La Bibbia come libro di testo in tutte le scuole. E’ la proposta che l’associazione culturale “Biblia” ha presentato, nei giorni scorsi, al ministro della pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, forte di una petizione con oltre diecimila firme. L’appello è stato sottoscritto da cattolici, protestanti, ebrei, personalità del mondo della cultura italiana, sia credenti sia non credenti. E da noti intellettuali: Massimo Cacciari, Furio Colombo, Tullio De Mauro, Umberto Eco, Margherita Hack, Gad Lerner, Gianni Vattimo, Gustavo Zagrebelsky, Tullia Zevi. La proposta di introdurre la bibbia nella scuola pubblica, come testo di studio alla pari dell’Iliade, dell’Odissea, dell’Eneide, o della Divina Commedia, è ora nelle mani del responsabile di viale trastevere. Si tratta di un’iniziativa che parte da lontano: è dal 1989 che l’associazione “Biblia” (nata nell’84) si batte “per valorizzare, al di là delle ipoteche confessionali, il grande codice dell’umanità”. E ora arrivano commenti anche dal mondo politico. “Una bellissima proposta che va senz’altro sostenuta”, dice il deputato Ds Giuseppe Lumia, secondo cui la Bibbia è anche “un grande ponte verso le civiltà e le religioni semitiche”. Per la teodem della margherita, Paola Binetti, lo studio della Bibbia, offre un approfondimento sulle “radici cristiane dell’Europa” e sui “valori, della legge naturale espressa dai dieci comandamenti”. Ma c’è anche una ragione in più, che “è offerta dal confronto con le altre religioni, che sembrano fondare la loro tradizione su una conoscenza molto chiara e approfondita della loro dottrina, cosa che obbliga anche noi ad una conoscenza molto attenta di questo testo”. […] Una voce del tutto contraria è quella, invece, dalla deputata transgender Vladimir Luxuria di Rifondazione: “Intanto sono favorevole a sostituire l’ora di religione con la storia delle religioni – spiega la parlamentare – perché credo molto in una scuola pubblica non confessionale. Viviamo in una società che diventa sempre più multietnica, nella quale il numero degli studenti di altre religioni è sempre più numeroso”. Per Luxuria, quindi, chi vuole che i figli imparino la bibbia “li può mandare al catechismo”. Invece, conclude la deputata, “l’idea di porre un’attenzione maggiore su un libro religioso, piuttosto che su altri, facendolo diventare un testo base a scuola, mi sembra discutibile anche dal punto di vista della difesa della laicità”.
La Bibbia libro di testo a scuola?
212 commenti
Commenti chiusi.
Sarebbe una cosa meravigliosa. Se finalmente venisse studiata come un qualsiasi classico, si inizierebbero a formare persone che hanno su di essa una cultura effettiva e non imparaticcia, come quella che deriva dal catechismo e tanti, ma proprio tanti, aprirebbero gli occhi su cosa *effettivamente* c’e’ scritto dentro.
Se il corso di studio biblico sarà effettivamente di carattere storico/letterario e non esegetico, sarebbe il più grande boomerang che la chiesa possa immaginare di aver lanciato.
Io credo che quest’idea andrebbe sostenuta con tutte le forze e attentamente monitorata nel suo svolgimento.
Facciamo leggere la bibbia e analizziamola per quello che è, ovvero un testo di fantasia anacronistico e borioso, spogliamolo del sacro e riduciamolo alla pari degli altri pacchi di fogli.
Potrebbe essere il primo passo perchè il relativismo colpisca nel cuore la fede cieca nelle sacre scritture, mi stupisce che Luxuria non abbia capito quale autogol potrebbe essere.
Infatti io son dell’idea che si debba introdurre tutti i testi delle principali religioni mondiali così da metter sul piatto della bilancia le tonnellate di fandonie ivi contenute, facciamo un bel libro di testo con la summa di Torah, Corano, Sutra del Diamante, Libro del Mutamento, Veda, Canone Taoista, Zend Avesta, etc …
Vediamo come si comporta la gente di fronte a tutti i sedicenti possessori della verità.
Da ateo non faccio che consigliare ai miei amici credenti di leggere la bibbia.
Qualcuno di loro l’ha fatto ed ha iniziato a pensare come me.
la mia paura è che non venga analizzata in maniera obiettiva…
e da gente parziale tipo insegnanti di religione o ciellini vari…
Se la Bibbia fosse adottata come libro di testo io, insegnante di Fisica in un Istituto superiore ,potrei leggere dei passi durante le mie lezioni e far notare tutte le atrocità le stupidaggini scientifiche e la barbarie di Jahvè: questo sarebbe il modo migliore di contribuire alla crescita culturale e umana degli studenti. Attualmente invece è l’insegnante di religione che racconta le sue favole prese da un testo scritto dai vescovi e quindi censurato e falsificato.
Sono d’accordissimo. A patto però che si studi per quello che è, ossia un romanzone.
Condivido le vostre perplessità poichè son le mie, inoltre siamo in Italia e sappiamo come potrebbe finir la cosa, però se fosse un’analisi logica e non dogmatica sarebbe il modo migliore per smontare ogni paragrafo in essa contenuto. Odifreddi docet.
E’ vero che studiarla senza quel ‘velo magico’ ne fa scoprire tutti difetti e le contraddizioni, ma pensate che si insegnerebbe ciò o che è il testo sacro più stampato al mondo, ispirato da dio e fondamento dello stato italico?
Classi di ragazzini che studiano la Bibbia col crocifisso appeso al muro? Vestiamo gli insegnanti con una tunica e orniamo le cattedre di fiori a questo punto… facciamo recitare una Ave Maria a ogni campanella, ma pronunciata con spirito critico…
Io emigro.
non verrebbe studiato come romanzone…..scommetto che i ragazzini dovrebbero poi imparare i salmi a memoria e recitarli per l’interrogazione per qualche insegnante fanatico non di religione….
bhà..sarà ‘na scemata, magari sarebbe data da legger nelle ore di religione……mi sembra una cosa stupida…io voto per l’ora di storia delle religioni….
temo la “profezia” di monsignèr…
Ok,pero’ introduciamo anche i libri di Odifreddi pero’
Ho paura che KAWORU e Monsignèr abbiano ragione.
Il problema sta proprio nel modo in cui verrebbe strumentalizzata l’introduzione di questo romanzo nei libri didattici.
Non sarebbe sicuramente una mossa a favore del laicismo, lo sapppiamo benissimo e sono d’accordo con Luxuria, che secondo me ci ha visto lungo.
Altra cosa sarebbe stata se si fossero intrdotti anche altri libri, come ad es. il Corano.
ma credo che con tutto quello che devono studiare i giovani, non ce ne sarebbe il tempo.
L’introduzione della sola Bibia non sarebbe che un’altra scaramucia vinta dai teocon.
MOLTO PERICOLOSO…molto!
La cosa mi intristisce anche perchè ho visto il nome di Margherita hack tra i sostenitori.
Ma nondsarebbe meglio interodurre un bel libro di astofisica invece della Bibbia.
mah
Mi sa tanto che staimo andando indietro invece che avanti.
Ulteriore riflessione: chi le fornirebbe le bibbie agli studenti? Lo stato non più laico? I vescovi direttamente? Una associazione finanziata con l’8×1000 come il forum del family day?
Ci sono troppi libro molto più importanti della Bibbia, per sprecare tempo a cavolate del genere… …che stupidaggine…in più firmata anche da Hack..veramente scioccante !!
OT: io invece dovrei mangiarmi un vocabolario….ho fatto tanti di quegli errori da sfiorare la dislessia grave…HAHAHAH! … E’ LAFOGA DEL MOMENTO!
Vorrei spezzare una lancia a favore dell’associazione “Biblia”, di cui possiedo il “Vademecum per il lettore della Bibbia”: è un ottimo strumento di lavoro, scientificamente inappuntabile. Da laureato in scienze storico-religiose non sono ovviamente contrario a che si studi la Bibbia: è stato proprio lo studio scientifico della Bibbia e delle religioni (Simon, Wellhausen, Strauss, Renan, Loisy, Bultmann…) che ha iniziato a mandare in crisi le più che millenarie certezze sul cristianesimo. Del resto, cos’ha fatto recentemente Odifreddi, se non una lavoro di critica logico-linguistica sulla Bibbia?
Il problema, come al solito, è quale tipo di studio può essere attualmente messo in pratica all’interno della scuola italiana: su questo ho i miei fortissimi dubbi. Ma li ho anche su tante altre materie…
Non abbiamo bisogno del manuale per roghi
anch’io ho le stesse preoccupazioni e perplessità, se si studiasse come semplice letteratura sarebbe un conto, ma poichè qua in italia si fanno le cose in modo barbaro non mi aspetto niente di nuovo da questa vicenda.
Caro raffaele, e’ assolutamente vero quel che dici.
Il problema , come si diceva e’ che non si puo’ garantire che lo studio della Bibbia non venga strumentalizato per indottrinare al catto-cristianesimo.
Sarei d’accordo se la Bibbia venisse studiata insime ad una appendice scritta da Odifreddi.
Ma siccome sappiamo tutti benissimo che così NON sarà…trovo l’iniziativa veramente PERICOLOSA!
E comunque le altre materioe, anche se non vengono insegnate nel migliore dei modi, se non altro non cercano di creare dei nuovi teocon, mentre questa operazione potrebbe essere davvero l’inizio della fine del laicismo , come lo si intende qui.
Ricordati che non tutti hanno la capacità di discernere.
E che l’indottrinamento , negli anni della scuola e’ facilmente attuabile, sulle giovani menti – tabula/rasa.
Pericoloso, molto pericoloso, ribadisco!
Come verrebbe messa in pratica questa cosa è nostro compito monitorare e indirizzare, proprio per evitare che venga strumentalizzato a fini di proselitismo.
D’altra parte l’ora di religione è stata resa facoltativa, non è che possa ridiventare obbligatoria passando per la finestra.
Per tacere del fatto che molti studenti non cristiani se ne potrebbero (più che probabilmente) lamentare, se davvero fosse fatta con fini diversi da quelli storico/letterari.
D’altra parte noi studiamo molto Dante e molto meno Shakespire per dire.
Ogni cultura ha le sua fondamenta. E la Bibbia fa parte integrante di queste fondamenta, così come Galileo o Sant’Agostino, Giordano Bruno e Manzoni.
