Gli atei tedeschi si stanno mobilitando per chiedere la sostituzione di un terzo delle festivita’ religiose -tra cui il lunedi’ di Pentecoste, l’Ascensione o il Corpus Domini- con ricorrenze laiche, come una giornata dedicata a Charles Darwin. A dare grande rilievo alla proposta e’ il settimanale Der Spiegel che dedica la copertina e un servizio di tredici pagine a quella che definisce “la crociata dei nuovi atei”. Le personalita’ di riferimento sono di peso internazionale: il biologo inglese Richard Dawkins, il cui libro “God Delusion” e’ rimasto per 30 settimane in cima alle classifiche negli Usa e in Gran Bretagna, il filosofo francese Michel Onfray e il matematico italiano Piergiorgio Odifreddi. In Germania e’ stata creata la ‘Fondazione Giordano Bruno’ con un obiettivo: in considerazione del fatto che un terzo dei tedeschi si dice aconfessionale -percentuale analoga a quella dei cattolici e dei protestanti- si chiede che nelle commissioni etiche chiamate a discutere e a valutare i diversi aspetti della morale contemporanea, siano inclusi in modo paritetico alle due maggiori Chiese anche i rappresentanti degli atei tedeschi. […]
Germania: gli atei chiedono festività laiche
22 commenti
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personalmente non mi danno fastidio le festività legate a tradizioni religiose, ma le tradizione, si sa, sono fatte anche per essere modificate.
allo stesso modo non dovrebbe dispiacere, ad un cristiano, una ricorrenza festiva che ricordi Darwin. la cosa più importante è che credenti, non credenti e diversamente credenti siano in accordo sul concetto di “festività”; purtroppo c’è qualcuno che in proposito ha idee diverse.
Ma …
Io ho sempre detto che dovremmo avere giorni di riposo ad intervalli regolari e sopprimere qualsiasi festività arbitraria. Studiati in maniera da rendere sopportabili le attività lavorative e sfruttabili i giorni di festa. Una soluzione razionale!
La miglior proposta era quella di avere un ciclo di 14 giorni al posto della settimana, quindi 26 all’anno.
Cinque giorni lavorativi ed uno di riposo seguiti da altri cinque giorni lavorativi e tre di riposo. Il giorno centrale serve per ricaricarsi ed affrontare i successivi 5 giorni al termine dei quali ci sono ben tre giorni di stop in cui si può fare un viaggetto od altro.
Un ulteriore vantaggio è quello di poter sfalsare i cicli: ad esempio metà dei dipendenti di un supermercato inizia il ciclo dopo un giorno di riposo, metà dopo tre.
In tal modo l’attività rimane chiusa solo 2 giorni su 14 (un po’ come ora), mentre in altri 4 giorni sono a personale ridotto.
C’è poi il bello di prendersi 5 giorni lavorativi di ferie ed averne 9 a disposizione (1+5+3 oppure 3+5+1) al contrario dei 7 attuali.
Inoltre in assenza di festività, coi cicli sfalsati e la libertà di scegliere i periodi di festa si eviterebbe che tutti vadano in vacanza negli stessi giorni con conseguenti affollamenti che rendono molte delle attuali vacanze impraticabili.
Utopie …
a parte la questione delle festività, sono assolutamente d’accordo che nelle commissioni etiche gli atei siano inclusi in modo paritetico alle altre religioni
perche’ non e’ stata stabilita la festivita’ dell’unita’ di italia ??
il 20 settembre con la presa di porta pia l’italia ebbe la sua capitale.
Non si capisce perche’ non sia festivita’ come il 25 aprile .
In francia il 14 luglio viene festeggiato con amore e commozione,
che forse la chiesa non gradisce???
Personalmente abolirei tutte le festività religiose e laiche. Ritengo che le feste infrasettimanali siano una grande rottura di scatele che creano più stress che svago. Amplierei il periodo di ferie nel quale ognuno decide cosa festeggiare. Comunque complimenti ai tedeschi per il terzo di atei dichiarati, per noi italiani il riconoscimento ufficiale della percentuale di atei temo rimarrà a lungo un sogno, grazie anche ad uno stupido papa tedesco.
Nel paesino in cui vivo sono riusciti da qualche anno ad inficiare la ricorrenza del 2 giugno, sostituendo la festa della Repubblica con un’imprecisata “festa della croce”, dopo aver disseminato sul territorio montano decine di croci. Inoltre sui programmi stampati dall’Ufficio del Turismo del comune non vi è alcuna menzione della ricorrenza nazionale, bensì si invitano i turisti a questa grottesca pagliacciata nella quale, dopo una processione attraverso i sentieri (ovviamente prete a capo del corteo), si pianta una nuova croce (fortunatamente in legno) in un territorio che anche parco montano.
