Se la Chiesa non cambia, caro direttore, occorrerà che cambi il Vangelo. Questa la recente notizia Ansa (26 maggio ore 16,52): “Negata comunione a bimbo austistico, protestano i genitori”. Il fatto è accaduto in una parrocchia di Pescara dove don Lino Cisotti, 84 anni, 60 di sacerdozio, ha negato ad un bambino autistico di nove anni di ricevere il sacramento, perché non in grado di comprendere il significato dell’Eucarestia. Monsignor Gaetano Britti, vicario generale della Curia di Pescara, ha dato ragione al sacerdote. Converrà cambiare qualche passo del Vangelo. Ad esempio, al versetto: “E ordinò alla folla di adagiarsi sull’erba. Poi prese i cinque pani e di due pesci e, levati gli occhi al cielo, recitò la preghiera di benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e questi alla folla” (Mt 14, 19), occorrerà aggiungere: “I discepoli offrirono pani e pesci a tutti, escludendo gli autistici”. Al versetto invece: “Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi: e sarai beato…” (Lc 14, 13-14), occorrerà aggiungere: “Non invitare gli autistici, e tutti coloro che non hanno compreso il significato del pane offerto a tutti”. E dire che Gesù il pane spezzato lo offrì anche all’apostolo traditore.
Renato Pierri
Articolo pervenuto a ultimissime e pubblicato su Il Riformista
Lo scandalo vero è che c’è gente che dovrebbe essere in grado di comprendere, ma che evidentemente non lo è, continuando a credere nel paranormale..
Un aneddoto: quando da bambino andavo a catechismo il parroco ci raccontò di un missionario nell’africa che tutti i giorni vedeva avvicinarsi, al momento dell’eucarestia, una bambina di 5-6 anni, chiedendo di poter fare la comunone. Il missionario ovviamente la rifutava regolarmente, quando un giorno, di fronte alle insistenze della bambina, le rispose che non poteva fare la comunione poichè aveva ancora i denti da latte (cioè era troppo piccola)…. la bambina si allontanò… e quando dopo vari minuti ritornò, spalancò la sua piccola bocca insanguinata: avava spaccato i suoi denti da latte con un sasso per poter fare la comunione, che “finalmente” venne concessa…..
A voi le molteplici conclusioni…
La mia è che la religione è il cancro e la demenza del mondo…
Me lo ricordo!!!!!
Anche la mia maestra di catechismo ce lo raccontò!!!!! 😯
@daniele
la tua maestra di catechismo voleva indurvi tutti a diventare atei?
Anzi, no…
…dopo che si spaccò i denti da latte, l’ostia levitò miracolosamente e le si depositò in bocca per premiare la sua fede e il suo ardore per Cristo.
Ecco, sì.
Questa è la versione raccontata a noi.
Che è molto più pittoresca 😉
La tua maestra era la Binetti?
Anche se io propendo per un’atea militante …
Kaworu:
non credo, ma tirando le somme devo dire che il suo contributo al mio ateismo lo ha dato anche lei!!! 😀
Era una tritacazzi di prima categoria…
…ma di quelle che te lo mettono sul tagliere e poi via di mezzaluna che viene più fine-fine del prezzemolo per la salsa verde! 😀
@ daniele
WOW!!!! NON CI CREDO!!!!
Ed io che pensavo di avere l’esclusiva!!!
Però con la tua versione è fin troppo facile!!
vuoi mettere che bello darle una parvenza di verosimiglianza?!?!?!
così che tutti possano vedere il disgusto che simili “esempi” possono causare? 🙂
@ Kaworu
in effetti grazie anche a cose di questo genere sono diventato ateo e felice di esserlo!
Lamb:
credo che questa storiella “edificante” sia un classico dei programmi di catechismo cattolico.
L’ho sentita troppe volte per essere frutto dell’inventiva privata di una maestra.
Deve venire dall’alto.
Dall’ alto?!?!?!? Cioè da LUI in persona??!?! 😉
E poi al nostro catechismo arrivava una tipa a distribuire una caramella a testa, e chiedeva “chi è lapecora nera?”
La pecora nera era sempre Davide, piuttosto discolo.
E si beccava la caramella nera, fra il pubblico ludibrio.