Quindi ben venga uno studio approfondito della Bibbia, vedremo fra 20 anni a chi avrà giovato.
e poi vorrei tanto capire le motivazioni della Hack o Gustavo Zagrebelsky, sarebbe utile capire perchè hanno firmato.
io rimango cumunque contrario perche’ ammettere che la Bibbia faccia parte della nostra cultura la trovo una forzatura.
Allora torniamo al fatto che il Cattolicesimo e’ una religione di stato e che il crocificco va lasciato perche’ e’ nelle nostre tradizioni e via dicendo
Mi rendo conto che dal punto di vista di chi non crede studiare la Bibbia sia una perdita di tempo. Credo che pero’, comunque uno possa pensarla, anche da ateo, non si puo non tenere presente che la Bibbia ha contribuito sicuramente alla nostra cultura. Per cui l’idea secondo me non sarebbe da scartare. Personalmente poi distinguerei fra religione (per cui se non sbaglio esiste ancora l’ora di religione facoltativa), e studio della Bibbia, che dovrebbe essere fatto da un punto di vista soprattutto storico e storiografico
ma scusa Aquila, ciome fai a parlare di SRTORIA quando parli della Bibbia che e’ tutta una invenzione!?!?!??!
Non c’e’ nulla di storico .
A me no che tu ritenga un fatto storico che un uomo via 800 anni e altre baggianate simili
Io sono daccordo con Luxuria. Anche perché, mentre la Divina Commedia, l’Iliade, l’Odissea, sono opere che per tutti sono frutto della fantasia degli autori, la Bibbia come verrebbe introdotta? come opera di uomini o parola di Dio? Nella cultura ebraica in molti casi la Torah e Dio sono la stessa cosa. Io credo che l’analisi del Vecchio e Nuovo Testamento non possa essere fatta obiettivamente, nelle condizioni in cui verrebbe introdotta nelle scuole italiane e non solo italiane. Io sono invece per l’abolizione dell’ora di religione. Io mia figlia l’ho sempre esonerata, poi lei deciderà quello che vorrà.
Condivido in pieno le preoccupazioni di Kaworu e di Raffaele.
D’altro canto non studiarla sarebbe come censurarla.
E rinnegare parte della nostra cultura.
Speriamo nel buon senso degli insegnanti anche se non mi illudo molto.
Di gran carriera verso i regimi mediorientali!
Certo, sarebbe interessante conoscere le motivazioni dei fondatori della UAAR.
ma la bibbia a scuola non l’ha messa la Dc…e la mette la Margherita????
ma mi faccino un piacere…pensino ai problemi veri del paese…ai precari, alle leggi porcate….a diminuire le tasse…..ma pensino ai problemi della gente…..invece che pensare a queste cazzate e prender una fraccate di baini al mese per discore di bibbie e non bibbie….
Io continuo a non capire l’aggancio che fate tra la nostra cultura e la Bibbia, scusate…
mi sembra un ipocrisia dire che la Bibbia fa parte della nostra cultura e poi proclamarsi ATEI.
La Bibbia non e’ proposta come un romanzo (anche se lo e’) e il perioclo sta tutto lì.
Dante non voleva davvero far credere che l’inferno ed il paradiso etc fossero come lui li descriveva, la Bibbia si.
C’e’ una differnza fondamentale.
Lady Godiva:
> D’altro canto non studiarla sarebbe come censurarla.
> E rinnegare parte della nostra cultura.
Pardon? Non si studiano i Veda, li stiamo censurando? Parte della nostra cultura è “L’interpretazione dei sogni” di Freud, lo dobbiamo studiare a scuola?
Si anche a me piacerebbe conscere le motivazioni che hanno spinto menri del comitato di garanzia della UAAR afirmare una imile petizione.
A chi bisogna scrivere?
stanzacentouno.
forse con un’overdose di indottrinamento otterremo qualche ribellione.
Con il ciellinismo strisciante che abbiamo attualmente non abbiamo ottenuto nulla
di concreto, neppure tra i duri e puri della sinistra.
Monsignèr,
non so che dirti. Sono senza parole anch’io.
Diciamo che cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno, ok?
E sarò grata per qualsiasi motivazione da parte della UAAR.
Già mi sento Don Chisciotte, non vorrei sentirmi Stanlio.
Sì infatti possiamo sempre arrivare a livello Polonia… la teoria della ‘vaccinazione’ non ha funzionato col Berlusconismo, figuriamoci con la Bibbia che è tanto buona e cara…
@Lady Godiva: le overdose di indottrinamento , normalmente portano al lavaggio del cervello e non alla libertà di pensiero.
Ricordiamoci che la condizione di ATEO e’ molto scomoda anche e soprattutto a livello psicologico.
Ci si sente normalmente “tagliati fuori”, non si ha il conforto di nessun “ente” soprannaturae, bisogna cavarsela con le proprie forze perche dal cielo non scenderà nessuna manna.
E sappiamo benissimo quanto la gente sia debole (basta guardare non solo il successo delle religioni , ma di qualsiasi altra pratica esoterica ed i soldi che per esse vengono spesi).
Quindi auspicare un risveglio illminato delle menti mi sembra oltemodo ottimistico.
Ribadisco il fatto che avendo sottoscritto l’affiliazione a questa UNIONE (UAAR), vorrei conoscere le miotivazione che hanno portato alla sottoscrizione della suddetta petizione.
Sarebbe anche interessante sapere in quali e quanti altri paesi europei la Bibbia costituisce materia di studio nella scuola dell’obbligo, fuori dall’ora di religione.
Stanzacentouno
non so che dirti.
IO NON HO FIRMATO,
poco ma sicuro.
@Lady Godiva
mah …non mi risulta che la bibbia sia STUDIATA in nesuno stato….potrei sbagliarmi…
stanzacentouno
chiedi una motivazione in alto, non a me.
La chiedo pure io.
Sono allibita, ma cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Non saranno incoscienti spero.
@Lady Godiva
scusa forse mi sono spiegato male.
La motivazione non la stavo chiedendo a te, e’ logico, anche perche’ non mi risulta che tu faccia parte del comitato di garanzia della UAAR …:-)
la stavo chiedendo ai membri del comitato che hanno firmato
Avrei trovato cortese da parte della UAAR informarci della decisione prima di firmare.
Ciò non avrebbe tolto a nessuno il diritto di firmare in ciò che crede,
ma ci avrebbe evitato una sorpresa di questa portata.
Diciamo che mi sento come chi, confidando nella Polizia, vada a denunciare un reato
per poi accorgersi che il poliziotto è connivente.
Alla peggio apriamo un nostro sito a parte
(bicchiere mezzo pieno)
L’iniziativa è lodevole (a me personalmente le motivazioni della Hack o di Zagrebelsky non sembrano un mistero, comunque potete chiedere a loro) ma dal punto di vista pratico ci sono diversi problemi: oggi la maggior parte dei laureati in lettere, filosofia e storia non è obbligato a seguire corsi specialistici di storia e filologia semitica, ellenistica, o letteratura cristiana antica. Se la Bibbia diventasse parte integrante del curricolo di queste materie, dovrebbero farlo tutti.
D’altra parte, uno studio della Bibbia o di altri testi religiosi come materia alternativa alla religione cattolica, non avrebbe molte possibilità di essere un insegnamento serio, visto che quello “concorrente” in genere non lo è. La moneta cattiva, si sa, scaccia quella buona. Per cui difficilmente si troverebbero insegnanti disposti a sobbarcarsi studi impegnativi per insegnare la materia.
Se quelle sono le parole precise di Luxuria, devo dire che merita i soldi delle nostre tasse.
Flavio
>Pardon? Non si studiano i Veda, li stiamo censurando? Parte della nostra cultura è “L’interpretazi…
Cosa c’entrano i Veda? Guarda, a me la cultura orientale interessa molto, e ritengo che buddismo einduismo abbiano tecniche molto interessanti, pero’ converrai con me che i veda non c’entrano nulla con la nostra cultura europea. Mentre sulla Bibbia (vecchio e nuovo testamento) e’ fondata tutta la nostra cultura
I modi di leggere un testo come la Bibbia sono diversissimi: dall’approccio letterario a quello storiografico. Io ritengo personalmente la Bibbia un testo non all’altezza di un’Iliade dal punto di vista letterario, anche perchè è un testo molto disomogeneo.
Interessante invece l’approccio storiografico, che può essere visto sia come l’analisi dei contesti storici che hanno portato alla genesi della Genesi (scusate il bisticcio!) e degli altri libri che compongono la Bibbia, sia come analisi dell’influenza della Bibbia sulla cultura successiva.
I rischi di una lettura ideologizzata della Bibbia ci sono, ma mi pare che lasciare in mano alla CCAR il monopolio dell’interpretazione (distorta) di questo testo sia ancora peggio.
Non dimentichiamo che uno dei punti principali della riforma protestante stava proprio nella possibilità di leggere la “parola di Dio” direttamente da parte dei fedeli. Ovviamente questo ha portato a una varietà incredibile di diverse interpretazioni dei testi biblici e alla deriva della pletora di diverse religioni e sette. Ma anche questo potrebbe essere un interessante argomento di studio.
L’appello, che si trova in http://www.biblia.org/appello2.pdf, è molto “neutro” e come tale sottoscrivibile da persone con posizioni politiche e ideologiche molto diverse. Per questo non mi stupisco di trovare tra i firmatari personalità come Margherita Hack e Vattimo insieme ad insigni biblisti.
Comunque i firmatari non sono noti per essere particolarmente ottusi,
quindi avranno avuto le loro buone motivazione.
Che sarebbe cortese farci conoscere, ad una ad una.
Farei presente a Raffaele Carcano che la difesa della laicità è molto più facile e meno pericolosa per un nome illustre, in una posizione di prestigio, che per le molte persone comuni che quotidianamente rischiano la derisione e l’esclusione.
Diciamo che noi umili laici non siamo invitati in nessuna trasmissione, né da Vespa, né dalla Dandini.
Mauro,
potevano quantomeno avvisarci anche se non siamo padroni del sito.
Ma così è una delusione e sa di tradimento, per dirla tutta.
Anche perchè le notizie pubblicate in questo sito deridono spesso, anche più del necessario,
le credenze bibliche e cristiane.
Quindi mi sento un tantino ingannata, sperando che sia a buon fine.
