L. Moratti è “espressione dell’ omofobia ideologica di destra”

Diciamo la verità: la decisione di sospendere il patrocinio e il contributo al festival del cinema gay a Milano non è frutto di un colpo si sole della Moratti ma una meditata decisione che si inserisce nel solco della nuova ideologia della destra clericale e fondamentalista. E’ una ideologia che solo la destra italiana ha sposato in Europa dove, infatti, non esitono sindaci omofobi. Bisogna andare all’est europeo per trovare sindaci che vietano le manifestazioni degli omosessuali e negano patrocini e finanziamenti.

Quello di Milano è un festival consolidato, che è in corso di programmazione in uno dei teatri più noti d’Italia. Se si decide di interrompere una più che decennale tradizione di patrocinioe di contributo vuol dire che si tende a Fare di milano un avamposto della destra neocon o teocon e ciò dove esiste la più numerosa ed operosa comunità omosessuale d’Italia.

Franco Grillini

Sinistra democratica
comunicato stampa

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36 commenti

stanzacentouno

Diciamo che i Milanesi se la sono anche un po’ cercata questa eh!La Moratti aveva già dimostrato ampiamente le sue capacità (la frase e’ sarcastica) durante la sua carica da Ministro dell’Istruzione (istruzione che a quanto pare su di lei non ha avuto nessun effetto).
In più l’hanno eletta Sincaco.
Chi e’ causa del suo mal pianga se stesso.
Forse la maggioranza dei milanesi la pensa come la Moratti, evidentemente.
Non c’e’ nulla da dire di più.Finche si mettono al potere certe “menti illuminate”, non ci si deve stupire del loro operato.

stanzacentouno

Diciamo che i Milanesi se la sono anche un po’ cercata questa eh!La Moratti aveva già dimostrato ampiamente le sue capacità (la frase e’ sarcastica) durante la sua carica da Ministro dell’Istruzione (istruzione che a quanto pare su di lei non ha avuto nessun effetto).
In più l’hanno eletta Sincaco.
Chi e’ causa del suo mal pianga se stesso.
Forse la maggioranza dei milanesi la pensa come la Moratti, evidentemente.
Non c’e’ nulla da dire di più.Finche si mettono al potere certe “menti illuminate”, non ci si deve stupire del loro operato.

jsm

la signora moratti rappresenta alla perfezione il concetto di stupidità umana..

Johnny Golgotha

L’omofobia c’è anche a sinistra, i cui esponenti al governo, per non esserne accusati, hanno avuto la grandiosa trovata di fare onorevole Vladimir Luxuria, il che dovrebbe schermare loro il culo da ogni sospetto di omofobia; quindi non importa se il governo attuale snobba i diritti dei gay ed annuncia di voler “ascoltare la piazza” riferendosi al Family Day, l’omofobia è SOLO di Destra

Vabbè, se è così siamo a posto, di che ci preoccupiamo?

jsm

credo che essere omfobo non sia nè di destra nè di sinistra: è stupido e basta

Stefano

La moratti è una di quelle persone grazie alle quali puoi dire: “se ce l’ha fatta lei ce la posiamo fare tutti”!

Flavio

E’ vero che gli omofobi sono tanti a sinistra, come anche i cattolici e i due sotto-gruppi non coincidono.
Però mi sembra ormai evidente questo: Cei e centrodestra sono alleati politici all’opposizione di un traballante governo di centrosinistra. Traballante perché ha al suo interno parte dell’opposizione clericale: Mastella e soci, gran parte della Margherita. La Cei detta l’agenda nei diritti civili, cioè fare niente di niente.
Alla caduta di Prodi per coerenza proclameranno il papa re…

