I nuovi “nemici” della cristianità sono l’aborto, l’eutanasia, la negazione della dualità sessuale e della famiglia basata sul matrimonio.
Il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, torna all’attacco e ripete le sue invettive in una messa celebrata a Gubbio in onore di Sant’Ubaldo. Betori. Proprio in virtù del luogo, questa volta il numero due della Cei non si è limitato ad indicare i nemici della cristianità ma ha affrontato un paragone storico.
Betori ha paragonato il “nichilismo e il relativismo etico attuali” alle truppe di Federico Barbarossa che, nel 1155, assediarono Gubbio e furono eroicamente respinte dal vescovo Ubaldo.
Fonte: laRepubblica
sembra il mons. abbia scordato la PEDOFILIA diffusa dell’episcopato
Beh, sono proprio rimasti al medioevo 😀
Hanno scordato le dita nel naso e la masturbazione.
Forse era meglio paragonarli a Garibaldi e alla breccia di Porta Pia…
Quando studiavamo storia a scuola a me il Barbarossa stava pure simpatico, devo preoccuparmi?
Mi fa sorridere come gli uomini di chiesa sanno usare a loro comodo e piacere le parole e ancora più divertente il vedersi spacciare una “coalizione politica e ideologica”(che con la fede ha poco a che fare..) per “collegialità”.E c’è da dire che la loro è la più compatta ed unita nel panorama politico italiano.
Quando non è Ruini e Bagnasco,quando non è Bagnasco e Betore e tutto il porporato sembra essere invaso da uni virus, un “tumore”(per dirla nei termini del cardinale..) che si espande nello scheletro malato della città del Papa..
Di nuovo all’orizzonte non c’è nulla,neanche le “lugubrazioni” mentali ed il falso messaggio che divulgano a mezzo mediatico televisivo/giornalistico.Media che non osano contraddire questi diktat calunniosi,facendo un esplicità constatazione,ossia:”ma se per negazione s’intende ‘togliere a”,non è la chiesa stessa e il Vaticano che cerca di negare qualcosa a qualcuno?..ordunque Betore condannava se stesso ai fedeli?…e certo,perchè nessuno Stato sano e democratico e nessun uomo può negare ad una persona la propria identità sessuale,mentre esiste un Stato attuale che vorrebbe per mezzo del Vaticano negare all’uomo l’arbitrio e la scelta che la stessa Bibbia e Dio riconosce e ai propri discepoli/ figli..quindi ancora una volta mi domando,Betore faceva autocritica oppure ceracva come sempre di cambiare il gioco quando è comodo?.
Il vero nemico della società è questo nazionalismo e integralismo religioso che si sta imponendo al popolo,attraverso un massiccio ed invasivo attacco a tutto ciò che è “scelta” e “libertà” e lo si fa attraverso il plagio continuo della “scatola nera”(TV) e della “carta stampata”(oramai sempre più indirizzata verso il talebanismo cattolico)..
Solo nel Medio Evo si è cercato d’imporre la “morale cattolica” e quel seciolo tutti ricordiamo essere definito “gli anni bui della storia”..
Ricapitoliamo?..allora il dualismo sessuale c’è sempre stato come quello unilaterale,quindi nessuno potrà mai cancellare l’altro(..e i preti,i cardinali e il Papa che trifiutano questo dualismo dovrebbero di certo tacere,almeno per coerenza..)e nessuno lo pretende.Punto due, l’aborto non è una cosa facile per nessuna donna e quando si sceglie d’abortire non lo si fa solo per “sbarazzarsi di un figlio” ma per ragioni che non sempre devono raggiungere la comprensione plebiscitaria,altrimenti vivremmo tutti per strada a fare i “Grandi Fratelli” e decideremmo chi eliminare e chi far vincere.Punto due,l’eutanasia e molto meglio dell’accanimento terapeutico o del sadismo e della cattiveria di vedersi morire un parente,un familiare,un amico od un partner con delle sofferenze.In conclusione e non in ultimo, il “nichilismo” non è un problema collettivo,ma specifico a chi crede in Cristo e il cristianesimo(quindi non tutti ne siamo invasi..) e per il “realtivismo”…tutto è soggetto a relatività,quindi è un falso problema che vi serve per costruire e riformare l’etimologia delle parole..
D’altronde cosa ci si può aspettare da chi toglie il “Limbo” per accattivarsi il pubblico infantile e quello delle mamme?
P.S. riporto le parole di un uomo di chiesa che in Dio ci crede realmente: “il mondo che dio ha voluto così non è mono-tono ma ricco di sfumature, che lo rendono bello.ma non confondere mai gesù cristo con gli uomini di chiesa: questi possono giudicarti, condannarti, non comprenderti…lui non ti abbandona mai e usa tenerezza e con-passione (nel senso etimologico di “soffrire con…”)con ciascuno di noi. lui è tutto, quindi bianco e nero,credente e ateo, etero e omosessuale..
Perchè non se la prende anche con Galileo, Giordano Bruno, Copernico e Darwin?
Mi ricorda tanto il funesto
Gott mit uns!
Dopo il cazz day del 12 maggio ora le sottane nere sono tutte ubriache di adunate oceaniche e vogliono fare il bis, il ter e il quater (cinquina e tombola…) aizzando i fedeli alla sacra crociata contro i cani infedeli!!
