Un “crime clock” non certo rassicurante per le famiglie italiane: un caso di omicidio ogni 2 giorni, 2 ore, 20 minuti e 41 secondi. E’ questo il risultato di uno studio condotto dal professor Vincenzo Mastronardi, criminologo dell’Universita’ di Roma “La Sapienza” e contenuto nel libro di prossima uscita “Madri che uccidono”. “La famiglia – spiega Mastronardi a margine del convegno di psichiatria forense in corso ad Alghero – non e’ certo il luogo di massima sicurezza. Ho elaborato questo modello di ‘crime clock’ utilizzato dall’Fbi e l’ho inserito nel volume approfittando per estendere agli omicidi volontari, al confronto Italia-Usa, ai vari gradi di parentela interessati ai delitti, quella che inizialmente doveva essere solo una serie di interviste alle madri che uccidono i loro figli”. “Da questa analisi dei delitti in famiglia degli ultimi anni – aggiunge Mastronardi – emerge una sorta di classifica degli autori e delle vittime per cui al primo posto compaiono i coniugi, partner, conviventi, fidanzati; al secondo posto i genitori che uccidono i figli o viceversa; poi i cognati ed altri gradi di parentela fino ad arrivare in fondo, dove troviamo le suocere”. […]
Un omicidio in famiglia ogni cinquanta ore
31 commenti
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In fondo non ci vuole Agatha Christie per scoprire che la famiglia piccolo-borghese, quella tanto amata e strombazzata dai confessionalisti, è in realtà un vero groviglio di vipere, dove le parvenze e i ruoli coatti e le false aspettative e i bisogni inappagati esplodono nel modo più violento.
Giusto. Vietiamo le famiglie! Meno famiglie meno omicidi.
Pensando poi a tutti gli incidenti di auto: aboliamo le macchine, andiamo a piedi.
E in ogni caso, siccome è provato che da ubriachi si fa fatica anche a camminare (oltre a provocare incidenti, che in questo caso non ci sarebbero piu’, vista l’abolizione delle auto), aboliamo anche tutti gli alcolici (e ovviamente l’uva). E visto che a leggere troppi articoli cretini si rincoglionisce, aboliamo i giornali!!!!!!
Ma andiamo, questa è proprio spudorata strumentalizzazione, vero che vi rendete conto anche voi della minchiata??? Ditemi che vi rendete conto, ditemelo vi prego. Non è lo studio in se ad essere una minchiata, quanto le ovvie conclusioni che mi sembra di cogliere.
Arcturus
Sono d’accordo con Lei perchè mi riccordo che da adolescente , non ho visto una sola famiglia “cristiana” che funzionava ….
Oh santo cielo,è proprio il caso di dirlo! aquila qui nessuno vuole vietare la famiglia,e credo che nessuno ci abbia pensato..eccetto te..vogliamo solo mettere in evidenza che la “famiglia naturale” tanto strombazzata dai tuoi amici non è poi quell’esempio di valori e di morale,e forse sarebbe meglio dare un’occhiata anche alle “altre famiglie” per vedere se le cose vanno allo stesso modo
Aquila,
non ho scritto “famiglia”, come quella povera donna della Bindi, ma “famiglia piccolo-borghese”. Dire e sostenere che un preciso modello di famiglia, quella moderna, e cioè, appunto quella piccolo-borghese, concretizzatasi alla fine del 700, e rafforzatasi con il capitalismo, poi sottilmente analizzata da Marx e da Engels, è fallito, non mi sembra un gran crimine. Tale modello ebbe il “merito”, fra virgolette, di sostituirsi alla obsoleta famiglia patriarcale e mostrarsi più duttile in una nuova logica commercial-capitalistica, salvo poi rivelarsi destinata a logorarsi presto proprio per il condizionamento-sfruttamento impostole dalla struttura socio-capitalistica. Quella famiglia è morta e stramorta da tempo. Il cosiddetto “family day” (che nome orribile!) non ne è stato che l’ennesima veglia funebre. A dispetto della povera Bindi, dicevo, da tempo sono nati nuovi modelli di famiglia, le famiglie, al plurale, composite, trasversali, multiple, intergenerazionali, fondate sull’amore e non sul capitale da difendere. Mi rendo conto che un confessionalista (non un cattolico) non può capire: troppo forte è la suggestione delle gerarchie ecclesiastiche. Ma questo è il futuro.