Nickelgrey

Che l’intelighenzia milanese scopra oggi che ha un sindaco penoso non mi smuove minimamente.
Io son di Torino e al di la delle rivalità perenni tra Milano e Torino ho notato una differenza abissale tra le due città.
Torino è una città che anela a qualcosa, una città che da sempre è stata sfortunata, spesso dimenticata, quasi sempre maltrattata e identificata con i turni fiat.
(da sempre un gay milanese medio a torino non ci viene perchè la considera una “città da sfigati” – siamo a sti livelli).
Bene, dopo un certo punto Torino ha deciso orgogliosamente di riscattarsi, smuovendo intelligenze e saperi per poter raggiungere quell’importante appuntamento del 2006 che ha consentito alla città di cambiare aspetto non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico ma anche come mentalità. La strada da fare è ancora irta e lunga ma almeno la voglia di fare c’è.
Milano invece (era da molto che non la visitavo) è una città degradata, senza un piano per nulla, molto più sporca della media delle altre città (i palazzi e le strade sono coperti da una coltre di schifezze e grigiore veramente brutti), involuta su se stessa, uno spettro immobile della “milano da bere” degli anni ’80.
Attorno alla stazione c’è una enorme città senza niente, piena di immigrati (e non quelli onesti che lavorano, ma quelli che vivono quotidianamente di espedienti, perchè li si riconosce benissimo), uno sporco e un caos indecifrabile, un perenne rumore assordate di sottofondo di auto e bus (in barba alla tanto decantata – e lugubrissima ormai – metropolitana).
Quando sono sceso dal treno, arrivato a porta susa a torino, mi è sembrato di essere a Versailles o in svizzera: pulizia, alberghi e bar con le piante ordinatamente potate, traffico moderato, una piazza modificata e moderna.
Milano è una città che, se chiedi ad un suo abitante qualsiasi, viene definita una città “bellissima, dinamica, “avanti”, eccetera”, ma che curiosamente si svuota ad ogni weekend, ponte o festività corta. Questo per me è un segno del fatto che il milanese quando ha tempo, NON AMA stare nella sua città. Dovrebbe far riflettere i suoi amministratori questo fatto, ma evidentemente la riflessione non è una delle proprietà della casa delle libertà circondariali.
Il fatto che stia retroevolvendo è proprio evidente nel suo ultimo sindaco.
Quando ci fu la campagna elettorale, non mi pare che i gay milanesi (come del resto il motore intellettuale e culturale di milano) si siano dati molto da fare per l’altro candidato del CS che cmq ha avuto un buon risultato ma non tale da strappare il governo della città alla banda del buco.
Inoltre come ci si può meravigliare che, in tempi di prolassi uterini antidico e antilaicità, si facciano passi concreti verso il ritorno indietro nel riconoscimento dei diritti ai gay?
I gay milanesi SONO praticamente TUTTI di destra.
Ben gli sta, mi viene da commentare! Da una vita ci litigo, è ora che la destra faccia il suo mestiere e faccia vedere concretamente a questi gaylib quanto sono fessi e quanto son strumentalizzati dalla destra per meri scopi elettorali e non per principi di qualsivoglia entità.
Inoltre il festival del cinema gay di milano è una novità recente e assai inferiore come qualità e durata di tempo rispetto alla ben più nota rassegna di Torino.
Mi ricordo che sul portale di gay.tv non c’era MAI una parola sul festival cinegay di torino. MAI un link sulla homepage, quasi mai un articolo sulla rassegna che dura sempre quasi una settimana, con feste iniziative e quant’altro. C’era solo quello milanese.
La redazione di Gay.tv è di Milano. Ma parla solo di milano non parla d’altro.
Quindi ci si chiede anche quanta cortezza mentale e imprenditoriale ci sia in quella città. Se ne lamentò anche Moni Ovadia, milanese nel cuore, che lamentava appunto della pochezza intellettuale e vitale della sua amata città e lo faceva drammaticamente poichè la sua città la ama, ma pare sia rimasto uno dei pochi.
Il progetto televisivo di gay.tv è miseramente naufragato (e non mi si venga a dire per la mancanza di sponsor: IKEA ha fatto molte pubblicità con target gay ma stranamente non ne ho mai viste su gay.tv) e il portale non gode ottima salute.
Questo è il risultato di una mentalità che si schiaccia e si spalma su se stessa e che presto o tardi coinvolgerà altri settori (in realtà è già così ma poco se ne parla).