Sembrerebbe un film, na purtroppo è la cruda verità…
uffa ma ha proprio stufato, queste omelie devono essere proprio una noia mortale
ma perchè non se le fanno fra loro queste cose? Sarebbe tutto più semplice. Cattolici con cattolici. Cattolici che vogliono imporre queste cose ai propri adepti. Una cosuccia così fra squilibrati, almeno lasciano in pace il resto del paese che non ha tempo perchè va a lavorare e deve anche mantenerli.
Questi invece passano la giornata a disquisire su tutti e tutto come se non avessero altro da fare.
Ma andate a laurar!
il vero nemico del cristianesimo è il libero pensiero.
“I nuovi “nemici” della cristianità sono l’aborto, l’eutanasia, la negazione della dualità sessuale e della famiglia basata sul matrimonio”.
Queste cose sono sempre esistite insieme a tante altre, tutte, tranne l’aborto negli anni più recenti, accuratamente praticate nel segreto, rischiando la vita e la galera.
Ma va va va va va vaaaaaaaaaaaaaaa!
Come ha detto Pacs ” i nuovi nemici” esistono da tempo solo che oggigiorno hanno man forte dalla maggior parte dei politici a partire da quelli di destra che con le loro dichiarazioni fanno proprio schifo!Ma tra chi vota a destra non esistono laici,atei,agnostici,”diversamente credenti”?
Mamma li turchi! 😆 che cialtroni…
è ovvio che la Chiesa stia spingendo verso una guerra tipo jihad verso tutto ciò che è autodeterminazione dell’individuo, vuole distruggere tutte le spinte di libertà e di autodeterminazione in modo da avere il Potere a livello planetario
dupalle Betori!!
Questo monsignore ha dimenticato (?) tutti i crimini commessi dai suoi predecessori nel corso di 15 secoli di tirannide ecclesiastica? Se ne ricordi e si vergogni almeno un poco!
in effetti questa ondata di laicismo e nichilismo, a pensarci bene, ricorda un po le invasioni barbariche…..
(scusate se dico cose ovvie, ma sentendo i cori mi viene spontaneo)
Ammazza a aquila ma ti ricordi pure i barbari, ma quando sei nato o bel uccello?
senti aquila, con quello che la chiesa fece a giordano bruno bruciato in piazza e tutto il resto delle cose orripilanti nella lista ci vuol una bella faccia tosta a parlare di barbarie anche se legata al passato. E le donne finite sul rogo per le più svariate cause, dalla più idiota a quella più incredibile?
E’ meglio che in ricordo di quello che è stato facciate le via crucis e chiedete perdono a milioni di persone nella storia
La Chiesa cattolica sta cantando Und Morgen die ganze Welt meglio delle SS.
Ren, sicuramente nella storia la Chiesa ha fatto anche cose orribili, cui fra l’altro Giovanni Paolo II ha chiesto scusa. La chiesa è fatta da uomini, e sicuramete alcuni di loro erano (e sono) mossi da motivi tuttt’altro che religiosi. D’altra parte non era PaoloVI che aveva detto che i fumi di satana erano entrati dentro la Chiesa (se non ricordo male)?
anche il fascismo e il nazismo hanno fatto cose buone, e sicuramente anche tutte le altre dittature.
quindi?
non è che una cosa buona cancella una cosa cattiva.
Comunque aquila, i barbari e il barbarossa non c’entrano un pippa (a parte le assonanze fonetiche).
@ aquila
il problema della chiesa è che vuol farci credere che le “mele marce” erano, ma ora non sono più.
Insomma, ringrazio GPII per aver chiesto scusa dell’evangelizzazione/sterminio in america latina (cosa tra l’altro “ritrattata” da BXVI), ma perché non chiedono scusa pubblicamente di quello successo di recente, anziché occultarlo? Se sono uomini passibili d’errore, perché non lo ammettono?
Te lo dico io. se lo facessero, ammetterebbero trasitivamente la possibilità di dire “castronerie”…
Ah, ho detto una minchiata?! Va be, non era proprio un barbaro, ma sempre di invasioni straniere si trattava:-)
ti assicuro che pure il comunismo ha fatto delle cose buone, parlo del albania almeno.
1944 75% della popolazione analfabeta 1991 solo 5% analfabeta. servizio sanitario gratis, scuola gratis ect ect.
è visse 45 anni. fai un estrapolazione di 2000 anni, sicuramente avrebbe fatto cattiverie e cose buone pari a quella della chiesa o meglio forse
a pochi li è dispiaciuto che se ne adatto, il tuo problema è proprio questo; credi in dio per te la chiesa è una soluzione divina quindi deve vivere per sempre. Errore in questo mondo solo la morte e doverosa tutto il resto è opinione questo vale anche per la tua chiesa
Il Barbarossa era un imperatore medioevale che cerco’ piu’ volte di controllare l’italia, essenzialmente per ridurre il potere papale. Per altro, se non sbaglio, mori’ in una crociata, quindi proprio nemico nemico non era e il paragone storico e’ veramente tirato per capelli
Personalmente rispetto molto di piu’ Federico II di Svevia, davvero un grand’uomo.
Bardhi, non ho capito una cippa, però mi fido:-)
Si Carlo lo so, ho cercato su internet e ho visto anch’io chi è Barbarossa, ma ormai la minchiata l’avevo detta:-)
Beh, per lo meno aquila è sincero. Ossia non aveva mai studiato a scuola chi era il barbarossa.
