L’attuale battaglia contro i Dico è invece condotta all’insegna della presunzione di una parte di sapere che cos’è la verità, di dispensare il bene comune, e di stabilire che cos’è l’ordine e il diritto naturale. Tutte cose altamente rispettabili per chi personalmente vi crede, ma sommamente odiose per chi non vi crede o ha opinioni e credenze diverse. Costringere i non credenti e i diversamente credenti ad osservare norme così imposte significa essere già nell’anticamera dello Stato etico.
Da liberale e laico so che occorre difendere innanzitutto i diritti degli individui e dei gruppi che sono minoranze svantaggiate. Questo è il caso delle coppie di fatto, eterosessuali ed omosessuali, che soprattutto nei ceti meno favoriti hanno bisogno di una protezione sociale, come del resto è stato provveduto ovunque in Europa. Un grande liberale, Isaiah Berlin, affermava semplicemente che gli esseri umani hanno il diritto di sviluppare la loro natura con tutta la varietà e ricchezza e, all’occasione, l’eccentricità possibili.
Personalmente non ritengo che il progetto di legge sui Dico preannunci un bel provvedimento, anzi penso proprio che si tratti di un testo pasticciato e compromissorio. Ma la necessità di difenderlo deriva dal furore ideologico (o religioso fondamentalista, se si preferisce) con cui lo si attacca in linea di principio in nome di un’avversione che non ha nulla di razionale e di ragionevole, come si converrebbe in una liberal-democrazia nella quale dovrebbero potere coesistere pacificamente opinioni e stili di vita diversificati senza che alcuno voglia imporre proibizioni agli altri.
Massimo Teodori
Segnalazione dell’articolo pervenuto a ultimissime
Limpido e corretto come è sempre Massimo Teodori.
L’articolo è d’impostazione chiaramente liberale e garantista.
In altri momenti avrei potuto riconoscermici in pieno…..ora considero la posizione dei liberali e garantisti insufficiente a contrapporsi a questa marea montante di integralismo, oscurantismo, prevaricazione e discriminazione.
Bisogna trovare il coraggio (laico e razionalista), di affermare che modelli di famiglie del Family Day, propostici enfaticamente come esempi da seguire, composti da un numero esagerato di figli, non solo vanno considerati scelte minoritarie , ma anche foriere di problemi sociali e demografici.
La famiglia che ci viene “imposta” come società naturale non solo non ha niente di naturale , e come potrebbe identificarsi in un qualcosa di naturale ciò che nasce da un contratto , ma realizza , attraverso le leggi e le pretese che l’accompagnano una discriminazione di fatto e di diritto nei riguardi di tutti quegli individui che liberamente abbiano attuato scelte di vita alternative a questo modello.
Ricordiamoci che le tasse le devono pagare tutti, etero e gay, sposati, coppie di fatto o single……..non mi sembra ammissibile che esistano leggi espressamente concepite per elargire soldi e assistenza ad una particolare aggregazione (libera) di individui (la famiglia tradizionale), danneggiando e discriminando chi abbia scelto una vita diversa.
I soldi delle mie tasse non devono in alcun modo servire a finanziare o sostentare le famiglie conigliesche dei neo catecumenali…….se vogliono figliare come conigli che si pagassero le relative spese di tasca loro.
@leo55
“I soldi delle mie tasse non devono in alcun modo servire a finanziare o sostentare le famiglie conigliesche dei neo catecumenali…….se vogliono figliare come conigli che si pagassero le relative spese di tasca loro.”
Sono estremamente d’accordo!!
Leo55 scrive:
14 Maggio 2007 alle 07:07
“Bisogna trovare il coraggio (laico e razionalista), di affermare che modelli di famiglie del Family Day, propostici enfaticamente come esempi da seguire, composti da un numero esagerato di figli, non solo vanno considerati scelte minoritarie , ma anche foriere di problemi sociali e demografici.”
E’ esatto; comunemente il controllo delle nascite viene inteso come una pratica disumanizzante, perché viene accostato, il più delle volte, al totalitarismo della Cina comunista, quando in realtà è una pratica adottata sin dall’antichità, ne facevano uso perfino i sumeri
Mi unisco ai due commenti sopra, in quanto single che paga tasse anche per i conigli!
