Negata comunione a bimbo autistico, protestano i genitori

Non puo’ fare la Prima Comunione perche’ affetto da autismo, scatenando le vibrate proteste dei genitori, che hanno anche chiesto di sentire in merito il parere del vescovo: e’ quanto accaduto in una parrocchia di Pescara dove don Lino Cisotti, 84 anni, 60 di sacerdozio, ha negato ad un bambino autistico di nove anni di ricevere il sacramento, perche’ non in grado di comprendere il significato dell’Eucarestia. Secondo quanto riportato dal quotidiano regionale ‘Il Centro’ i genitori del piccolo – che ha un fratello gemello sano che ha potuto invece fare la Comunione – avevano informato due anni fa il parroco che il bambino non poteva seguire il catechismo a causa della sua malattia, chiedendo di concedergli comunque la possibilita’ di fare la Prima Comunione; solo tre giorni prima della cerimonia don Lino avrebbe comunicato l’impossibilita’ di far accostare il bambino al sacramento per il fatto di non avere seguito le lezioni di catechismo e ‘perche’ sarebbe stato peccato’.Sulla vicenda è intervenuto il vicario generale della Curia di Pescara, monsignor Gaetano Britti.
Il prelato ha sottolineato la necessità da parte dei genitori di avere un ruolo “nella preparazione del bambino disabile durante il catechismo”.
“Devono essere presenti – ha detto – preoccuparsi per tempo di quello che il figlio comprende, non ricordarsi poco prima della festa di chiedere la comunione con superficialità”.

Fonte: Ansa

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45 commenti

emel

Propongo per tutti e quattro un bello sbattezzo.

Tempo 10 minuti dal ricevimento della raccomandata, vedremo il vecchio prete correre trafelato a casa loro con il calice delle ostie in mano…

Lamb of God

Domanda stupida: i pargoli battezzati son in grado di comprenderne il significato?

Kaworu

certo che no.

sfido chiunque a trovarmi un bambino che comprende VERAMENTE quello che sta facendo.

non intendo ovviamente il ripetere a pappagallo quello che gli ha detto il catechista (che a sua volta ripete a pappagallo).

comunque, a prescindere da questo… e questi sarebbero quelli buoni e misericordiosi? wow.
spero di incontrare nella mia vita solo gente infida e bastarda, allora.

fabio sottili

beh il prete ha ragione, per fare la comunione non puoi essere autistico, devi essere veramente ritardato mentale

Stefano

1) complimenti alla comprensione ed all’umanità della chiesa cattolica…
2) un bambino sano invece capisce il significato dell’eucarestia?

Quando ero un bambino, i e gli altri miei coetanei capivamo solo di transformers, cavalieri dello zodiaco e skateboard. L’ora del catechismo serviva per ripassare bene a mente celebri opere come “la donna immobile su un letto stava”, oppure per fare un bel viaggio tra le nuvole!

Magar

(@Stefano
Uao, uno che si ricorda dei Tranformers! Dehihoh, mitico!)
Posso dire che non comprendo bene nemmeno io il “significato dell’Eucarestia”? È una cosa insensata, infatti.

Nikky

Un inchino alla bontà infinita di dio e dei suoi vicari in terra. Comunque bravi continuate così, ci saranno presto altri apostati

aquila

Bisognerebbe capire veramente come sono andate le cose, ma il mio parere personale è che un bambino autistico debba poter ricevere il sacramento della Comunione come tutti gli altri. Purtroppo a volte all’interno delle istituzioni ecclesiastiche si riscontra parecchia ignoranza e chiusura Ovviamente questa non è la regola. E’ comunque vero che se anche il battesimo puo avvenire senza partecipazione consenziente del battezzato, non cosi la comunione, per la quale in linea generale ci vuole partecipazione di chi la riceve.

Joséphine

Io i razionalisti qui dentro non li capisco.
Ho letto decine e decine di post favorevoli allo sbattezzo, e contrari ad un battesimo
imposto ad un bambino non cosciente.

Ora che un parroco ritiene di non dare la comunione ad un bambino non del tutto cosciente,
si grida all’ingiustizia.

Per me questo parroco ha agito bene.

Josephine

Della serie

Laico = Bastian Contrario?

Personalmente mi dissocio da questo tipo di laicità.