Beh, apprezziamo la buona volontà, almeno te lo sei andato a vedere su wikipedia. Ma allora non è un po imprudente da parte tua disquisire su cose che nella maggior parte dei casi ti sono sconosciute? Senza, offesa, sei anche simpatico. Ma è lo stesso diffetto di quel tipo in bianco con le scarpette rosse.
Ma dai ren, figurati se a scuola non avevo studiato il Barbarossa. Solo non mi ricordo piu tanto. Ma quello che importava in questo caso non è chi e’ il barbarossa, non trovi? il nocciolo della questione non e’ il barba, chi se ne frega, quanto il nichilismo
Il nocciolo della questione e’ che qualunque religione positiva e’ marcia nella sostanza,
avendo la pretesa di essere depositaria della verita’ assoluta.
Per quanto riguarda quella cattolica c’e’ l’aggravante, poi, di avere una struttura gerarchica
piramidale il cui capo si ritiene addirittura infallibile.
Poi si possono fare esempi e controesempi, dire che il numero dei morti a causa delle
guerre di religione sono incommensurabilmente maggiori di quelli causati dai totalitarismi
del XX secolo ma la sostanza rimane quella teste’ enunciata .
Per il clero tutti coloro che la pensano diversamente sono nichilisti o relativisti.
Fiero di essere relativista.
La chiesa è proprio alla frutta, vedo.
E a me che facevan ridere le suore lesbiche cocainomani e pornomani di Almodovar.
Vedo che qui siamo oltre…
Aquila qui mi cadi, il nichilismo… A ne sembra che molti di voi non sappiano neppure bene di cosa si tratta. Attenzione anche con il relativismo, anche io sono fiero di essere relativista, nel senso che credo che quasi tutte le verita’ siano relative al tempo e alla societa’ dove si vive, e anche specifiche dei singoli individui.
Il fatto che il contrario di questo pensiero e’ che esiste una sola verita’, assoluta. Mi sembra esattamente il pensiero che ha portato alla rovina l’europa, ha scatenato i vari totalitarismi, etc…
Certo che il rischio di credere di avere ragione solo noi puo portare a chiudersi verso gli altri, oltre ad arrivare a forme estreme di totalitarismo. Anche l’ateismo del resto: il comunismo è basato sull’ateismo del resto, e guarda cosa ha combinato peggio del nazismo in giro per il mondo.
Diciamo che spazio per storture c’e’ da tutte le parti. carlo, non è da una persona intelligente come te generalizzare, e sono sicuro che non lo farai.
E’ chiaro poi che credere in Dio equivale a dire che questa è la verità. Gesu ha detto Io sono la Verità la Via e la Vita. Dunque LA Verità, non una delle tante. Capisci? Basarsi da questo per mancare di rispetto alla libertà degli altri però è ovviamente sbagliato, visto che Dio stesso lascia libero l’uomo. Da questo punto di vista hai ragione, ognuno deve poter credere nella propria verità
Toh, ha sangue bavarese, questo Federico Barbarossa
😀
Figlio di Federico di Hohenstaufen, duca di Svevia, del partito dei ghibellini, e di Giuditta di Baviera, della rivale dinastia dei Welfen, del partito dei guelfi, Federico rappresentava agli occhi dei principali elettori dell’Impero una scelta accettabile per la corona, in seguito alla crisi di potere seguita alla morte di Enrico V, incapace di assicurare in modo definitivo alla propria dinastia la successione al trono di Germania. La violenta contesa che si scatenò fra le due principali casate del regno si risolse il 4 marzo 1152 grazie ad un compromesso: Enrico il Leone, dei Welfen, uno dei principali pretendenti al trono, rinunciò ad esso in cambio della sovranità sulla Sassonia, oltre che sulla Baviera, mentre re di Germania venne eletto, appunto, Federico I di Svevia.
Da subito Federico I mostrò di voler rafforzare l’autorità imperiale, per cui indisse una dieta a Costanza a cui parteciparono anche gli ambasciatori di papa Anastasio IV (1153-54); ad essi Federico espresse la convinzione che potere politico e spirituale potessero collaborare su un piano di parità, per cui ribadì i suoi diritti in materia di elezione dei vescovi tedeschi ma allo stesso tempo assicurò di voler rispettare prestigio e potenza della Chiesa, in cambio della promessa di essere incoronato imperatore. Ma a Costanza c’erano anche ambasciatori di Lodi, Pavia e Como, venuti ad implorare aiuto contro la prepotenza di Milano, che dopo aver distrutto Lodi ne impediva la riedificazione, mentre delle altre limitava fortemente lo sviluppo.
[modifica] Le pretese sull’Italia
Federico ne approfittò per intervenire nella politica italiana: egli seguiva un ideale di imperialismo universale, e il controllo sia sui Comuni a nord sia sul Regno di Sicilia a sud era essenziale a questo scopo. L’Italia era per l’imperatore tedesco il contesto ideale per ottenere alcune prerogative essenziali per realizzare la costruzione dell’imperialismo universale: la supremazia nell’eterna contesa col papato per la potestà civile universale, il legame con la tradizione dell’impero romano, cui Federico si ispirava, e la sovranità su Comuni e feudatari. A tal scopo, dispose un saldo controllo su tutti i territori della Corona, utilizzando funzionari di origine servile e provata fedeltà, i ministeriales, e si pose l’obiettivo di recuperare gli iura regalia, le regalie, ossia gli inalienabili diritti del potere regio (amministrazione della giustizia, difesa del territorio, riscossione delle imposte), poiché il potere comunale in Italia si stava arrogando poteri propri del sovrano sia all’interno sia all’esterno del territorio urbano, come dimostrava l’esempio di Milano, che aveva apertamente aggredito altri sudditi dell’imperatore.
