A Udine medici obiettori non vogliono rispettare la legge

Il presidente dell’ordine dei medici di Udine, con un appello ha ricordato che la legge consente l’obiezione di coscienza solo nel caso dell’interruzione volontaria di gravidanza, mentre non e’ prevista per la pillola del giorno dopo. Quindi, il medico obiettore che si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo si deve impegnare a reperire un secondo medico non obiettore che svolga il suo dovere. Ma non e’ cosi’ per una trentina di medici, molti dei quali appartenenti a Comunione e Liberazione, che hanno risposto indignati al presidente citando pronunciamenti del Comitato nazionale di bioetica e codici di deontologia medica, che -ricordo- non hanno valore di legge.
In Italia ci sono gia’ molti problemi di legalita’, sarebbe bene che almeno coloro che sono stipendiati dallo Stato per curarci rispettassero la legge.
Il comportamento di questi medici ha veramente poco di coscienzioso. In Italia, infatti, non esiste praticamente pubblicita’ sulla possibilita’ di utilizzo della pillola del giorno dopo come farmaco anticoncezionale d’emergenza e il suo acquisto e’ notevolmente difficoltoso, poiche’ puo’ avvenire solo in farmacia e dietro presentazione di ricetta medica. Inchieste giornalistiche (1) hanno denunciato che e’ frequente la difficolta’ di reperire la ricetta medica negli ospedali pubblici che dovrebbero garantire questo servizio proprio a causa dei comportamenti ostracisti di molti medici. Non solo, la Finanziaria 2007 ha stabilito il pagamento del ticket sanitario di 23 euro (2). Da ormai molti mesi ho depositato un’interpellanza per chiedere al ministro della Salute se non sia il caso di abolire l’obbligo di ricetta per la prescrizione di questo farmaco (3).
Lo chiedo nuovamente nell’interrogazione in XII commissione (Affari Sociali) che ho depositato oggi. E aggiungo:
– se non si ritenga necessario garantire una corretta esecuzione della legge permettendo a tutti coloro che ne hanno bisogno di ricorrere alla pillola del giorno dopo senza incorrere nei numerosi problemi di prescrizione, resi evidenti anche dall’atteggiamento dei trenta medici dell’ordine di Udine sottoscrittori della lettera al presidente Luigi Conte;
– se non ritenga necessaria un’ispezione ministeriale per garantire il funzionamento della struttura sanitaria in ottemperanza alle leggi e ai diritti degli assistiti;
– se sia opportuno prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di chi disattenda la legge considerato che, trattandosi di prescrizioni d’urgenza, dove quest’ultima non potesse essere rispettata, dalla violazione del proprio ufficio, ne conseguirebbe un’affannosa ricerca da parte dell’assistita.

Qui il testo completo dell’interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=453

(1) http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=285
(2) introdotto per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero, la cui condizione e’ stata individuata come codice bianco.
(3) http://www.donatellaporetti.it/intp.php?id=27

on Donatella Poretti
Rosa nel pugno
comunicato stampa 8 maggio 2007

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18 commenti

aquila

Ce ne fossero di medici così, che antepongono la coscienza agli interessi!

Lamb of God

Certo, finchè vivi nel tuo piccolo mondo dorato e non ne hai bisogno è facile fare l’idealista o il santone, infatti ti auguro vivamente di non aver mai a che fare con problemi simili.
Cmq questi medici dovrebbero ricordarsi che son pagati dallo stato (noi) e che rifiutarsi di fornire un servizio pubblico è reato, anche se è la coscienza a dirglielo in nome di qualsivoglia amico immaginario.

Cmq anche io son favorevole a chi antepone la coscienza come fece Mario Riccio …

Leo55

Dal mio punto di vista un medico che si proclami credente rappresenta una contraddizione vivente.
Non vorrei essere frainteso, ma se , per caso vengo a conoscenza che un medico , un chirurgo, uno specialista qualsiasi in discipline mediche, si proclama credente, scatta in me una preclusione automatica nei suoi confronti……..non riesco a concepire una persona che abbia effettuato studi scientifici e continui a definirsi credente: due sono le cose, o uno si definisce credente per comodità, opportunisticcamente, come spesso avviene in Italia, oppure la laurea gli è stata regalata grazie a opportune intercessioni e io da quel medico non mi farei curare neanche un callo di un piede.

