Si dà il caso che una donna incinta all’ottavo mese venga trovata uccisa nella propria abitazione, e che l’omicidio venga unanimemente ritenuto il drammatico esito di una rapina.
Si dà il caso che una illustre editorialista dell’Avvenire scriva un articolo in cui imputa la responsabilità dell’efferato delitto, oltre che al suo materiale esecutore, al laicismo dilagante, per colpa del quale, a suo dire, il valore della vita umana è andato via via diminuendo nella considerazione generale.
Si dà il caso che l’ineffabile commentatrice, nelle conclusioni dell’articolo in questione, contrapponga quella disumana indifferenza, che si concretizza quotidianamente nel sostegno ad analoghi attentati contro la vita quali l’aborto, la pillola del giorno dopo, l’eutanasia, la ricerca scientifica sugli embrioni, alla letizia e alla fecondità della famiglia naturale, simbolo di serenità e amore, affermando che a quest’ultima, la famiglia, andrebbero destinate cura e attenzione, anziché ai diabolici argomenti dei relativisti, che minano le fondamenta della collettività.
Si dà il caso che il giorno dopo, per l’omicidio della donna, venga arrestato il marito.
Si dà il caso che io attenda con viva curiosità un cenno qualsiasi da parte della illustre editorialista.
Tanto per vedere, adesso, come la mette.
Articolo di Alessandro Capriccioli pubblicato sul blog Metilparaben
sarebbe interessante. io manderei una mail ad avvenire per chiederlo.
è il giornale dei preti, no?
e allora silenzio finchè è possibile poi, se proprio devono parlare, rigirano ben bene la frittata…
me lo immagino: “un marito, un padre di famiglia deviato da un laicismo che sopprime la ragione…”
vedrete: anche il marito diventerà una vittima…..
Beh, se non ci hanno ancora pensato (ad inviare una mail per conoscenza all’Avvenire, intendo) l’autore dell’articolo o il segnalatore dello stesso, che ce lo facciano sapere, così col permesso dell’autore gliela mandiamo noi in massa l’email.
Che ne dite?
Se di dovesse accertare che e’ stato il marito, io non mi aspetto nessuna modifica sostanziale al suo articolo, anzi… Ripartira’ ancora piu’ forte, ci scommetto, il pianto greco per la crisi della famiglia, dei valori tradizionali dell’amore coniugale, del rispetto della vita, ecc. ecc.
Una cosa, sull’onda emotiva di fatti di cronaca come questi, che si ripetono o che comunque i media evidenziano, mi sento di dirla: e’ ora che gli uomini si diano (ci diamo) una svegliata. L’incapacita’ di gestire in maniera adulta i sentimenti e gli affetti e’ evidente. Gli uomini sono (siamo) mediamente piu’ insicuri, immaturi e di conseguenza violenti.
IPOCRISIA: il vero re del nostro paese
X Jean Meslier
Sì e LAvvenire continuerà dicendo che la colpa è della società moderna delle donne che vanno alvorare ,trascurando la crescita dei figli e la famiglia etc…Tutta colpa del relativsmo della perdita di quei valori “non negoziabili”!!!!
La donna uccisa, Barbara, era mia amica.
Tutti a marsciano erano pronti a puntare il dito contro l’extracomunitario di turno, Invece l’assassino era proprio l’uomo che conosceva meglio e che amava
L’unico commento sincero che l’editorialista dovrebbe fare in proposito è che la famiglia “naturale” (rigorosamente eterosessuale e formalmente cattolica) è la valvola di sfogo dei peggiori istinti umani. Tanto, in nome della sacralità della stessa, il vincolo coniugale non può essere infranto neanche da chi – legittimamente – avrebbe mille motivi per farlo (leggi: le donne soggiogate da mariti brutali, i cosiddetti “veri maschi”).
“Invece l’assassino era proprio l’uomo che conosceva meglio e che amava”
Da quel che leggo sui giornali pare che quest’uomo amasse molto anche i pestaggi e le vessazioni.
evviva la strumentalizzazione…
Si, hai ragione milvorum. Tutto viene distorto per portare acqua al proprio mulino in questo paese folle.
non è l’unico “giornalista” che fa propaganda invece che seria inchiesta
c’è una specie di “pensiero unico” che caratterizza la maggior parte della stampa italiana: è interessante leggere i quotidiani con una settimana di ritardo si rilevano i leit motiv che caratterizzano la “autorevole” stampa italiana. S
tessi articoli, stesse parole, come se obbedissero ad un’unica regia salvo rari guizzi mai in prima pagina. La democrazia necessita di cittadini informati se vengono abbindolati rimane solo l’etichetta e questi “giornalisti” collaborano attivamente per la riduzione da cittadino a suddito.
L’Avvenire rincara la dose con un articolo dal titolo: “Anche Dio tace”.
Perchè di solito si esprime? In che modo?