Dopo la dieta di Costanza, le condizioni per scendere in Italia c’erano tutte: lo chiedevano le famiglie feudali per limitare il potere comunale, lo chiedevano i piccoli Comuni alleatisi contro Milano, lo chiedeva il papa stesso, Adriano IV (salito al soglio papale dopo il breve pontificato di Anastasio IV), che auspicava l’intervento di Federico contro il Comune di Roma, in cui a partire dal 1143 si era formato un regime capeggiato da Arnaldo da Brescia, un riformatore patarino contestatore del potere temporale dei papi che aveva costretto papa Adriano a ritirarsi ad Orvieto.
Toh, ha sangue bavarese questo Federico Barbarossa
😀
Figlio di Federico di Hohenstaufen, duca di Svevia, del partito dei ghibellini, e di Giuditta di Baviera, della rivale dinastia dei Welfen, del partito dei guelfi, Federico rappresentava agli occhi dei principali elettori dell’Impero una scelta accettabile per la corona, in seguito alla crisi di potere seguita alla morte di Enrico V, incapace di assicurare in modo definitivo alla propria dinastia la successione al trono di Germania. La violenta contesa che si scatenò fra le due principali casate del regno si risolse il 4 marzo 1152 grazie ad un compromesso: Enrico il Leone, dei Welfen, uno dei principali pretendenti al trono, rinunciò ad esso in cambio della sovranità sulla Sassonia, oltre che sulla Baviera, mentre re di Germania venne eletto, appunto, Federico I di Svevia.
Da subito Federico I mostrò di voler rafforzare l’autorità imperiale, per cui indisse una dieta a Costanza a cui parteciparono anche gli ambasciatori di papa Anastasio IV (1153-54); ad essi Federico espresse la convinzione che potere politico e spirituale potessero collaborare su un piano di parità, per cui ribadì i suoi diritti in materia di elezione dei vescovi tedeschi ma allo stesso tempo assicurò di voler rispettare prestigio e potenza della Chiesa, in cambio della promessa di essere incoronato imperatore. Ma a Costanza c’erano anche ambasciatori di Lodi, Pavia e Como, venuti ad implorare aiuto contro la prepotenza di Milano, che dopo aver distrutto Lodi ne impediva la riedificazione, mentre delle altre limitava fortemente lo sviluppo.
[modifica] Le pretese sull’Italia
Federico ne approfittò per intervenire nella politica italiana: egli seguiva un ideale di imperialismo universale, e il controllo sia sui Comuni a nord sia sul Regno di Sicilia a sud era essenziale a questo scopo. L’Italia era per l’imperatore tedesco il contesto ideale per ottenere alcune prerogative essenziali per realizzare la costruzione dell’imperialismo universale: la supremazia nell’eterna contesa col papato per la potestà civile universale, il legame con la tradizione dell’impero romano, cui Federico si ispirava, e la sovranità su Comuni e feudatari. A tal scopo, dispose un saldo controllo su tutti i territori della Corona, utilizzando funzionari di origine servile e provata fedeltà, i ministeriales, e si pose l’obiettivo di recuperare gli iura regalia, le regalie, ossia gli inalienabili diritti del potere regio (amministrazione della giustizia, difesa del territorio, riscossione delle imposte), poiché il potere comunale in Italia si stava arrogando poteri propri del sovrano sia all’interno sia all’esterno del territorio urbano, come dimostrava l’esempio di Milano, che aveva apertamente aggredito altri sudditi dell’imperatore.
Dopo la dieta di Costanza, le condizioni per scendere in Italia c’erano tutte: lo chiedevano le famiglie feudali per limitare il potere comunale, lo chiedevano i piccoli Comuni alleatisi contro Milano, lo chiedeva il papa stesso, Adriano IV (salito al soglio papale dopo il breve pontificato di Anastasio IV), che auspicava l’intervento di Federico contro il Comune di Roma, in cui a partire dal 1143 si era formato un regime capeggiato da Arnaldo da Brescia, un riformatore patarino contestatore del potere temporale dei papi che aveva costretto papa Adriano a ritirarsi ad Orvieto.
Guarda che pero’ il papa si riferisce esplicitamente al relativismo MORALE. Cioe’ ai comportamenti, dove tu stesso dici che ognuno si deve cercare la propria verita’. Certo, se l’ateismo viene visto come la verita’ assoluta (cioe’ sostituisci al dogma dell’esistenza quello della non esistenza) arrivi a fare le stesse porcherie. Questo ti dovrebbe insegnare a diffidare da questo papa, anche se sei un cattolico.
Il papa vorrebbe leggi che impediscano o limitino fortemente certi comportamenti, sulla base di una verita’ assoluta. Quindi fa esattamente cio’ che tu dici essere sbagliato.
