Sex Crimes and the Vatican: le irrilevanti eccezioni

Dall’agenzia di notizie cattolica Zenit:

Venti parlamentari italiani hanno sottoscritto un appello indirizzato ai dirigenti della RAI e alla Commissione Parlamentare di Vigilanza affinché il documentario della BBC “Sex Crimes and the Vatican” non sia trasmesso “da una rete pubblica sostenuta dal canone di tutti gli italiani”. (…) I firmatari affermano di non essere affatto contrari a trasmissioni televisive dove si parli con serietà del “problema reale e doloroso” dei preti pedofili. Ma chiedono che non sia trasmesso un documentario “sensazionalistico e falso” di cui elencano puntigliosamente gli errori materiali.

Vediamoli, allora, gli errori materiali “puntigliosamente” elencati da questi paladini della verità, prendendo visione dell’appello sul sito del CESNUR:

Per esempio, si presenta l’istruzione Crimen sollicitationis del 1962 come un documento che aveva lo scopo di coprire gli abusi avvolgendoli in una coltre di segretezza tale per cui “la pena per chi rompe il segreto è la scomunica immediata”. A prescindere dal fatto che la Crimen sollicitationis si occupa nei primi settanta paragrafi delle relazioni sessuali di sacerdoti con donne (non con bambine), e dedica ai rapporti di sacerdoti con minori prepuberi soltanto mezza riga nel paragrafo 73, è precisamente il contrario. Il paragrafo 16 impone alla vittima degli abusi di “denunciarli entro un mese”. Il paragrafo 17 estende l’obbligo di denuncia a qualunque fedele cattolico che abbia “notizia certa” degli abusi. Il paragrafo 18 precisa che chi non ottempera all’obbligo di denuncia “incorre nella scomunica”. Dunque non è scomunicato chi denuncia gli abusi ma, al contrario, chi non li denuncia.

Il rilievo, ad una prima occhiata, potrebbe anche apparire fondato; senonché, gli estensori dell’appello omettono di precisare che gli articoli 16, 17 e 18 dell’istruzione, com’è agevole rilevare, contengono un obbligo di denuncia non alla magistratura penale, ma al San’Uffizio; il quale, a sua volta, procederà nella segretezza assoluta, così come prescritto dal precedente articolo 11. Se non è zuppa, come suol dirsi, è pan bagnato…

Un’altra gravissima menzogna del documentario consiste nel sostenere, a proposito della lettera De delictis gravioribus del 2001, sottoscritta dal cardinale Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e che dà esecuzione a norme fissate da Giovanni Paolo II poche settimane prima relative alla competenza dei diversi tribunali ecclesiastici, che si tratti del “seguito” della Crimen sollicitationis e che “ribadiva con enfasi la segretezza, pena la scomunica”. In realtà nella lettera del 2001 non si trova neppure una volta la parola “scomunica”.

Questo, onestamente, è vero; è altrettanto vero, tuttavia, che la lettera in questione si chiude con la seguente frase:

Le cause di questo genere sono soggette al segreto pontificio.

Non appare inutile, a questo punto, verificare in cosa consista il cosiddetto “segreto pontificio”, e in che modo venga sanzionato dal diritto canonico.

Segreteria di Stato
Norme sul segreto pontificio
Art. III: Sanzioni
1) Chi è tenuto al segreto pontificio ha sempre l’obbligo grave di rispettarlo.
2) Se la violazione si riferisce al foro esterno, colui che è accusato di violazione del segreto sarà giudicato da una commissione speciale, che verrà costituita dal cardinale preposto al dicastero competente, o, in sua mancanza, dal presidente dell’ufficio competente; questa commissione infliggerà delle pene proporzionate alla gravità del delitto e al danno causato.
3) Se colui che ha violato il segreto presta servizio presso la Curia Romana, incorre nelle sanzioni stabilite nel regolamento generale.

Mi pare chiaro, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la violazione del segreto pontificio rappresenti una colpa di gravissima entità, tale da giustificare l’istituzione di un’apposita commissione speciale che deliberi le pene da infliggere. Se non ci si ferma al semplice dato letterale dell’esplicita menzione della scomunica, quindi, l’intenzione di far calare il silenzio sui casi di pedofilia risulta in modo più che evidente.

