È cambiato qualcosa nei rapporti tra la Chiesa e la politica italiana con il Family day? Quello che è mutato è avvenuto nel rapporto che riguarda la sinistra, prima che in quello che concerne la destra.
La sinistra è cambiata man mano che in essa svanisce la memoria sia del Pci che del Psi di Craxi. La memoria comunista si fondava sul compromesso storico: ed esso fondamentalmente voleva dire riconoscere il ruolo della Chiesa nella guida dei rapporti che ricordavano la vita morale e sociale, specialmente la famiglia. Ma i cambiamenti della società avevano già indotto il Pci a cambiare rotta, appoggiando la linea radicale sia sulla questione del divorzio che dell’aborto.
Ora avviene l’ultimo passaggio, quello su cui è avvenuta la rottura, cioè la legge sulle coppie di fatto comprese quelle omosessuali. E la tradizione concordataria del Pci viene ora nei Ds messa da parte in riferimento al formarsi di un laicismo radicale all’interno dell’Unione europea e segnatamente del Parlamento europeo.
La linea dell’europeizzazione della sinistra postcomunista non passa per la Chiesa ma per la socialdemocrazia europea, tutta incline a fare materia di libero confronto i temi che riguardano la vita e il sesso.
Anche i socialisti italiani hanno, sulla medesima spinta europea, accettato la linea antiecclesiastica e sono di fatto confluiti con le posizioni radicali. La sinistra democratica, cioè il partito semi-nato dalla semi-scissione di Fabio Mussi, ha fatto dell’aggettivo «laico» il suo più prezioso distintivo, il più applaudito nell’assemblea di fondazione del nuovo movimento.
La linea filocattolica che risale al Pci viene meno man mano che sul piano europeo la linea anticattolica diviene un patrimonio della sinistra. Nonostante la dirigenza Ds cerchi l’intesa con i Popolari, essa non è sufficiente a ottenere un positivo rapporto con la Chiesa. Anzi, la divisione interna alla Margherita tra teodem e cattolici democratici mostra che la linea divisoria tra la linea della Chiesa e quella della sinistra passa all’interno dei popolari stessi. Tra la Binetti e la Bindi corre una differenza di principio di politica e i Dico e la Bindi sono la linea del Piave dei diessini, il Partito democratico può giungere soltanto attraverso la fine della sinistra democristiana come unità politica. […]
Il testo integrale dell’articolo di Gianni Baget Bozzo è stato pubblicato sul sito de Il Giornale
Ma Baget Bozzo con questo articolo pensa di esporre dei fatti o di esprimere semplicemente i suoi desideri? Perche’ per una volta io e lui desideriamo la stessa cosa!
Adesso GBB rimpiange i cattocomunisti? E’ proprio schizzato…
E’ delirante la Brigit Baget Bozzo.
Ha scoperto che l’Europa è laica. Come direbbe Homer Simpson: doh?!… quello che non dice è che in Europa sono laici anche buona parte del centro e della destra. La maggior parte dei clericali è con l’estrema destra.
“La linea filocattolica che risale al Pci viene meno man mano che sul piano europeo la linea anticattolica diviene un patrimonio della sinistra”
ma in Europa la “questione cattolica” in politica non interessa a nessuno, nemmeno ai cattolici.
c’è da chiedersi invece perchè in Italia la chiesa treschi in modo così immondo con la destra.
Senta buon uomo, è finito il tempo in cui insieme alla CIA buttavate giù i governi. Lasci che la democrazia anche se malandata faccia il suo corso. Qui non c’è ancora un Pinochet che potete appoggiare con tutta la vostra potenza antidemocratica.