Intanto mons. Betori chiama “nemici” anche quelli che preferiscono restare fuori dalla porta
Che cosa aveva il Barbarossa che non andava??
Barbarossa aveva pure sangue bavarese
😀
Nulla di nuovo sotto il sole italico:-)
L’Ascesa al trono di Federico
Figlio di Federico di Hohenstaufen, duca di Svevia, del partito dei ghibellini, e di Giuditta di Baviera, della rivale dinastia dei Welfen, del partito dei guelfi, Federico rappresentava agli occhi dei principali elettori dell’Impero una scelta accettabile per la corona, in seguito alla crisi di potere seguita alla morte di Enrico V, incapace di assicurare in modo definitivo alla propria dinastia la successione al trono di Germania. La violenta contesa che si scatenò fra le due principali casate del regno si risolse il 4 marzo 1152 grazie ad un compromesso: Enrico il Leone, dei Welfen, uno dei principali pretendenti al trono, rinunciò ad esso in cambio della sovranità sulla Sassonia, oltre che sulla Baviera, mentre re di Germania venne eletto, appunto, Federico I di Svevia.
Da subito Federico I mostrò di voler rafforzare l’autorità imperiale, per cui indisse una dieta a Costanza a cui parteciparono anche gli ambasciatori di papa Anastasio IV (1153-54); ad essi Federico espresse la convinzione che potere politico e spirituale potessero collaborare su un piano di parità, per cui ribadì i suoi diritti in materia di elezione dei vescovi tedeschi ma allo stesso tempo assicurò di voler rispettare prestigio e potenza della Chiesa, in cambio della promessa di essere incoronato imperatore. Ma a Costanza c’erano anche ambasciatori di Lodi, Pavia e Como, venuti ad implorare aiuto contro la prepotenza di Milano, che dopo aver distrutto Lodi ne impediva la riedificazione, mentre delle altre limitava fortemente lo sviluppo.
[modifica] Le pretese sull’Italia
Federico ne approfittò per intervenire nella politica italiana: egli seguiva un ideale di imperialismo universale, e il controllo sia sui Comuni a nord sia sul Regno di Sicilia a sud era essenziale a questo scopo. L’Italia era per l’imperatore tedesco il contesto ideale per ottenere alcune prerogative essenziali per realizzare la costruzione dell’imperialismo universale: la supremazia nell’eterna contesa col papato per la potestà civile universale, il legame con la tradizione dell’impero romano, cui Federico si ispirava, e la sovranità su Comuni e feudatari. A tal scopo, dispose un saldo controllo su tutti i territori della Corona, utilizzando funzionari di origine servile e provata fedeltà, i ministeriales, e si pose l’obiettivo di recuperare gli iura regalia, le regalie, ossia gli inalienabili diritti del potere regio (amministrazione della giustizia, difesa del territorio, riscossione delle imposte), poiché il potere comunale in Italia si stava arrogando poteri propri del sovrano sia all’interno sia all’esterno del territorio urbano, come dimostrava l’esempio di Milano, che aveva apertamente aggredito altri sudditi dell’imperatore.
Dopo la dieta di Costanza, le condizioni per scendere in Italia c’erano tutte: lo chiedevano le famiglie feudali per limitare il potere comunale, lo chiedevano i piccoli Comuni alleatisi contro Milano, lo chiedeva il papa stesso, Adriano IV (salito al soglio papale dopo il breve pontificato di Anastasio IV), che auspicava l’intervento di Federico contro il Comune di Roma, in cui a partire dal 1143 si era formato un regime capeggiato da Arnaldo da Brescia, un riformatore patarino contestatore del potere temporale dei papi che aveva costretto papa Adriano a ritirarsi ad Orvieto.
L’Ascesa al trono di Federico
Figlio di Federico di Hohenstaufen, duca di Svevia, del partito dei ghibellini, e di Giuditta di Baviera, della rivale dinastia dei Welfen, del partito dei guelfi, Federico rappresentava agli occhi dei principali elettori dell’Impero una scelta accettabile per la corona, in seguito alla crisi di potere seguita alla morte di Enrico V, incapace di assicurare in modo definitivo alla propria dinastia la successione al trono di Germania. La violenta contesa che si scatenò fra le due principali casate del regno si risolse il 4 marzo 1152 grazie ad un compromesso: Enrico il Leone, dei Welfen, uno dei principali pretendenti al trono, rinunciò ad esso in cambio della sovranità sulla Sassonia, oltre che sulla Baviera, mentre re di Germania venne eletto, appunto, Federico I di Svevia.
Da subito Federico I mostrò di voler rafforzare l’autorità imperiale, per cui indisse una dieta a Costanza a cui parteciparono anche gli ambasciatori di papa Anastasio IV (1153-54); ad essi Federico espresse la convinzione che potere politico e spirituale potessero collaborare su un piano di parità, per cui ribadì i suoi diritti in materia di elezione dei vescovi tedeschi ma allo stesso tempo assicurò di voler rispettare prestigio e potenza della Chiesa, in cambio della promessa di essere incoronato imperatore. Ma a Costanza c’erano anche ambasciatori di Lodi, Pavia e Como, venuti ad implorare aiuto contro la prepotenza di Milano, che dopo aver distrutto Lodi ne impediva la riedificazione, mentre delle altre limitava fortemente lo sviluppo.