A quanto mi risulta non vi era in passato una simile festa. Mi pare che cerchino pure di inventarsele le tradizioni religiose.
a quando la sagra dell’apostasia??
E sempre bene che gli atei facciano sentire la loro voce, se una cosa del genere accadesse anche in italia, tra 30 anni come minimo,se non staremo in un’apertura dittatura clericale, proporrei:¶17 febbraio: Giordano Bruno arso al rogo¶22 giugno: Galileo è costretto all’abiura
La Germania non sa che farsene del Papa, i cattolici sono il 30% (in calo) e quasi tutti concentrati in Baviera mentre gli atei son il 20% (in aumento) e la religione dominante rimane il protestantesimo laicista, ne è un bell’esempio il premier Angela Merkel, una che il Papa non lo può vedere manco in foto.
Al momento hanno non pochi grattacapi con gli islamici e spero che il pragmatismo tedesco plachi gli animi anche di sti idioti …
Andrebbero bene festività in ricordo di Giordano Bruno, e di Galileo ,ma penso che una dedicata a Darwin sia più forte,perchè attinente alla contemporaneità e alle polemiche stupide che i Creazionisti stanno inscenando.Quindi proporrei o il 12 Febbraio (data di nascita) oppure l’ anniversario della morte ,il 19 Aprile.Si potrebbe intitolarla Festa della Scienza.
Sono d’accordo con il Filosofo ed anche con Nikky,solo che qui in Italia siamo lontani ANNI LUCE rispetto al resto d’Europa sicuramente ciò si realizzerà ma l’Italia come al solito sarà il fanalino di coda…grazie al Vaticano che praticamente abbiamo in casa.
Bottiglione: festività è un irrompere del sacro nel profano, comunque la rigiri. Ad es: la festa della Liberazione è spazio sacro. Non celebrarla è dissacrante.
X AGNELLO DI DIO
Infatti tra un pò Ratzinger và in missione in Austria altro paese che lo stà mandando al bando…
Normalmente non ho genuina simpatia per i tedeschi, ma questa volta li adoro.
La festa religiosa istituzionalizzata è l’implicita ammissione della preferenza per quella religione, quindi, quante più feste religiose si tolgono, anche con il pretesto di una festa civile, meglio è.
Rogo di Giordano Bruno e ritrattazione di Galileo ti sembrano eventi da festeggiare? Non è meglio il loro compleanno?
@ Nikky
Basterebbe ripristinare il 20 settembre!
Beati loro che sono 1/3, 1/3, 1/3
Utopia in Italia!
Io sono d’accordo con Ciceracchio, sul reintrodurre la festa dell’unita’ nazionale,visto che siamo l’unico paese al mondo che non la festeggia,per non fare infuriare il vaticano
ragazzi, bisogna festeggiare la Rivoluzione Francese e l’Illuminismo..
pare che non ci siano molte cose che irritano la Chiesa di Roma come queste
frank scrive
Andrebbero bene festività in ricordo di Giordano Bruno, e di Galileo ,
non sono atei
> ma penso che una dedicata a Darwin sia più forte
Marx e Freud sono già archiviati, adesso è il turno di Darwin. Dimostrazione che la sua teoria non è presa e divulgata come teoria scientifica ma teorema metafisico.
zumpappa scrive:
Bottiglione: festività è un irrompere del sacro nel profano, comunque la rigiri. Ad es: la festa della Liberazione è spazio sacro. Non celebrarla è dissacrante.
Interessante osservazione. La laicità-ateismo forse deve usciere anche dallo schema imposto dalla religione, altrimenti crede di superarlo restandone in realtà preso. Senso etica, festa, indicano teleologia metafisica. L’ateismo darwinista non può permettersi di combattere il finalismo servendolo. La vera laicizazione della festa è una desacralizzazione del tempo. Fino a quando il tempo viene visto nell’ottica del senso, dell’etica e della festa, per quanto ridotte a figure profane, non fa altro che mantenere lo schema che conta: nella vita c’è un fine e un senso da difendere e promuovere. Cosa assurda per un ateismo conseguente.
zumpappa!
a volte festa è anche la discesa del profano nel sacro: in un paese che conosco si festeggia il mercoledì delle ceneri. le motivazioni si sono perse nella memoria, forse era una festa dei poveri (che non potevano divertirsi il martedì) fatta con gli avanzi, su concessione dell’abate; ma comunque qualcosa di “insano” c’è.