Il che ça va sans dire lo spingeva a farsene un vanto e ad essere ancora più discolo.
Aveva la mia invidia perché quella nera era alla liquirizia.
Paul:
è probabile! 😆
io venivo sbattuta fuori e le caramelle me le andavo a comprare XD
i bambini che facevano domande non erano particolarmente apprezzati
Hahahahah: Bellissima questa…a me al catechismo non l’hanno mai raccontata.
PECCATO pero’, perche’ se l’avessero fatto sarei diventato atreo molto tempo prima…quanti anni sprecati, bah!
Comunque i genitori del bambino autistico non devono indignarsi e protestare per questi episodi, devono semplicemente capitre che finora hanno creduto a delle baggianate ed hanno dato fiducia a persone che non ne erano degne….e così il clero avrebbe contribuito, ancora una volta alla diminuzione della percentuale di persone credenti….dai che a furia di episodi simili diventiamo la maggioranza!!!
Cioè… ma lo scopo del racconto sarebbe quello di far emulare la bambina?
direi che è un problema tra cattolici
faranno una gara a chi è più scemo: il monsignor ha trovato di sicuro una scusa scema e i fedeli sono di sicuro riusciti a berla!
Una divertente parodia.
‘azz… sulle prime pensavo di aver trovato l’originale! 😀
Se vi racconto cosa ho visto fare all’asilo non ci credete:
Una volta le suore hanno legato alla sedia un bambino tropppo vivace.
Ad un altro hanno incollato una finta lingua lunghissima di carta alla sua lingua perche’ parlava troppo (se non mi ricordo male con il vinavil….ma avevo 5 anni e adesso i particolari mi sfuggono).
GIURO SU…non saprei su cosa giurare..:-)..beh comunque vi assicuro che non sto scherzando!!!
@stanzacentouno
ci credo perchè le elementari dalle suore le ho fatte anche io e so bene che “metodi educativi” usavano… e usano tutt’ora.
Credo che ufficialmente lo scopo fosse quello di dire che dobbiamo amare Cristo sopra ogni cosa.
Io che sono malpensante, penso che lo scopo non fosse di farci spaccare i denti, ma di farci sentire inadeguati in quanto non disposti a spaccarci i denti.
Ergo sensi di colpa.
Senso di colpa = potere di chi vende assoluzioni.
Marketing.
Io ho fatto l’asilo in paese senza suore.
La maestra (una ragazza sulla trentina, laica) infilava a forza una pagnottina nella bocca aperta dei bambini di 3 anni che osavano aprirla per piangere.
Eravamo terrorizzati.
@Daniele
Concordo in pieno!
mmmm
bene
ma qui c’e’ da meravigliarsi se siamo sopravissuti
Altro che lo scandalo dell’asilo dei (presunti) pedofili
Boh, io a catechismo mi divertivo un sacco ed ero il cocco di tutti, dal prete (mitico Don Franco!) ai vari catechisti che ho incontrato lungo il percorso. In parrocchia ci andavo molto volentieri.
L’unico momento d’imbarazzo c’è stato quando uno di questi catechisti, su richiesta “dall’alto”, chiese con malcelato imbarazzo se qualcuno di noi non avesse mai _seriamente_ pensato alla vita consacrata. Potete immaginare le nostre facce da tredicenni sbigottiti …
🙂
@stanzacentouno
beh… survival of the fittest 😉
a poposito
ma qualcuno ha notizie fresche al riguardo dell puntata di Domani di ANNOZERO?
Ho guardato sul sito della trasmissione ma non c’e’ nulla al riguardo
Un bambino di 9 anni è troppo piccolo per un’ infinità di cose ma non lo è per capire il concetto di transustanziazione… Vorrei sapere quanti adulti che fanno la comunione hanno capito. Possono avere una vaga idea del significato dell’eucarestia ma se qualcuno volesse andare sul preciso gli verrebbe risposto che è un mistero…
Quindi: gli adulti non ci capiscono niente, i bambini che fanno le prima comunione hanno imparato a memoria qualche frase preconfezionata e ci si preoccupa perchè un bambino autistico non ha capito? Per carità, scelta legittima quella del parroco ma denota una certa ingenità sulla reale consapevolezza di tutta l’altra gente…
Nel mio caso, salvezza da “Nonna ex machina”.
