Il nascituro viene prima della donna. Dio non lo dice, l’Avvenire sì

«Persino Dio tace», titola l’Avvenire di ieri l’editoriale dedicato al delitto di Compignano (Barbara Cicioni in cinta, massacrata dal marito). Ecco, persino Dio tace, perché Marina Corradi no? Perché un giornale serio (per quanto nostro indiscutibile antagonista) propone ai suoi lettori un editoriale così lontano da ogni ragionevolezza? Ma fosse solo questo, vabbé, dal quotidiano della Cei non possiamo aspettarci niente di rivoluzionario. Il fatto è che in alcuni passi dell’articolo si toccano sublimi punte di estasi votiva e di fascismo genetico: a mani giunte ci si chiede il perché del Male e si individua un solo nemico: la donna, verso cui non esiste pietà, né greca né cattolica. Un articolo che trasuda rassegnazione, ignavia e misoginia. Quella misoginia beghina, mascherata dal buon senso da mercato, quella misoginia che tra un uomo che uccide e una donna che muore è colpa della donna. Perché? Ehhh, non si sa, ma poteva evitare di farlo arrabbiare così!
Una misoginia che colpisce molte donne devote che quando non gli va di spolverare nascondono la polvere sotto il tappeto, si turano il naso, si tappano le orecchie e se la prendono con la badante della nonna perché ha avuto una vita di merda nel suo paese ed è venuta qua a cercare lavoro e per puro caso non è diventata una zoccola. La misoginia che in un caso come questo, l’ennesimo disgraziato caso di una moglie uccisa dal marito, si chiede perché il marito non salvi almeno il nascituro visto che la donna forse è morta. E pazienza che sia morta. La famiglia va salvata ad ogni costo, non una parola per Barbara. Cogne, Novi Ligure, Erba: un pout pourri di successi familiari, non c’è che dire. Se ne rendono conto anche all’Avvenire. Ma non sanno darsi una risposta. Impossibile «Sì, diciamo si può litigare violentemente in famiglia; può anche accadere di perdere il controllo, di allungare nell’ira estrema addiruttura uno schiaffo; ma quando quella che cade a terra davanti a te è tua moglie, e aspetta un bambino, come è possibile che la furia non cada, che non si riconosca più quella donna, che non si chiami aiuto, se anche sembra morta, per cercare di salvare almeno il figlio che aspetta?». Ma sì! Può capitare che tuo marito ti dia una mannaia in testa, che ti impicchi con la calza di nylon, sono momenti di stress, sono attimi di disorientamento religioso: uno sta a nella sua bella casetta con il giardinetto in ordine, tutto fila liscio, quando improvvisamente vede San Pietro eppoi non lo vede più, accende il forno piglia la testa della moglie e ce la ficca dentro. Questo è il male assoluto. […]

Il testo integrale dell’articolo di Antonella Marrone è stato pubblicato sul sito di Liberazione

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19 commenti

Massimiliano

La misoginia delle religioni ha un’origine comune: il subcosciente maschile. Per scagionare Dio dal male e dalla morte, l’uomo carica la sua compagna del peccato originale: “Non sono stato io, è stata lei” disse Adamo.
Le grandi religioni monoteiste, al di là dei particolarismi confessionali, faranno a gara a chi ha più irriverenza e disprezzo per la donna, la donna inoltre è sempre pericolosa, alla fine: “la donna è più amara della morte”.
Questa è la parola di Dio.
La Chiesa romana, poi, per conferire alla donna un ruolo inferiore e inibire la sua liberazione, s’ispira al Vecchio Testamento, sperando di ritrovare lo spirito dei profeti. La sua dottrina è semplice: “l’uomo e la donna sono uguali nell’ordine sovrannaturale, ma l’uomo è superiore alla donna su un piano naturale”.

Mi domando e domando a voi:

Oggi, cosa spinge una donna ad essere credente nel cattolicesimo vista la scarsa, pessima considerazione che hanno avuto le donne nei testi sacri?

Kaworu

probabilmente il fatto che non sa un cazzo di quello che dicono della donna i testi sacri.

