Vaticano e Terrorismo. Quando le religioni sono di Stato

Il giorno 3 Maggio il quotidiano l’Osservatore Romano intitolava: “Chi dice male del Vaticano, e’ terrorista”. E’ singolare l’uso di questa terminologia, molto famigliare a certi Presidenti che del terrorismo ne hanno fatto personalissima lotta politica. Ancor di piu’ singolare e’ che venga usata, da una istituzione religiosa.
Ma si tratta proprio di una istituzione religiosa?
Questo momento storico e politico e’ costellato dalla Chiesa Cattolica Romana con la sua attuale, continua, oppressiva, pressante, aberrante ingerenza dei suoi dogmi negli affari laici dello Stato italiano su quasi tutto, in particolare sui temi delicati della bioetica, sulla eutanasia, il testamento biologico, sui Pacs, i Dico, sulla famiglia, sulla ricerca scientifico-medica. Nel propulsivo e schiacciante tentativo di assaltare -per scardinare- addirittura le leggi dello Stato italiano, quale per esempio l’aborto, ci preme richiamare tutti al senso di una civilta’ laica e alla personale autodeterminazione .
Abbiamo deciso di non parlare dei fatti attuali, che’ si commentano da soli, ma di offrire ai giovani di oggi, sempre piu’ disorientati e distratti da una moltitudine di problemi, qualche frammento di storia, un po’ di passato che apra orizzonti nuovi e che permetta di comprendere meglio il periodo attuale. Un viaggio virtuale nella memoria celata, nelle meraviglie di una citta’ che sviscera emozioni; testimonianza degli obbrobri del passato, del pericoloso attuale e di un futuro non auspicabile per la istituzione politica millenaria: il Vaticano.

Il testo integrale dell’articolo di Giuseppe Parisi è pubblicato sul sito Aduc

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9 commenti

aquila

Dire che la religione che raccoglie consensi fra la maggioranza degli italiani equivalga a dire che sia la religione di stato mi sembra un po una minchiata, ma se lorsignori la pensano cosi…………..

Jeeezuz

beh, in turchia sono tutti musulmani, ma il loro stato è decisamente più laico del nostro, anzi, quasi ateo…

Ren

eppure, Aquila, quella che tu definisci una minchiata la sosteneva il vostro amico don lino pochi giorni fa, diceva più o meno che : ” la religione cattolica è la religione di stato, ficcatevelo in mente, non ci potete fare niente! “

Markus

Non concordo con l’articolo.
Il vatikano non è una istituzione politica. Loro si tengono anche fuori dalla amministrazione pubblica, e fanno male, perchè sono bravissimi con i soldi.

Il vatikano è una società di servizi.

Tu mi dai i soldi… io ti fornisco una scusa per la coscienza ed una serie di alibi e favole per i momenti peggiori… in caso anche un perdono al posto della persona veramente lesa… ( non si sa con qule diritto.. ma fa nulla)

Joséphine

@ Jeezuz

La Turchia è certamente uno stato laico, almeno finora.
Bisogna vedere però se laici lo sono anche i Turchi.
E su questo ho qualche dubbio.

E ritengo altamente pericolosa e controproducente una laicità imposta dai militari,
dovesse capitare.

banu

@ Jeezuz

La Turchia e divisa in due mondi. Esiste la Turchia della gente di Città ( uno dei più grandi consumatori di superalcolici al mondo) e gli abitanti della campagna. La ultima categoria e quella più a rischio. Sono spesso molto poveri, e non hanno una formazione culturale adeguata. Come dico sempre : dove ce religione ce ignoranza.
E molto più probabile che la Turchia scivola in un nazionalismo smisurato invece in un futuro teocratico.

Vassilissa

banu
praticamente come negli usa: in città e sulla costa democratici e razionalisti, nelle campagne conservatori e bigotti. 😉

Ma tu vivi in italia o scrivi da un altro paese? (scusa la curiosità)

Valerio

Quando una religione si definisce di stato non è piu religione.
Lo stato si occupa della nostra vita terrena.
La religione si deve occupare delle nostre anime. non di questioni pratiche qui ognuno deve essere libero di fare quello che vuole.

Anche perchè se si applica un dogma religioso facendolo diventare legge, allora non saremmo diversi dai talebeni che coprono le loro donne, sulla terra ognuno deve poter fare ciò che vuole(entro i limiti della legge) poi dio ci giudicherà! ma solo poi.

C’era un tipo che diceva: date a cesare quel che è di cesare a dio quel che è di dio!

Ciao a tutti Valerio

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