Quando mia nonna si è accorta dell’andazzo, arrivando un po’ in anticipo a prendermi, non mi ha più mandato all’asilo.
Vi dico solo che appena è entrata, non solo io, ma anche un mio compagno le siamo corsi addosso. 😯
Ci ha portato via tutti e due piangenti.
@Kaworu
beh si in effetti….da una parte ci siamo “temprati”….dall’altra una vera rottura di coglioni senza contare gli anni di “sacrifici” per riuscire a liberarsi dell’indottrinamento ….e senza psicoterapia eh….tutto da solo…HAHAHAH1
Una faticacci, ma almeno adesso riesco pure a pensare…guarda un po’
🙂
Perchè secondo quel parroco gli altri ragazzini di 9-10 anni capiscono appieno quello che fanno comunicandosi. Se lo capissero davvero, non sarebbero lì!
Macchè, viviamo nella suspence, speriamo bene !
Mi riferivo a Anno Zero
Purtroppo quando ero piccolo mi venne l’idea di andare al catechismo per essere come i miei amici. Ai miei genitori non era mai passata per la testa una cosa del genere perchè erano tutti e due intelligenti, se la cosa non fosse partita da me non sarebbe mai avvenuta. Dunque in questo caso me l’ero proprio cercata, stupidello.
Bene, da quello che ricordo, la catechista era un’autentica squilibrata, faceva anche l’isegnante elementare, poveri i suoi allievi. Aveva instaurato un clima del terrore e nessuno osava mai contraddirla. Interrogava quelle nozioncine come se si trattasse di fisica nucleare. E’ stata una delle esperienze più negative che si possano immaginare per un bambino. Fù il primo impatto con la follia umana.
P.S. Continuo ad insistere come l’altro ‘ciorno’. Siamo sicuri che l’autistico fosse il bimbo?
Bisognerebbe seriamente chiedere ai preti se i neonati capiscono cosa sia il battesimo…
Vediamo se sarebbero coerenti con questa storia della comunione al bambino autistico…
Che vergogna.
I neonati non capiscono cos’e’ il battesimo…infatti una volta adulti si “sbattezzano”…..(stiamo parlando di quelli che hanno sviluppato una minima capacità cognitiva chiaramente)
certo che per questa faccenda dell’eucarestia negata, Gesù Cristo si rivolterà nella tomba.
…oppure si rivolterà nel regno dei cieli, per chi ci crede.
“……ha negato ad un bambino autistico di 9 anni di ricevere il sacramento,perchè on in grado di comprendere il significato dell’eucarestia”
Invece un neonato che viene battezzato è in grado di comprendere?!!
“beati quelli che senza capire hanno creduto” non diceva così il “”Maestro”?
cmq è solo vergogna che si aggiunge alla vergogna…prsonalmente condanno in toto tutto quanto…sia quando la somministrano che quando la negano…tanto sono inammisibili le loro motivazioni…
la religione la vorrei vedere per sempre distrutta…
per questa volta son proprio d’accordo con padre Lino Cisotti: non elargire sacramenti a chi non sia in grado di comprenderli.
ERGO:
battezate solo i maggiorenni!
Quoto Curzio!
la chiesa deve offrire a tutti e tutti devono potersi rifiutare
Quanto è bravo il professore di religione. Confonde la moltiplicazione di pani e pesci con l’Eucarestia. Sempre più bravo. Complimenti a lui e a chi lo ha arruolato.
Fedele sia uno che l’altro sono filiazioni dell’archetipo mitlogico del pasto divino, nulla più nulla meno, presente nelle varie mitologie umane dall’età della pietra.
Concetti troppo difficili per te immagino, meglio ripetere a pappagallo cose senza senso piuttosto che analizzare e pensare.
Asatan, non credo che l’insegnante di religione, che viene considerato teologo, li consideri “filiazioni dell’archetipo mitlogico del pasto divino, nulla più nulla meno, presente nelle varie mitologie umane dall’età della pietra.” Comunque, essendo vostro affezionato ospite d’onore, è giusto che difendiate il Prof. Pierri.