@Aquila: perfetto. Il ragionamento da te fatto (che SO benissimo esser fatto da parte tuacome esagerazione) corrisponde esattamente al ragionamento logico delle gerarchie cattoliche, e de i politici concordi con esse, in tema di libertà di scelta… 🙂
Per il resto le ovvie conclusioni da cogliere direi che si limitano al fatto che la famiglia classica non è tutto quel rosa e fiori che certa gente vuole a tutti i costi dipingere.
@aquila
A meno che qualcuno non cerchi di insinuare l’idea manichea che tutto ciò che è fuori dalla classica famiglia tradizionale è male assoluto, pericoloso, instabile, costitutivamente portatore di squilibri e “deviazioni”. E solo quello. Pertanto ostacizziamo le famiglie non classiche, altrimenti sai che società, che ambiente ne può venir fuori. Non c’é più morale, Contessa!
i film di chabrol sanno davvero rappresentare ottimamente la famaglia borghese, anche se è quella tipica francese. Ma io no farei distinzioni di classe, dalle famiglie più povere a quelle più ricche, nessuna si salva.
“ostracizziamo”, non “ostacizziamo”
P.S. Noi vogliamo abolire la famiglia? Chi te l’ha detto, Bagnasco o Ruini?
Daniela,
scusami, chiarisco subito: qui la lotta di classe non c’entra niente. Uso il sintagma “piccolo-borghese” per come Pasolini e la Morante l’hanno ereditato da Marx ed Engels via Lukacs. Non è un fatto di soldi ma di appartenenza: per Pasolini e Morante, appunto, piccolo-borghese è sinonimo di inappartenenza. La famiglia piccolo-borghese è morta giovane proprio perché “sradicata”, come diceva Simone Weill.
aquila,
dire che la famiglia non è perfetta non vuol dire che si debba eliminarla. Il tuo è il solito modo cattolico di distorcerela realtà.
il 92% degli abusi sessuali su minori sono perpetrati da familiari. non è un’opinione ma un dato di fatto e se ti infastidisce così tanto preoccupati di farlo ridurre…..
E continuo: perché le gerarchie ecclesiastiche la fanno tanto lunga sulla necessità che lo stato aiuti le famiglie piccolo-borghesi? Proprio perché nella loro struttura è insita la diretta dipendenza da un potere capital-assistenzialistico. Insomma, mancano le radici culturali e civili per fondarla su altro.
Ma veramente veniamo tutti da una famiglia. Tutti, a meno di non vivere perennemente soli, ne formeremo una un giorno. La famiglia e’ una tendenza naturale, non potra’ mai essere abolita ma neppure potra’ (o dovra’) venir cristallizzata un’unica forma, motifera e perenne come un mausoleo funebre. Questo si’ che sarebbe innaturale: impedirle di crescere e mutare (fosse anche solo per ritornare *spontaneamente* al punto di partenza).
345.000 euro da parte del Veneto per le prossime vacanze di ratzi a Cadore non erano buone per le famiglie?
che finisca al più presto l’idea di famigli tradizionale…e si incominci a riflettere sui rapporti personali tra i componenti di un nucleo affettivo….ognuno di noi credo possa capire questi concetti perchè in un modo o nell’altro li tocca con mano
Paradossalmente, la difesa della chiesa nei confronti della famiglia piccolo-borghese è la negazione implicita del dettato evangelico. Ma ciò perché alle gerarchie interessa certamente più l’aspetto politico della questione che non quello etico. Attraverso la surrettizia somministrazione dell’immaginetta del presepio, in realtà la chiesa difende a spada tratta una famiglia che è organica a una forma di statalismo dove predomina il condizionamento, il controllo e l’indottrinamento dall’alto. Una chiesa davvero fondata sui valori evangelici parlerebbe appunto di famiglia come grande nucleo radicato nelle relazioni parentali amorose, articolato sul principio di autonomia e indipendenza, nonché di autoreferenzialità culturale. Da qui il multiculturalismo e la struttura a grappolo delle nuove famiglie che hanno da venire.
si vede che eran più buoni per la panza del papa, jsm…
Veramente la tendenza naturale ell’uomo èpiù su una struttura di clan (tipo bonobo) o di monogamia aperta. Pessimista, lol, dubito che torneremo ai clan matriarcali…
La famiglia in se per se è una struttura fluida che si è sempre evoluta in base ai tempi, alle necessità ed anche alle strumentalizzazioni degli apparati di potere.