A questo punto mi faccio ciellina che almeno ho il mio buon tornaconto.
@ Mauro Ghislandi
IN QUALI E QUANTI PAESI EUROPEI la Bibbia è oggetto di studio nelle scuole??
aquila,
ci saraà la tua (contro) cultura fondata sulla Bibbia.
Io non mi ci riconosco in una cultura fondata sulla Bibbia e le tradizione che ne derivano, le subisco passivamente perche’ sono troppo radicate per potyerle stravolgere (le festività, tanto per fare un esempio).
Vorrei portare come esempio (negativo) un eventio che si sta verificando in U.K.
Una fabbrica jha dovuto VARIARE i propri turni di lavoro per poter permettere ai mussulmani di pregare.
Speriamo che ci siano solo Cristiani e Musulmani in quella fabbrica, perche’ se su 1000 persone che ci lavorano ci fossero rappresentanti, non dico di tutte, ma di una decina di religioni, non ci si potrebbe piu’ lavorare.
Non e’ possibile fondare la cultura sulle religioni.
Se si vuole seguire un credo ognuno eì’ padrone di farlo A CASA PROPRI e senza INTERFERIRE con gli altri che hanno il diritto di pensaral, anche loro, come meglio credono
ma pare che tu AQUILA (DI NOME MA NON DI FATTO) questo non lo capisce e che faccia della tua prepotenza l’arma con la quale difendere il tuo credo, come del resto hanno fatto e stanno facendo tutti i tuoi “fratelli”
stanzacentouno
a me non delude Aquila.
Aquila è sempre stato limpido.
A me delude enormemente lo scarno comunicato della UAAR a dadi già tratti.
Aquilotto,
rimetti la tua madonnina.
Ora non credo più che tu sia un troll.
Caro Mauro Ghislandi,
come già detto nelle conversazioni piu’ in alto, il tuo e’ un discorso condivisibile.
Il problema e’ che non sembrerebbe necessario introdurre un simile studio nelle scuole.
Senza tra l’altro nessuna garanzia che questo studio non venga strumentalizzato a fini di proselitismo.
Di questo, secondo me la UAAR dovrebbe farsi garante.
Perche’ e’ facile parlare, ma qui mi sembra che stiamo andando un po’ troppo sull’ideologico per concretizzare le nostre posizioni in maniera piu’ “concreta” appunto.
Se il discorso laicismo – ateismo continua a d essere portato avanti solo su basi teoriche continueremo ad essere qui a parlarci addosso.
Prima di sottoscrivere una simile petizione credo che andrebbero valutate un po’ pu’ attentamente le conseguenze che potrebbero derivare dal fatto che chi andrebbe a proporre il testo nelle scuole non e’ garanttio che sia a un alto livello di imparzialità.
Per Mauro Ghislando
copia incolla dall’appello citato:
È necessario che la scuola italiana si accosti, in modo culturalmente maturo, ai testi sacri che
hanno dato forma alle tradizioni religiose, alla storia, alla civiltà di cui siamo figli.
Solo la scuola ITALIANA??
E come mai non le altre in Europa?
Sono un po’ dubbiosa….
secondo voi, parlando di Sodoma e Gomorra, verrebbe posto più l’accento su Dio che condanna a morte i sodomiti o sul fatto che Egli salva Lot, considerando un uomo giusto uno che abusa delle figlie minorenni?
Stanzacentouno
siamo irrimediabilmente in Italia.
E la firma di questo appello lo dimostra.
Odifreddi ha firmato anche lui?
@Ladi Godiva
> Aquilotto,
> rimetti la tua madonnina.
Grazie cara (ho cambiato link pero’)
stanza one’o one, non ho capito bene perche sarei prepotente, ma se lo dici tu……
Vassy,
a questo punto non ha alcuna importanza di chi dica cosa.
Non ci si può fidare di nessuno, come accade in un qualsiasi paese mafioso.
Sono semplicemente attonita non dalla firma in sé, quanto dalla mancata anticipazione di questa firma. Con tutte le vaccate che pubblicano come notizia in questo sito,
questa sì che sarebbe stata una notizia di interesse. E di trasparenza.
Cazz, Aquilotto
non hai un sito meno dark?
Non so se in altri paesi europei si studia la Bibbia nelle scuole. Ma so che nei paesi di cultura protestante la lettura della Bibbia era molto più diffusa che nei paesi cattolici. Nella tradizione cattlica la lettura della Bibbia e del Vangelo e la loro interpretazione è riservata alla Chiesa. Conseguenza è che una percentuale irrisoria di cattolici ha letto anche solo in parte la Bibbia.
Come ho scritto in un altro post, io alle medie lessi anche brani del Ramayana (che è molto divertente). E leggevo anche una parafrasi della Bibbia di una casa editrice cattolica. Allora ero un bravo bimbo cattolico, ma anche allora qualche dubbio sul Dio degli Ebrei frullava nella mia testolina. Per esempio non capivo perchè quel Dio cattivo e violento contro i nemici degli Ebrei fosse lo stesso Dio che amava tutti gli uomini.
La Bibbia è piena di contraddizioni evidenti anche a un bambino, facciamola leggere, non commettiamo l’errore di sottovalutare l’intelligenza dei giovani!
Aquilotto,
io prendo qualcosa di più “classico”
Non vorrei innescare una polemica inutile.
ma ho sempre ritunuto la politica della UAAR un po’ blanda e poco possibilista rispetto alle azioni da compiere.
E questa secondo me e’ la riprova.
Un messaggio come quello di Ghislandi mi lascia sempre piu’ perplesso.
Mentre l’ostruzionismo incontrato su temi”attvi” e’ sempre piuttosto alto.
Le associazioni come questa, se persistono solo ed esclusivamente a livello filosofico, non poteranno a molto.
L’avallo di una petizione del genere contrasta a mio parere con i fondamenti della UAAR.
Necessita una speigazione che abbia un senso e che non parli di”UN TESTO COME UN ALTRO” da studiare perche sarebbe da ipocriti.
Sappiamo tutti benissimo che non e’ così ed e0 inutile nascondere la testa sotto la sabbia.
O abbiamo ancora paura?
Sono piuttosto amareggiato.
Scusate lo sfogo!
ok, Mauro
grazie per la tua risposta, almeno è una risposta.
Speriamo in bene.
Rimane la delusione che nessuno si sia degnato di informarci di questa iniziativa.
Forse alcuni di noi avrebbero firmato anche loro.
Così mi pare che la Prof. Hack si sia comportata quantomeno con noncuranza.
stanzacentouno
io mi sento tradita e strumentalizzata.
Come quando affittarono una sala di conferenze in un complesso cattolico
qui a Varese.
Insomma, soldi alla Chiesa.
@Lady Godiva
guarda questo allora. Se ti capita di passare da Loppiano (Incisa val D’Arno…)
Adesso ti saluto, scappo
(ti verra da ridere, ma devo andare ad un rosario. Viene da ridere anche a me sentendo le vostre risate. Del resto rido sempre anche io, dicono che fa bene alla salute)
Un abbraccio
Certo che hai degli hobbies, aquila, che potresti anche appendera al chiodo, daiii!!
Non sottovaluto i giovani perchè sono un giovane….
bhè il rosario è molto utile….leggevo su “Come smettere di farsi le seghe mentali”…
Per Lady Godiva,
l’appello è rivolto alla scuola italiana semplicemente perchè è fatto da un’associazione italiana e sottoscritto da Italiani.
Quanto al fatto che un membro del comitato di Presidenza dell’UAAR abbia sottoscritto l’appello non mi fa sentire “tradito” in alcun modo. In primo luogo perchè non vedo violato nessun articolo del nostro Statuto e poi perchè l’adesione all’UAAR non deve significare di essersi posti sotto tutela dell’UAAR nell’esprimere le proprie opinioni.
Fortunatamente all’interno dell’UAAR vi è una grande apertura e varietà di opinioni, ovviamente nei limiti degli scopi statutari.
Cazz,
almeno quel catto-troll di Aquila è rompiscale ma trasparente.
Dove sono Zorro e gli altri?
Mi serve una consolazione in questa melma.
La Hack, ma è terribile! Qui Luxuria ha detto esattamente ciò che uno stato laico dovrebbe fare: si studiano tutte le grandi opere di tutte le religioni, con le loro culture e la loro storia, oppure si torna indietro di 50 anni!
Mamma mia è terribile sta cosa!
Chiaramente sta di fatto che se fosse per me le ore dedicate allo studio delle cazzate le dedicherei all’approfondimento di matematica e scienza, roba che in questo paese i matematici e gli scenziati sono considerati tipo dei maghi, nei migliori dei casi, o, nei peggiori, degli svitati spettinati che vivono in un mondo tutto loro. In questo paese è più importante sapere com’è strutturato l’inferno nella divina commedia piuttosto che la matematica (cito questa perchè in Italia è l’emblema della magia, dell’astrazione e dell’inutilità). Ho fatto il liceo scientifico e vi assicuro che comunque erano di più le ore dedicate alle materie letterarie ed al latino rispetto a quelle dedicate alle materie scientifiche. Se passa pure sta cosa dello studio della bibbia, dopo la cosa già gravissima dei crediti scolastici anche per religione, è finita. Mastella che si incontra con Casini e poi parla di caduta del governo… E’ fatta ce lo stanno per mettere di nuovo nel culo con una nuova alleanza più subdola e bigotta e potente della vecchia DC! E a me prenderlo in culo, lo preciso, non piace affatto. Sono davvero sbigottito che la Hack abbia potuto firmare per questa cosa, che sarebbe un tantino lecita solo se si include l’insegnamento anche degli altri testi sacri delle altre religioni. O forse si pensava ingenuamente che promuovere lo studio rigoroso della Bibbia aiuti a far capire ai giovani quanto questa sia una stronzata?! Bah, io sono molto sconsolato e molto pessimista
Ad ogni modo ne approfitto per dare il buiongiorno a lady godiva, con cui ho passato una piacevole serata ieri in compagnia di nando a chattare su questo sito!
Mauro,
avevo chiesto trasparenza, null’altro.
Perchè noi poveri laici senza un nome illustre, ci facciamo un mazzo per portare avanti questa causa. E spesso paghiamo prezzi altini.
ciao benedetto ottantacinquesimo
visto il link di Aquila?
Ora va al rosario, almeno è sempre stato trasparente.