@ Johnny Golgotha e Leo55
Non mi risulta che in Italia vi siano problemi di controllo demografico, la natalità è una delle più basse del mondo e se non fosse per gli immigrati la cui natalità è vicina ai 3 figli per donna, sarebbe ancora più bassa. Sinceramente non capisco questa maniera ideologica di affrontare l’argomento della natalità sia da parte della chiesa cattolica e degli atei devoti sia da parte di alcuni laici. L’equilibrio demografico di una società è importante anche perché una società dove gli anziani sono molto più numerosi dei giovani, ne risente pure dal punto di vista democratico, orientando le scelte a favore unicamente della terza età. A me il decremento demografico sta benissimo, l’Italia ne ha bisogno, basta che non sia troppo brutale e poi soprattutto, non dimentichiamoci che l’immigrazione ostacola il decremento demografico.
forse è leggermente off topic…
è possibile raccolgiere delle firme per invalidare le norme del regolamento di camera e senato in cui vengono estesi alcuni diritti dei parlamentari anche ai conviventi?
è mai possibile che c’è una grossa avversione al riconoscimento dei diritti/doveri delle coppie di fatto e poi gli stessi politici hanno delle leggi ad hoc grazie alle quali godono dei diritti negati ai comuni cittadini?
penso che se venisse promosso un referendum del genere non dovrebbe esserci l’avversione di nessun politico…
siamo o non siamo tutti uguali dinanzi alla legge?
Salut
Buon articolo!!
Penso inoltre che Massimo Teodori ci voglia dire occhio! Oggi sono i DICO domani saranno (e già sono alcuni)altre proposte,altre leggi;quelle che non garberanno alla Chiesa verranno contrastate con ogni mezzo.
Ecco perchè concordo con le parole di Marco Cappato,rilasciate nell’intervista del 12 maggio scorso a Sky TG242:”A 33 anni dall’approvazione del referendum sul divorzio è ora che i laici facciano sentire la loro voce contro il fondamentalismo non solo islamico,ma anche e sporattutto CLERICALE presente oggi in Italia”.
Quindi forza ,quando c’è da parlare esprimiamo con CORAGGIO la nostra opinione!!!!!!!
“Non mi risulta che in Italia vi siano problemi di controllo demografico, la natalità è una delle più basse del mondo e se non fosse per gli immigrati la cui natalità è vicina ai 3 figli per donna, sarebbe ancora più bassa.”
Per un paese come l’Italia la crescita zero è una benedizione, uno dei problemi del paese è che siamo troppi, secondo me bisogna disincentivare chi fa più di due figli, a prescindere da italiani e/o immigrati. I razzisti di casa nostra si preoccupano solo di far figliare gli “italiani”, ma 60.000.000 di persone in italia sono troppe troppe troppe.
tra l’altro, la chiesa di roma benedisse e giustificò le guerre di conquista in Africa anche col problema della crescita demografica.
dovrei cercarmi le parole esatte ma il concetto era che 45 milioni di italiani erano troppi e che c’era bisogno di cercare altre terre
dulcis in fundo, il messaggio concludeva dicendo che una guerra non è giusta se non è una guerra di conquista e cristianizzazione
Mio padre ha formato una famiglia di fatto (compagna e 2 figli) e stanno benissimo. Perchè discriminarli socialmente ed economicamente?
Le famiglie “conigliesche” si meritano i miei complimenti (non ironici) per aver saputo crescere 12 (ho sentito un padre al family day che diceva “che dio ci ha voluto dare”) figli senza chiudere le finestre e aprire il gas (fattore stress), inoltre si meritano i miei complimenti (un po’ più ironici) per aver trovato i soldi per tirare avanti (da dove li avranno presi, almeno in parte…? Bah.), infine si meritano i miei complimenti (molto ironici) per aver programmato (?) di tirar su un squadra di calcio mista con riserva, in quanto il disegno divino ha imposto che un tuo figlio dovesse nascere focomelico, un altro acefalo, un terzo quando avevi il conto in rosso e un quarto frutto di una violenza subita da tua moglie.
E c’è chi dice “dio ha voluto così”.
Disdire l’abbonamento alla cicogna (preservativi)? Rispedire il pacco al mittente (aborto)?
Complimenti davvero. Anche a dio.
Vorrei far notare che siamo in democrazia, quindi i governanti sono alle nostre dipendenze, detto ciò, non siamo noi che dobbiamo ubbidire a dio, è dio che deve ubbidirci.
Lik è vero, in Italia la natalità sta a zero, ma io ho solo dato ragione a Leo, secondo il quale un modello familiare assurdamente prolifico, con dieci o più figli, sarebbe perlopiù dannoso
Bravo Teodori
Esattamente, Johnny, si stava criticando dei modelli culturali che vengono presentati in modo egemone al fine di trarne degli utili in termini di interventi legislativi.