L’attuale variante mono nucleare della famiglia patriarcale se ne sta andando a puttane da anni, proprio pechè essendo sostanzialmente una strutura piccole e chiusa tende a generare aberrazioni.
Le famiglie “allargate” che si vedono in giro oggi sono un primo passo verso una nuova dinamica familiare e non è un male, ma solo un cambiamento necessario.
Comunque anch’io sottocrivo qunto detto da altri: mai visto una famiglia mononucleare fortemente cattolicha che fosse funzionale. Ho visto invece il paradiso di nevrosi, comportamenti compulsivi, fobie et simili.
Ergo non serve e non basta la pagliacciata del FAMILY DAY(chissa poi perchè hanno usato la lingua inglese,forse fà più figo??!),chiudono il recinto quando ormai i buoi sono scappati.Bisognava prima e speriamo si diano una mossa adesso fare delle politiche della famiglia,non fare TV spazzatura,riformare seriamente la scuola.
E cominci il Vaticano dando in affitto i loro immobili se vogliono incominciare a fra qualcosa per la famiglia
Sarebbe curioso sapere quante tra le famiglie che hanno partecipato al family day hanno gia litigato con un coltello o hanno deciso di divorziare 🙂 Ne vedremmo delle belle.
(sorvoliamo sulle corna, quelle sono cattoliche per definizione)
@jsm
dici “il 92% degli abusi sessuali su minori sono perpetrati da familiari. non è un’opinione ma un dato di fatto e se ti infastidisce così tanto preoccupati di farlo ridurre…..”
Ma scusa, non era perpetrato dai sacerdoti cattolici? Mi confondi….:-)
resta l’8% aquila 😉
ma non ho statistiche sottomano, se qualcuno ne ha, le posti please 😉
fuori topo : prova tecnica di tramissione.
Aquila o forse sarebbe meglio dire tordo? Cmq almeno uno straccio di blog fattelo, ho cliccato sul tuo nick e sono andato a finire su radio maria….certo che sul web di disperati se ne trovano!!!
aquila,
continui a capire quello che vuoi. Io non l’ho mai detto e non l’ho neppure mai letto qui. Il 92% degli abusi sessuali avviene in famiglia. Poi viene l’ambiente religioso. Solamente nel 2% dei casi l’abuso avviene da uno sconosciuto.
Non ricordo la fonte ma se ne è parlato parecchio nel 2006 quando Daniele Capezzone ha tirato fuori l’argomento. Non c’è stata nessuna smentita.
La famiglia tradizionale è un’istituzione antichissima ed è destinata a morire, è per questo che è rosa dalle nevrosi ed al suo interno il numero dei crimini aumenta di giorno in giorno, fa tutto parte del processo di auto annientamento; presto tutte le persone si lasceranno alle spalle il concetto di “famiglia” e cominceranno a relazionarsi seguendo modelli nuovi
aquila scrive:
27 Maggio 2007 alle 18:23
“Giusto. Vietiamo le famiglie! Meno famiglie meno omicidi.”
Non sarebbe male come idea
jsm, stavo scherzando, non offenderti
sai carman666, hai ragione, un blog potrei anche farmrlo. ci ho pensato ma ho deciso di lasciar perdere. In fondo quello che ho da dire e’ gia’ detto benissimo da altri, per cui linko semplicemente i loro siti
Proprio RadioMaria dovevi linkare?
Un po’ di decenza … 🙂
non mi sono mica offeso…
comunque, buongiorno!
durata poco l’ubriacatura da “family day”
la dura realtà si impone : molte famiglie sono dei veri e propri incubi e solo ricatti economici e retaggi patriarcali impediscono la salvezza dei loro componenti.
Le uniche famiglie positive che conosco sono quelle che rifiutano le prassi patriarcali, sono quelle libere e aperte ovvero quelle che non piacciono alle varie Binetti, Pezzotta, Bagnasco, e compagnia.
Ragazzi,mi pare ovvio che laddove sofferenza,dolore,morte,peccato,mortificazione della carne etc. etc.sono concetti profondi, “ultimi”,luoghi estremi del vissuto psichico come nei credenti e nelle loro famiglie di fronte a disagi psichici grandi e/o piccoli queste ultime diventino luoghi pericolosi e violenti.
In fondo non ci dicono che nasciamo peccatori e che Gesù è morto per noi ? Chi ci casca troppo sereno non sarà mai….