Il documentario di RadioRadicale.it sul Gay Pride di Mosca

Pubblicato su You Tube il documentario realizzato da RadioRadicale.it con un video esclusivo girato dal militante del Partito radicale Ottavio Marzocchi, la radiocronaca in diretta per Radio Radicale di David Carretta, la documentazione sui pestaggi contro i partecipanti al Gay Pride, l’arresto di Marco Cappato da parte delle forze speciali russe, il duo Tatu, la complicità della polizia russa con i naziskin e gli ortodossi anti-gay.

Fonte: www.radioradicale.it

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9 commenti

Lady Godiva

I radicali russi subiscono un processo.
I nostri se ne tornano a casuccia.

Ogni tanto mi domando se i radicali italiani abbiano la segatura nella testa.

Daniela

e che colpa avrebbero i radicali italiani? Hanno appoggiato il gay pride russo, sempre meglio che fregarsene altamente dei diritti che vengono calpestati continuamente in russia, l’appoggio dei parlamentari europei e italiani ha dato isibilità a quello che sta succedendo in quel paese.

Il Conte di Saint Germain

Eh beh meno male che i nostri radicali non sono finiti in carcere, vorrai dire. Anzi che loro sono andati lì in mezzo a quel caos, quanti altri militanti conosci che lo hanno fatto?

Damiano

Ogni tanto mi domando se i radicali italiani abbiano la segatura nella testa.

Non direi … visto che gente come Antonio Russo è morta da quelle parti…

marco melli

Con i problemi che ci sono in Italia questi politici a spese nostre se ne vanno in Russia?Ma perchè non vanno a Napoli per protestare contro la camorra e Bassolino e la Iervolino,piuttosto che rompere le palle ad una città il cui sindaco aveva vietato questo gay pride?Eppoi i russi sono fuori dalla comunità europea.

Ren

Sono grato ai radicali per la loro azione di protesta in russia. Rischiare in prima persona è stato molto altruistico da parte loro. Sapete che in Russia si rischia l’eliminazione fisica per il dissenso.
Quello che mi dispiace invece dei radicali è la perdita della bussola negli ultimi anni. Hanno sostenuto tutto e il contrario di tutto. Dall’esasperazione del liberismo economico tipo statunitense considerandolo come unica panacea per i mali economici del mondo, alla difesa della guerra in Irak, fino all’appoggio alla destra in momenti gravissimi della nostra storia quando leggi personali per salvare gli amici degli amici hanno quasi scardinato la nostra democrazia, che ora si trova a mal partito sopratutto per quel motivo.
Mi pare che l’unica salvezza sarebbe se Beppe Grillo accettasse di guidare il paese per uscire da questa fogna.

Giuliano l'Apostata

Senza i radicali italiani quelli russi non esisterebbero, noi radicali siamo nati in italia, per qusteo dobbiamo appoggiare i piccoli movimenti esteri, soprattutto in paesi dove le libertà e i diritti civili sono repressi dittatorialmente come in russia.

paolo di palma

x Ren. Dire che i radicali italiani abbiano sostenuto la guerra in Irak non è corretto, dovresti ricordare l’iniziativa di Marco Pannella con la quale chiedeva non l’intervento militare, ma una azione diplomatica volta a convincere Saddam Ussein ad abbandonare l’Irak per evitare un bagno di sangue. Questa iniziativa era andata molto avanti ed era sostenuta da un consistente numero di parlamentari di tutti i paesi democratici, per avere un risultato la stessa aveva bisogno anche del sostegno delle piazze. Le bandiere arcobaleno, osteggiate dai radicali, in questo caso sono state un sostegno per il regime di Bagdad ed un incentivo, a sostenere lo scontro militare. Non mi risulta poi che abbiano sostenuto il liberismo economico di tipo americano, bensi quello molto più soft di tipo bleriano, che visto i risultati ottenuti in Inghilterra è possibile credere che qualche vantaggio l’avrebbe portato anche all’economia italiana. Non riesco a capire inoltre a cosa ti riferisci, riguardo l’appoggio alla destra che non è stato un’appoggio ma una richiesta di ospitalità, quando parli di leggi personali condivise per sostenere gli amici? Forse qualcosa mi è sfuggito ti ringrazio se puoi essere più chiaro.

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