Sul fatto che l’omofobia sia anche nel centrosinistra, posso essere parzialmente daccordo. Quando a torino si organizzò il gaypirde, il gonfalone del comune di torino non c’era e l’unico esponente istituzionale presente era la presidente della regione, Mercedes Bresso.
Il comune di torino in ogni caso pone sempre il suo patrocinio a queste iniziative sia culturali che in ambito di manifestazione. Non si tira indietro. Non l’ha mai fatto.
In genere nei comuni di centrosinistra questi problemi NON ci sono.
Teniamone conto quando commentiamo queste notizie e cerchiamo di vedere le cose nei fatti concreti e non con “l’idea che”.
Chiaro che se vai in una sezione di rifondazione a Livorno e non parli della “topa” o ti danno del pisano o del “buho” ma qui si parla di estremi: nella casa delle libertà circondariali sono uniti come un sol’uomo nell’omofobia questo è chiaro lampante e non ci sono dubbi su questo.
Milano sta raccogliendo le cazzate che ha seminato in quasi 40 anni di amministrazione idiotissima e corrotta.
SI DIANO NA MOSSA LORO!

Un Socialista Europeo

La cosa veramente grave e` che tantissimi gay di Milano l’hanno votata e la rivoterebbero. Tra questi e tra tutti gli altri gay milanesi, quelli a cui frega qualcosa del festival del cinema gay sono una minoranza nella minoranza delle minoranze.

Un Socialista Europeo

Un’altra cosa. Non facciamo del facile qualunquismo dicendo che l’omofobia nella classe politica italiana sia uguale sia a destra che a sinistra. Se aveste tolto mastella binetti fioroni e purtroppo anche fassino, che di sinistra non hanno mai avuto nulla o non hanno piu` nulla, cio` che rimane non potete di certo accomunarlo al machismo dello psiconano o alla finezza culturale di Tremaglia, Borghezio o Calderoli.

Monsignèr

Bhè…Socialista…tutti assieme non puoi scriverli però eh…..

lik

@ Socialista

Con i se non si fa il mondo. In Italia la sinistra non omofoba (radicale o moderata) è alleata con integralisti cattolici omofobi. Dunque considera i diritti dei gay qualcosa di secondario.

anteo

sottovalutare la capacità eversiva della Sigra Moratti è oltreche stupido molto pericoloso

è un esponente di quella parte politica che, per raggiungere uno scopo, non bada a mezzi: per farsi eleggere ha chiesto i voti della destra impresentabile, nel contempo si è presentata come vittima perchè contestata alla manifestazione del 25 aprile, è un personaggio pericoloso, non una farsa. Inoltre sono ormai 15 anni che la destra governa Milano e di danni ne ha fatti parecchi sia da un punto di vista culturale (chiusura di scuole ecc), che abitativo, che sociale, molta attenzione va prestata a chi come Moratti-Decorato è ademocratico ma deve fingersi compatibile con la democrazia.

Nickelgrey

Si ragazzi va tutto bene ma questa mica piove dalla luna.
Se la sono votata i milanesi e molti, moltissimi gay milanesi!

Un Socialista Europeo

@Lik: l’alleanza serve per il governo, e non necessariamente sacrifica la propria identita`.
Non credo che Bertinotti, e nemmeno i radicali, pur essendo alleati con Mastella e Fioroni e sostengano il governo Prodi per questo abbiano rinunciato a lottare per i diritti degli omosessuali. Ben diverso e` l’atteggiamento di Fassino, che di fronte alla futura fusione con i DL per la nascita del partito democratico ha praticamente buttato nel water l’identita` dei democratici di sinistra da praticamente tutti i punti di vista: dalla laicita` alla lotta per i diritti delle minoranze. Concordo quindi nel dire che nel caso di Fassino i diritti degli omosessuali siano ormai secondari. Ma non estenderei tout court tale ragionamento a tutte le forze che sostengono il governo prodi, altrimenti non rimane proprio nulla, non credi?

stanzacentouno

scusae il messaggio precendente ha avuto qualche problema…dicevo…

“da sempre un gay milanese medio a torino non ci viene perchè la considera una “città da sfigati” – siamo a sti livelli)”
a dire la verità il gay milanese da Milano non si sposta proprio ne’ per andare a Toprino ne’ da nessun’altra parte che non sia N.Y., MIAMI,LONDRA, PARIGI o una tenuta in Toscana.
Il gay milanese e’ quanto di più standard possa esistere, e’ egocentrico e presuntuoso ela sua “idea” politica (as it were) e’ degnamente rappresentata dalla Moratti o d quel complessato di Stefano Gabbana, che oltre ad avercela a morte con i Gay che rivendicano i loro diritti e ad essere un cattolico itegralista (leggi bigotto) deve anche fare delle pubblicità in cui bacia una donna per dimostrare non si sa bene cosa a se stesso e forse anche a qualcun altro….. forse a sua mamma, che oltre ad avere un figlio gay ce l’ha stupido!!!

