favorisce la capacità dll’organismo di digerirlo.

Queste notizie non fanno notizia perchè il muscolo e l’intestino sono chiaramente fisici…… Il fatto che per molti il cervello sia la sede della “metafisica” rende sensazionali notizie come quella riportata!

Guidus

Bruna, credo che si possa riportare facilmente anche questa notizia ad un ambito prettamente fisico. Ho alcuni amici/colleghi neurologi per i quali – esattamente come me – non c’è un bel niente di metafisico nel cervello. Quello che alcuni chiamano “anima”, “spirito”, “coscienza” o quello che si vuole, per loro (e per me) non è altro che il prodotto dell’attività dei neuroni.

La notizia sugli effetti della meditazione (non è la prima volta che la si sente), per come l’ho capita io, non sarebbe altro che dire: se si fa meditazione si stimolano certe aree della corteccia, e in risposta a tale stimolo si ottiene una maggiore connettività neuronale. Niente di metafisico!

Incidentalmente, pochi anni fa il Dalai Lama offrì ad una equipe di neuroscienziati la possibilità di esaminare clinicamente dei monaci mentre facevano meditazione. Ricordo che disse qualcosa del tipo, “magari potete scoprire qualche cosa di utile sul funzionamento del cervello, e trovare applicazioni pratiche”. Da confrontare con l’atteggiamento della CCAR nei confronti della scienza…

Leo55

Daccordo che la meditazione possa costituire un utile allenamento atto a potenziare le funzioni neurologiche…….ma volete mettere lo studio, la lettura consapevole ed interessata di un ottimo libro, l’approfondimento conoscitivo in campi e materie nuove……..non: “meditate gente”, ma “STUDIATE”, gente……piuttosto.

JSM

Per quel che mi riguarda condivido il punto di vista di Bruna: la cosa strana è meravigliarsene.

JSM

Leo55,
credo siano due tipi di allenamento essenzialmente diversi e con finalità diverse: se consideriamo la mente come un elaboratore, studiare significa acquisire dati e quindi estendere le proprie conoscenze mentre meditare dovrebbe aiutare ad usare al meglio il suddetto elaboratore.
Ma, siccome devo confessare la mia ignoranza totale, chiedo conferma alla prof.!

Markus

Medito circa un’ora al giorno. Da anni. il mantra che recito è nam myoho renge kyo.
A me in particolare ha fatto benissimo e lo considero esattamente un allenamento mentale, come lo sport. Plasma la mente e mi serve ad avere una vita sempre più bella ed equilibrata. Mi aiuta a definire e raggiungere concretamente i mie obiettivi.
Insieme allo studio del buddismo e a solida psicologia occidentale, questa meditazione ha contribuito in modo decisivo a formare in me una personalità laica, tollerante, civile, agnostica e responsabile.
Mi ha liberato da innumerevoli dogmi, dolori, errori ed illusioni.
Pur consapevole che ciascuno possa averne più ho meno bisogno ( e che qualcuno fortunato possa farne a meno del tutto) e che le pratiche siano numerose (per fortuna) … ho trovato la mia dopo molti tentativi…

A chi vorrà, auguro buona ricerca ed il massimo del benessere psicofisico 🙂

PS

A chi vuole approfondire in termini di sola psicologia… consiglio di approfondire:
la NLP. l’EMDR, la General Semantics…con molta mooooolta distanza la EFT 😉

Barbara

Anch’io come Markus pratico da 17 anni il buddismo che segue gli insegnamenti di Nichiren Daishonin.Ho usato il termine pratico perchè per sperimentare questo buddismo non cè bisogno di fuggire dalla realtà quotidiana,isolandosi dal mondo.Non è richiesto di affidarsi ad un essere superiore,non sono previste regole rigide a cui conformarsi,rinunce alla propria identità,non ci sono seminari a pagamento da seguire.Funziona per tutti agendo positivamente sulla nostra vita perchè la soluzione è dentro di noi,nella infinita potenzialità dell’essere umano ,basta avere il MEZZO GIUSTO per manifestarla la recitazione di :NAM-MYOHO-RENGE-KYO l’energia della vita che fluisce fuori e dentro di noi, che permea tutti i fenomeni dell’universo di cui noi siamo parte.Non si tratta di un incantesimo o di una pratica per autoconvincersi ,questa frase racchiude l’essenza del buddismo,la Legge dell’univeso rivelata dal budda nel Sutra del Loto 2500 anni fa.

JSM

insomma, per dirla in poche parole, per stare bene, essere equilibrati e razionali bisogna studiare e meditare…

raphael

Attenti alla troppa meditazione…..se come dicono è il pane quotidiano del clero esagerare porta al tilt della mente.
Comunque io risolvo con gli scacchi (sono però poco più di una schiappa)

Markus

🙂

Sì concordo in pieno… ma aggiungerei anche fare sport, mangiare bene avere una buona vita sociale e affettiva…

JSM

Sì concordo in pieno… ma aggiungerei anche fare sport, mangiare bene avere una buona vita sociale e affettiva…

in linea di massima sono assolutamente d’accordo! purtroppo, negli ultimi tempi, pratico un po’ troppo lo sport della buona tavola…..
e se per vita sociale e affettiva intendiamo anche la sfera sessuale, sob! mai abbastanza….