[modifica] Le pretese sull’Italia
Federico ne approfittò per intervenire nella politica italiana: egli seguiva un ideale di imperialismo universale, e il controllo sia sui Comuni a nord sia sul Regno di Sicilia a sud era essenziale a questo scopo. L’Italia era per l’imperatore tedesco il contesto ideale per ottenere alcune prerogative essenziali per realizzare la costruzione dell’imperialismo universale: la supremazia nell’eterna contesa col papato per la potestà civile universale, il legame con la tradizione dell’impero romano, cui Federico si ispirava, e la sovranità su Comuni e feudatari. A tal scopo, dispose un saldo controllo su tutti i territori della Corona, utilizzando funzionari di origine servile e provata fedeltà, i ministeriales, e si pose l’obiettivo di recuperare gli iura regalia, le regalie, ossia gli inalienabili diritti del potere regio (amministrazione della giustizia, difesa del territorio, riscossione delle imposte), poiché il potere comunale in Italia si stava arrogando poteri propri del sovrano sia all’interno sia all’esterno del territorio urbano, come dimostrava l’esempio di Milano, che aveva apertamente aggredito altri sudditi dell’imperatore.
Dopo la dieta di Costanza, le condizioni per scendere in Italia c’erano tutte: lo chiedevano le famiglie feudali per limitare il potere comunale, lo chiedevano i piccoli Comuni alleatisi contro Milano, lo chiedeva il papa stesso, Adriano IV (salito al soglio papale dopo il breve pontificato di Anastasio IV), che auspicava l’intervento di Federico contro il Comune di Roma, in cui a partire dal 1143 si era formato un regime capeggiato da Arnaldo da Brescia, un riformatore patarino contestatore del potere temporale dei papi che aveva costretto papa Adriano a ritirarsi ad Orvieto.
Federico Barbarossa
http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_I_del_Sacro_Romano_Impero
quindi aquila, chiunque dice “io sono LA verità” è la verità?
no ma… geniale, complimenti.
Aquila ha lo stesso difetto congenito di diversi miei amici laureati, intelligenti ed anche brillanti: quando si parla di fede perdon la ragione ed esce allo scoperto una sorta di schizofrenia spirituale.
Conosco medici, ingegneri, analisti ed altri che son perfettamente in grado d’effettuare un’analisi congrua e ponderata di ogni fatto, l’importante che questa non riguardi la fede in Dio, perchè sennò subito si cerca nell’irrazionale qualcosa che dia una risposta al mondo reale.
Mi spiego meglio, se ad una faccia a faccia io espongo problemi reali che implichino un coinvolgimento delle gerarchie ecclesiastiche come può essere l’aborto, la pedofilia del clero, i finanziamenti della Chiesa, l’obiezione di coscienza, l’amicizia con passate dittature ed altro ancora, il mio interlocutore credente si sente in dovere di difendere ad oltranza queste posizioni, spesso senza aver fatti o prove in mano, ricorrendo al più classico dei mirror climbing citando una presenza soprannaturale (con tutte le implicazioni del caso).
Per questo son perfettamente d’accordo con Paolo Flores D’Arcais quando dice che lo Stato, nel senso più ampio del termine, deve comportarsi come se Dio non esistesse; ci tengo a ricordarvi che nella nostra costituzione il creatore non è citato però il nostro rimane un paese poco laico, mentre nella costituzione tedesca egli fa capolino ma le leggi sono laiciste e, tuttora, vengon redatte come se non esistesse.
“Per questo son perfettamente d’accordo con Paolo Flores D’Arcais quando dice che lo Stato, nel senso più ampio del termine, deve comportarsi come se Dio non esistesse; ci tengo a ricordarvi che nella nostra costituzione il creatore non è citato però il nostro rimane un paese poco laico, mentre nella costituzione tedesca egli fa capolino ma le leggi sono laiciste e, tuttora, vengon redatte come se non esistesse.”
Ruini disse che anche i non credenti dovrebbero comportarsi come se dio esistesse….. raffinatezza diplomatica per dire che lo Stato deve essere una teocrazia.
Aquila mi sembra una brava persona e penso che ogni tanto certi ragionamenti lo mandino un po’ in difficoltà. Certi credenti hanno una paura fottuta di guardare dentro la loro religione e scoprire che si stanno sbagliando. Potrebbe essere il suo caso…
Jsm, hai ragione (non che sono una brava persona), certi ragionamente mi mandano in difficolta’. Per rispondere anche all’intervento precedente, e’ inutile difendere ad oltranza atteggiamenti sbagliati. Certo che la pedofilia e’ sbagliata, anche se praticata da religiosi! Cosi’ se la chiesa si rende responsabile di atti malvagi. Chiaro che chi li compie sbaglia!
Esiste poi una strumentalizzazione corrente che dice piu’ o meno: la chiesa dovrebbe essere perfetta, invece guarda quanti errori commette, dunque quello in cui crede e’ non e’ vero e quello che insegna e’ menzongna. E’ questa conclusione che e’ sbagliata. Se da persone di Chiesa vengono commessi atti riprovevoli, questo non significa chedebba coinvolgere tutta la chiesa. E se nella sua storia millenaria anche dei papi hanno commesso errori, in quanto uomini, questo non significa che tutta la chiesa e’ falsa. Certo, il male dei singoli ricade sulla comunita’ di tutti, ma questo e’ sempre cosi’. Chiunque fa il male lo fa contro tutti oltre che contro Dio, e’ come se esistesse una comunione del male. Facendo il male dai forza al Male e attiri il Male. Per questo l’Italia dovrebbe schierarsi chiaramente contro l’aborto (ad esempio)
la chiesa pretende di essere infallibile così come il suo papa, non siamo noi a dirlo, e quindi quando più membri della suddetta fanno cose abberranti e hanno la copertura del papa e dei cardinali, bè allora qui siamo oltre il male dei singoli e diventa un male di sistema, è tutto il sistema chiesa che è marcio, perchè favorisce l’omertà e l’obbedienza, quindi nonc’è nessuna strumentalizzazione in atto.
