Smirne, oltre un milione e mezzo in piazza per la laicità

Oltre un milione e mezzo di persone sono scese in piazza stamane a Smirne per protestare contro il governo filoislamico del premier Tayyp Erdogan, in vista delle elezioni di luglio. In giornata i manifestanti dovrebbero arrivare a due milioni, ritengono gli organizzatori, nonostante l’attentato di ieri che ha provocato la morte di un uomo e il ferimento di altre 14 persone. L’attentato al momento non è stato rivendicato. Le strade e gli edifici della seconda città più grande del Paese sono state coperte da un mare di bandiere rosse e di ritratti di Mustafa Kemal Ataturk, il fondatore del moderno Stato secolare. “La Turchia è laica e rimarrà laica – dicono i manifestanti – no alla shaaria (il diritto islamico)”. A seguire la manifestazione ci sono 3.000 poliziotti. Anche in mare ci sono migliaia di imbarcazioni da pesca e da diporto con grandi bandiere turche. Da un traghetto è sbarcato anche Deniz Baykal, leader del maggiore partito di opposizione (il Chp, socialdemocratico), che è fortemente maggioritario a Smirne, definita dai devoti musulmani “la città infedele”. […]

Fonte: Repubblica.it

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9 commenti

Sailor-Sun

Dobbiamo aspettare che l’italia diventi uno stato teocratico per fare una manifestazione del genere?

Ren

Non direi che qui le cose vadano meglio purtroppo. Anche se Lucia Saggia Annunziata ha negato il tutto decisamente nella sua trasmissione di grande cultura e democraticità di questo pomeriggio (ma in quale film). Per lucy l’Italia ha la stessa situazione di influenza della chiesa degli altri stati europei.
Lucy ma non ti era bastato il fatto di essere stata sputtanata da Sabina Guzzanti sul suo documentario viva zapatero per la tua parzialità indecente. Sei un esempio di come non fare il tuo mestiere.
S’aggira per l’Italia una malattia contagiosissima chiamata cialtronite acuta.
Que Viva Zapatero!

Monsignèr

No, in Turchia la situazione è molto più complicata, perchè vi è il forte rischio di una futura applicazione della sola legge islamica. In Italia però è necessario quell’adeguamento al sistema europeo che viene eseguito e male solo in caso di direttive comunitarie.
Sarebbe cosa buona e giusta che il Legislatore italiano sapesse osservare meglio le regolamentazioni eseguite in altri paesi……

Stelvio

13/05/07 – Ayaan Hirsi Ali, l’ indomita donna somala che ha avuto il coraggio di denunciare lo stato di soggezione delle donne nel mondo musulmano e che ha fatto apostasia dall’ islam è stata condannata a morte con una fatwa. Ora vive sotto scorta perchè potrebbe essere liberamente assassinata da qualunque integralista musulmano, in qualunque momento e in qualunque luogo. Come prevedono le regole criminali che alcuni relativisti culturali si ostinano a ritenere degne di rispetto al pari di quelle di libertà che il mondo occidentale, con l’ illuminismo prima e con la dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo poi, è riuscito a darsi. Dalla Somalia all’Olanda fino agli Stati Uniti, l’incontro con Theo Van Gogh, la fatwa che l’ha colpita. Ayaan Hirsi Ali, in occasione dell’ uscita del suo libro ” L’infedele “, sarà ospite di Ferrara e Armeni a Otto e mezzo, lunedì 14 maggio alle 20,30 su la 7 .

http://www.nogod.it

lik

@ Ren

La Guzzanti dopo aver detto che “Israele non c’entra nulla con la razza ebraica” e “Con tutta la stima e l’affetto per il popolo ebraico, lo vogliamo dire che è in corso un genocidio dei palestinesi condotto con le armi chimiche?” sarebbe meglio la smettesse di prendere lei sostanze chimiche. L’ annunziata mi ha deluso nella decisione di andare al family day ho trovato la sua spiegazione completamente incoerente e ultimamente pubblica lettere omofobe senza risposta sulla sua rubrica nella stampa. Ritornando alla Turchia credo che la situazione sia completamente diversa. L’avanzata dell’integralismo è percettibile anche nella società e nelle classi popolari, inoltre il partito islamico-conservatore continua ad essere in testa nei sondaggi. Per adesso in Italia non siamo a questi livelli, secondo me il problema è di STRATEGIA, sarebbe stato meglio puntare su iniziative a livello regionale, come è successo in Spagna prima del matrimonio gay e riflettere forse se una maggiore autonomia delle regioni possa lasciar spazio ha iniziative laiche. In fondo i paesi baschi avevano giù legalizzato le coppie gay e l’adozione prima di Zapatero, idem per la Navarra. Certo il sistema spagnolo è basato su di una larga autonomia, da noi queste cose vengono immediatamente identificate alla lega.

lik

@ Franco Siccardi

In Italia si manifesta per i DICO, in Turchia, ti segnalo, esiste solo un’associazione gay che ha regolarmente problemi con la giustizia e la polizia. Almeno in Italia per ogni città più o meno esiste un circolo gay.

Soqquadro

Ma com’è che quando manifestano per laicità in paesi prevalentemente musulmani tutti sono contenti, e quando lo fanno in paesi prevalentemente cristiani tutti s’incazzano?

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