In Australia pub gay rifiuta gli etero

Un pub di Melbourne in Australia, frequentato da uomini gay, ha ottenuto il permesso di rifiutare l’ingresso a eterosessuali in un verdetto chiave del locale tribunale amministrativo, che esenta il locale dalla legge per le pari opportunità. La legge proibisce la discriminazione sulla base di razza religione e sessualità.

I titolari del popolare Peel Hotel avevano richiesto l’esenzione per prevenire insulti e violenze agli avventori, e “per assicurare ai clienti gay un atmosfera non minacciosa in cui esprimere la loro sessualità”. Il direttore del Peel Hotel, Tom McFeely, ha citato in particolare le cosiddette ‘hen’s nights’ (notti della gallina, in cui la futura sposa festeggia con le amiche la vigilia delle nozze), quando gruppi di donne scelgono il suo locale per guardare i gay come forma di intrattenimento, “come animali nello zoo”. Il tribunale civile e amministrativo dello stato di Victoria ha autorizzato il pub a rifiutare l’ingresso a persone ritenute una minaccia alla sicurezza e serenità dei suoi avventori.

Il magistrato Cate McKenzie ha sottolineato che a Melbourne vi sono più di 2000 locali frequentati da eterosessuali, ma il Peel è l’unico che si rivolge particolare ai gay. Il vice presidente dell’ente per le libertà civili Liberty Victoria, Michael Pearce, ha definito “sensata” la decisione. “Credo che il significato del verdetto sia che non vi sono molti locali dove i gay possano andare ed incontrarsi senza il rischio di essere infastiditi, e che hanno di diritto ad avere i loro spazi”, ha detto. 

Fonte: Ansa

Archiviato in: Generale

34 commenti

Leo55

Ahi, ahi, ahi………….ecco che cominciano le discriminazioni contro gli eterosessuali.
Tra poco s’imporranno solo matrimoni gay e si avvierà la fine della specie umana 🙂

Ernesto

Più che discriminazione questa è legittima difesa.
Una chiesa battista nera dovrebbe ammettere membri del KKK?
No. Stessa cosa.

Barbara

Se devono esseri trattati come fenomeno da baraccone allora hanno fatto bene

Leo55

Difatti scherzavo sul contenuto di questo blog.
Non ho afferrato in pieno se si vollesse sollecitare quel tipo di considerazione, oppure si vollesse mettere in luce la necessità di attuare simili restrizioni protettive per il ripetersi e l’incrementarsi di episodi di provocazione e disturbo nel locale.

Kaworu

d’accordo con ernesto e barbara…

non vedo perchè un punto di ritrovo per persone omosessuali debba diventare lo zoo per gli etero deficienti.

sarebbe meglio che la gente avesse abbastanza cervello da attuare il buon vecchio “vivi e lascia vivere”, ma se la gente ha una scatola cranica piena di ghiaia, è meglio così.

Leo55

@Kaworu

Non è che, però, chiudendosi in ambiti riservati si finisce per rinunciare a portare un messaggio culturale innovativo di cui la società ha molto bisogno.
Mi piace sempre ricordare il “Fuori”, l’organizzazione degli omosessuali che fece da apripista alle altre organizzazioni, il cui nome voleva proprio indicare la necessità di mostrarsi liberamente abbandonando ogni senso di vergogna e dissimulazione che fino ad allora aveva accompagnato l’esplicitazione della propria identità.

lik

Il discorso è complesso, a volte succede che alcuni locali gay diventano di fatto etero come è successo al Queen di Parigi che appunto era diventato il locale di tendenza attirando una maggioranza di etero. Ora i locali gay non sono molto diffusi dunque è compresibile proteggersi anche se forse non è il migliore dei modi. E dopotutto i locali per scambi di coppia etero sono generalmente vietati ai single. Il giorno in cui una coppia gay potrà baciarsi tranquillamente in una discoteca qualunque, non ci sarà più bisogno dei locali gay.

Leo55

Aggiungerei, rischiando di andare off topic, che a manifestazioni quali il “Gay Pride”, si esorta la massiccia partecipazione degli eterosessuali al fine di fondersi in una fratellanza di “cultura” che vada oltre il genere e che aiuti a superare le sciocche e assurde preclusioni mentali frutto della morale sessuofobica cattolica e veicolate dall’ educazione ispirata a detta morale.

Lorenzo

lik, quello che tu dici è verissimo: non è un caso che nei paesi scandinavi i locali gay siano pochi, perché esistono leggi antidiscriminazioni efficaci e perché fin dalle scuole elementari si insegna ai bambini a non giudicare i comportamenti soggetti alla libera scelta, da cui non deriva un danno a terzi, come il comportamento sessuale o la scelta filosofico-religiosa.