Kaworu

beh josephine, nessun bambino di quell’età, autistico o meno, comprende a pieno ciò che sta facendo.

quindi si tratta di mero come dire… razzismo nei confronti di un ragazzino più sfortunato di altri? si.

e tra le altre cose non forse loro a dire di aiutare il prossimo, che il paradiso è dei semplici e via dicendo?

Josephine

Kaworu,

insomma ci siamo risparmiati una comunione, e pure ci lamentiamo??

Allora significa non essere proprio mai contenti.

A me questo sito comincia a sembrare poco razionale, poco realista e ancor meno
determinato.

Josephine

Se avesse fatto fare la comunione ad un bambino autistico si sarebbero levate le proteste.
Ora che non ha fatto fare la comunione ad un bambino autistico si levano le proteste.

Insomma, siamo bambini o sappiamo che cosa vogliamo?

Io personalmente mi accontento dell’abolizione del concordato.

Kaworu

se il bambino non fa la comunione tanto di guadagnato per lui, ma da gente che predica l’uguaglianza, il rispetto per i meno fortunati e via dicendo, il comportamento di quel parroco mi sembra quantomeno un controsenso.

va meglio messa così? 😉

Kaworu

fosse per me i sacramenti, TUTTI dovrebbero impartirli solo quando uno è maggiorenne, come minimo.

il controsenso non sta nella comunione si o comunione no (perchè tanto nessun bambino di quell’età sa che cosa sta facendo).

il controsenso è che gente che dice “ah si si metti al mondo il figlio con gravi problemi, che tanto dio gli vuole bene, bla bla bla” e amenità simili, poi faccia di queste discriminazioni.

semplice.

emel

@Josephine

>A me questo sito comincia a sembrare poco razionale, poco realista e ancor
>meno determinato.
>

C’e’ qualcuno che ti costringe a rimanere ?

Il Filosofo Bottiglione

così come si presenta la notizia, il fatto sa di discriminazione. cercando di calarmi nei panni di cristiano mi sembrerebbe un assurdo. sempre negli ipotetici panni da cristiano poi riterrei che tutti questi sacramenti debbano essere impartiti solo ad adulti consenzienti.
ma visto che una insana tradizione consacra i bimbi, non si capisce perchè no ad un bimbo autistico.
certo è un fatto che riguarda poco un ateo, se non per cultura generale.

Cris

Ma che novità!
Ma da quando la Chiesa Cattolica fa una selezione dei fedeli sulla base delle capacità intellettive?? 😆

Daniela

Qui si sta mettendo in risalto l’atteggiamento ipocrita della chiesa, che elargisce sacramenti a destra e a sinistra, a chi non lo vuole o a chi non è capace di intendere o di volere (come un neonato o un moribondo) e poi nega la comunione ad un bambino autistico. E qui si è sempre messo in risalto l’atteggiamento meschino e ipocrita della chiesa cattolica, questa mi sembra una cosa razionale. Altra cosa ragionare sul fatto che è stato meglio per il bambino non ricevere la comunione e che i genitori farebbero bene a riflettere sulla scelta che stanno compiendo, ovvero indirizzare il bambino ad un indottrinamento assurdo e dannosso

Joséphine

@ Emel

no Emel, davvero nessuno mi costringe a rimanere
Ma un po’ di amarezza la provo, speravo in qualcosa di più serio,
di più europeo.

Mauro Ghislandi

Joséphine,
il fatto di essere atei e laici non ci impedisce di mettere in evidenza tutte le contraddizioni della CCAR (hai letto Odifreddi?). Tra cui la difesa degli esseri umani “dal concepimento alla morte naturale” e la contemporanea discriminazione operata su vaste categorie dei medesimi.
Non è che io faccia una tacca sul calcio del fucile per ogni essere umano non battezzato.

Non ho capito poi l’accusa di non essere abbastanza “europei”. Che cosa sembriamo? Asiatici, Africani, Americani o Australiani?

Stefano

@ joséphine
L’indignazione non riguarda la questione comunione si/comunione no, besì il “razzismo clinico sanitario” del parroco!

Joséphine

@ Kaworu

“se il bambino non fa la comunione tanto di guadagnato per lui, ma da gente che predica l’uguaglianza, il rispetto per i meno fortunati e via dicendo, il comportamento di quel parroco mi sembra quantomeno un controsenso.

va meglio messa così”

Hai spiegato benissimo il concetto in questo modo.