Wilde

Come dico da anni alle mie amiche, invece di andare al consultorio o dal ginecologo in ospedale, andate all’A.I.E.D. e mandate a quel paese quella manica di str***i che crede di saper esercitare la professione medica. Costa poco di più, ma almeno non fanno problemi per questioni di questo genere e, in caso di interruzione di gravidanza, possono indicare gli istituti ospedalieri migliori e dove non si rischia di incontrare “obiettori di coscienza”.

g.b.

A Wilde: hai commesso una piccola imperfezione nell’uso delle virgolette. Sarebbe stato meglio mettere le virgolette di apertura prima di “coscienza”, visto che la loro obiezione è un fatto reale, mentre che abbiano una coscienza è solo un’ipotesi.

cartman666

Oltre al fatto che questi signori ricevono uno stipendio mica male, si permettono di non rispettare la legge, SE NE VADANO A CASA!! Ci saranno tanti giovani medici pronti a prendere il loro posto.

Ernesto

CL dovrebbe essere dichiarata fuori legge perché è un’organizzazione a delinquere.

Asatan

A proposito di CL e della sua branca under 18 (GS) quante avrei da raccontarne!!! Bwahahahahahah!!!

Di predicano bene e razzolano male è un eufemismo!! I loro campeggi sono delle vere celebrazioni di Priapo!! 😀

Aldo

Articolo: “In Italia, infatti, non esiste praticamente pubblicita’ sulla possibilita’ di utilizzo della pillola del giorno dopo come farmaco anticoncezionale d’emergenza e il suo acquisto e’ notevolmente difficoltoso, poiche’ puo’ avvenire solo in farmacia e dietro presentazione di ricetta medica. […] e’ frequente la difficolta’ di reperire la ricetta medica negli ospedali pubblici […]”

Così, a spanne, mi verrebbe da pensare che una situazione simile possa provocare un aumento degli aborti.

Lorenzo L.

come al solito, i cattolici integralisti creano apposta confusione in modo da non far capire le cose. Basta leggere le motivazioni con cui si opponevano cent’anni fa alle vaccinazioni e fino a ieri (ma in parte anche oggi) alla terapia del dolore.
Perché la Chiesa cattolica vive di dolore. Meno dolore c’è, meno la gente la segue. Per questo cerca di creare più possibile dolore. La Chiesa cattolica nel suo complesso è una delle migliori prove che, se Dio esiste, sicuramente non si interessa alle faccende umane, o il Vaticano sarebbe già stato inghiottito dalla terra.

Il Filosofo Bottiglione

è chiaro che questi medici si pongono fuori legge negando un servizio a dei cittadini. lo Stato dovrebbe intervenire.

inoltre, questi medici, più che la loro coscienza, spesso seguono la loro sporca coscienza.
nel senso che di pillole del giorno dopo o di aborto gli interessa poco. cio che gli interessa è mantenere buoni rapporti con il vescovo, se non addirittura altro come capitava a quei medici che obiettavano nelle strutture pubbliche ma poi praticavano gli aborti in privato.

raphael

Mi chiedo se il giudice Tosti può essere considerato un obiettore….

raphael

Se è vero che per i fondamentalisti il cattolicesimo deve permeare ogni aspetto della nostra vita e tradursi in legge potremmo già oggi trovare un motivo religioso per obiettare su un nostro dovere. In breve ogni attività ne verrebbe compromessa

Daniela

che ipocriti, violano una legge dello stato e come al solito vogliono imporre la loro morale anche agli altri, so non volevano prestare questi servizi bastava non diventare medici, è come se prima uno entra nell’esercito e poi dice che obiettore e non può sparare, che scemenza è mai questa. Valuti prima e quindi decidi di non entrare nell’esercito.

Vassilissa

Obiezione contro le guerre?!
Ma Daniela cosa dici?!?
queste scemenze le diceva un certo nazareno che poi fini malissimo…. 😉

luca

vassilissa… , del nazareno non si sa se e quando è vissuto, cosa ha detto e se l’ha detto. Per fede si può credere a questa favola.., ma bisognerebbe sempre premetterlo quando lo/la si cita…

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