Teodori, sempre lucido e civile. ragazzi io getto la spugna: mi sono auto esiliato 25 anni fa e ho sempre osservato da lontano cio` che succedeva in questo paese. quando possibile mi sono messo in viaggio per votare. ora posso farlo da casa estavolta ho votato Prodi e grzie anche a me ve lo siete cuccato ( scusatemi). dopo questa manifestazione, mi spiace, ho gettato il passaporto italiano nel cestino. NO GRAZIE. speravo che l” europa desse una spinta a questo paesotto gretto, bigotto, provinciale, privo di qualsiasi senso civico. niente.
ora conto solo sull’ Etna e sul Vesuvio.l’unico prodotto italiano che comprero` sara` il parmigiano.(l’olio spagnolo e`migliore) e l’unico contributo sara` per UAAR.
GOODBYE
Il controllo delle nascite è prerogative della natura, quando le risorse alimentare cominciano a scarseggiare molte specie(quella umana compresa) frenano le nascite proprio per non dover fare morire di fame i più deboli.
Un esempio naturale, anche se a noi del mondo di abbondanza potrebbe sembrare crudele, è quello che seguono i bushmeni. Essendo una popolazione di solo cacciatori non si possono permettere di avere figli a volontà, e come contracetivo usano il denutrimento della donna, cosi lei in mancanza di sostanze nutriente non diventa fertile. no coment
Toh. Mi trovo a difendere Teodori…
Ottimo articolo.
“Ricordiamoci che le tasse le devono pagare tutti, etero e gay, sposati, coppie di fatto o single……..non mi sembra ammissibile che esistano leggi espressamente concepite per elargire soldi e assistenza ad una particolare aggregazione (libera) di individui (la famiglia tradizionale), danneggiando e discriminando chi abbia scelto una vita diversa.”
Le sovvenzioni alla famiglia vanno eliminate, non allargate ad altri gruppi d’interesse. Per questo sono contrario ai PACS (anche se non alle unioni gay).
Teodori, notoriamente in area centro-destra, ha finalmente alzato la testa, ha smesso di predicare il suo amore per i reazionari USA.
Mi chiedo il perchè di questa svolta repentina.
condivido fortemente le parole di Teodori.
interessante la discussione sugli interventi dello Stato in favore della natalità.
penso che sia sensato, per uno stato, intervenire per favorire o meno la natalità dei suoi cittadini. è ovvio che l’unico modo che ha uno stato democratico (oltre a campagne di tipo culturale) è il meccanismo fiscale.
oggi può aver senso discutere una politica fiscale per aiutare le famiglie con molti figli (vedi quoziente del reddito) ma personalmente non la ritengo affatto indispensabile.
come già è stato sostenuto da molti, e vero che la natalità media degli italiani è attorno all’1,3 , ma è compensata dalla natalità degli immigrati ed inoltre è fuori di ogni dubbio che la nostra penisola abbia una densità di popolazione molto alta.
poi occorre capire quale parte del bilancio pagherebbe questi incentivi per i figli in più. personalmente riporterei l’aliquota massima al 60%, ma non mi sembra che i politici siano tutti d’accordo (familydeisti compresi).
colpire i single o quelli senza figli? perchè? magari poi sono quelli che faranno figli domani? non mi sembrerebbe un’operazione molto previdente.
colpire gli anziani che non hanno figli? che glielo vadano a dire i cattolici!
queste domande probabilmente se le sono poste anche quelli che hanno fatto le leggi fino ad ora (cattolici in prima fila) e che non hanno mai introdotto il quoziente famigliare.
infine pongo una semplice riflessione: le società arcaiche (vedi la nostra società contadina dell’800) o quelle in cui gli individui non hanno niente da perdere (infiniti esempi in giro per il mondo) tendono a fare molti figli.
le società in cui si diffondono gli agi ed il benessere tendono, inevitabilmente, a controllare le nascite.
attenzione che la famiglia numerosa, oggi in Italia, non sia un vezzo come tanti altri.
la domanda è quindi: il sostegno richiesto dai familydeisti è un sostegno ad un bisogno od un sostegno ad un vezzo?
X Bardhi:
“Il controllo delle nascite è prerogative della natura, quando le risorse alimentare cominciano a scarseggiare molte specie(quella umana compresa) frenano le nascite proprio per non dover fare morire di fame i più deboli. ”
Mi spiace dirtelo, ma sbagli di brutto.
Le specie (animali) non frenano le nascite in assenza di nutrienti, semplicemente il numero di figli che sfornano muoiono di fame.
Te lo dice uno che studia Scienze Ambientali.
La prova è ben visibile (?) nei campi profughi del darfur, dove l’età media è sotto i 20 anni quando tutto intorno c’è solo deserto, con conseguenti bambini scheletrici.
O l’uomo si da una regolata, oppure più che dolore e morte la terra non vedrà.