Mi pare comunque una roba da chiarire tra i cattolici, se la vedano tra di loro.

Joséphine

Mauro

il libro di Odifreddi l’ho letto, e pure con piacere.
Quello che sembriamo: Italiani, con tutti i soliti pregi e difetti.
Grandissimi pregi, ma il piccolo difetto di mancare di obiettività quando serve e di guardare allo scopo e non ai dettagli.

Ogni tanto sembra che lo scopo di questo sito sia di fare nuovi laici, e lo ritengo impossibile
pur evidenziando le contraddizioni della Chiesa.

Joséphine

Diciamo che il sito pubblica più notizie sulla Chiesa che tutti conosciamo per averla vissuta
in prima persona, che non sul mondo laico e le sue conquiste o contraddizioni.

Ecco, forse stiamo guardando dalla parte sbagliata e rischiamo di perdere di vista l’obiettivo.

Mauro Ghislandi

Joséphine,
ho riletto più la tua risposta, ma faccio veramente fatica a comprenderla.

“Grandissimi pregi, ma il piccolo difetto di mancare di obiettività quando serve e di guardare allo scopo e non ai dettagli.”
Il difetto sta nel guardare allo scopo e non ai dettagli oppure nel suo contrario?
Insomma come Italiani guardiamo lo scopo e non i dettagli oppure guardiamo i dettagli e non lo scopo? In entrambi i casi mi sfugge come calare la critica nel fatto concreto, cioè che persone atee evidenzino contraddizioni della CCAR.

“Ogni tanto sembra che lo scopo di questo sito sia di fare nuovi laici, e lo ritengo impossibile”
Che vuol dire fare “nuovi laici”? Fare proselitismo laico, convincendo credenti a diventare laici (nel senso di “non credenti”)? Oppure creare una nuova figura di laico, che ora non esiste?

Daniela

ma d’altronde sono loro che fanno e disfano i peccati, chi vuole entrare in quella grande e bella casa di dio (è ironico ) deve sottostarci

Joséphine

Mauro

IMHO stiamo guardando ai dettagli, e non allo scopo
ossia le contraddizioni della Chiesa ormai le conosciamo da quando siamo al mondo
e quindi non ci serve altra prova per ritenere la laicità un bene maggiore

“nuovi laici”: intendo proprio che sembra che vogliamo fare del proselitismo,
o almeno attirare i vacillanti. Cosa che ritengo impossibile, poiché ciascuno deve fare il suo percorso evolutivo da solo.

Sempre IMHO,naturalmente

Joséphine

In poche parole, Mauro,negli altri paesi europei non si curano più di quel tanto di quel che fa la Chiesa.
Vanno per la loro strada, e la Spagna è stato l’ultimo esempio con i PACS.

Daniela

a me sembra che vengano riportate notizie le più varie possibili, in italia è ovvio che conquiste laiche ce ne sono davvero pochine e anzi stiamo tornando indietro, quindi gli argomenti purtroppo sono di quelli più tristi e tetri. Le conquiste laiche degli altri paesi del mondo sono state sempre riportate, se tu ne hai altre potresti inviarle all’ultimissime.

Kaworu

purtroppo se ne curano i politici, della chiesa…

fosse per me potrei pure fregarmene, ma non posso 🙁

Mauro Ghislandi

Quando mi capita, in occasioni pubbliche, di presentare l’UAAR, una delle prime cose che dico è proprio che non è scopo dell’UAAR fare proselitismo, cioè cercare di “convertire” i non credenti all’ateismo o all’agnosticismo.
Ma altra cosa e ben diversa è fare propaganda perchè tutti coloro che hanno già fatto o stanno facendo il loro “percorso evolutivo” si associno all’UAAR.
Se il contesto esterno fosse diverso, non ci sarebbe nessuna necessità per atei ed agnostici di associarsi per far sentire le proprie ragioni.

Joséphine

Mauro, sono ben conscia che la UAAR non desidera fare proselitismo.
Ma a che serve sapere che un prete ha deciso di far fare o no la comunione ad un bambino,
autistico o non?