Ao’ io continuo a pensare che sia un prete. Dai non è possibile che uno sotto i 60 (come credo lo sia aquila) vada ai rosari delle 18 il martedì! Non è possibile! Non ci voglio credere! No! no! NOoooooooooooooooooooooooo!!!!!!!
BE85 ha perfettamente ragione.
Un’adeguata riforma della scuola, con insegnanti preparati a trasmettere la materia e non solo a conoscerla, è la priorità in Italia. E una persona informata non casca in certe credenze.
Ma ora viene il dubbio che pur di non migliorarsi, gli insegnanti italiani preferiscano scantonare con la bibbia.
Monsignèr,
alludi al libro Giulio Cesare Giacobbe, quando parli di seghe mentali?
Be85
ora che hanno firmato l’appello, guarda il mio di link.
Preparati moralmente
Per fortuna ho frequentato scuole straniere anche abitando in Italia.
Per fortuna le ha frequentate anche mio figlio.
L’arroganza dei docenti italiani è davvero smisurata.
Basta un “Prof.” davanti al nome e bisogna inchinarsi a cotanta autorevolezza.
@ lady godiva
No! Noooo! Nooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
Tel’ho detto, ho gia un cugino militante..
Non ce la faccio, vado a svagarmi, un mio amico mi ha invitato a casa sua per una partita alla playstation.
Ti saluto
Saluto anche gli altri ovviamente
In particolare aquila: aquila ma lo sai che oggi nemmeno mia nonna ha recitato il rosario delle 16 su telepace perche dormiva? Ma di solito non se ne perde neanche uno
Cari firmatari,
avete perso l’occasione per firmare per una scuola più moderna ed adeguata nel vostro
paese.
Per una scuola con una minore mortalità scolastica.
Per una scuola in cui si insegni un comportamento civile e il rispetto del bene pubblico.
Tutto questo valeva molto più della lettura della Bibbia.
Infatti nei paesi del Nord Europa, dove la BIBBIA NON SI LEGGE A SCUOLA,
l’istruzione media è decisamente più alta e più adeguata ai tempi.
Lady Godiva quanto scrivi?? Non è l’UAAR che deve autorizzare un copresidente a firmare per quello che vuole, a parte che è da verificare che Hack abbia firmato questa particolare richiesta al ministro, la prof può fare quello che vuole senza chiedere prima.
Certo sarebbe gentile da parte sua una motivazione, in modo che i soci si facciano un’idea del perché.
Si oltretutto, chi sarebbe a garantire che lo studio sia rigoroso e oggettivo? Chi lo conduce nelle scuole questo studio? Mica Odifreddi, ma un qualche Don Makikazzè… Io credo proprio che sia un passo indietro, presentare un’ opera che ha significato solo per una religione, come testo che possa essere di interesse generale, in più frutto di pessime traduzioni, manipolazioni e raccolte da fonti incerte o inventate all’uopo, per tentare di far tornare dei ragionamenti che non quadrano adattandoli al pensiero contemporaneo. Bisognerebbe che prima di introdurre lo studio della Bibbia si chiarisse quali sono le fonti che hanno portato alla redazione a alla raccolta di libri di varia provenienza per altro scritti in un periodo di quasi totale analfabetismo e rivolti non si sa a chi e da chi, visto che ogni copia era fatta a mano ed ogni scriba ci ha messo del suo.
Un sondaggio sull’argomento è stato ora pubblicato sulla home page.
Un chiarimento per tutti: la posizione di Margherita Hack, così come la mia, così come quella di Mauro, così come quelle che eventualmente si aggiungeranno, sono posizioni individuali. L’UAAR non ha una posizione ufficiale sull’appello, almeno per il momento. Capisco che è ormai un’abitudine pensare che le posizioni delle organizzazioni le decide il capo e la base si adegua, ma l’UAAR è esattamente agli antipodi di tal modo di ragionare. Sarà anche farraginosa la democrazia, e sarà anche talvolta molesto sentire un’opinione contraria da chi non te l’aspetti, ma noi dell’UAAR ci crediamo veramente.
Carop Flavio,
la Hack sventolava il libro di Odifreddi qui a Varese, l’ultima volta che ci è stata.
Ed ha pagato pure la pigione ad un’istituto cattolico per avere la sala conferenze.
Ora, per quel che mi riguarda la Hack può fare quel che crede, come qualsiasi essere umano.
Ma se vuole il mio appoggio, dovrà fornirmi anche una motivazione.
A me sta benissimo, purchè sia chiaro che nel programma di lettere va inserito nel genere della letteratura fantastica anticha.
Inseriamo però anche il Mahabarata, il buddha di Herman Hesse e il corano, sempre negli stessi generi letterari.
Altrimenti no.
Raffaele,
sono per la libertà assoluta. Ma se Odifreddi vende il suo libro,incassa dei soldi.
Se lo invitano in TV presumibilmente anche.
Quindi, se permette, vorrei almeno sapere a chi dò il mio appoggiò.
Altrimenti Odifreddi o chi per lui mi sembra Cagliostro.
Per me di romanzone bastano i promessi sposi, le ore a disposizione a scuola andrebbero usate per studiare di più le lingue e le scienze. Chi vuole la bibbia la legga a casa. Oppure meglio far leggere agli studenti i libri del dalai lama che parlano davvero di amore e tolleranza.
Cosa c’entra Odifreddi adesso?
Anche se concordo che il miglior antidoto alle religioni e alla religione cattolica in particolare è FAR LEGGERE LA BIBBIA. Secondo me il dubbio comincia dopo averla letta tutta.
Lascia perdere Flavio.
Mi sembri Aquila, solo al contrario.
Nei paesi laici la Bibbia la si studia negli alberghi.
Ce n’è sempre una sul tavolino.
Purtroppo in molti paesi si giura sulla Bibbia, senza sapere nemmeno cosa ci sia scritto dentro. Vedi tribunali americani e non…
ma poi la bibbia è un testo brutto niente a che fare con i classici antichi. Sinceramente questa idea mi sembra abbastanza balorda, e visitando il sito biblia è chiara la loro intenzione di fare proselitismo.
Un bel goal per Fisichella e Bagnasco.
Non c’è che dire.
La Bibbia equiparata a qualsiasi testo epico-narrativo-fantastico-cazzaro-dirilevanzaesclusivamenteletteraria:cosa vuoi di più dal laicismo a scuola?Basta che poi non la facciamo spiegare da chirichetti con la laurea se no siamo peggio di prima!
Daniela,
se hai voglia scrivimi su josephine27@libero.it
Si inizia con la Bibbia, poi – per par condicio – dovremo inserire nello zaino anche il Corano, i Canoni Buddhisti, il Tao Te Ching, ecc., così per mandare i nostri figli a scuola dovremo noleggiare un camioncino! E poi “quale” Bibbia, solo il Nuovo o anche l’Antico Testamento, in quale versione, con quale apparato di note, o senza note (alla protestante)? Certo, “potrebbe” tramutarsi in un boomerang, ma – di fatto – accettare una cosa simile vuol dire cominciare ad introdurre una “sharia” di tipo cattolico in Italia…
Una riscoperta consapevole e rigorosa della matrice biblica dell’Occidente è urgente in questo momento storico, segnato dall’inedita presenza in Italia e in Europa di comunità religiose numericamente crescenti e diverse da quelle di origine ebraica e cristiana.
Credo che la motivazione della firma stia in queste parole, copiate dal link biblia.org
I membri della Chiesa si sono sempre arrogati il diritto di poter parlare della Bibbia e darne la loro spiegazione. Chi se la sentirà dopo nei laici a dare spiegazioni, analisi e quant’altro, per controbilanciare i chierichetti con laurea? C’è qualcuno qui a parte chi ha fatto studi specifici che se la sentirebbe di assumenrsi questo incarico? La mia conoscenza è sufficiente a farmi una mia convinzione di assoluta inattendibilità della Bibbia, ma da qui a pensare di poter avere argomentazioni per controbattere i fanatici della religione ce ne corre. Chi saranno questi insegnanti illuminati? Sono d’accordo con chi ha detto che sarebbe meglio concentrarsi su lo studio di materie scientifiche invece di perdere tempo su una accozzaglia di parole scritte non si sa da chi e come siano arrivate a noi, in molteplici versioni adattate alle circostanze.
Certo che questi laici di UNIONE non hanno proprio nulla,me compresa.
Probabilmente la nostra debolezza sta proprio in questo.
Chiudo e saluto
con affetto i miei amichetti, laici e non
Magari senza leggerla troppo, ma potrebbe essere utile. Soprattutto evidenziando i passi più cruenti, sbagliati e quelli che sono stati modificati nelle varie edizioni.
Ovviamente sarà la bibbia CEI..
preferisco lo studio dei vangeli apocrifi.
Certo che la gente ne pensa di modi per perdere tempo e allontanarsi dalla cultura scientifica.
Che tristezza
Una scuola seria non ha bisogno di un libro criminale, violento e pedofilo come la bibbia ma di vera cultura. Che vergogna, anche la Hack che si schiera con i clericofascisti! Però sono d’accordo solo se la commentano professori come Odifreddi.
La Bibbia a scuola? CERTO! Da subito! Da studiare obbligatoriamente e con relativo voto sulla pagella! Vediamo quanti resisteranno alla fine…
Scherzi a parte, credo che ce l’abbiano già questa possibilità… poichè se non erro in Italia è prevista una cosa chiamata ORA DI RELIGIONE… vogliono la Bibbia? La leggano in quell’ora!
Sabato scorso c’era un articolo sull’inserto di repubblica su quello che viene insegnato nelle scuole tibetane ai bambini, la tolleranza, l’armonia, la pace. La bibbia è piena di violenza perchè metterla come materia di studio nelle scuole. I tibetani stanno anche molto attenti a non “concedere alcun giocattolo che possa essere in qualche modo riconducibile alla guerra, nemmeno se viene costruito da loro. Perfino una pistola giocattolo può diventare un grave elemento di disturbo se ciò che si cerca di ottenere è una vera e profonda consapevolezza di pace”.
HO citato da un articolo di Jetsun Pema, sorella del Dalai Lama.