Massimiliano

[modifica] La misoginia nella filosofia e nella religione
Alcune religioni e filosofie sono state considerate da alcuni come caratterizzate da connotati misogini.

Durante il giubileo del 2000, papa Giovanni Paolo II fece pubblica ammenda per i peccati della chiesa commessi nel passato: tra le sette categorie di peccati menzionati, il papa ha anche nominato i peccati contro la dignità delle donne e delle minoranze. Inoltre, il 10 luglio 1995 inviò una lettera destinata «ad ogni donna» in cui chiedeva perdono per le ingiustizie compiute verso le donne nel nome di Cristo, la violazione dei diritti femminili e per la denigrazione storica delle donne.

Nel XVI secolo il riformatore scozzese protestante John Knox scrisse un libro intitolato “Il primo squillo di tromba contro la mostruosa moltitudine delle donne” in cui sottolineava la scarsa abilità delle donne nelle arti di governo: nel libro il predicatore si scagliò contro Maria Tudor d’Inghilterra, la reggente di Scozia Maria di Guisa e Lorena, Caterina de’ Medici e Maria Stuarda al punto che la nuova regina d’Inghilterra, Elisabetta I gli negò il permesso di transito nella primavera 1559.

Friedrich Nietzsche è noto per aver sostenuto come le forme più avanzate di civiltà richiedano un maggiore controllo sulle donne, come riportato nel suo libro Al di là del bene e del male; il filosofo ha frequentemente assunto posizioni estremamente critiche sulle donne, ed è noto per le sue esternazioni quali:

«Vai a donne? Non dimenticare la frusta.»

o

«La donna è il secondo errore di Dio»

http://it.wikipedia.org/wiki/Misoginia

Antonio

@ Massimiliano scrive: Oggi, cosa spinge una donna ad essere credente nel cattolicesimo vista la scarsa, pessima considerazione che hanno avuto le donne nei testi sacri?

Misteri della fede 😀

Bruna Tadolini

Insomma, la famiglia è alla base della società e a sua volta poggia (spesso) sul sacrificio (donare a dio una cosa che costa cara: dolore, sofferenze ed addirittura la vita!!) dei più deboli.

lasenzanome

@massimiliano:
John Knox scrisse un libro intitolato “Il primo squillo di tromba contro la mostruosa moltitudine delle donne” in cui sottolineava la scarsa abilità delle donne nelle arti di governo:

probabllmente quando Knox scrisse questa frase si riferva prevalentemente alle donne che sono nel Governo italiano..frase che denota oltremodo la generosità con cui le ha definite

Lady Godiva

E le donne cattoliche non hanno nulla da ridire?
Peggio per loro

paolo di palma

La donna è la “cosa” più bella che potesse capitare all’uomo, nell’amore, nel confronto tra due entità complementari e per tanti altri motivi. Donne perdonate il termine “cosa” che non vuol essere dispregiativo, omosessuali questo è quanto io sento e sono ben cosciente che non lo devono sentire tutti. A parte la Binetti, che si merita il cilicio che porta, buona parte delle donne e buona parte degli uomini sono cattolici solo per tradizione, non si vede più il fuoco della fede che riscalda l’animo dei credenti. In verità gli unici fuochi che la chiesa a fatto vedere sono quelli dei roghi con i quali ha bruciato eretici, streghe, omosessuali e gente abbiente per rapinarne le ricchezze.

Ren

Le chiese sono vuote, a nessuno importa più nulla di quello che dicono i preti eppure quando al comune cittadino italiano catto-qualunquista capita di pensare a cosa verrà dopo la morte secondo me se la fa sotto e dice, “meglio non sfidare troppo la sorte. E se poi l’inferno esiste? Ma si diamo ragione al Vaticano, non costa nulla. ”
Mica nessuno va a pensare a questioni etiche come i diritti delle donne o dei non religiosi. Non importa se negli ingranaggi del meccanismo malato cattolico pilatesco ci rimettono i diritti le persone sane ed oneste. E tutto va avanti così per inerzia. E quelli mettono da parte i soldi dell’OTTO fantastiliardi per Mille.