Personalmente non è la pedofilia in sè che più m’infastidisce, pur rimanendo un crimine orribile, ma quello che viene promulgato ufficialmente dalla Chiesa Cattolioca riguardo i suoi presbiteri:
http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis
Crimen sollicitationis (in latino “crimine di sollecitazione”) è un documento segreto emesso dal Santo Ufficio del Vaticano (adesso conosciuto come Congregazione per la Dottrina della Fede) nel 1962, che fornisce istruzioni ai vescovi cattolici su come trattare i casi nei quali i preti erano accusati di usare la segretezza del confessionale per fare avances sessuali ai penitenti. Non solo, tramite esso si danno istruzioni su come porsi innanzi a casi di “crimini peggiori”, nei quali un prete è sessualmente coinvolto con un animale, bambino o uomo.
Il documento invoca segretezza sia per i casi trattati che per il documento stesso. Esso impone segretezza persino sulle vittime degli abusi sessuali. Sono imposte misure estreme per la violazione della segretezza, comprese la scomunica, la quale può essere inflitta e tolta solo dal papa in persona. Alcuni vescovi, come conseguenza, sostengono di non averne mai conosciuto l’esistenza.
Pedofili maledetti, avvelenatori del pensiero, almeno avessero la decenza di vergognarsi un po….
Daniela, questa volta la minchiata l’hai detta tu. La Chiesa non pretende affatto di essere infallibile. Forse ti stai confondendo con l’infallibilita’ del papa in materia di fede. Ossia, se il papa ad esempio definisce un dogma, lo fa assieme e ispirato dallo Spirito Santo. In questo senso e’ infallibile. Poi pero’, come e’ successo in passato, puo’ anche comportarsi contro l’insegnamento di Gesu.
Tutto questo laicismo, relativismo, nichilismo (oddio come odio questi ismo), sono solo insulti per screditare e minimizzare un fenomeno che finalmente sta avvenendo: si chiama PRESA DI COSCIENZA.
Ma perche’ vengono a trovarci solo i piu’ cretini…
Jean, sarei io il cretino cui ti riferisci? boh, non so risponderti, forse perche’ quelli meno cretini preferiscono altri siti, pero’ non lo so. Dovresti sentire loro
@ Aquila
La chiesa cattolica nasce con il peccato originale: quello di dire cose che apparentemente sembrano buone, ma poi sono sempre le stesse che vanno a vantaggio dei potenti e a svantaggio dei deboli.
Prendi ad esempio Paolo di Tarso, quello fulminato sulla via di Damasco e che voi chiamate San Paolo. Uno dei fondatori della chiesa cattolica. Andava in giro dicendo che siamo tutti figli di Dio e quindi tutti fratelli. Peccato che Osimo, uno schiavo, spinto da quelle parole scappò e si rifugiò da lui. Il santone lo riportò ai suoi schiavisti, ben sapendo che la punizione per il povero Osimo sarebbe stata la morte. Poi cosa diceva delle donne? che dovevano coprirsi il capo perchè dovevano vergognarsi per il famoso peccato originale. Insomma di fregnacce, il primo e più famoso papa della storia ne diceva a bizzeffe. ovviamente lui stava sempre dalla parte del potente di turno. E tutti i papi che poi succedettero sono diventati famosi per aver inventato ogni tipo di diavoleria (nel senso del male): crociate, schiavitù degli africani e sudamericani, indulgenze, lotta alla presunta stregoneria, sacre inquisizioni. Ecc. Voi siete rappresentati nella storia da questi “rappresentanti diretti di Dio in terra”. Contenti voi…
Aquila:
“se il papa ad esempio definisce un dogma, lo fa assieme e ispirato dallo Spirito Santo. In questo senso e’ infallibile. Poi pero’, come e’ successo in passato, puo’ anche comportarsi contro l’insegnamento di Gesu”
Aquila, non so se hai notato ma hai scritto l’esemplificazione dell’antitesi.
O il papa è ispirato dallo spirito santo O va contro gesù, a meno che tu non voglia affermare che il papa a volte (mooolte volte) va volontariamente contro il volere divino, oppure che lo spirito santo, essendo pendolare tra il cielo e la testa del papa, a volte arriva in ritardo e non riesce ad impedire che il suo caro portavoce spari cazzate colossali.
In entrambi i casi l’inesistenza del cervello papale è confermata: se è lo spirito santo a parlare, allora il papa è solo una marionetta fungente da altoparlante, se non c’è, non vedo come un uomo che dice di predicare l’amore e la pace possa promulgare editti divini volti alla discriminazione, all’emarginazione, al dolore e alla morte.
