Abusi percentuali

Anche durante la trasmissione Annozero di ieri sera Don Fortunato Di Noto ha avuto modo di ripetere con una certa soddisfazione che solo l’1% dei casi di pedofilia in Italia sono imputabili ai sacerdoti: ora, anche volendo fingere di non sapere, per amor di discussione, che la maggior parte degli abusi sui minori commessi dai preti non vengono denunciati, proviamo a fare qualche calcolo.
Gli abitanti italiani in età adulta sono grosso modo 50 milioni, mentre i sacerdoti che operano nel nostro paese sono circa 50.000, il che equivale a dire che per ogni prete ci sono più o meno mille cittadini; coerentemente con tale rapporto, sarebbe lecito aspettarsi che le violenze sessuali su minori commesse dai sacerdoti fossero una su mille, mentre invece i dati (quelli citati da loro, non quelli subdolamente artefatti da parte della lobby anticlericale) rivelano che sono una su cento, cioè ben dieci volte di più.
Insomma, Don Fortunato Di Noto ha placidamente affermato che, fatte le debite proporzioni, la percentuale di pedofili tra i preti è dieci volte maggiore della percentuale di pedofili tra i comuni cittadini.
Cosa avesse da essere soddisfatto, ancora me lo domando.

Articolo di Alessandro Capriccioli pubblicato sul blog Metilparaben

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15 commenti

HCE

non c’è molto da stupirsi, in effetti: prendi un segmento della popolazione – che già di suo tende ad attirare anche una bella quota di persone non troppo equilibrate – privalo di sfoghi sessuali legittimi e contemporaneamente dagli in mano incarichi di responsabilità e potere con accesso illimitato a decine o centinaia di bambini, su cui oltretutto detengono un potere di condizionamento senza precedenti…

se c’è da stupirsi, è che i casi di pedofilia da attribuire ai sacerdoti non siano il 10%!

quanto agli abusi non denunciati, ce ne sono sicuramente moltissimi anche tra chi viene abusato dal classico familiare, amico, maestro o altro, perché gran parte delle motivazioni sociali che portano a tacere un abuso subito sono le stesse dentro e fuori dalla chiesa.

Domenico

un classico esempio di retorica clericale. “E’ solo l’un percento!” (Per fortuna Santoro ha fatto notare subito l’autogol del prete). Se non è un segno questo della morbosità della chiesa come istituzione (e non di qualche suo membro deviato), non so che altro potrebbe essere un segno.

Giuseppe Recanati

Il raffronto è sbagliato. La percentuale di pedofili in una categoria di persone (i preti) non ha relazione con l’entità percentuale di dette persone su tutta la popolazione.
Resta il fatto che l’uno per cento è spaventosamente alto e induce a riflettere sull’universo dei religiosi.

Murmex

Santoro è stato un grande nella puntata di Annozero: è riuscito a fare mangiare merda alla chiesa senza sbilanciarsi troppo rischiando così di essere nuovamente cacciato.
Ha pure ripetuto un casino di volte che prima di trasmettere il video che i genitori dei bambini che guardavano la tv dovevano scegliere se farli andare a letto o no così almeno non gli rompono i coglioni dicendo che fa vedere ai bambini roba non consona alla loro età.
Grande!

Sailor-Sun

La percentuale di pedofilia nel clero, elevatissima se raffrontata con la percentuale di pedofilia dell’intera popolazione di uno stato, fa sorgere non pochi dubbi.
Fisichella ha detto che persone simili non avrebbero mai dovuto diventare preti.
Io credo che molte di quelle persone, se non fossero diventate preti, non sarebbero diventate neanche pedofile.

Flavio

Il problema è che se anche le percentuali di molestatori preti fosse minore della norma, ciò non toglie che la chiesa ha insabbiato i casi, ha spostato e protetto i colpevoli… i soliti impuniti che si mettono al di sopra della legge civile!

Nickelgrey

Bisogna vedere quanti casi di pedofilia ci sono in generale.
Poi si raffronta la percentuale con quella del numero massimo di preti.

Io dico che cmq anche fossero solo 10 casi, come dice Flavio è un sottrarre dei rei alla giustizia dello stato. Una cosa inaccettabile.