lik

@ Socialista Europeo

Nel programma comune i pacs non c’erano, quindi sono stati sacrificati sia dai radicali che da rifondazione. Per tutte le forze politiche i diritti dei gay sono secondari perché non portano voti fondamentalmente. Certo che allearsi con i cattolici integralisti sacrifica la propria identità. Mentre rifondazione non si sarebbe mai alleata con forze razziste, lo ha fatto con forze omofobe ben presenti nella margherita.

@ stanzacentouno

Scusate ma ci sono dei sondaggi sul voto dei gay milanesi per poter fare simili affermazioni? Segnalo che Chiamparino non ha partecipato al gaypride e che non è certo un simpatizzante della causa gay. Sia Torino che Milano sono due città poi il motore dovrebbe essere Roma dove c’è la capitale, dove c’è il potere. Solo che Roma è completamente diversa da Berlino, Parigi o Londra.

Nickelgrey

Veramente Chiamparino non ha parteciapato come sindaco al gay pride, ma il comune ha messo il suo patrocinio.
Non ci sono sondaggi (o meglio in realtà ci sono), ma conosco moltissimi gay milanesi di qualsiasi estrazione sociale.
Ma parte pochi sparuti sono tutti di destra. A Torino è l’esatto opposto.

@stanzacentouno
La penso come te ma non volevo essere così radicale. Cmq è vero lo snobismo dei milanesi raggiunge questi livelli.
La manifestazione di cinema gay e lesbico di milano (che dura due o tre giorni) è nata in antitesi a quella di torino. Non sia mai che si riconosce qualcosa di rilevanza a torino, per carità. A milano le cose le fanno meglio… SI VEDE!

@lik
Nel programma comune non c’erano i pacs ma c’erano chiaramente i DiCo. Cioè era scritto a chiare lettere che si intendeva dare un riconoscimento di diritti a quelle categorie di persone che erano escluse dai medesimi.
testualmente recita

“Unioni civili : riconoscimento giuridico di una forma di relazione capace di assicurare prerogative e facoltà e di garantire reciprocità nei diritti e nei doveri. Punto di riferimento è il lavoro svolto nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle “unioni di fatto e il Patto civile di solidarietà”, condotta dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati. Al fine di definire natura e qualità di tale forma di unione, non è dirimente il genere dei contraenti; va considerato, piuttosto, il sistema di relazioni (amicali, sentimentali, assistenziali, di mutualità e di reciprocità) – la sua stabilità e la sua intenzionalità – quale criterio qualificante.”

si trova a questa pagina:
http://www.elezioni-italia.it/programma-unione.asp

Kaworu

beh generalizzare così sui gay milanesi mi pare eccessivo…

non amo molto le generalizzazioni in effetti 😉

sarà che non mi ci riconosco per niente, forse perchè sono lesbica di provincia 😆 (30 km circa da milano)

ma non credo che tutti i gay milanesi (che poi perchè ci si dimentica sempre delle lesbiche? XD) siano come appunto si dice siano i milanesi medi e cioè fighetti e dei d&g ambulanti.

la mia ragazza è milanese “purosangue” diciamo, ma non c’entra niente con quello stereotipo. idem io.

il fatto che esistano gli idioti che guardano prima al portafogli e poi ai diritti è un dato di fatto, ma da qui a generalizzare ne corre 😉

TAVRVS

Scusate la voce fuori dal coro ma… questa e’ un blog dell’UAAR o dell’Arci-gay???
Non ho nulla contro il comportamento omossessuale, molto contro la cultura gay e contro le culture dell’identita’ in genere.
Pensate che Oscar Wilde o Ciajkovskij componessero i loro capolavori in base alla loro identità gay???
Penso ogni bene a tutti coloro che vivono la loro sessualità liberamente e penso ogni male delle stupide come la Moratti (detto per inciso “se ce l’ha fatta lei, puo’ farcela chiunque…” non è vero: noi non proveniamo da una delle famiglie più ricche d’Italia), ma forse non è il caso di finanziare più di tanto le lobby gay…
Forse, più che il cinema o la cultura gay, bisognerebbe finanziare di piu’ il cinama e la cultura italiani in genere…

Kaworu

ah se esistessero, queste lobby gay…

forse a quest’ora avremmo dei diritti, anzichè dei parlamentari che danno dei culattoni a milioni di persone.

