Scoperto un pianeta di “ghiaccio bollente”

E’ quasi completamente formato da acqua, che in profondità solidifica con una struttura analoga a forme esotiche del ghiaccio, ma con temperature dell’ordine delle centinaia di gradi

Un gruppo di astronomi europei coordinati da Michaël Gillon dell’Università di Liegi ha identificato un pianeta extrasolare costituito pressoché interamente da acqua. Le osservazioni sono state condotte prima presso l’osservatorio di St-Luc, in Svizzera, e successivamente confermate dal Wise Observatory israeliano e dall’osservatorio Euler gestito in Cile dall’Università di Ginevra nel quadro della cooperazione ESO.
Il pianeta, che orbita attorno a una stella nana rossa distante 30 anni luce dal Sole e nota come GJ 436, ha una massa 22 volte superiore a quella della Terra e un diametro di 50.000 chilometri.

Questo mondo d’acqua potrebbe essere circondato da uno strato costituito di gas leggeri, analogamente a Nettuno e Urano, oppure di acqua, come alcuni satelliti di Giove. Dato però che il pianeta orbita a soli quattro milioni di chilometri dalla sua stella, si calcola che la sua temperatura superficiale dovrebbe aggirarsi intorno ai 300°C, sicché l’acqua si troverebbe allo stato di vapore.

Più all’interno, però sotto la sollecitazione di una intensissima pressione, l’acqua dovrebbe assumere stati che sulla Terra sono stati rilevati solo in esperimenti di laboratorio. “L’acqua – osserva Frédéric Pont, dell’Università di Ginevra – possiede almeno una dozzina di stati differenti, solo uno dei quali è il ghiaccio che ben conosciamo. A pressioni molto elevate passa in altri stati solidi, più densi del ghiaccio e dell’acqua liquida, proprio come il carbone si trasforma in diamante. Di questo tipo sono per esempio le forme esotiche note come “ghiaccio VII” e “ghiaccio X”.”

All’interno del pianeta di GJ 436 questo strano ghiaccio sarebbe peraltro a una temperatura di varie centinaia di gradi.

La scoperta di questo pianeta di “ghiaccio bollente” così vicino a noi indica che pianeti simili ai nostri giganti gelidi Urano e Nettuno che orbitino molto vicino alla loro stella potrebbero essere frequenti, e che un buon numero di essi potrebbe essere fatto di acqua, e che in alcuni casi le temperature potrebbero permette allo strato più superficiale di questa acqua di mantenersi allo stato liquido.

Il satellite Corot, che ha iniziato a essere operativo all’inizio dell’anno – osserva Didier Queloz, anch’egli dell’Università di Ginevra – ha fra i suoi principali obiettivi l’osservazione e la misurazione di pianeti simili a quello che noi abbiamo misurato attorno a GJ436, e anche di più piccoli.”

Fonte: LeScienze

10 commenti

Rudy

Naturalmente sul prossimo numero di “Scienza&Fede” comparirà l’articolo:
“Miracoli astronomici: gli stadi di transizionconsunstatazione”.

Monsignèr

Guardate il video proposto da Beppe Grillo sul suo Blog.
Spero non sia considerato Spam (o come si dice che ne so)il mio…..
Queste cose si sano, ma guardatelo

Andrea

Il colpo di grazia, almeno per le religioni monoteiste che conosciamo, sarebbe proprio la scoperta di forme di vita complesse su altri pianeti. L’inizio di una nuova era.

Il Filosofo Bottiglione

gli sviluppi dell’osservazione dello spazio aprono a conoscenze sempre più affascinanti.
che tristezza pensare a quei cretini che nel ‘600 non volevano nemmeno guardare nel cannocchiale. gli stessi idioti che continuavano senza ragione a sostenere la teoria tolemaica; povero Tolomeo, si sarà rigirato nella tomba per colpa di quegli imbecilli: lo avesse avuto lui un cannocchiale in cui guardare!

Jamp

So di certo che morirò prima di togliermi questa soddisfazione, ma aspetto con trepidazione il giorno in cui diranno “esiste vita extraterrestre” associandovi ampie prove scientifiche, per veder crollare uno dei pilastri portanti di tutte queste religioni antropocentriche, di dei creatori dell’universo e di razze prescelte e create a immagine e somiglianza. Anche se probabilmente prima di allora tali religioni avranno già trovato un modo per crociatizzare la situazione.

Carlo

L’acqua e’ uno degli elementi piu’ complessi, nonostante la semplicita’ molecolare e la relativa abbondanza. Forma un sacco di fasi esotiche e nonostante decenni di studi ha ancora proprieta’ sorprendenti.

E’ molto interessante che si scoprano tutti questi pianeti, se pensiamo che fino a 10-15 anni fa non era noto neppure un pianeta extrasolare. Forse, jamp, non dovremo aspettare piu’ tanto a lungo….

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