Ma forse a volte il diavoletto approfitta dell’assenza dello spirito santo e usa la marionetta- papa come vuole lui…
P.s: lo siprito santo, quando ha ispirato i cardinali per l’elezione pontificia, sapeva che il caro Ratzinger è indagato in texas per intralcio alla giustizia? (sui crimini di pedofilia clericale, per di più?)?
X aquila:
“se il papa ad esempio definisce un dogma, lo fa assieme e ispirato dallo Spirito Santo. In questo senso e’ infallibile. Poi pero’, come e’ successo in passato, puo’ anche comportarsi contro l’insegnamento di Gesu.”
Aquila, non so se hai notato che hai scritto l’esemplificazione dell’antitesi.
O il papa è ispirato dallo spirito santo O va contro l’insegnamento di gesù, a meno che tu non voglia affermare che il papa a volte (mooolte volte) vada volontariaente contro la volontà divina, oppure che lo spirito santo, essendo pendolare tra il cielo e la testa del papa, a volte arrivi in ritardo e non riesca ad impedire che il suo portavoce spari cazzate colossali.
In ogni caso l’inesistenza del cervello papale è provata: se è lo spirito santo a parlare, allora il papa è solo una marionetta fungente da altoparlante, se invece è il papa a parlare, è
interessante notare come colui che dovrebbe essere portatore di pace e amore promulghi editti, a suo parere divini, volti alla discriminnazione, all’emarginazione, al dolore e alla morte.
p.s: lo spirito santo, quando ha ispirato i cardinali per l’elezione papale, sapeva che Ratzinger è indagato in Texas per intralcio alla giustizia? (Nei casi di pedofilia clericale, per di più?)
….lo fa assieme e ispirato dallo Spirito Santo.
Questa è mitica! me li vedo seduti al tavolino che cercano di metter giù il dogma del momento come fosse il programma dell’Unione… ahahahahah
ma poi cosa pretendete dal povero colombino santo, son secoli che lo mandano su e giù a portare messaggi strampalati, ogni tanto si confonde 😆
Per noi cattolici La Chiesa è madre e maestra!
Luce, non so come vieni su se ti bevi quello che la chiesa dice… omofobico, intollerante, cinico, masochista, autistico, con l’autonomia decisionale di un anellide nonchè schizofrenico. E ho fornito solo una vaga idea…
Vengo su bene! grazie per il pensiero!!Hai ragione bevo, bevo tanto ad una sorgente che è per me fonte di vita e di libertà!si perchè c’è una libertà che nessun altro può dare se non Colui che è fonte di vita!Spero di aver fornito una vaga idea…..
Libertà?
Dillo ai gay, dillo alle coppie di fatto, dillo alle donne che prendono la pesantissima decisione di abortire, dillo ai malati terminali che non possono neanche morire in pace.
Dillo a tutti quelli che si vedono calpestati i loro basilari diritti umani senza che la chiesa se ne curi minimamente.
Dio accoglie tutti tra le sue braccia, basta che siano cattolici praticanti e che paghino l’8×1000.
Dio ama tutti gli uomini senza distinzioni!Siamo suoi figli, gli apparteniamo,Lui ci ha amati per primo, ancora prima che nascessimo, ci ha creati Lui, come potrebbe mai non amare noi che siamo una sua creazione?! Noi non riusciremo mai a capire quanto è grande il suo Amore,Lui è Amore!!
Sai esprimerti con termini diversi da quelli usati nelle omelie?
Ok, dio forse ci ama, la chiesa certamente no.
non sono termini usati nelle omelie! è la verità!!io credo fermamente in quello che dico! Anche la Chiesa ci ama!! Se ami una persona vuoi che sia felice a tutti i costi e se sai qual’è la strada della felicità, o Chi è la felicità fai di tutto per guidare anche chi ami verso quella strada!! questo fa la Chiesa!!
Vuoi dire che anche le crociate, i roghi, le torture, lo sterminio di intere popolazioni, nonchè il divieto di usare il preservativo sono stati e sono, in realtà, atti d’amore?
(non esagerare con il fervore religioso, si vede che fingi…)
Sissì, Luce, certo, certo, proprio come dici tu…
(Durante le fasi di crisi acuta non bisogna mai contraddirli. O fare gesti inconsulti. Può essere pericoloso. )
Chiedo scusa per le ripetizioni, il server non funzionava!
🙁
Anche a me Aquila sembra una brava persona.
Caro sailor! ti sbagli alla grande non è finzione, ma fede!!!
@Luce
>Anche la Chiesa ci ama!! Se ami una persona vuoi che sia felice a tutti i costi
Forse è per questo che più di un prete mi ha messo le mani addosso? Volevano che fossi felice a tutti i costi, sì… peccato che non si siano accorti che erano loro ad essere felici, non io.
Mi dispiace è una cosa riprovevole,non dovrebbero accadere queste cose, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio!io ho conosciuto sacerdoti che sono veramente testimoni con la loro vita dell’amore di Cristo e della Chiesa e non è giusto che anche loro vengano giudicati male per colpa di altri che invece vivono in questo modo squallido!!!
Certo, anch’io ne ho conosciuti, ma a maggior ragione essendo preti non avrebbero dovuto permettersi. Poi, visto che la chiesa li ha coperti mettendo ME in ridicolo, per favore non dire che la chiesa mi ama e che vuole la mia felicità a tutti i costi. Per favore.