Arcigay: protesta davanti alla sede della Conferenza sulla Famiglia

A pochi giorni dall’inizio della Conferenza Nazionale sulla Famiglia, il ministro Rosy Bindi continua a ripetere il suo no alla nostra partecipazione alla Convention. Questa decisione si prefigura come un vero e proprio gesto di sfida e di discriminazione nei nostri confronti. Al pari di tutti i politici omofobi italiani, tra cui Roberto Calderoli, Paola Binetti, Luca Volonté, Luigi Bobba, il ministro intende così delimitare il suo raggio d’intervento solo verso le coppie sposate. In contrasto con tutte le politiche familiari sviluppate in ambito europeo, che hanno dimostrato, dati alla mano, la loro efficacia, la Bindi si comporta non come un ministro della Repubblica, ma come un’esecutrice delle posizioni reazionarie della gerarchia cattolica.Per tutte queste ragioni Arcigay aderisce al Sit In di protesta organizzato per il 26 maggio alle ore 11 di fronte al Palacongressi di Firenze, promossa da Facciamo Breccia sostenuta da un ampio di associazioni lgbt, culturali e sociali.

Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay
Fonte: gaynews.it

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