Napolitano ai gay: no a discriminazioni

Il congresso dell’Arcigay comincia con Franco Grillini che mostra sul telefonino un bel giovanotto con maglione a collo alto sullo sfondo della scritta Fuori, movimento gay: «È proprio lui, Rutelli. Quando ancora non teneva famiglia». Grillini è entusiasta: «Il Family Day sarà un trionfo, un gigantesco spottone per noi». Ma è l’unico. Un delegato lamenta: «Non ci siamo mai sentiti così soli». La sinistra in prima fila annusa il clima, lievemente ostile.
Ne fa le spese il segretario Ds Piero Fassino. Che fuori spiega: «Non bisogna contrapporre le due piazze». E dentro viene ripetutamente interrotto. Per il sollievo dei delegati, arriva l’inaspettato e caloroso messaggio del Capo dello Stato.
Un evento, spiega il segretario dell’Arcigay, Aurelio Mancuso: «È la prima volta che un Presidente della Repubblica ci invia un messaggio». E per di più a un giorno di distanza dal Family Day. Ovviamente, nessuna interferenza politica. «Il Capo dello Stato — si legge — segue con attenzione tutte le iniziative volte ad evitare che nel campo dei diritti individuali possano aversi discriminazioni». […]
Per il resto, è unmatch tutto interno all’Unione. Il ministro Barbara Pollastrini accusa la collega Rosy Bindi di aver «lasciato soli i gay» e chiede un «meticciato progressista». Dalla platea, il guastatore ex «forzista» Cecchi Paone urla: «Esci dal Partito democratico». Emma Bonino, rattristata: «Siamo tornati indietro di 30 anni». Il ministro radicale attacca la Pollastrini: «Se in piazza Navona saremo pochi laici, è anche perché ci avete lasciati soli a organizzarla». Enrico Boselli (Sdi), ad alzo zero: «Sui Dico il governo si comporta come Ponzio Pilato». E su Rutelli: «Si metta d’accordo con se stesso». […]

Fonte: Corriere.it

13 commenti

Ren

Napolitano non doveva inviare il messaggio al congresso dell’arci-gay. Noi sappiamo già che siamo discriminati. E’ come se Pio XII avesse mandato un messaggio alle comunità ebraiche negli anni ’40 per dire ‘siete discriminati’. Che se ne facevano di quel messaggio che conoscevano già benissimo. Avrebbe dovuto mandarlo a Hitler non a loro. Invece rimase nel suo comodo silenzio contemplativo (dei suoi interessi).
Allo stesso modo Napolitano avrebbe dovuto inviare il suo messaggio a tutti gli intolleranti anti-democratici italiani e vaticani. Anzi dovrebbe dare un messaggio a reti unificate per dire che è ora di finirla e che l’Italia non deve discriminare le persone per il loro sesso etc come dice la costituzione. E avrebbe dovuto accogliere il messaggio europeo che invita esplicitamente a smettere ogni tipo di discriminazione. Altro che i vaneggiamenti teodemenziali. Mala tempora currunt.

ProfumoLavanda

Ma chi ti credi di essere Bagnasco?!..firmato un amico gay..;)

ProfumoLavanda

…diciamo pure che rispetto al precedente,Napolitano si è almeno degnato di contemplarci ..adesso non pigliamocela con l’ultimo dei fessi che vale,si è no,come un asso di briscola rispetto al governo attuale..

Magar

Bravo Napolitano!
Questa frase, detta a ridosso del Family Day, è un messaggio forte e chiaro, il massimo che un Capo dello Stato, istituzione super partes, possa fare! Alé, almeno un’istituzione che mostra interesse per la questione della laicità dello stato.

raffateo

ma la vogliamo smettere cn la storiella di pio12 che rimase in silenzio?
gli storici l’ hanno smentita!!!!!!!!!

Giol

@ raffateo

Ma la vuoi smettere di agitarti inutilmente per un idiota come PioXII?

Ren

Forse l’hanno smentita gli storici cattolici. Gli storici in genere non l’hanno smentita affatto. Perchè credi ci sia stata la crisi diplomatica fra il vaticano e israele il mese scorso. Perchè una didascalia sotto la foto del papa di allora al museo dell’olocausto Yad Vashem dice:

«Nel 1933, quando era Segretario di Stato vaticano, si attivò per ottenere un Concordato con il regime tedesco per preservare i diritti della Chiesa in Germania, anche se ciò significò riconoscere il regime razzista nazista.
Quando fu eletto Papa nel 1939, accantonò una lettera contro il razzismo e l’antisemitismo preparata dal suo predecessore. Anche quando notizie sull’uccisione degli ebrei raggiunsero il Vaticano, il Papa non protestò né verbalmente né per iscritto. Nel dicembre 1942, si astenne dal firmare la dichiarazione degli Alleati che condannava lo sterminio degli ebrei. Quando ebrei furono deportati da Roma ad Auschwitz, il Papa non intervenne. Il Papa mantenne una posizione neutrale per tutta la guerra, con l’eccezione degli appelli ai governanti di Ungheria e Slovacchia verso la fine. Il suo silenzio e la mancanza di linee guida costrinsero il clero d’Europa a decidere per proprio conto come reagire».

Riporto solo la didascalia del museo dell’Olocausto. Per gli ebrei questa è la verità.
http://www.amicidisraele.org/news.php?extend.34

Barbara

Cosa possiamo aspettarci ?!! Abbiamo la classe politica più vecchia e rinco… d’Europa.
Non ho intezione di offendere gli anziani,anzi ho un grande rispetto,ma i politici italiani sono l’eccezione che conferma la regola(anziano=saggezza,esperienza)

Anna T

Vorrei giusto notare una cosa: Napolitano, il nostro presidente della repubblica non conta niente, ha poche funzioni e tanti italiani se ne fregano più o meno dei suoi già rari interventi: Ratzy invece, è tutti i giorni presente nei media e probabilmente grand parte dei nostri connazionali idolatrano il Papa e confondono l’identità nazionale con l’identità cattolica.

Altrove, come in Francia, dove abito da 16 anni, il presidente della repubblica rappresenta i cittadini e i valori alla base dell’identità nazionlale sono i valori repubblicani, ( liberté, égalité, fraternité e la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino) non la religione “x” o “y”.
In Italia lo stato è debole (le scritte “viva la mafia” non fanno notizia, no?), l’identità nazionale vaga: conseguenza il Vaticano regna e tanto peggio per coloro che non sono cattolici.
Apprezzo il gesto di Naplitano, il problema è che non susciterà l’interesse dei nostri connazionali.
Impossibile per Napolitano (o chi altro) di rivaleggiare con Ratzinger, rappresentante di Cristo su terra, niente poco di meno!
Quindi.. parole nel vento, caro presidente! 😉

Carlo

Beh, un presidente della repubblica cmq deve mediare, non puo’ dare addosso a una parte. Mi sembra gia’ ottimo che si preoccupi per le discriminazioni contro i gay, e’ certamente un messaggio chiaro ai cattolici.

lik

@ Anna t.

Beh in Francia con Sarkozy niente matrimonio gay (contrariamente alla Spagna) quindi a me va bene anche il Re. Inoltre la percentuale di donne nel parlamento francese è inferiore a quella italiana.

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