IO NON HO PAROLE ??
a si una ce lo’ ma non facciamo cazzate,
la bagvad gita il poema di gilgamesc,
e la storia del grande spirito perche’ no???
banu sorella mia regina del cielo dea istart,
perche’ codesti infedeli cattolici non vogliono che venga insegnata,
la religiosa storia di ns pade anu??perche’ lui che’ e’ stato
l’ispiratore di tutti gli dei??perhe’ sorella mia perche’
nl concilio degli dei tu cosi fulgente e splendente apparivi agli
occhi miei cara sorella sorella di marduk prince dei cieli ,
msopotamici. scaglia sorella mia di celeste veste le tue maledizioni su codesti stoi
mortali .
stolti mortali. x correzione.
ed all’ora io scagliero’ sui mortali le frecce di fuoco,
io scaglierò sui mortali i fulgenti razzi abbaglianti
essi vedrano lo schem che adirato radera’ al suolo
le loro reggie essi cadranno e si prosteranno davanti
colui che li diete il respiro dela vita.
però tutto sommato quando vedranno cosa ordinava il dio del sinai;
gli studenti non si meraviglieranno piu’ delle guerre e delle stragi
che vedono in tv.
terrore e morte eccidi e pesticidi.
nella bibbia cè di tutto di più.
Ciceracchio 2 scontro finale, ma leggi i messaggi altrui?
Va benissimo Gilgamesc, il Ramayana e qualsiasi altro testo. A scuola ho dovuto leggere (e a posteriori devo dire per mia fortuna) veramente di tutto, da Platone a Heidegger, da Eschilo a Freud, da Anselmo d’Aosta a Marx, da Aristotele a Popper.
Ho letto san Framcesco e Giordano Bruno. Ho letto Spinoza e Pascal.
Pochissimi autori erano estranei (a parte quelli di epoca precedente) all’influenza della cultura cristiana. Perchè allora escludere proprio il testo base delle religioni cristiane, cioè la Bibbia?
Ma vuoi mettere leggere l’Apocalisse e i Sinottici con gli strumenti della filologia?
Purtroppo non si può pensare di fare cultura di massa su questi argomenti, ma almeno far entrare nell’immaginario colletivo il fatto che la Bibbia è un testo come qualsiasi altro mi pare un cavallo di Troia formidabile per far crollare l’aura mistica che circonda le religioni cristiane.
la Bibbia è stata all’Indice fino a non tanto fa, se non sbaglio! (ho guardato su wikipedia: vietata la stampa della bibbia in latino fino al1758, mentre le trad in volgare dopo il concilio di trento si potevano leggere ma dietro concessione di licenza, e ovviamente MAI le donne)
farla leggere a scuola è una cosa anti-cattolica! capisco benissimo perchè a firmare l’appello ci sono laici ed atei!
promuovere la lettura della Bibbia è una gran mossa: chi la ha letta sa che è praticamente impossibile, dopo averlo fatto, continuare a credere che sia un testo sacro. è una colorita accozzaglia di storia militare, assurdi elenchi di norme allucinate (il libro dei numeri e il deuteronomio sono praticamente libri comici!) e storielle inverosimili, contraddittorie e tutt’altro che edificanti.
ovviamente c’è il rischio che i professori tendano a considerarla più come testo sacro che come testo letterario (voglio sperare che a trattare la cosa sarebbe la cattedra di italiano, come per gli altri testi mitici, no?), ma c’è ben poco da fare: anzi, se il professore salterà imbarazzato le parti più imbarazzanti (tipo massacri e istigazioni all’odio fratricida e quant’altro) gli studenti saranno ancora più incentivati ad andarle a leggere! volete mettere il gusto del proibito?
mi sembra molto giusto che questa benedetta maggioranza che pretende di credere nel dio biblico, almeno dia uno sguardo al suo testo sacro! i cattolici non lo fanno! a casa mia sono l’unica ad aver sfogliato la sacra bibbia familiare! (la mia edizione, dono del catechista x la prima comunione, è anche bella sottolineata con l’evidenziatore! sacrilegio?)
leggere la bibbia secondo me non può far male.
ma ve lo immaginate quando i ragazzini cominceranno in massa a fare VERE domande ai catechisti, ai preti e ai prof di religione? si diffonderà il panico!! non vedo l’ora!!
e dai la cultura europea??
insegnamo cosa a fatto la religione cattolica in europa ,
tutte le infamie da essa perpetrate ,come sussidiario alla
lettura della piu’ grande cazzata mai scritta. LA BIBBIA
SI MAURO AI RAGIONE.
ma il metodo non mi piace codesti vogliono imporre
e a me l’imposizione mi rompe .
so benissimo che leggendo codesta cazzata forse e dico forse aprira’ piu’ di un cranio.
almeno spero. ok vada per l’insegnamento e’ giusto che
tutti leggano cosa era to dio .io lo’ letta tutta du palle…
scusami io non avuto la fortuna e nello stesso tempo
la sfiga di dover studiare tutti i classici,
li ho scorsi per cosi dire ,non sono andatooltre la 3 media .
scusa non ho la raffinatezza culturale tua per capire che
potrebbe tornare utile , sono solo un vecchio anticlericale
convinto, scusami , ma il mio schifo per tutto ciò che
potrebbe far felice un prete mi fà girare le palle,
ma capisco quello che mi dici.
La Bibbia ?Si può fare,se diventa obbligatorio l’Evoluzionismo ! Ma alle superiori.PS:visto che chi crede ha una risposta per tutto,una domanda.Il bambino divorato da un varano in Indonesia,cos’era?Un peccatore?Che senso ha una morte cosi’ orribile,casuale,priva di ogni senso?Qualche credente me lo spieghi.
“Da sempre l’ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte”
Cicerachio
la tua terza media è più che sufficiente, quando si usa il cervello.
Non serve conoscere i classici per capire che il cavallo di Troia
lo hanno trovato i clericali.
Ciao, per la cronaca (x be85 e lady govida)
1) BE, sotto i 60!!!? HAhaha, certo che sono sotto. Per chi mi hai preso, per tuo nonno!!!!? ne ho 40, se hai altre domande fai pure.
2) Il rosario non era alle 18, ma alle 21. Dovevo tornare da lavoro, cenare, e poi uscire…..
3) Il rosario non è solo per quelli sopra i 60, ci sono anche i giovani
ciao ciao
il rosaio il rosario conoscevo un rosario
era un bravo ragazzo un giorno resto appicicato ad un platano
si dice mentre diceva un rasario, potenza della preghiera
@ aquila
Ao’ mia nonna se lo fa tutti i giorni la mattina alle7 alla radio e il pomeriggio alle 16 su telepace. Che ne so magari ti do qlc dritta
E comunque, porca puttana giuro un giorno di questi alle 18 vado in Chiesa a vedere se becco uno sotto i 50 a recitare il rosario! No! Noooooo! non ci voglio credere! No basta smettila aquila confessa!!!!! Confessa!!!!! Hai 40 anni e vai al rosario di martedi:sei un prete; o per lo meno un militante tipo di CL
aquila, è tuo l’unico voto a favore della bibbia, vero?
Dai, benedetto 85 aveva scommesso la sua merenda
sehh lady e io che che on 45 annetti mi ritengo un vecchi anticlerica convinto
il bacia pilozzi sgrana ceci invece…..40 e giovane …
potenza dei ricchetti a no rosai rasoi come cazzo si dice
sgranelli ???bhoooo
cazzo io se dovesi scranella rosetti alla sera dopo cena
.meglio una seg a 4 mani di sicuro robe da non crede.
mahhh mahhh ognuno ci à il grullaio che merita
fiat pandas tuas
mi allontano un pò dal mondo del “dovrebbe essere” ( si dovrebbero studiare i testi sacri delle varie religioni anche a scuola, con un approccio scientifico e non confessionale, per educare ad un sano approccio, razionale e consapevole, alle religioni come fenomeno umano ), per occuparmi del mondo “come è” : nella nostra disastrata scuola, non abbiamo finito il programma di storia del V anno, ci siamo fermati alla prima guerra mondiale; in filosofia, saltati marx ed hegel, freud e via discorrendo; in italiano, fermi al romanticismo, mai andati oltre..di divina commedia, qualche canto appena, commentato male, per giunta; di latino e greco, per due anni pacchia assoluta, causa prof inetto, poi abbiamo recuperato qualcosa nell’ultimo anno..educazione civica, poi..una lezione in cinque anni! mi fermo qui, ma solo per la profonda vergogna di essere uscito da un liceo classico ed avere lacune tali da meritare anni di bocciature, in una scuola seria…con la sensazione, avvertibile solo a distanza di anni, di essere stato derubato di qualcosa, che altri mi dovevano dare, nel loro ruolo di educatori ed insegnanti. ora mi e vi domando: realisticamente, tenendo conto della situazione in cui versa la scuola italiana, qual è il senso di questo proposta?! …per piacere, non perdiamo il contatto con la realtà. Queste proposte sono inutili e dannose, affosseranno del tutto la moribonda istruzione italiana. Mi spiace constatare che anche esimi membri della UAAR abbiamo perso a tal punto il contatto con la realtà, da aderire a simili idiozie. scusate lo sfogo.
mamma mia anche i giovani ho cosa gli fanno fa’ a sti giovani ??
vano in chiesa ??la sera ho un sera detto che i giovani devono anda’ in discoteca??
boia deh maremma maiala non cè piu’ religione boia deh a dipana’ ceci ,
un’avranno miga fumato troppe canne ???dehhh
o lady ho un godono piu’ e so tutti rintronati deh
alrogo
maremma bucaiola se va avanti cosi mi sa che a te e a quelli com me
al rogo e ci rimettono ma noi puttana boiazzza
e ciài ragione dimorto questi sono andati difori
Io sono contrario, e mi sento tradito dalla Hack.
Io non ho ancora capito, chi secondo i fautori dell’insegnamento, perché di questo si tratta, della Bibbia dovrebbe incaricarsi di questo compito. Gli insegnanti di lettere? Questo garantirebbe l’obiettività e la capacità di fare una analisi critica di un testo che parla di cose incomprensibili alle persone sane di mente, senza metterci del loro in base alla propria cultura, molto probabilmente cattolica, e senza aggiungere ulteriori fantasie, come è sempre stato fatto da chi ha trattato questi temi? Non vedo il cavallo di Troia, che poi non è un gran bell’esempio…
@ciceracchio 2la vendetta
..spero che questa lunga serie di commenti possa indurli a riflettere sulla loro adesione alla proposta;
@cartman666
..spero, come scrivo poco sopra, cha la Hack rifletta meglio sulla pratica opportunità di un simile studio nelle scuole.
