“Sarà una piazza senza steccati”

Non sarà una piazza solo dei cattolici. Andrà oltre i confini e gli steccati che vengono artificiosamente alzati per dividere chi crede e chi non crede. La giornata per la famiglia ospiterà anche nuclei di immigrati, di etnie e religioni diverse. E i politici? Ce ne saranno, tanti, ma senza bandiere. Vengano «non per mettere il cappello, piuttosto per ascoltare che cosa ha da dire il popolo», ha ribadito ieri Savino Pezzotta, uno dei due portavoce di «Più Famiglia». Sono questi i contenuti di una conferenza stampa congiunta tra Family Day e Comitato laico per la famiglia.
«Il tentativo di schiacciare il Family Day sull’opposizione tra laici e cattolici è fallito», ha sottolineato con forza Eugenia Roccella, l’altra portavoce, che da qualche mese fa coppia fissa con Pezzotta. Inseparabili anche nelle ultime uscite pubbliche e televisive prima dell’appuntamento, ieri erano la tavolo dei relatori presso la sede della Stampa estera a Roma. Con loro il senatore di Forza Italia Gaetano Quagliariello, presidente di Magna Carta – fondazione lanciata a suo tempo dall’ex presidente di Palazzo Madama Marcello Pera -, il quale ha ribadito che il raduno sarà occasione per superare steccati oggi anacronistici. La difesa della famiglia è «un fatto di cultura e di civiltà». La piazza, insomma, smonterà i pregiudizi di chi vuole radicalizzare differenze di vedute tra i due mondi, molto meno profonde di quanto si voglia far credere. «Sarà una folla spontanea fatta da famiglie che vengono da tutta Italia per la prima manifestazione di piazza dell’associazionismo cattolico», ha ripreso la Roccella. Tante saranno, però, anche le persone di altre religioni. Ci saranno le donne islamiche, hanno annunciato due loro rappresentanti, mettendo in guardia dai Dico come possibile «cavallo di Troia» per la poligamia. Lo ha fatto Souad Sbai, presidente dell’Associazone delle donne marocchine in Italia: «Non sarà una dimostrazione contro gli omosessuali e le libertà individuali – ha detto -. Piuttosto un modo di dire no a modelli di convivenza come quella poligamica, che potrebbe trovare un giorno un riconoscimento come nuovo Dico. Aderiamo perché pensiamo che l’istituto della famiglia vada difeso e rafforzato». «Se non investiamo nella famiglia ammazziamo la società», ha rincarato la dose Dounia Ettaib, responsabile delle donne immigrate in Lombardia. «Anche in Marocco – ha ricordato – vengono riconosciuti a uomo e donna pari diritti all’interno della famiglia, non possiamo accettare la poligamia qui». Pure a Saber Mounia, presidente dell’Associazione bambini stranieri non accompagnati, i Dico non piacciono per le loro possibili ricadute. «Se un immigrato che va a convivere con un’altra persona, lasciando la sua famiglia, ottiene riconoscimenti per la nuova convivente, cadono i diritti della prima famiglia, la moglie perde il permesso di soggiorno, vive in clandestinità e i bambini rischiano di essere abbandonati», è lo scenario che prefigura. Infine, ha annunciato la sua partecipazione anche un portatore di una visione della vita ispirata al razionalismo. Al tavolo dei relatori c’era, infatti, anche un deputato di Forza Italia, Paolo Amato, che ha detto senza mezzi termini: «Sono massone e il 12 maggio sarò in piazza, perché credo in certi valori da laico». […]

Il testo integrale dell’articolo di Gianni Santamaria è stato pubblicato sul sito di Avvenire

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18 commenti

lik

Io mi domando se la Lucia Annunziata si rende conto di con chi sta andando in piazza. Questa è una manifestazione CONTRO i Dico, non è una manifestazione per la famiglia.

raphael

La piazza, insomma, smonterà i pregiudizi di chi vuole radicalizzare differenze di vedute tra i due mondi

quindi smonterà i pregiudizi del papa?!