Kaworu

@leo

da un lato hai perfettamente ragione, e a me per dire non dispiace portare amici etero in locali gay che frequento. nè mi dispiace che ci siano etero.

ma questi devono essere “rispettosi”, non entrare a sfottere i froci come se andassero allo zoo a tirare noccioline alle scimmie.

del resto io non entro in locali etero a sfottere gli etero.

se invece la gente ci va giusto per vedere i fenomeni da baraccone, è meglio che vadano da qualche altra parte. tipo in una stalla in mezzo a loro simili…

anche in italia ci sono vari locali se non sbaglio “esclusivi”, tipo a milano il rhabar che da quel che ne so è solo per donne (etero o no – di solito no – ma solo donne).

Barbara

Purtroppo sono poche le persone che hanno veramente “la mente aperta”putroppo oggiogiorno le diversità (di tutti i tipi)sono considerate qukcosa da cui difendersi,da ostefggiare invece di essere un arricchimento per ognuno di noi!

Marco G.

Ma leggete la notizia!!!
Il problema era che a Melbourne (che ha quasi 4 milioni di abitanti), era diventato un passatempo tra le signore etero del genere sex and the city prendere d’assalto in massa i gay bar maschili. Immaginate l’inverso, branchi di avventori maschi etero che prendono d’assalto i bar per lesbiche. Finché non siete voi i gestori vi può anche sembrare divertente…

Kaworu

appunto per il motivo che dici tu, Marco G., se non sbaglio al rha bar l’ingresso è permesso solo a donne.

non è affatto divertente la notizia.

Marco G.

Non ho detto che è divertente, ma mi sembra più gossip che hard news, Melbourne di certo non ha nulla a che vedere con Mosca…

Ale@work

“Hen’s nights” mi fa troppo ridere… come si chiameranno allora gli addii al celibato dello sposo con puttantour annesso? “Chicken’s nights” 😀

emel

@Daniele

…e tu pensi di essere etero al 100% ? 🙂

Attento a rispondere di si.

Marco G.

per Ale@work

si chiamano “stag party” (stag è il cervo maschio…)

Kaworu

@marco g

oddio, dare del “cervo” a uno che sta per sposarsi mi sa che non è esattamente di buon auspicio XD

@daniele

ehehe grazie per l’offerta ma mi sa che declinerò 😉

no ma una cosa vorrei capire, relativa all’articolo… cosa c’è di divertente per quattro babbione nell’andare in un locale gay? son messe così male che non se le cagano manco nei locali etero?
io non è che mi spancio dalle risate quando vado al bar :-/

Daniele Gallesio

Kaworu:

è che quelle si sentono “normali” e godono nel paragonarsi agli “anormali”…
…probabilmente un po’ di omosessualità repressa?

Non saprei…
…comunque, pur non condividendo -ovviamente- il concretizzarsi della fantasia nel dileggio del prossimo, in parte la capisco.

Un paio di miei “desideri proibiti” sarebbero farlo con due lesbiche e guardare un gay che lo fa con una donna. 😐

Bizzarra è la mente umana…

Prima o poi lo troverò un gay che per compiacermi accetta quantomeno di baciare una donna… io non demordo, anche se finora mi hanno mandato tutti a cagare! 😀

Kaworu

ehm… ma non la vedo come una roba così strana un gay che bacia una donna XD cioè bene o male si tratta di un uomo che bacia una donna, e se non sapessi che è gay, non ci sarebbe differenza oO

per quanto riguarda le due lesbiche, mi sa che avrai grosse difficoltà, ma se opti su due bisex MOLTO zoccole (o due zoccole e basta XD) forse qualche chance ce l’hai 😉

Giol

Mi accordo con la seguente interpetazione:

“Credo che il significato del verdetto sia che non vi sono molti locali dove i gay possano andare ed incontrarsi senza il rischio di essere infastiditi, e che hanno il diritto ad avere i loro spazi”

Del resto, essendo la Società prevalentemente a forte connotazione omofobica, e non esistendo una esplicita legge che vieta la discriminazione nei confronti dell’orientamento sessuale (in generale), io personalmente vedo questo verdetto come un’ottima occasione per denunciare provocatoriamente tale grave mancanza.

Inoltre, la ghettizzazione degli omosessuali non è altro che una ovvia quanto spiacevole conseguenza del diffusissimo odio nei confronti dei gay.

Daniele Gallesio

Kaworu:

sì, certo, ma io saprei che quello è gay e la cosa eccitante sarebbe che lo fa solo per fare eccitare me… capisci cosa intendo?

Sì, certo, due prostitute dietro lauto compenso le trovo di sicuro per fare il triangolo, ma così non mi eccita. Due donne bisex che lo fanno perché eccita anche loro sì.

Commenti chiusi.