..sono fiducioso in un loro ripensamento.
@ giovanna e Mauro Ghislandi
a me la posizione dei maggiorenti atei che hanno firmato la petizione, così come quella da voi espressa, sembra essenzialmente provocatoria.
è ovvio che non è possibile uno studio serio della bibbia a scuola.
innanzitutto, come ha fatto notare anche il bravo ciceracchio, sarebbe da accostare agli altri testi di mitologia antica (gilgamesh ecc.) altrimenti il percorso didattico sarebbe assolutamente pretestuoso e incompleto.
poi per agganciare in modo serio il mito ed il rito di questi testi alla storia, BISOGNA CONOSCERE LA STORIA. quanto approfondisce la scuola la storia dei popoli mediorientali, mesopotamici, egizi? non penso a sufficienza per intraprendere un tale percorso.
quanto c’entra l’antico testamento con la cultura europea, italiana? poco. c’entrano forse di più i vangeli, ma soprattutto l’uso (anche nell’arte, nella propaganda) che i poteri religiosi hanno fatto di quel testo. c’entrano quindi le chiacchiere di S. Agostino, di S.Bernardo ecc.. qui si sfocia nella filosofia e ancora nella storia (il ruolo della chiesa nella storia), ma che filosofia e che storia! mica da scuola dell’obbligo, forse giusto giusto da liceo se non da università.
certo, per far vedere che nella bibbia ci sono contraddizioni, cazzate, basterebbe leggerla come favoletta alla luce di un’analisi razionale, ma questa sarebbe un’operazione in antitesi alla dottrina, quindi pretestuosa, non di competenza della scuola.
purtroppo ormai non basta l’orario consueto per impartire la conoscenza di base di matematica, per fare qualche esperimento scientifico. i ragazzi hanno sempre più difficoltà ad organizzare un discorso compiuto con proprie parole (e lasciamo perdere il linguaggio specifico delle discipline, che di solito si impara all’università).
ma, forse in queste condizioni, hanno ragione; ma sì, leggiamo la bibbia e mandiamo tutto in vacca. bellisima provocazione, doverosa provocazione.
“Sarei d’accordo se la Bibbia venisse studiata insime ad una appendice scritta da Odifreddi.”
No ma scusate un attimo qui stiamo veramente delirando. Nelle scuole non ci deve essere né la propaganda cristiana, né la propaganda anticristiana, ma che maniera è questa di concepire l’insegnamento? E poi in base a quale logica bisognerebbe leggere solo la Bibbia e non il Corano? E in base a quale logica bisognerebbe criticare la Bibbia e non il Corano?
Ma piuttosto insegnamo il dialetto di ogni regione oppure in antitesi una lingua straniera in più per permettere agli italiani di aprirsi anche un po’ di più all’informazione e alle Tv straniere che fanno molto bene per la laicità dello stato. Non mi piace per nulla questa iniziativa è ed è molto inquietante che sia stata firmata da intellettuali di sinistra. Mi dispiace, ma in Italia in questo momento gli intellettuali sono solo in grado di produrre cazzate. Sono veramente preoccupato di questo atteggiamento.
Filosofo,
peccato che abbiano appena approvato il credito scolastico per l’ora di religione.
E secondo te dove arriveremo se un allievo ignorante in altre materie invece se la cava benissimo nello studio della Bibbia.
Provocazione un corno!
UN AUTOGOAL
@ Lamb of god
Invece Luxuria ha detto una cosa molto intelligente, ma che società democratica è quella in cui gli studenti atei o di altre confessioni religiose debbono essere obbligati a studiare per forza la Bibbia? Se poi ci mettiamo a studiare tutti i testi di tutte le religioni non la finiamo più.
STUDIATE IL CODICE CIVILE E LA COSTITUZIONE
Altro che Iliade, Odissea, Divina Commedia, Promessi Sposi… ci mancava pure la Bibbia…
Direi che è ora di mettere da parte la letteratura e studiare cose serie
Vorrei far notare che in questo momento il risultato del sondaggio su questo argomento registra 116 contrari e 95 favorevoli. Mi sembra molto più equilibrato di quanto non possa sembrare leggendo questi interventi.
forse se la cosa andasse in porto nascerebbero edizioni della bibbia con introduzione, riassuntini e apparato critico (come è x la divina commedia, i poemi epici e i promessi sposi), quindi un minimo di infarinatura sul contesto storico ci sarebbe… poi è inutile pretendere che a scuola si facciano grandi analisi, in fondo già sarebbe abbastanza un tot, tipo 6 ore, da sottrarre a Manzoni e da dedicare a un minimo di introduzione a “quando come e perchè” è stata scritta la bibbia e cosa a grandi linee c’è dentro. ribadisco che credo non sarebbe un male.
Anche io mi ricordo che di educazione civica non si è mai fatto nulla, mentre non sono stata risparmiata da Dante (tutto! fino all’ultimo pallosissimo verso del paradiso!) e manzoni (idem). per la bibbia non si dovrebbero sottrarre ore preziose ad altre materie, basta aggiungere un posto a tavola nella mensa degli Autori obbligatori.. no?
poi sul “perchè la bibbia e non gli altri testi”. beh, obbiettivamente viviamo in un paese in cui c’è un dittatore morale che basa il suo potere su questo testo, un parlamento che gli obbedisce e percentuali mostruose di popolazione che afferma di rifarsi ai principi contenuti in esso. mi sembra un buon motivo per chiedersi cosa questo libro sia e di cosa parli. se la bibbia avesse in italia lo stesso peso e impatto degli altri testi sacri il problema non sussisterebbe, ma non è così. (ok, in effetti portarla a scuola sarebbe quasi un legittimarla e legittimare con lei l’influenza cattolica.. bel casino! ma siamo sicuri che l’ignoranza sia meglio? tanto non è che al momento ci sia una gran cultura laica da difendere, mi pare. forse sarebbe più il guadagno che la perdita)
@ patrizia
non voglio fare il dietrologo, ma nel sondaggio credo che manchi la voce che probabilmente sarebbe stata la più votata: “Se proprio si deve fare, allora che si studino (selezionandone le parti) i testi di TTT le religioni,senza preferenze”
a chi pensa che leggere la bibbia sarebbe una violenza x gli studenti atei: secondo me è esattamente il contrario! sarebbe proprio un gran momento di riscatto, invece! leggere la bibbia è divertente e può essere dissacrante, un atto liberatorio per chi riesce a leggere quelle assurdità come semplici fantasie di pastori nomadi, un esperienza traumatica per chi crede che quelle siano parola di dio. leggere la bibbia non ti fa diventare cattolico. ANZI.
Come quando e perché è stata scritta, la Bibbia. Appunto chi lo sa? Chi le scriverà le introduzioni ed i commenti? Io credo che finirà per avere l’obbilgo dell’ imprimatur. Allora siamo apposto
@ Giovanna
Bene a questo punto cambiamo la Costituzione e riconosciamo il regime confessionale dell’Italia…
Comunque se non ci dividiamo in questa maniera su di una simile iniziativa è veramente inquietante.
@ giovanna
Scusa, se permetti, sta ai genitori decidere se sia una violenza o meno l’insegnamento della Bibbia OBBLIGATORIO per i propri figli, almeno fino ad adesso l’ora di religione era facoltativa. E poi io non ho parlato solo di studenti atei ma anche di studenti di alte confessioni religiose. Ma neanche nelle scuole cattoliche all’estero vengono obbligati a studiare la Bibbia.
Sospetto invece che sia l’ennesimo modo di infornare mangiapane della CEI a spese delle Stato… chi vuoi che la insegni… il professore di lettere ? Quello di filosofia ? Personalmente l’ho letta e non finisce mai… non è roba che si fa con brani scelti… e scelti da chi ?
La situazione dell’istruzione italiana mi sembra catastrofica. La gente non conosce nè le basi del diritto nè quelle dell’economia. Ignora del tutto cosa sia lo Stato… e noi… dovremmo proporre altra immondizia a quei poveri neuroni rimasti che potrebbero rendere almeno mediocre un pessimo futuro cittadino ?
Il mio amor di patria mi spinge a pensare che sia una proposta folle e delirante… persino i sedicenti laici che hanno firmato dovrebbero riflettere meglio… il fatto che loro siano colti e vedano come divertente la cosa non toglie che lo studente medio non ha tempo nè voglia d leggere tutto… e dovrebbe imparare almeno le cose utili e fondamentali … altro che letteratura.
lik:
vabbè, allora invece facciamo finta di niente e convinciamoci che viviamo in una società laica e non confessionale!
ovviamente la costituzione preferirei rimanesse così come è, figuriamoci! ma probabilmente se si conoscesse di più il succo della bibbia ci sarebbero più voci contrarie in merito ad un suo ipotetico cambiamento! altrimenti potranno continuare a dire che è fonte di saggezza e amore immenso! possono dire quello che gli pare, perchè nessuno ha idea di cosa ci sia scritto!
ma ok, ovviamente a modo suo ognuno ha la sua parte di ragione.
se le cose stessero diversamente anche io sarei ben felice di ignorare e lasciar cadere nell’oblio della storia questo brutto testo, insieme a tanti altri.
PS
Personalemente direi che al posto della bibbia è meglio mettere tutto il canone buddista esistente… ho sentito dire che l’opera completa è semplicemente enorme… qualcosa come 52 volumi di enciclopedia (se scritto in cinese… che è lingua molto più sintetica della nostra…)
non ho niente in contrario sullo studio della bibbia a condizione che sia inserito nel giusto concetto di letteratura epica di un popolo come l’iliade o i lusiadi, la divina commedia o il cantar del mio cid.
D’altro canto solo studiandola si può capire che è un’opera corale di un popolo, eterogenea ma di una complessità affascinante, che non ha niente di divino ma molto di umano.