Jordy Russell

Senza pretese artistiche, la mia personale interpretazione romanesca del Family day:

Er Fammili dei

Ce semo abituati a le orde che ariveno a fa’ danni,
da secoli a Roma nun vengheno solo li turisti,
da li Goti a li Normanni, dai Borboni a li Nazisti,
ce mancava er “Fammili dei” a Piazza S. Giovanni!

‘o so, nun portano rovine, so’ de apparente urbanità,
anzi a vedelle ste sante famijole te fanno tenerezza,
ma dietro a lor maschera de celeste dolcezza,
vonno fa’ solo macerie de diritti e libertà!

Nessun je vieta loro de vive e crede come je aggrada,
e uno pensa è giusto, è ‘a legge de ‘a democrazia,
ma ‘a libertà pe’ sti Papisti è ‘na soave e sacra ipocrisia,
chi nun ‘a pensa come loro, ha da rientra’ su ‘a retta strada!

“Se passano li Dico, ‘a pedofilia ce attende!”,
te strilleno Bagnasco e li suoi stolti burattini;
‘azzo centra nun ‘o capisco, ma li zozzi ‘nfami sui bambini
so’ proprio pure i preti, e ‘a Chiesa li difende!

So’ cose de oggi, ma è ‘na storia già rivista,
giocano sporco sur velluto de ‘a generale ‘ndifferenza,
er medio cittadino se ne fotte dell’altrui sofferenza,
l’avranno certo vinta ne sto vil paese menefreghista.

Ma ‘ndo nun regna er Vaticano, c’è più ricchezza e civiltà,
le famije so varie e più, spesso nun so’ consacrate,
ma tutte a ‘o stesso modo so’ da ‘e leggi rispettate,
e fanno pur più fiji de noi, in faccia a sua Santità!

Perché er progresso nun lo ferma ‘n editto der Papato,
è ‘a libera coscienza contro er lor falso piagnisteo,
andrà come co’ Darwin, er divorzio e Galileo,
fra quarche secolo diranno: “Scusate, avemo sbajato!”

Marco G.

Ecco perchè in Italia è così facile “attaccare” la chiesa: basta dire le cose come stanno.
Chi si stupisce del “laicismo” semplicemente si rifuita di riconoscere l’evidenza

Markus

«Se un immigrato che va a convivere con un’altra persona, lasciando la sua famiglia, ottiene riconoscimenti per la nuova convivente, cadono i diritti della prima famiglia, la moglie perde il permesso di soggiorno, vive in clandestinità e i bambini rischiano di essere abbandonati», è lo scenario che prefigura.

Questa è la migliore ed è proprio il sintomo della confusione, se non vogliamo ipotizzare la malafede..

Ma la moglie non potrebbe trovarsi un lavoro anche lei e garantirsi il permesso di soggiorno ? Cosa lo impedisce ? I figli ? Allora il problema è un problema di assistenza ai minori… non di DICO ! Oppure vogliamo quel sano modello di famiglia tradizionale dove la donna è a carico del marito … lava, stira fa da badante ed è senza alternative come una schiava quando subisce tutte le sue frustrazioni lavorative del marito come un sacco da pugilato? Un uomo che sarà ancora più crudele quando non la vorrà più per motivi suoi ma è costretto a mantenerla per legge ? Captivus non vuol dire prigioniero ? Costui sa per caso che il diritto del minore prevede che i genitori guadagnino abbastanza per mantenerlo decorosamente in Italia e che lo stipendio di un solo genitore potrebbe stare fuori dai parametri minimi ? Si ricorda che il dovere di mantenere i figli incombe sui genitori a prescindere dai DICO o dal matrimonio ? FAMIGLIA CATTOLICA… NO GRAZIE ! COSTRIZIONI E PREGIUDIZI… NO GRAZIE !

