Gay, donne e chiacchiere in libertà. Ecco la sit-com politicamente scorretta

 La raccolta differenziata, il testamento biologico, la adozioni gay, il sesso nelle sue declinazioni più varie: questo, e tanto altro, in Colpi di sole, la nuova sit-com politicamente scorretta che RaiTre propone a partire da domenica 3 giugno alle 20.30. E che andrà a occupare lo spazio tenuto, per tutto l’inverno, da Fabio Fazio e dal suo Che tempo che fa.

“Noi li chiamiamo, per capirci, temi sociali – spiega Beppe Tosco, autore della fiction insieme ad Andrea Zalone – l’importante, però, non sono tanto gli argomenti che affronti, quanto il modo in cui li tratti. Andando in onda alle 20.30, abbiamo dovuto rinunciare a qualche argomento o a qualche espressione che non è sembrata adatta”.

Il responsabile di Rai Fiction Francesco Nardella conferma: “Abbiamo scelto di fare un prodotto politically uncorrect perchè non ci piace il fastidio che c’è per certe cose e che, in realtà, maschera solo indifferenza. E, poi, perchè possiamo anche prenderci un pò in giro. Paradossalmente, una rete come RaiTre che fa del vissuto e del racconto degli italiani il suo Dna, è il posto giusto per lavorare nell’iper-realtà. Ci si può permettere di ridere di noi, dei nostri difetti, del nostro vissuto”.

In Colpi di sole, tutto questo accade nel negozio di un parrucchiere: “Un posto – proseguono gli autori – in cui siamo tutti un po’ a nudo, e dove si parla di tutto: dai difetti del nostro corpo a quelli della politica alla quale spesso rimproveriamo difetti che sono nostri”.

Il titolare del negozio di coiffeur è Rocco (Paolo Giovannucci), gay attratto dall’identità eterosessuale, che adora e critica l’universo delle donne: lavoranti e clienti un po’ sopra le righe, protagoniste di storie divertenti, ironicamente contagiose, a volte surreali. Storie con punte di cattiveria, dal tono scherzoso ma spesso irriverente, e che in chiave comedy tolgono il velo alle ipocrisie. E, in un universo pieno di donne, ogni tanto fanno capolino anche gli uomini (l’onorevole Attamante per esempio, interpretato da Antonio Petrocelli). Nel cast anche Monica Dugo, Chiara De Bonis, Roberta Cartocci, Laura De Marchi, Tiziana Scrocca.

Tra le chicche della sit-com, l’apparizione (ogni tanto) di Luciana Littizzetto, nei panni di se stessa. Beppe Tosco, che è anche autore dell’attrice, spiega: “Abbiamo cercato di mostrare quello che succede ad un personaggio famoso nella vita di tutti i giorni. Luciana ci ha fatto l’elenco di quello che le accade. Come quando sbagliano il suo cognome e la chiamano Lippizzetto: si arrabbia da morire”. Ed è così che la vedremo, ancora, sul piccolo schermo: per gli orfani delle sue apparizioni da Fabio Fazio, una piccola consolazione. 

Fonte: La Repubblica

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8 commenti

Kaworu

dio mio vi prego, no!

ancora la macchietta della checca parrucchiere???

no vi prego…

Johnny Golgotha

Ecco il modello di gay che la società italiana riesce ad accettare, quello parodistico della comicità di bassa lega; immagino già un trafiletto de L’Avvenire, o di qualche altro giornale di leccapreti, che indicherà questa trasmissione come prova che il tema dell’omosessualità è trattato nella maniera più corretta nella TV italiana, o magari come prova che la piaga omosessuale sta infettando i mass media, dipenderà dal contesto della discussione…

ydnac11

Perchè non fare meglio uno spin off del medico in famiglia con Oscar? Sarebbe bello!

Medico strutturato di asl (pezzo di carta filigranata e stipendio fisso, il sogno di tanti) gay (passi), amico di una ragazza (Ahia!) madre (AhiaAhiaAhia!) padre di suo figlio (AHIAAHIAAHIA) e stabilmente convivente col compagno (xxx).

Ale@work

@Kaworu

Questo stereotipo fa incazzare pure me, però ho visto le anteprime di quella sit-com e mi sembra che il protagonista non sia così “checca” benché parrucchiere 😀

La frase che mi sento dire più spesso quando faccio outing è “Ma daaaaai, non l’avrei mai detto, non assomigli per niente a un gay!” :-/

Vassilissa

Se c’è Luciana una guardata la possiamo dare….

@ kaworu e ale
pure Mastella ha un amico gay parrucchiere. 🙂

Kaworu

si ma ale, perchè non hanno messo, che so, un meccanico gay?

o un operaio?

o un medico?

o un manager?

no, il solito cazzo di parrucchiere. ci manca la lesbica camionista e stiamo a posto -.-

ancora non ho visto ‘sta sit com, ma mi fa incazzare proprio lo stereotipo.

anche a me dicono che non sembro lesbica, ma semplicemente perchè nelle teste della gente ci sono un mucchio di stereotipi, non capiscono che non ci sono poi ‘sti gran tratti distintivi…

bah

Giol

Il 10% della popolazione mondiale è omosessuale, ovvero UNA PERSONA SU 10.

La società ha bisogno di dati veri, non di prototipi televisivi.

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