Lady Godiva
resto dell’idea che l’intento sia provocatorio, non riesco a capire quanto possa essere producente, per cui non mi sento di definirlo un autogol.
il mio giudizio sull’operazione comunque mi sembra abbastanza chiaro.
nella frase “bellisima provocazione, doverosa provocazione” spero si colga un pizzico di ironia. scusate, ma non amo caratterizzare le frasi ironiche con le faccine.
giovanna,
capisco l’intento e ne condivido il senso, ma fatto così sa troppo di contraltare. piuttosto sarebbe molto più corretto didatticamente trasformare l’ora di religione in storia delle religioni e della mitologia.
c’è bisogno, però, di dare soprattutto robustezza alle materie scientifiche.
lik: avere paura di un libro è un atteggiamento triste. mi dispiace se ad un ragazzo fa impressione-schifo-dolore il solo fatto di leggere un libro. un libro è un libro, dubito possa avere effetti drastici su una persona. già adesso a scuola si leggono tonnellate di cose filo-cristiane (bastino dante e manzoni), non vedo perchè la bibbia dovrebbe essere tanto peggio (almeno è meno edulcorata e clericale).
leggere i miti greci non mi ha reso pagana
leggere st.agostino non mi ha reso cristiana
e via così.
ovvio che dipende da come verebbe insegnata, ma mi pare si parlasse di trattarla in quanto testo, non in quanto verità rivelata e parola di dio! quello è catechismo, e sul fatto che quella roba dovrebbe stare fuori dalla scuola pubblica direi che saremo d’accordo.
Lasciando stare la questione Bibbia sì Bibbia no, mi dispiace dover leggere frasi come “Direi che è ora di mettere da parte la letteratura e studiare cose serie”. Se si parte da queste basi, allora certo non dovremmo pensare di leggere la Bibbia, ma nemmeno Dante o Leopardi. Si vive benissimo anche senza, volendo. Ma quali sono le cose serie?
l’ora di religione come storia delle religioni sarebbe una gran cosa se a farla ci fossero professori non confessionali. adesso come adesso sarebbe una cosa ignobile…
da me si faceva storia delle religioni! il programma era:
le religioni. scopriamo insieme quanto sono crudeli, stupide, superstiziose, ridicole e inumane le altre religioni. (con tanto di prove scritte in cui bisognava dimostrare di aver capito l’immensa distanza tra la Vera religione -sempre giusta e santa- e Loro -i mostri inumani infedeli-)
non vogliamo una cosa del genere, no? ma quanto è probabile che si riescano ad estirpare i prof di religione cattolici nominati dal vescovo dalle scuole? obbiettivamente?
@ Giovanna
Il fatto è che la Bibbia è considerata verità rivelata. Chi sarebbe in grado nella scuola di garantire che venga trattata solo come testo? Se si arrivasse a questo il problema sarebbe già risolto e non varrebbe nemmeno la pena di leggerla. Chi sarebbe in grado di affermare che i miracoli di Gesù sono delle balle senza incorrere in sanzioni disciplinari se non addirittura accusati di vilipendio? Proprio perché siamo in una società confessionale come dici tu. Tutti i baciapile che ci sono in circolazione, improvvisamente dovrebbero diventare laici e trattare i testi biblici come fossero la storia di superman?
@ mauro ghislandi
Comunque sì, se vogliamo estremizzare un po’ il discorso, sì: credo sia di gran lunga più importante (ma proprio non c’è storia) studiare un briciolo (almeno un briciolo) meglio matematica, educazione civica, fisica, economia e biologia, piuttosto che esser espertissimi nel pessimismo cosmico di Leopardi, o nelle strutture della Divina Commedia. Senza dubbio alcuno
giovanna
quel che ricordo io della capziosità di certe letture della storia delle religioni fatte a scuola (a parte il solito “il cristianesimo ha reso la società più civile, più umana, senza schiavitù ecc.”) è questo: i popoli antichi avevano il politeismo, idoli, dei dalle sembianze umane, evolvendosi le società hanno sviluppato il monoteismo, forma superiore di religione. al che io pensavo: sì, è un’evoluzone se da tanti dei si passa ad uno solo con l’obiettivo di arrivare a zero.
però la balla del monoteismo superiore al politeismo in qualche modo me la avevano fatta bere.
mi sembra che su queste faccende oggi ci sia un po’ più onestà, se si esclude l’ora di religione cattolica, ovviamente.
non è con un bignami della bibbia però che si fa un’operazione didatticamente seria.
occorre dire che oggi il contenuto biblico interessa a ben pochi. nonostante ciò resta, da parte di molti, anche giovani, un timore mistico reverenziale verso quel libro. ma tale assurdo timore si abbatte con operazioni culturali e di costume. la parte che ci deve mettere la scuola non è specifica sulla bibbia, ma sulla pluralità dei contenuti che è in grado di proporre.
alla luce di ciò è l’ora di cattolicesimo che è anacronistica, non la mancanza di una lettura critica della bibbia.
Sinceramente io non direi sia più importante la matematica, la fisica ecc, rispetto alla letteratura o la filosofia. Da sempre il pensiero filosofico e scientifico sono stati complementari. Quello che non capisco è cosa c’entra la bibbia, che come testo letterario fa pena, di filosofico ha ben poco e di scientifico, lasciamo perdere. Si dovrebbe perdere tempo a leggere la Bibbia nelle scuole?
Buongiorno a tutti. In quanto valdese e frequentante il corso di laurea in scienze bibliche e teologiche della facoltà teologica valdese, vi posso assicurare che solo studiando seriamente la bibbia, con un approccio critico, si possono smascherare le forzate interpretazioni della chiesa cattolica, e restituire al testo la sua vasta articolazione di significati. L’iniziativa è molto importante, tra l’altro lanciata da un’associazione culturale (e questo è molto significativo). La chiesa cattolica ci marcia sul fatto che la maggior parte dei cattolici è ignorante in materia biblica, perchè spera sempre che la sua interpretazione venga ingoiata dal suo gregge senza un minimo di coscienza critica. Questa iniziativa, invece, tenderebbe ad evitare questi pericoli di indottrinamento. Mi fa piacere che anche Margherita Hack abbia firmato per l’iniziativa, ha capito che lo studio biblico serio è un contributo alla laicità, non il contrario.
lo studio della bibbia non è inutile. Essa ha ispirato moltissime opere, letterarie, artistiche, filosofiche….Chi pensa che si perda tempo a leggerla, vuol dire che non l’ha mai letto con spirito libero, ma con pregiudizi. Chi disprezza senza conoscere commette lo stesso errore di fanatismo che vuole attribuire alla parte avversa. Non si può liquidare un testo con epiteti di disprezzzo solo perchè è stato strumentalizzato per secoli da un’istituzione religiosa fallace. Se si vuol essere “scientifici” fino in fondo, bisogna usare la ragione e l’analisi critica prima di emettere sentenze….
Stuio filologico e storiografico della bibbia… beh alla fin fine ti porta a scoprire le radici pagane della nostra civiltà, la completa inattendibilità storica del testo e icopia incolla mostruosi di mitologie solari\astrologiche. Fra l’altro porterebbe a scoprire che i veda c’entrano eccome, erano noti ai tempi e c’è stato un sano copia incolla anche da quelli.
Ma dopo tutto il cattolicesimo è un versione deformata dello gnosticismo più spinto, con tutti i drammi umani che ne son potuti conseguire.
Da un punto di vista squisitamente letterario devo dire che è una delle opere epiche eggio scritte ceh abbia visto… per nulla paragonabile allo splendore poetico di un iliade o dell’edda di Snorri.
@ Daniela M.
Io non ho usato nessun epiteto di disprezzo nei confronti della bibbia, ma sto ancora aspettando una ragione valida per insegnare SOLO la bibbia nelle scuole
Sono d’accordo con Markus,introducano l’insegnamento della Costituzione e del Codice civile.Anzi,io alle scuole medie studiavo Educazione civica(esiste ancora?)
I testi religiosi devono essere materia di studio di una ricerca personale e per scelta,quindi devono rimanere fuori dall’ambito scolastico di uno stato laico.
cara Daniela m.
leggere le bibbia va anche bene. leggiamola tutta però, non solo i passi o i libri che fanno comodo perchè altrimenti è pura agiografia religiosa…
prendiamo il nuovo testamento, la parte cristiana di questo libro, siamo sicuro che a scuola spiegheranno che quello che raccontano i quattro evangelisti si contraddice spesso? siamo sicuri che spiegheranno agli studenti che alcune parole sono state erroneamente tradotte? siamo sicuri che gli insegnanti daranno agli studenti un aspeigazione di quello che leggono che sia letterale e non dottrinale? siamo sicuri che non si parlerà si nuova visione della religione omettendo di citare gli infiniti scopiazzamenti da testi e miti più antichi? se non si fa questo, non si studia la bibbia ma si fa solo catechismo.
lo ripeto:diverse mie insegnanti di italiano erano pure catechiste e questo lo trovo preoccupante.
Sono d’accordo con Markus,introducano l’insegnamento della Costituzione e del Codice civile
INFINITAMENTE PIU’ UTILE!
Per me una tale iniziativa ha poco senso in uno stato confessionale/concordatario.
L’Italia ha dato potere al clero e ne riconosce positivamente il suo operato per cui una lettura cattolica della bibbia impartita agli studenti pecorelle va da sé, sarà sempre giustificata dai politici e da tutte le istituzioni….
Prima lo stato laico e dunque via il concordato, il resto verrà da sè
X Raphael
Hai ragione!Solo che qui in Italia invece di andare avanti andiamo indietro come i gamberi…invece di abolire il concordato cosa si propone?Introduciamo “ufficialmente” la Bibbia nelle scuole!!Se così avverrà almeno mi auguro che sia utile:PER COMBATTERE IL NEMICO BISOGNA CONOSCERLO.
@lik
facevo un discorso generale, non mi riferivo a te…
Il problema degli insegnanti è il vero problema dello studio della bibbia. Il catechismo è una cosa, la bibbia un’altra. Purtroppo gli insegnanti di religione fanno quasi esclusivamente catechismo, e lo studio della bibbia è filtrato dall’interpretazione cattolica.
D’accordo per lo studio della costituzione, dovrebbe essere il testo più letto e più studiato.
Ciao Jsm!
Ovvio che lo studio della bibbia debba essere globale e a 360 gradi, evdienziandone anche incongruità e disomogeneità. Ma uno studio serio trancerebbe le gambe a tanti sedicenti fondamentalisti, e restituire le parole al loro senso originario (o almeno approssimarsi ad esse).