Johnny Golgotha

Il fatto è che nel documentario i preti pedofili passavano quasi in secondo piano, perché l’accusa vera era mossa contro la Chiesa, che invece di denunciare gli stupratori li aiutava a nascondersi nonostante l’evidenza dei propri reati

Marco Fausto

Non so qualcuo lo ha segnalato, ma volendo rivedere la puntata di Annozero “Non commettere atti impuri” sul sito della Rai essa risulta stranamente oscurata, il filmato infatti non c’è modo di farlo vedere. Addirittura col Mac e browser Firefox ricevo uno strano messaggio a nome di presunti diritti di champions league (che idioti!).
Provate gli indirizzi:
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiDue-Annozero-Puntate%5E17%5E26387,00.html
e
http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,RaiDue-Annozero-Puntate%5E26387,00.html

e datemi conferma se non è vero!

Ovvio che c’è sempre l’imbecille che cerca di mettere tutto a tacere, pensando di risolvere così questi problemi schifosi e penosi aumentando così i Casini ecc. ecc.! Mi sento indignato!

Pessimista Cosmica

PC e Firefox 2.non-mi-ricordo
Il primo link mi porta alla pagina del filmato che sembrerebbe visionabile, solo che mi occorrerebbe ActiveX ma le versioni disponibili arrivano solo all’1.5 e quindi non so dirti se sia effettivamente attivo.
Il secondo link mi porta ugualmente alla pagina del filmato che, pero’, non riesco a far partire.

Ren

Vero, i link non funzionano. Ma di cosa ti meravigli. Comunque ormai il video si può vedere su molti siti in internet. Questa manovra non riuscirà, cialtroni.

steve

Statistiche della Conferenza Epsicopale USA ferme al 31 dicembre 2002 fissano nel 4% i preti pedofili sotto accusa (figuriamoci quelli che l’hanno fatta franca): http://www.rai.it/news/articolonews/0,9217,73841,00.html.

Se una tale percentuale fosse riscontrabile nel resto della popolazione USA, 12 milioni di amricani sarebbe sotto accusa per pedofilia.

E’ evidente che, pur attenendoci a dati di 4 anni e mezzo fa, la pedofilia nel clero cattolico è enormemente più difusa che nel resto della popolazione e quindi che è casusata dalle regole sessuofobiche e di repressione dell’affettività nel clero cattolic.

Lo dice anche una sentenza del trùibunale federale Svizzero del 2003: http://www.edi-ekr.admin.ch/php/idetails.php?id=2003-25

“L’affermazione secondo la quale esistono più pedofili tra i preti cattolici che tra il resto della popolazione e che i preti condannati rappresentano la punta dell’iceberg non è in fodo totalmente infondata. In effetti è di pubblico dominio che esistono dei preti pedofili e che la loro gerarchia non ha sempre prese tutte le disposizioni che si impongono per evitare il ripetersi di tali atti attraverso coloro che li commettono.”

statolaico

A giuseppe recanati: secondo me il confronto non è sbagliato, basta impostare una semplice proporzione per rendersene conto. In secondo luogo (ma non a te giuseppe), mi domando come si possa sostenere che la chiesa non c’entri e che sono colpe di “singoli” personaggi. La chiesa come istituzione ha il dovere di scusarsi e di mettersi a novanta e di fare di tutto perchè questo non succeda piu’, con buona pace del teologo fisichella. Altrimenti potrei dire per assurdo quello che mi ha fatto notare un amico “le brigate rosse non avevano colpe, l’idea in se era giusta, poi se qualche singolo individuo sparava in faccia a qualcun’altro beh erano colpe di singoli individui, che c’entrano le br?”

Giuseppe Recanati

Le considerazioni statistiche sono sempre insidiose…
Per vedere se un sottoinsieme è un campione che rispecchia l’intera popolazione relativamente a una certa caratteristica bisogna conoscere la presenza percentuale della caratteristica sia nel campione sia nella popolazione.
La dimensione del sottoinsieme non c’entra.
Se la percentuale di pedofili in Italia fosse dell’uno per cento i preti non si discosterebbero dall’andamento generale, sia che costituissero (come costituiscono) l’uno per mille sia che
la loro ‘densità’ fosse diversa.
Fin qui la matematica.
Permettetemi però di aggiungere due considerazioni.
In primo luogo non dimentichiamo che si sta parlando di crimini odiosi e le nude cifre possono oscurare il ribrezzo che essi suscitano.
In secondo luogo non dimentichiamo neppure che i preti, autonominatisi tramite fra i laici e la divinità, dovrebbero rappresentare modelli di correttezza e possedere qualità
morali decisamente superiori. Al contrario vediamo come proprio nel caso della pedofilia costoro dimostrino (in media) la loro bassezza: io non credo, infatti, che fra i laici
questa perversione sia così diffusa.
Ma naturalmente i dati reali potrebbero smentirmi.

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