Francesca

@Massimiliano

Penso che la ragione che le spinga ad essere cattoliche sia il fatto che non è facile resistere alle pressioni sociali di un contesto che è fortemente familista. Visto che, soprattutto nel nostro paese, il modello “madre cattolica”, che si occupa dei figli e degli anziani con un sorriso stampato sulla faccia, è di fatto quello che viene proposto come sano, ribellarsi e proporne un altro è oltremodo stressante, soprattutto per quelle donne che non lavorano fuori casa, che sono la maggioranza.
Le donne non cercano rifugio solo nella religione, ma consumano più psicofarmaci degli uomini e sono il target di riferimento delle riviste di gossip e della letteratura spazzatura, nonchè delle soap demenziali. I modelli culturali che vengono loro proposti sono altamente squalificanti. Non si tratta solo di liberarsi dalla religione, anche perchè molte di loro nemmeno sanno cos’è il cattolicesimo (esattamente come gli uomini), ma di condurre una ricerca intellettuale verso l’autonomia e la libertà che richiede tempo, opportunità e coraggio.

Che poi sappiano che i testi sacri non abbiano di loro una buona considerazione è fantascienza. La maggior parte dei cattolici nemmeno sa com’è fatto, un testo sacro.

Lady Godiva

@ Massimiliano

Peccato che nei paesi anglosassoni la donna ha un ruolo e una dignità che in Italia
neppure osa sognare.

Giol

L’Avvenire si dimostra per quello che è: un dispensatore di cazzate obsolete.

Lady Godiva

Questa posizione non è affatto nuova presso i cattolici.
Ed è un chiaro messaggio di violenza nei confronti della donna.

eugenia

ma che cazzo state dicendo! ma in India le donne si bruciavano da se’ sulle pire dei mariti, in africa ci sono tuttora tribù in cui ti tagliano il clitoride , in oriente vendone le bambine , in cina fanno l’amniocentesi per saper se sono bambine così le abortiscono, e i musulmani… e nessun leader religioso di questi ha mai chiesto scusa alle donne di un bel cazzo! le parole di avvenire sono lette in modo strumentale e tolte dal loro contesto. i veri bacchettoni siete voi

Sailor-Sun

Eugenia, non distogliere l’attenzione sui mali locali proponendo mali mondiali ben più gravi.
E’ indubbio che questi mai vi siano e che debbano essere combattuti e vinti, ma anche le donne cattoliche devono essere liberate da questa mentalità misogina.

eugenia

il problema è che ci sono giornalisti ke se non ci fosse l’avvenire o altri giornali simili non saprebbero proprio cosa scrivere: la marone (Ki cazzo è!?) quale scoop giornalistico ha mai fatto? è stata in Iran? è stata in Isralele … cosa ha fatto? commenta cose scritte da altri e anche in modo disonesto perche la giornalista dell’avvenire ha scritto ben altro: sono andata a leggere l’articolo e non c’era nessuno spirito di rassegnazione nè razzismo (!?) genetico(?!!) la marrone voleva vederlo per scrivere qualcosa che altrimenti non avrebbe potuto scrivere . la corradi ha parlato del male senza tempo e senza confini , quello antico, l’ombra nera il lato oscuro che c’è in ognuno di noi di fronte al quale, appunto, anche dio tace. Il pout pourri, come dice questa maroni, delle tragedie di cogne o erba o novi ligure non è un miscuglio casuale, sono le tragedie a cui la cultura in senso antropologico non può rispondere perchè la travalicano trovano radici non nella cultura ma nella natura. lo sapevano bene i greci che su queste ci hanno scritto tragedie e creato miti. la cultura e mentalità cattolica -nonchè la’avvenire- ha i suoi limiti ma i ‘giornalisti’ come la marone loro si che sarebbero più onesti a trovarsi un vero lavoro.

Marcel due

Ah ecco… la Marone “chi cazzo è”…
A Eugè, ma vedi un pò d’annà a cagà (e restaci), anzichè venire qui a rompere i maroni nel vero senso della parola…
Per essere una donna, fai letteralmente schifo.
(E poi dicono “misogini”…)

Ah… e magari evita d’usare le kappa; smascherano oltremodo uno spirito altamente infantile.

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