Saranno decine le iniziative che si terranno in molte città italiane, da Aosta a Bari, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, ovvero l’ostilità e il razzismo nei confronti delle persone omosessuali e transessuali, che si celebra per il terzo anno consecutivo il 17 maggio, data in cui nel 1990 l’Assemblea generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Tra gli appuntamenti in programma in giro per l’Italia: conferenze, dibattiti, concerti, fiaccolate, biciclettate, mostre cinematografiche, presentazioni di libri e ricerche, spettacoli teatrali, aperitivi, distribuzione di materiale informativo nelle piazze, proiezioni di film e documentari. L’elenco completo è consultabile sul sito internet www.omofobia.it. Epicentro ideale della mobilitazione di quest’anno contro l’omofobia la città di Torino, in cui il mese scorso uno studente di 15 anni si è tolto la vita sopraffatto dalle continue derisioni e dall’isolamento cui era costretto perché ritenuto omosessuale. E proprio una mostra di manifesti realizzati dagli studenti di alcune scuole della città sul tema “Libertà di essere, libertà di amare” ha aperto il lungo elenco di iniziative organizzate nel capoluogo piemontese. La mostra esposta fino al 24 maggio presso la biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano, 200, sarà accompagnata, solo per fare alcuni esempi, da una conferenza su “Famiglie e omosessualità” con la partecipazione di Agedo, l’associazione di genitori di figli omosessuali, alle 16 di domani presso l’assessorato alle Pari opportunità della Regione, in via Avogadro, 30, e alle 21 da una ricordo a lume di candela, in piazza Castello, delle vittime della violenza omofobica.
“Purtroppo la giornata internazionale contro l’omofobia è stata anticipata quest’anno da una recrudescenza dell’intolleranza e della violenza contro gay e lesbiche – ricorda il nuovo presidente nazionale di Arcigay Aurelio Mancuso -. E’ di questa notte la notizia della violenta aggressione contro il presidente di Arcigay Milano, Paolo Ferigo, preso a botte e minacciato di morte perché omosessuale, mentre era a cena in una pizzeria di via Cadore, vicino alla sede milanese di Arcigay. Così, mentre si grida allo scandalo perché al presidente dei vescovi italiani qualcuno dice di vergognarsi per il suo gratuito accostamento delle unioni civili alla pedofilia e all’incesto, poche voci si levano quando sui muri di Milano compaiono frasi come ‘Froci al rogo!’. O quando il vice-presidente del Senato della Repubblica, il leghista Roberto Calderoli, tuona contro i ‘culattoni’, o ancora quando i presidenti di alcuni gruppi parlamentari di centro-destra denunciano la ‘potente lobby gay che influenza la società italiana’ riecheggiando nel linguaggio e nei contenuti le accuse che i nazisti scagliavano contro gli ebrei nella Germania dell’ascesa di Hitler. Di fronte a quest’ondata di violenza e disprezzo urge che il parlamento approvi rapidamente le norme anti-omofobia del pacchetto anti-violenza varato dal governo nei mesi scorsi“.
“Gli episodi di Milano – spiega Fabrizio Calzaretti coordinatore Arcigay per la giornata contro l’omofobia – così come le offese e le intimidazioni subite a Pistoia da Matteo Marliani, già presidente del locale comitato Arcigay e ora candidato al locale Consiglio comunale per Rifondazione comunista, sono solo la punta di un iceberg. Ogni anno violenze, aggressioni, intimidazioni, insulti, finanche omicidi colpiscono migliaia di persone pure nel nostro paese”.
Il 18 gennaio 2006 il parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza (468 voti a favore e 149 contrari) una risoluzione contro l’omofobia (seguita da una seconda lo scorso 26 aprile), secondo cui “l’omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all’obiezione di coscienza”. In Italia il deputato della Sinistra democratica Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, ha presentato una proposta di legge (n. 311) affinché il 17 maggio sia riconosciuto anche nel nostro paese, come già in Canada e in Belgio, giornata nazionale contro l’omofobia. La giornata internazionale contro l’omofobia vede l’adesione di 40 diversi paesi in tutto il mondo, attraverso organizzazioni per i diritti umani, per la parità di diritti di gay e lesbiche e autorità civili.
Comunicato stampa Arcigay
Si spera che in Vaticalia tutto ciò abbia risonanza. Anche se non possiamo dimenticare che prima qui vengono sempre le notizie più importanti su Bobo Vieri e le veline, sull’ultimo libro della Zanicchi e sugli ultimi aggiornamenti su Cogne. Si sa, sulle notizie ci sono delle priorità.
Beati monoculi in terra cæcorum (Beati i guerci nel paese dei ciechi)