E come sempre è tutta colpa di quei maledetti relativisti:
“Nel tempo in cui si vuole negare che esista il male, e si ripete che tutto in fondo è relativo…”
via FAX, direttamente in Vaticano… 🙄
Ma, a parte il marito assassino, dovo sono le “brave-persone-che-si-fanno-gli-affari-loro” quando quel delinquente pestava la moglie? Nessuno ha mai notato nulla? nessuno l’ha aiutata? Dove erano tutti??? L’hanno lasciata da sola…
Ma sicuramente andavano tutti a messa la domenica!
ipazia, mi pare ovvio…
aspettavano che l’aiutasse dio!
oppure, visto che per gente come aquila dio si manifesta nel dolore, chi erano loro per togliere a lei tutta la gioia che dio le dava manifestandosi nelle mazzate che prendeva?
Mi dispiace ma la colpa è stata anche di Barbara Cicioni,perchè non ha lasciato il marito,perchè ha deciso di avere un’altro figlio,io avrei divorziato prima già dalla prima volta che mi ha messo le mani addosso.
Comunque non è possibile nessun dialogo con gente come la giornalista di Avvenire, tanto loro parlano di cose di cui non sanno nulla, devono portare acqua al proprio mulino e fare un sacco di soldi (che poi è il fine ultimo della chiesa cattolica)
“la responsabilità dell’efferato delitto… oltre che al suo materiale esecutore, è del laicismo dilagante, per colpa del quale… il valore della vita umana è andato via via diminuendo nella considerazione generale…”
AH AH AH AH AH AH HAAAA oddio basta pietà
AHAHHAHAHAHHHAH
OHAOHOHOHOHOHOHOHO
HEHEHHEHEHEHHEHHE
UHHHH! ARGH!!!
Barbara scrive:
30 Maggio 2007 alle 19:58
Mi dispiace ma la colpa è stata anche di Barbara Cicioni,perchè non ha lasciato il marito,perchè ha deciso di avere un’altro figlio,io avrei divorziato prima già dalla prima volta che mi ha messo le mani addosso.
Sei mai vissuta in una famiglia in cui violenze fisiche e\o psicologiche sono all’ordine del giorno? Hai solo la più vaga idea di come questi rapporti nascano, si sviluppino e di quanto sia difficile spezzare certi circoli viziosi? Dal tuo commento direi proprio di no. Pensi che certi soggetti violenti si presentino subito per quello che sono? In realtà sono soggetti molto manipolativi che letteralmente erodono l’autostima e l’autodeterminazione del partener, fino a renderlo incapace di autonomia. L’ho ben visto coi miei occhi questo tipo di porcesso in azione.
Con cose te ne uscirai la prossima volta? “L’hanno stuprata, eh però è anche colpa sua perchè aveva sù la minigonna, io mi sarei messa un tunicone”. Il tipo di ragionamento è identico.
Non è affatto scontato che sia stata lei a decidere.
A me pare che il marito fosse uno di quei cattolici che:
Non sopportano le bestemmie (anche se ogni tanto ne dicono qualcuna anche loro).
—
Rispettano i preti.
—
Insultano i froci.
—
E ogni tanto (non sempre) picchiano facile le donne.
Un vero esempio insomma per tutti i mariti cattolici secondo la CEI.
D’altronde lo stesso troll cattolico Zumpappa ha scritto qui che picchiare una donna (soprattutto la propria donna) ogni tanto in quanto tale non e’ peccato per la chiesa…
Loro sono cosi’…
…bestie ! Stupide bestie che fanno finta che esista un dio !
@ emel
quoto e sottoscrivo.
zumpappa (mi ricordo bene di quel commento) è un figlio di cagna, lui e i suoi compagni che vengono sul nostro sito ad impestarlo impunemente. Si facciano vedere, si presentino davanti alle sedi UAAR a dire le stesse cose, si firmino con nome e cognome e indirizzo se hanno i coglioni, che li riduciamo SUBITO a più miti consigli. Altro che “don’t feed the trolls”: “I’ll feed them with my shit”.
Saluti
Nando
X Asatan
No non è lo stesso tipo di concetto di “indossava la minigonna se lo è voluta lei se la hanno stuprata”io non volevo dire questo.
Però penso che una persona ha il “dovere” di ribellarsi alle violenze psicologiche e materiali,non deve subire.A quanto hanno riferito i TG lei aveva più volte perdonato il marito,sperando che cambiasse era una donna economicamente autonoma ,perchè l’azienda era sua.E poi quello che non le scuso è il fatto che il marito aveva picchiato varie volte gli altri 2 figli.
@ Jean
Complimenti, hai ragione. Gli uomini non sono cattivi, ma spesso la loro insicurezza
li rende tali.
@Asatan
Concordo in pieno con la tua analisi sulla difficoltà di ribellarsi.