Avignone non può attendere

La libertà politica è più importante dell’economia. Propongo quindi a Prodi di cedere l’Eni e l’Enel alla Francia. Sarkozy in cambio dovrebbe riportare il Papa ad Avignone. I Dico in quella felice nazione li hanno già e senza il Papato tra i piedi sono riusciti a fare la Rivoluzione. Non ci sono diritti civili da discutere. Tra il “Family day” e il “Coraggio laico” ci vorrebbe una terza via. Quella di uno Stato laico.
Il Vaticano ha paura dei Dico e ha ragione. Se i preti gay fossero regolarizzati dove andremmo a finire? Se si sposassero con delle suore e avessero dei bambini? E lasciassero tutto quello che hanno a loro e non allo Ior? La bancarotta di San Pietro.
Se la famiglia è così importante, così nobile, perchè i preti non si sposano? E se sono così competenti in materia come avranno fatto a fare esperienza?
Il Papa è andato in Brasile tra oceani di folla per nominare il primo santo del luogo. Ma negli ultimi venti anni in Brasile i protestanti sono passati da uno su dieci a tre su dieci. Forse perchè le chiese protestanti si impegnano di più nel sociale e meno nella politica?
Il peggio sono i nostri dipendenti alla ricerca del voto cattolico. Una volta c’era solo la Democrazia Cristiana, oggi ci sono Forza Italia Vaticana, la Lega Santa, il Partito Democratico dell’Opus Dei. Con tutti i problemi che ha il Paese questi sepolcri imbiancati, divorziati, finocchi con il c..o degli altri ci impongono da mesi una discussione sui Dico. Su diritti che sono già presenti in tutta Europa e che in Italia dovrebbero essere approvati in una settimana.
Date al Signore quello che è del Signore e a Cesare quello che è di Cesare. E poi quello che è di Cesare e quello che è del Signore dateli insieme al Vaticano.

Fonte: Blog di Beppe Grillo

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29 commenti

lik

“I Dico in quella felice nazione li hanno già e senza il Papato tra i piedi sono riusciti a fare la Rivoluzione.”

I pacs francesi sono un pacco rispetto a tutti i diritti che vengono garantiti in altri paesi come la Spagna. Non capisco perché si continua a prendere come esempio la Francia che è molto indietro sui diritti dei gay e l’inseminazione artificiale. Inoltre Sarkozy vuole creare un’unione civile solo per i gay per abrogare il pacs e riportare le coppie etero nella “giusta via”. Un’integralista cattolica antiaborto consigliera del vaticano, Christine Boutin, è stata nominata ministro nel governo Sarkozy. Inoltre non dimentichiamo che in Francia molti anticlericali sono opposti al matrimonio gay e all’adozione e accusano i gay di “comunitarismo”. Del resto come spiegare che nel paese tra i più atei d’europa siano ancora tanto indietro?

Ren

A quando il ridimensionamento dello stato Vaticalia? Dobbiamo replicare il risorgimento. Garibaldi grazie milioni di volte.

Espatriato

Mi trovo in Brasile, paese, come molti sanno, recentemente visitato dal papa.

Il papa ha chiesto, fondamentalmente, al Brasile alcune cose:

1. Non legalizzare l’aborto e l’eutanasia
2. Rendere prioritario l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica
3. Firmare un concordato tra vaticano e Brasile

Lula ha già detto no, pubblicamente, alle 3 richieste.

Oggi, appena svegliato, stavo guardando il TG locale e c’era un’intervista ad uno storico brasiliano. L’intervistatore chiedeva l’opinione sulle 3 richieste del vaticano. Lo storico giustificava la presa di posizione di Lula dicendo che il Brasile è uno stato laico e che continuerà ad esserlo. Ai suoi occhi, le richieste del papa sono totalmente “fuori luogo” in questo paese.
Interessanti alcune sue idee specifiche sui 3 punti:

1. Aborto e eutanasia: la questione non è religiosa ma civile, o meglio, lo stato deve affrontare il problema da un punto di vista laico.

2. Religione e scuola: in Brasile, da anni esiste l’ora di religione nella scuola pubblica ma, per legge, si devono insegnare i principi di tutte le religioni e, sempre per legge, è espressamente vietato al professore fare proselitismo a favore di una religione. Tutte le religioni hanno “pari dignità”. In ogni caso, la legge prevede che l’ora di religione non sia obbligatoria, per salvaguardare la “dignità degli atei”. Secondo lo storico, questa legge è molto più evoluta, per esempio, di quanto “accade in Italia” (sic).

3. Alla parola “concordato” lo storico si mette a ridere di fronte all’intervistatore e dice che “il papa non si è accorto che il Brasile di oggi non è l’Italia del periodo fascista, di Mussolini”… aggiungendo… “certe cose il papa può farle solo in Italia”. Mi ha colpito una sua frase a questo proposito: ha detto che “la Francia, per esempio, è uno stato laico, l’Italia non proprio. L’Italia è uno stato che ospita sul suo territorio uno stato teocratico e non democratico, il vaticano, e se ne lascia condizionare”.

Così è iniziata la mia giornata di italiano all’estero….

lik

@ Espatriato

In Spagna la scuola privata cattolica è molto più diffusa rispetto all’Italia, teoricamente la Spagna è meno laica dell’Italia, eppure nei fatti è molto più laica della Francia.
PS Ma in Brasile l’ora di religione è obbligatoria?