Altro mercenario disinformato al soldo del vatikano.

Avanti il prossimo !

Johnny Golgotha

“La giornata per la famiglia ospiterà anche nuclei di immigrati, di etnie e religioni diverse.”

Ah, ecco, fino a ieri gli immigrati, con le loro “religioni diverse” erano una minaccia per le “radici cristiane” dell’Italia e dell’Universo, adesso, per far numero contro i DiCo, tornano ben utili…

“Sarà una folla spontanea fatta da famiglie che vengono da tutta Italia per la prima manifestazione di piazza dell’associazionismo cattolico”

Non era rivolta a tutti? A tutti quelli che la pensano come i cattolici, ovvio… bella la democrazia

“Se un immigrato che va a convivere con un’altra persona, lasciando la sua famiglia, ottiene riconoscimenti per la nuova convivente, cadono i diritti della prima famiglia, la moglie perde il permesso di soggiorno, vive in clandestinità e i bambini rischiano di essere abbandonati”

Perchè, secondo Saber Mounia, ad un immigrato servono necessariamente i DiCo per dare un calcio in culo alla propria famiglia e farsene un’altra?

Sydbarrett76

“Sarà una piazza senza steccati”

peccato, io invece li avrei recintati e poi liberato il leoni…

Cmq la cosa dell’immigrato non ha senso, che significa? I figli naturali in Italia sono comunquie tutelati dalla legittima, e non credo che una prima moglie dopo un divorzio sarebbe invece tutelata e con i DiCo no…. c’è un avvocato?

Joséphine

La mense della Caritas offriranno il dessert agli immigrati che partecipano al Family Day??

E come la mettiamo con gli islamici??

Possono avere fino a 4 mogli!!!

CEI facci capire

Joséphine

Del resto, se in Italia esistono i NO GLOBAL, in VATICANO esistono gli INGLOBAL

Emi

@Jordy Russell

Bella composizione e sagaci quartine decisamente…baciate!

edcon

Questa manifestazione non è
contro le convivenze
contro i di.co.
contro gli omosessuali
però è a favore SOLO della famiglia “naturale” basata sul matrimonio tra uomo e donna.
I conti non mi tornano.

Soqquadro

Mi risulta che per sottoscrivere un Di.Co sia necessario essere “di stato libero”, ergo mai sposato o già divorziato. Quindi con la poligamia non c’entra una bega

Sydbarrett76

“La mense della Caritas offriranno il dessert agli immigrati che partecipano al Family Day??
E come la mettiamo con gli islamici??
Possono avere fino a 4 mogli!!!
CEI facci capire”

ovviamente gli immigrati cattolici… 🙂

anche gli islamici sono contronatura, gli ebrei, poi sono deicidi….

ciceracchio

STANNO RACCATTANDO PER STRADA NUGOLI DI
DEPERADOS ONDE OFRIRE PANINI E VIAGGIO
A ROMA X FARE NUMERO .
RAGAZZI SI STANNO PREPARANDO CON BALLETTI
E URLETTI TUTTE LE PAPA POM POM
IN GONNELINE NERE CON SPACCO ASSASSINO
ONDE ARRAPARE I GIOVANI PRELATI .
PUBLICITA ‘ PROGRESSO .
COME DIRE CON NOI NON SI LAVORA SI MANGIA SI FA ” SESSO
TUTTO GRATIS TANTO PAGANO I BISCHERI CON L’OTTO X 1000
E VAI

ALESSIO DI MICHELE

Credo che quelli di s. Giovanni avrebbero voluto spostare la manifestazione di piazza Navona a Campo de’ fiori, tutto sommato c’ è solo da attraversare corso Vittorio: e poi grande arrostita generale…..

Giol

Mi chiedo come possa essere una manifestazione “senza steccati”, dato che sono state esplicitamente escluse le FAMIGLIE composte da coppie omosessuali.

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