In ultima analisi, questa notizia non mi porta avanti di un solo passo.
IMHO,ovvio

Mauro Ghislandi

Lo stesso prete che nega il sacramento a un bimbo autistico (cosa che a me come ateo non interessa) cerca poi (non direttamente lui, ma la CCAR di cui lui fa parte) di influire su questioni di interesse generale (DICO, ecc.). Allora io evidenzio le sue contraddizioni per creare consenso attorno alle mie tesi, che per prevalere (siamo fortunatamente in democrazia) devono raccogliere la maggioranza. In questo modo cerco di attirare dalla mia parte la grande maggioranza delle persone, che (come generalmente accade) non fa parte delle minoranze “militanti”.
Per questo motivo tutte le questioni apparentemente “interne” alla CCAR e a tutte le religioni sono per me di grande interesse.

Mauro Ghislandi

Lo stesso libro di Odifreddi, che tratta questioni “interne” alle religioni cristiane e in aprticolare a quella cattolica, sarebbe di nessun interesse per un ateo, se l’ateo non si interessasse per nulla a faccende religiose.
Eppure il libro piace molto proprio agli atei.

Magar

Anche perché l’immagine di “bontà” che la CCAR si è cucita addosso È un fatto politico, visto che grazie ad essa ha costruito consenso intorno a sè, ha ottenuto finanziamenti, conquistato l’appoggio di rilevanti settori del parlamento italiano, guadagnato il plauso di giornalisti ed opinionisti come “unica vera fonte di moralità”. Pertanto, come fatto politico, ci interessa, e anche parecchio.

Ren

Joséphine permetti la precisazione, in spagna si è arrivati al matrimono gay non ai pacs. Lì sono più avanti rispetto a noi di qualche decennio.

emel

@Josephine
>In poche parole, Mauro,negli altri paesi europei non si curano più di quel tanto di quel che
>fa la Chiesa.
>

Ma Josephine…. JOSEPHINE…
Qualunque altro paese europeo che avesse una confessione religiosa che si permette di fare quello che fa la chiesa cattolica italiana con lo stato italiano l’avrebbe gia’ dichiarata fuori legge, ma senza neanche tante discussioni parlamentari.
Gli inglesi non hanno mai fatto decidere un beneamato ai sacerdoti in 800 anni di storia… per non parlare dei francesi che avrebbero gia rispolverato la guillotine con tanto di tricolore in piazza… mon dieu.

Da noi c’e’ gente che tutti gli anni rivendica con una messa lo Stato Pontificio… ma ti rendi conto ?

Joséphine

Emel,

è vero quello che dici.
In realtà comincio a rassegnarmi.
Vaticans’ Palace agli Italiani piace, come Buckingham Palace piace agli Inglesi.

@ Paolo

in realtà neppure io so che pesci pigliare. Ma a pelle mi pare che non sia la strada giusta,
o forse non esiste strada giusta. Non saprei.

Il corso accelerato di ateismo l’ho ritengo inutile tutt’ora.
Nessun credente lo prenderà mai in mano se non per deriderlo, IMHO.

Propongo agli insegnanti e docenti italiani di adottare testi scolastici e universitari concisi,
su modello anglosassone. Testi che invoglino a studiare e ad informarsi, che forniscano
le notizie prettamente necessarie in un linguaggio comprensibile.
Potrebbe essere un primo passo.

Damiano

Purtroppo a volte all’interno delle istituzioni ecclesiastiche si riscontra parecchia ignoranza e chiusura

Dhehehheheeeee 😆

Ovviamente questa non è la regola.

UAAHHAHAHAHHAHHAAAA cazzo, la pianti? mi fai scompisciare IHIHIHI non respiro più… 😆
😆 😆 😆 😆 :happy_001:

E’ comunque vero che se anche il battesimo puo avvenire senza partecipazione consenziente del battezzato,

Tipo “forzato” o “per corrispondenza” ??

non cosi la comunione, per la quale in linea generale ci vuole partecipazione di chi la riceve.

screeeeeettt…..

(rumore di mani che scivolano sullo specchio..)

Damiano

@Joséphine:

Qui non si tratta di fare il bastian contrario, si tratta di evidenziare le contraddizioni morali di coloro che pretenderebbero di “insegnare” a noi poveri atei che cosa sia la “vera felicità” e i “veri valori” della vita.
La coerenza è quella cosa che fa scivolare suggli specchi gli equilibristi come Aquila…
(poi è uno spasso cazzo, vederlo li tutto impegnato a cercare di autoconvincersi che una spiegazione razionale dell’accaduto, dopotutto, ci sia… 😆 )

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