Un successo che scuote anche la Chiesa

Che cosa hanno voluto dirci il milione di manifestanti che sabato hanno sfilato a Roma per il Family day? Se lo chiedono in tanti, preoccupati dall’inusuale mobilitazione di una porzione della società. Le diagnosi si sprecano, e si sprecano pure gli atti d’accusa: una manifestazione antigovernativa, una prova di forza della Chiesa, un simbolo di quel neoguelfismo rinascente e mai morto in Italia, uno schiaffo alla sinistra, e via spoliticando. Ma a noi sembra, molto più banalmente, che il popolo del Family day abbia solo voluto portare nel cuore del Paese, là dove si fanno e disfano le leggi, tre segnali forti e chiari.

Il primo: il matrimonio e la famiglia sono un bene oggettivo, patrimonio di tutti gli uomini, credenti e no. Questa manifestazione ha chiesto a gran voce la liberazione di un prigioniero politico: la laicità, per troppo tempo presa in ostaggio dal gotha degli intellettuali laicisti e dalla sinistra egemonica di stampo radicale e libertario, relegando chi non fosse d’accordo nella comoda riserva indiana del cattolicesimo. Come se non esistesse un problema reale, tangibile e inevitabile: la definizione del nocciolo duro di valori, di contenuti e di beni – morali e talora anche giuridici – che sta sempre alla base di ogni esperienza politica che chiamiamo Stato di diritto. Far credere che, per essere un laico a tutto tondo, devi essere a favore dei Dico è una truffa, prima ancora che morale, intellettuale.

In secondo luogo, questa manifestazione ha spezzato quel sortilegio mediatico in base al quale – ogni volta che qualche frangia progressista entra in azione per spazzare via un pezzetto di tradizione e identità culturale – subito un sondaggio conferma che «il Paese è pronto, la maggioranza lo vuole». Dopo Roma può ripartire un confronto serio e ragionevole fra le diverse anime del Paese, che abbia il coraggio di mettere in discussione il dogma del «totalitarismo democratico»; cioè l’idea per cui la democrazia sarebbe un guscio vuoto, una pura forma dove la volontà di potenza dei più decide qualsiasi contenuto della legge. […]

Mario Palmaro
Il testo integrale dell’articolo di Alessandro Gnocchi è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

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16 commenti

Flavio

>Che cosa hanno voluto dirci il milione di manifestanti che sabato hanno sfilato a Roma per il Family day?

Che una parrocchia o diocesi prende abbastanza finanziamenti con l’8xmille da organizzare viaggio vitto e alloggio a Roma ai propri adepti?

Daniela

ma per piacere, 250.000 su 59 milioni è una porzione minuscola della società, quando in piazza è scesa molta più gente contro la base di vicenza i politici se ne sono sbattuti altamente. L’ultima frase mi è piaciuta, allora lo sanno che sono dei conservatori reazioneri, mi fa piacere la loro consapevolezza.

Ren

Oppure forse vogliono solo dire che la loro religione che predica l’amore e la fratellanza (solo in teoria) si può concedere delle deroghe ed eccezioni quando queste siano accompagnate da gite fuori porta con annesse magnata e bevuta.
E’ ridicolo.
Convocare tutti i cattolici radicali a roma che obbediscono ai comandi del vaticano non vuol dire che il resto degli italiani si recherebbero in massa a sostenere i non diritti delle minoranze non religiose.

Be 85

coraggio di mettere in discussione il dogma del «totalitarismo democratico»
ma certo che ormai si può dire tutto! Apriamo il festival!

aquila

Flavio, le persone che conosco che sono andate a roma al Family day si sono pagate tutte il viaggio da sole. L’8 per mille non c’entra…..
Daniela, non continuiamo a fare i finti tonti. Chiaro che non tutta l’italia scende in piazza. Devi considerare la percentuale in relazione con la manifestazione contraria dei laici. Ad ogni modo un referendum scioglierebbe ogni dubbio sul parere degli italiani

Daniela

un referendum su cosa, su quanti cattolici ci sono in italia, oppure sui dico? Per me potrebbero fare pure un referendum su consentire o meno ai professori gay di insegnare, e in paese come questo è molto probabile che vincerebbero quelli contrari, ma ciò non toglie che sarebbe una palese violazione dei diritti dell’individuo, a proposito un referendum lsui dico lo vincerebbero quelli che li vogliono i dico.