Kaworu

(per inciso mi sa che wilde non avrebbe scritto il de profundiis se fosse stato etero…)

Fausto Sanna

@ TAVRVS
è appena il caso di ricordare che L’UAAR si occupa di laicità e di diritti civili che in uno stato effettivamente laico dovrebbero essere già riconosciuti. Tra i diritti negati, ci sono quelli dei gay: è semplicemente per questo che pubblichiamo notizie sull’omofobia. Quanto alle “lobby gay”, non ascolterai troppa Radio Maria?

lik

@ TAVRVS

“Non ho nulla contro il comportamento omossessuale, molto contro la cultura gay e contro le culture dell’identita’ in genere.”

Scusa ma che he problemi ti pone concretamente? Per essere contro qualcosa occorre avere dei motivi validi. Io sono ad esempio contro la lobby dei cacciatori semplicemente perché ci sono ogni anno decina di morti di UMANI collaterali di persone che girano tranquillamente nella natura e che molto spesso la fanno pure franca in tribunale.

“ma forse non è il caso di finanziare più di tanto le lobby gay…”

Hai ragione in Italia sono talmente potenti che ci invidiano in tutto il mondo per i diritti che abbiamo nel nostro paese. Essere insultati dalla mattina alla sera da politici e vescovi è effettivamente il sogno di tutti i gay del mondo.

Ren

@ TAVRVS,
dovrebbe essere chiaro che il punto non sono solo i finanziamenti ai gay. Il punto è che oggi tappano la bocca ai gay, domani la tapperanno con la stessa naturalezza ad altre minoranze poi ad altri ancora. La democrazia se si chiama tale deve garantire l’esistenza di tutti, i diritti civili di tutti. Non vedi che i gay in italia quasi non osano fiatare? La pressione sociale è enorme. Perchè levare anche questa piccola voce? Se anche i finanziamenti son di qualche migliaio di euro , non stona di più il MILIARDO di EURO dell’8 x mille ?
A quando il rispetto per tutti i cittadini ?

Giol

L’omofobia dovrebbe costituire reato. La Moratti dovrebbe essere processata per questo.

Ren

L’Europa ha condannato energicamente il reato di omofobia anche un mese fa. Voleva anche dire chiaramente chi incita all’odio qui in italia (la chiesa) come ha fatto per la Polonia ma i nostri esimi politici son riusciti a far cancellare i nomi degli omofobici dal richiamo europeo.
Continuano a fare orecchie da mercanti. Ma in cosa siamo Europei noi? Spiegatemelo. Siamo nè più nè meno al livello della Turchia.

Lorenzo

non diciamo cazzate: l’omofobia non è un reato. L’antipatia non dovrebbe essere punibile per legge, altrimenti Ratzinger potrebbe farmi causa e farmi sbattere in galera per 10000000 anni.
Ciò sia detto, fermo restando che non ho dubbi sul fatto che la Moratti non sia stata eletta perché è una persona intelligente e capace, ma perché quel nababbo del marito evidentemente se la voleva levare dai piedi qualche giorno a settimana (tornare a casa e trovare la Moratti in negligé dev’essere pesante!) e le ha pagato una campagna elettorale ricchissima.
Lasciamo perdere il confronto Milano e Torino: Torino è una città storicamente di sinistra, ma anche predisposta all’influsso francese, con una borghesia industriale laica e patriottica, diciamo alla Sarkozy. Milano invece è il modello del resto d’Italia, dove il peggio della sinistra d’antan (da dove vengono la Maiolo e altri residuati?) e il peggio della destra di oggi (mafiosi, corruttori, forze dell’ordine deviate) si sono combinati per produrre il nulla, che è appunto la Moratti.
I gay, come molti elettori italiani in simili situazioni, si sono fatti fregare da qualche specchietto per le allodole ben scelto: una povera finocchia messa in una lista pro-Moratti (unico caso in Italia di candidato apertamente gay nel centro-destra, si noti bene), qualche frase generica di Dolce e Gabbana e voilà, votare Moratti diventò radical-chic.
Ferrante, d’altra parte, era troppo impegnato a rincorrere i moderati per corteggiare l’elettorato che logicamente avrebbe dovuto essere il suo.
Per finire: le culture settarie non piacciono a nessuno, TAVRVS. Il fatto triste è che a discutere di omosessualità rimangono solo i gay e le lesbiche perché agli etero dell’UAAR dei diritti dei gay interessa poco. Ancora adesso a casa di amici ‘progressisti’ il marito arriva a casa, si toglie le scarpe e si siede in poltrona, mentre la moglie serve la cena e poi sparecchia.
Il ’68 aveva già poco da insegnare nel campo dei rapporti tra i sessi e i generi, ma anche quel poco in Italia non l’ha proprio insegnato…