In chiusura, nell’invitare gli allarmati firmatari dell’appello a concepire eccezioni più puntuali a supporto della loro preoccupazione, mi corre l’obbligo di porre loro una domanda: al di là di quanto espresso dai documenti (che pure, come si è visto, non fornisce grandi appigli al loro tentativo di censura), quanti sono stati, dal 1962 ad oggi, i casi di pedofilia effettivamente denunciati dal Vaticano all’autorità giudiziaria? E quanti, invece, sono stati insabbiati ricorrendo alla strategia dei trasferimenti e alla sistematica sottrazione dei colpevoli alla giustizia penale?
Perché, sapete com’è, anche i fatti, dalle nostre parti, hanno la loro importanza…

Articolo di Alessandro Capriccioli pubblicato sul blog Metilparaben

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17 commenti

Barbara

Beh,questi venti parlamentari potevano dare una motivazione meno ipocrita di “da una rete pubblica sostenuta dal canone di tutti gli italiani”.
Allora io voglio che questi politici italiani legiferino rifacendosi alla costituzione italiana e non al loro credo religioso visto che sono stati eletti con i voti di TUTTI gli italiani

Antonio

Ok, dite a questi parlamentari che quella stessa RAI, pagata da tutti gli italiani, ogni domenica trasmette la santa messa…

Wilde

La RAI, che è una rete pubblica sostenuta dal canone di tutti gli Italiani, dovrebbe rifiutarsi di trasmettere un documentario della BBC, rete pubblica sostenuta dal canone dei Britannici.

Quali versatori di canone hanno più diritto a vedere in televisione dei documentari obiettivi e accurati?

E in base a cosa si giudica l’onestà dei programmi di una rete pubblica o di un’altra?

Mi piacerebbe sapere chi sono questi venti parlamentari. E anche sapere se fosse stata la RAI a fare un documentario del genere e la BBC si fosse rifiutata di trasmetterlo come avrebbero reagito.

Barbara

Visto le firme:Paola Binetti(quella del cilicio)Gustavo Selva and company.Bel coraggio quando sono loro i primi a tener conto dei loro credo e non della costituzione italiana quando fanno le leggi!!

Sailor-Sun

Mirror climbing misto a disinformazione. Siamo al livello dell’iran.

MARCO

Ragazzi, ma cosa pretendiamo? Dopotutto non siamo gli abitanti di una nazione che “schiava di Roma iddio la creò”?

tadeo

prevalga la democrazia in Italia ;quella vera, dogmatismo senza dialogo teocrazia al livello dell’iran….

Nikky

Confido in Santoro. Sono sicura che non si arrenderà facilmente

Cane Nero magna bella Persica

Verrà il giorno in cui i cristiani torneranno ad essere carne per leoni nelle italiche arene?

Sydbarrett76

giusto! la TV pubblica sostenuta dal canone di tutti gli italiani deve continuare a trasmettere l’isola dei famosi, la sposa perfetta, la vita in diretta e al posto tuo! viva la TV di qualità!

ciceracchio

quando si dice parlamentari al soldo della cei ,magari sono iscritti e membri dell’opus dei.
codesti difensori dello stato vaticano ,cattolici arrugginiti servacci.

steve

Attenzione. Si dice che nella lettera del 2001 non si parla di scomunica. Ed è vero.

Ma la lettere del 2001 dedelictis gravioribus richiama le istruzioni del 1962 de crimen sollicitationis come tuttora vigwenti. Questo significa che Ratzinger e bertone richiamano la validità del segreto pontificio A PENA DI SCOMUNICA del 1962.

Ren

Ha ragione Michele Serra, la nuova enciclica sarà la Regressio Populorum.

wirtak

Ma qualcuno l’ha detto a questi taporlotti che il video l’hanno visto praticamente tutti su web?

grillo parlante

ma dove sta scritto che il Vaticano,istituzione sacra,debba denunciare i colpevoli alla magistratura,che di sacro non ha niente?

Voir

Raga, è per *giovedì questo* la discussione sul video da Santoro!!!
Mi aspetto che i grandi Santoro e Travaglio sappiano schivare le polemiche sciocche e andare al sodo, speriamo bene!!

Dal sito di Annozero:
Tema della settimana: Non commettere atti impuri
La BBC ha realizzato un’inchiesta che ha fatto scandalo in tutto il mondo. Presto il video approda sulla rete, e sul Forum arrivano tantissimi commenti e richieste di mandarlo in onda. “Sex crimes and Vatican”: giovedì prossimo alle 21.00 su Annozero.

Altra cosa: per quanto bizzarro sia, il video su google è ‘non disponibile’ da una parte ma visibile dall’altra!! Cercate bbc crimen, ben 3 link al video risulteranno, di cui uno funzionante!
???

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