Carlo

Non sono molto d’accordo sul fatto che queste scoperte siano “normali”. Vorrei ricordare a tutti che il cervello era ritenuto fino a pochi anni fa un organo “statico”, essenzialmente impossibile da cambiare nelle sue capacita’ di base (per intenderci, come un computer, non e’ che usando molto word il processore diventa piu’ veloce 🙂 anzi 😀 ). Poi il quadro e’ cambiato e oggi si vede con questa e altre scoperte come quest’organo sia dinamico e molto complesso, molto piu’ simile a una rete che a un singolo computer.

Personalmente queste scoperte mi fanno apprezzare sempre di piu’ la scienza, grazie a cui possiamo studiare oggetti affascinanti e sorprendenti come il cervello e che ci dice anche, in alcuni casi, come vivere meglio. Tutto il contrario del dogmatismo e dell’ignoranza, che fanno ruotare il cervello in circoli viziosi e che fanno soffrire innumerevoli esseri umani.

Bruna Tadolini

X Guidus
ti ringrazio per le indicazioni di cui sono ben consapevole (è carino sapere che gli altri ti hanno a cuore e ti vogliono aiutare). Ora tocca a me.
Per confermarti nelle tue idee ti suggerisco la lettura del mio libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti

Lo scopo del libro è proprio quello di divulgare il più possibile in modo semplice le acquisizione della scienza che ci dimostrano come tutto sia fisica, anche la metafisica! Colgo l’occasione per ringraziare quelli di voi che stanno facendo pubblicità al libro fra amici e conoscenti!

Sui meccanismi molecolari della meditazione so poco perchè la ricerca è soprattutto di elettrofisiologia ed io sono biochimico e biologo molecolare!
Ma, poichè il cervello è fatto per essere plasmato (non per nulla serve per l’apprendimento e per affrontare un mondo sempre diverso!!) ……..

Cerco di documentarmi!

Lamb of God

Io medito ascoltando il Metallo.

Lo consiglio a tutti, rende tonici e incazzati.

🙂

Sailor-Sun

Occhio a non confondere la meditazione con la preghiera.
Pregare significa cercare risposte fuori da se (dio).
Meditare significa cercare risposte dentro di se (unione col tutto).
Io preferisco studiare (acquisire dati) e pensare (elaborare gli stessi).
La differenza tra un uomo ed un pc è che il pc ha una capacità di calcolo limitata, mentre il cervello più lo usi più fila.
Avevo sentito che l’unico muscolo che non si può allenare è il cervello.
Era sbagliato.

Barbara

Infatti la nostra pratica è “fede,pratica,studio” dove fede è credere che il vero potenziale di ogni persona è la buddità,pratica attivare la legge della vita che è dentro di noi e studio per capire i principi buddisti non con l’intelletto ma con il cuore,percepirlo con la nostravita ,non sempici nozioni.

ciceracchio

E VERO ASCOLTANDO IL METALLO RENDE PIUTTOSTO
INCAZZATI ;;A CHI LO DICI
ANNI PASSATI IN FABBRICA
DOVE RUMORE DI METALLO ACCIAIO
ERA RUMORE DI ORE DI LAVORO.
VERITAS: INCAZZATO NERISSIMO

Joséphine

@ Bruna e per Guidus

L’attività dei neuroni personalemte la ritengo stupefacente e meravigliosa.

Rimango incantata dal cervello umano e dalla sua capacità di elaborare pensieri,e che siano fisici o metafisici per me non ha alcuna importanza.
Il fatto che questo sia spiegabile su basi scientifiche mi lascia per ora assai perplessa e,
almeno ad oggi, non mi pare ci siano prove ma solo ipotesi.

Quando ci saranno le prove, possiamo sempre provare ad inoculare un pensiero sintetizzato in laboratorio a qualche ameba per vedere l’effetto che fa.

😀

Joséphine

@ Sempre per Bruna e per Guidus

Per il mio proprio cervello rivendico un’autonomia dalla fisica e dalla chimica.
Diciamo che cerco di metterci le ali della libertà

😉

Joséphine

Aggiungo che ho delle buone capacità telepatiche, non misurabili,non governabili. Non so da dove provengano ma ormai accertate persino dai miei amici più scettici.

Saranno neuroni strampalati??
Boh, non sapre. Ogni tanto mi fanno comodo, però.

Joséphine

Sarò pure ignorante, ma non mi risulta che il cervello fa parte dell’apparato muscolare:-)

Che poi ci sia gente che ragioni coi muscoli, e fuori di discussione

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