Maria

@ Lorenzo:

fai confusione. Non puoi mettere allo stesso livello omofobia e simpatia. L’omofobia e’ razzismo bello e buono e incita anche alla violenza.

Asatan

Io spero che non cancellino mai il festival di Milano.
Gente io purtroppo non ho ne i soldi ne il tempo per andare a quello di Torino (magari!)

Cmq piano con le generalizzazioni io sono di Milano e sta città stamplate e mezza matta la amo, pur con tutti i suoi difetti. Così come ha anche i suoi gran pregi.

Anni fà ho avuto il piacere di visitare Torino. Splendida città, quello chi mi lasciò di sasso è quanto fossero scostanti i torinesi che ho avuto di incontrare. A differenza vostra però non mi è vai venuto in mente di pensare che tutti i torinesi fossero degli stronzi freddi, mi son sempre detta “Miii che sfiga!! Ma li ho baccati tutti i torinesi scassaballe! La prossima volda vado a caccia di quelli simpatici!”

La moratti? Una gran stronza. Politicamente parlando il problema è che a Milano la sinistra non ha presentato dei candidati granchè credebili. Difficile convincere qualcuno a votare pre te quando sembri mille miglia lontano dalla gente.

stanzacentouno

@ TAVRVS
piantiamola con queste storie delle lobby gay per cortesia, perche’ chi ne parla e’ evidente che riporta solamente le parole di altri non conoscendo l’argomento.
@LORENZO…..quindi a HITLER gli EBREI erano solo un po’ “antipatici”? bah!

TAVRVS

Vedo di aver suscitato molte reazioni, quindi mi sa che sara’ meglio chiarire qualche termine del discorso, almeno per come li intendo io:

1) Le LOBBY GAY: non sono cosi’ stupido da immaginare una specie di Massoneria gay che trama nell’oscurita’ per prendere il potere…. queste evidentemente sono stupidaggini!
D’altronde, allora la Chiesa cattolica dovrebbe essere la vera associazione italiana degli omosessuali, visto che la quantita’ enorme di preti gay. Tanto per parlare di cose che conosco, nel paese del sud dove vivevo fino a poco fa si sono insediati quattro parroci nuovi in pochi mesi: tutti evidentemente effeminati!
Chiusa la parentesi, per lobby gay, intendo, forse impropriamente, il fenomeno – secondo me abbastanza evidente – per cui, se non proprio gli omosessuali in quanto tali, molte persone con una struttura della personalita’ androgina stanno costruendo e diffondendo – piu’ o meno spontaneamente magari – una serie di idee, una “cultura” per cosi’ dire, che vede l’essere gay come il centro di una struttura identitaria. Il fatto poi che molte persone con questa personalita’ androgina lavorino in determinati settori (moda, teatro, alcuni eneri musicali, spettacolo, televisione ecc.) fa si che queste idee si diffondano molto in fretta.
Quanti stilisti non gay ci sono in Italia? quanti musicisti di musica barocca? quanti attori? quanti ballerini?
2) OMOFOBIA: e’ la paura, che molti uomini (o cosiddetti uomini) hanno dell’omosessualita’, soprattutto maschile, perche’ inconsciamente temeno di diventare omosessuali (reprimono le loro ttendenze omosex nell’inconcio). Io, vi assicuro che questa paura non ce l’ho. Per quanto riguarda antipatie e simpatie che dovrebbero diventare reati, credo che simili atteggiamenti fanatici si commentino da soli…
3) Purtroppo non sono un clericale, ma una delle bestie piu’ rare e strane che possano circolare… un laico di destra….

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