Espatriato

@lik
come dicevo, in Brasile l’ora di religione NON è obbligatoria

Be 85

siamo lo zimbello delle nazioni di tutto il mondo civilizzato ed anche delle nazioni più assurde

Ren

Però gli insegnanti di religione fanno parte dei consigli di classe e alla fine agli scrutini votano come gli altri. E ……….udite udite …..SON PAGATI PI§ DEGLI ALTRI ! PEr insegnare in classi semivuote perchè li segue solo il 10 per cento degli allievi.

lik

@ Ren

Io non ho fatto religione, quando votavano per me l’insegnante veniva allontanato e non poteva partecipare al voto. Adesso le cose sono cambiate? So che esistono dei problemi con il punteggio, ma scusa figurati se l’insegnante di religione cattolica vota pure per un alunno indù o musulmano mi sembra anticostituzionale.

Daniela M

ormai, siamo pure indietro alla Turchia e al Brasile in quanto a laicità..!!!
povera italia mia…

lik

In Turchia hanno legalizzato le unioni gay e tolto il divieto di religione obbligatoria per tutti islamica nelle scuole?

lik

Pardon intendevo dire l’obbligo della religione islamica nelle scuole. Credo che non si tratti un problema solo di laicità, non esiste una sufficiente mobilitazione del movimento gay. Quanto di saranno un milione di persone al gaypride come in Spagna le cose saranno ben diverse.

Lamb of God

Scusa Lik ma nel 2.000 quanta gente c’era a Roma l’8 luglio?

Forse le cifre che sentito sono fasulle come quelle del Family Day …

lik

@ Lamb of god

Il 2000 innaziutto era un gaypride mondiale, c’erano anche spagnoli, francesi, tedeschi ecc. Le cifre andavano dai 200 ai 300.000. Io, che ero presente, ho sentito la cifra un milione, ma mi sembra un po’ troppo. Forse mezzo milione. Ma l’anno dopo siamo scesi a 50.000 con il gaypride nazionale.

Daniela

per lik non credo che in francia si abrogheranno i pacs, ormai sono dati per acquisiti e già molte persone li hanno utilizzati e se devo essere sincera non i preoccupa nemmeno il fatto che abbiano dato un ministero alla Boutin, un personaggio del genere sempre capita anche nelle migliori famiglie, in francia comunque la secolarizzazione è radicata ed anche se la Spagna sui diritti civili è uno dei paesi più avanzati, la francia non sta poi messa tanto male rispetto all’italia si intende.

Giol

Purtroppo solo dall’estero si riesce a vedere come è ridotta realmente l’Italia.
In Italia, a quanto pare, è necessario essere atei per avere questa capacità critica oggettiva…

Vassilissa

espatriato
… che culo (oopss) io invece mi sono svegliata con la rassegna stampa alla radio che leggeva l’avvenire e Libero, fa’ un po’ te.

Espatriato

@vassilissa…
mi hai messo di buon umore! :-))
però a dire il vero stamattina non ero tanto di buon umore quando mi sono svegliato sentendo parlare così di quello che, tutto sommato, continua ad essere il mio paese…

Flavio

Apprezzo il cambio di idee di Grillo, dopo che tempo fa aveva dichiarato di mandare al catechismo i figli (dopo essersi accorto del documentario della BBC forse c’ha ripensato?) e dopo i suoi commenti assurdi su Welby.

Flavio

@ lik su voto dell’insegnante di religione

Il problema infatti esiste: meglio sottostare al catechismo in classe e aggiudicarsi un giudizio sempre favorevole o far valere le proprie idee e “non avvalersi”? Il condizionamento è evidente.

Barbara

“Una volta esisteva la Democrazia Cristiana…”Ecco a questo punto mi auguro che rinasca la Democrazia Cristianacosì almeno si concentano lì i teocom teodem e company.

Inoltre quì in Italia si parla troppo ,si tergiversa, un pò più di dinamicità c’è tanto ancora da fare!!!!!!!!

Ren

@lik
E’ una questione ancora controversa come quasi tutto in Italia. L’insegnante di religione non può esprimersi per gli alunni che non si avvalgono ma in sede di esame di stato chi frequenta religione ha diritto a un punteggio maggiore (non di molto per fortuna), quando la scuola non metta in atto attività alternative alla religione si rischia però di discriminare chi ‘non si avvale.
Per gli scrutini vale ancora la legge n.121/1985. Essa, infatti, stabilisce che l’Insegnamento della Religione Cattolica è impartito nel “quadro delle finalità della scuola” ed è “compreso tra gli altri insegnamenti del piano didattico, con pari dignità culturale”.
Il voto dell’Insegnante di Religione NON PU=’ ESSRE MESSO IN DISCUSSIONE (testuali parole) se, nello scrutinio finale, è determinante, “diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. I maggiori sindacati della scuola manifestano un’interpretazione restrittiva. Diversi organismi della giustizia amministrativa, invece, hanno evidenziato la piena capacità deliberativa del docente di religione cattolica in seno allo scrutinio finale del Consiglio di classe (sentenze a favore del voto dei docenti di religione in veneto toscana puglia secondo cui le decisioni del Consiglio di classe adottata senza il voto determinante del docente di religione devono ritenersi illegittime e vanno pertanto rinnovate” (cfr. sentenza n.1089 del 10/12/1998 del TAR – Toscana
L’attuale Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni ha recentemente rilevato: “I docenti che svolgono l’Insegnamento della Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del Consiglio di Classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento.

giops

abbiate fede, anche l’Italia prima o pi diventerà uno stato civile, siamo solo in super ritardo….

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