Daniela

ma come l’8 per mille non c’entra e tutta quella valanga di gadget secondo te come li hanno avuti? L’organizzazione è stata pagata interamente con i soldi dell’8 per mille.

Barbara

Ho potuto constatare che la maggior parte della gente ha partecipato al family day non per motivi religiosi ma per chiedere ai politici politiche a favore della famiglia.

Andrea

“Dopo Roma può ripartire un confronto serio e ragionevole fra le diverse anime del Paese, che abbia il coraggio di mettere in discussione il dogma del «totalitarismo democratico»; cioè l’idea per cui la democrazia sarebbe un guscio vuoto, una pura forma dove la volontà di potenza dei più decide qualsiasi contenuto della legge.”

Stiamo scherzando? La volonta di potenza dei più che decide il contenuto della legge è la definizione di democrazia. Asserire il contrario significa sostenere che la democrazia non debba essere lasciata a se stessa, che vada guidata. In pratica si nega il concetto stesso di democrazia, delineando il concetto di teocrazia.
Ottimo colpo. 700 anni dopo Dante stiamo ancora a discutere della separazione dei due soli: stato e chiesa.

aquila

Certo barbara che la maggior parte della gente non ha partecipato al Family day x motivi religiosi! Ci mancherebbe altro. Per motivi religiosi si va a Messa o a confessarsi, mica al Family day! Ma cosa dici….

Giol

Il family-day è stata una vergognosa manifestazione di intolleranza nei confronti delle FAMIGLIE composte da coppie omosessuali. In un qualsiasi altro paese europeo laico (e dunque civilizzato) una tale manifestazione di inutile odio omofobico non sarebbe nemmeno stata permessa.

Barbara

X AQuila

Allora, come al solito, si sono sbagliati i politici e la Chiesa

Rudy

# Barbara scrive:
15 Maggio 2007 alle 20:01

Ho potuto constatare sul pulman della parrocchia che la maggior parte della gente ha partecipato al family day non per motivi religiosi ma per chiedere ai politici politiche a favore della famiglia.

grillo parlante

io ci ho girato parecchio nelle chiese in questi giorni,non solo per andare a messa ma anche per reperire i moduli dell’ 8 x 1000 per distribuirli ad amici e parenti,e in tutte le chiese in cui sono andato(solo 5 o 6,d’accordo,ma qualcosa contano)non ho visto NESSUN volantino o manifesto che invitasse a partecipare al Family Day,e la cosa mi aveva anche preoccupato e perfino fatto arrabbiare.ergo quella di sabato e’ stata una grande manifestazione spontanea

Sailor-Sun

Grillo, chiami spontanea una cosa che è stata pubblicizzata da giornali e tg per settimane se non mesi? Inoltre non servono i volantini se, presumo, è il parroco stesso che invita a parteciparvi e organizza gite fuori porta.

raphael

l’idea per cui la democrazia sarebbe un guscio vuoto, una pura forma dove la volontà di potenza dei più decide qualsiasi contenuto della legge

ma che faccia da culo
la dittatura della maggioranza è proprio quella degenerazione della democrazia che ha contraddistinto il vostro modo di agire da sempre ( ed il concordato è li a dimostrarlo )
Un confronto serio ci sarà solo quando comincerete a riconoscere valori quali il rispetto, la democrazia, la libertà, la laicità ecc ecc e la smetterete di essere prevaricatori, intolleranti…ecc ecc in una parola STRONZI

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