A tutti ricordo che la bibbia non aveva tra i suoi scopi quello letterario, quindi non potrete trovarvi la stessa bellezza dei poemi omerici o di altri capolavori della letteratura universale. E’ un paragone che non ha ragion d’essere. Lo scopo della bibbia era religioso. Mi dispiace che lo spazio del forum sia inadeguato per potervi parlare meglio di alcuni elementi che sfaterebbero certi luoghi comuni sulla bibbia, un testo che è stato strapazzato, manipolato nei secoli e che purtroppo viene tuttora disprezzato come fosse titolare in sè di mostruosità che sono invece frutto di orrende manipolazioni. Un dato su tutti: chi davvero studiasse la bibbia in maniera seria, scoprirebbe per esempio che molti dogmi non hanno nessun fondamento biblico (immacolata concezione, per esempio…). I cattolici non lo sanno, perchè non studiano la bibbia, ma ripetono a pappagallo le direttive della chiesa.
Perchè studiare la bibbia? Perchè importante studiarla a scuola? Perchè, secondo me, contiene un grande patrimonio, simbolico, religioso e culturale che ci accompagnato, anche sullo sfondo, in tutto il cammino della nostra civiltà. Restituirlo al suo intrinseco valore di documento – religioso per chi ci crede, culturale per chi ne vuole studiare le influenze sui vari campi del sapere – significherebbe scoprirne inaspettati risvolti, nascosti sotto la stratificazione ermeneutica di secoli di arrogante filtro confessionale…
…quanto mi piacerebbe parlarvi della bibbia, per come la sto studiando e scoprendo!… ma come si fa? In un forum non c’è spazio a sufficienza, e forse vi annoierei pure… ma sono fiduciosa che molti di voi apprezzerebbero dei dati cui non hanno mai fatto caso, distratti da tanta spazzatura informativa (da parte chiesastica…)…
Perhcè in questo forum non c’è la funzionalità di mandare messaggi in privato? Magari si potrebbe continuare un discorso, per chi lo vuole…
daniela m.,
io concordo che studiare la bibbia faccia bene, anche se per motiv opposti ai tuoi. Quello che però devo ricordati è che la scuola non deve dare un’identità culturale ma una formazione.
Inoltre, il mio dubbio più importante non è quello del proposito, perchè questa iniziativa vuole evidentemente sconfessare certi luoghi comuni, ma quello della sua messa in pratica. Un insegnante cattolico finirà inevitabilmente per farne un’agiografia dottrinaria anzichè un’analisi critica come farebbe con qualsiasi altro testo.
Tu parli di Immacolata Concezione. La questione sull’assenza del peccato originale in Maria è nata qualche secolo dopo Cristo ed è marginale. Ti immagini, piuttosto, che gli insegnati si premurino di spiegare agli studenti che i vangeli non parlano di vergine incinta ma di giovane fanciulla incinta? Questa è analisi critica!
X Daniela M.
Ciao Daniela,
Io sono buddista e studio gli insegnamenti di Nichiren Daishonin ed il Sutra del Loto,non per questo proporrei(ammesso fosse possibile in futuro) di introdurlo come materia di studio nelle scuole.
Come ripeto questi testi fanno parte di uno studio personale e fatto per scelta.
i ricredo che si tenti di manipolare le giovani menti ,
e poi cosi facedo si consacra l’insegnamento della religione
allucinogena, idolatra catto senile, favolistica vaticanenze ,
piegata pecoronamente al trono dei faraoni del 3 milennio.
ma quando ipareremo ai giovani un alternativa scientifica e valida ???
laica e’ umanistica insomma quanto aspettare per insegnare tutto il
male che storicamente le religioni hanno causato all’umania’????
@jsm
infatti gli insegnanti dovrebbero essere esperti di scienze religiose, non IRC, ma temo che non sarà così… In ogni caso, se c’è stata questa iniziativa, penso che cerchi di rispndere all’esigenza di tanta ignoranza in campo cattolico e religioso e per smetterla di fare un uso (e abuso) scriteriato dei passi biblici! In questo senso l’iniziativa è lodevole. Guarda caso, la chiesa cattolica non l’ha avanzata e mai si sognerebbe di farla!
Secondo mia personale opinione, basterebbero dei pochi, ma preziosi paletti, per stabilire uno studio serio e neutro della bibbia:
– studiare la forma della bibbia (classificazione, collocazione storico-geografica, autori, ambiente, moduli letterari, storia del canone, tradizione dei codici, ecc…)
– studiarne la comparazione con altri testi, religiosi e non (mondo semitico, mitologie egiziane, babilonesi, fenicie, ecc…)
– studiarne l’orientamento interpretativo secondo le varie confessioni religiose, senza una gerarchia
– dare dei cenni sugli strumenti filologici e sull’impostazione della lingua originale (ebraico, aramaico, greco)
Ovviamente, questo potrà dare degli stimoli, a chi lo vuole, per continuare uno studio che possa dare delle indicazioni di vita, per i credenti, fornire delle correzioni di fede per chi è sempre stato un seguace in maniera supina, istruire sulle relazioni tra patrimonio simbolico della bibbia e cultura occidentale…
e molte altre cose…
@Barbara
apprezzo molto le religioni orientali e, al contrario di te, dare invece almeno dei cenni sulle varie religioni a scuola, proprio per non istruire in maniera confessionale. Non sono per lo studio esclusivo della bibbia.
Il fatto di studiare principlamente la bibbia da noi è anche perchè nella nostra cultura occidentale essa ha pesato molto, rispetto ai testi orientali che, ovviamente, hanno avuto la loro fondamentale risonanza nei paesi orientali. Senza nulla togliere ovviamente al loro intrinseco valore. Penso che non faccia male a nessuno se si viene informati (questo è il vero problema: fare informazione più che indottrinare) su delle opere che sono state sempre condizionanti, in filigrana, nella cultura di un paese. Per esempio, io rimetterei lo studio del latino, secondo me è stata una grave perdita l’averlo tolto.
poi ognuno può abbandonare, continuare, perfezionare lo studio per come desidera. Ma penso che la scuola abbia il diritto-dovere di fornire ai ragazzi un panorama quanto più vario e vasto di stimoli.
Se un ragzzo conoscesse qualcosa del buddismo attraverso la scuola, gli daremmo un’occasione in più per pervenire a un patrimonio di ricchissima cultura e di validi insegnamenti. Senza imporre nulla. Ma non pensi che valga la pena dargli questa possibilità?
questo pianeta e le uamane genti tutte, non avranno scampo
se non riusciranno a mettere nella pattumiera della storia
tutte le balle che gli sono state propinate nei secoli ,
a liberta’ la scienza, l’etica, la vera morale quella laica per capirsi
passa solo attraverso la liberazione mentale scevra da ogni dogma .
Se coloro che indagano nei labirinti della vita per trovare sempre
piu’ cure per alleviare i mai fisici del gnre umano,
non lo fanno liberi da condizionamenti religiosi ,potrebbero essere ritardati
nella scoperta e nel servire l’umanita’ gia’ nei precedenti secoli abbiamo
assistito agli alt della setta cattolica, e abbiamo visto ;
di tutto di piu’ . e all’ora cosa vogliamo appoggiare ??tutto
cio’ che e’ religione e male .
x correzione pardone moi (mon die)
a la genere .
amiche barbara e daniela
per quanto ne so’ io tutto comincia nella valle del tigri e dell’eufrate,
con la nascita della civilta’ sumerica con gli antichi dei
da li in poi tutto e’ stato stravolto a fini sempre politici ,
si diceva una nazione un popolo ,un re sacerdote un dio .
quindi che devono insegnare ???
quelli vogliono solo insegnare che sono loro i depositari
della verita’ per perpetrare ancora il loro falso , e sopravvivere
come per secoli hanno fatto.
“infatti gli insegnanti dovrebbero essere esperti di scienze religiose, non IRC, ma temo che non sarà così”
questo è già squalificante…..
inoltre, reclamo il pieno diritto dei genitori a decidere loro se il figlio deve essere messo a contatto con questioni religiose. un genitore deve avere pieno diritto di tenere, se lo vuole, il proprio figlio lontano da queste cose.
infine, i paletti di cui parli sono una misura insufficiente: dubito seriamente che un insegnante possa spiegare l’affidabilità storica, e delle traduzioni ufficiali dei testi, senza anteporre le proprie idee.
no. è un testo interessante da studiare, e io lo sto facendo, ma è un testo che si deve approcciare con una certa maturità. non si può insegnare in queste condizioni a ragazzini fino a 15 anni.
X Daniela M.
Mi spiace Daniela ma non sono d’accordo,allora nel programma scolastico bisognerebbe introdurre tantissime altre materie.Questo è un bagaglio culturale che ognuno di noi farà personalmente nel corso della propria vita se è una persona curiosa e desiderosa di conoscere ed imparare a ragionare con la propria testa.
Ha me ha dato molto fastidio l’IPOCRISIA della proposta: il voler far entrare un testo proponendolo per quello che non è ,come al solito sono poche le persone che hanno il coraggio delle proprie idee ed azioni!
“Il fatto di studiare principlamente la bibbia da noi è anche perchè nella nostra cultura occidentale essa ha pesato molto”
non sono d’accordo. la nostra cultura è di gran lunga più classica greco-romana che giudaico-cristiana. perchè allora non approfondire a scuola il diritto e la filosofia classiche? la nostra cultura non ha proprio niente di giudaico. forse di cristiano ma certamente meno di quanto si vada sbandierando.
@ Mauro Ghislandi
Le cose serie di una scuola sono:
Insegnare a leggere,
a scrivere e a far di conto.
Promuovere un senso civico.
Formare la capacità di comprensione di un testo,
stimandone il valore e l’attendibilità.
Insomma, stare al passo con i tempi.
Tutto il resto sono orpelli.
Concordo, tanto per cambiare, con JSM.
Anche sei il Vangelo ha indubbiamente influenzato il nostro sentire comune.
E non sempre in peggio.
per jsm e barbara
ho già detto che sono d’accordo per l’introduzione di altre materie, non solo la bibbia. Per esempio la costituzione. Va benissimo anche la filosofia del diritto (altra lacuna nella scuola: la filosofia, si fa poco e male…). parlavo del latino proprio eprchè la nostra cultura classica non è valorizzata a scuola-
Riguardo alla scelta dell’ora di religione, sono d’accrdo alla sua opzionalità, come è adesso.
la nostra cultura ha molto di cristiano: l’abolizione della schiavitù, faccio un esempio molto facile, deriva dal concetto di uguaglianza introdotto dal cristianesimo.. concetti come solidarietà, perdono, fratellanza, pace, attenzione verso gli emarginati e i più deboli, sono frutto di una cultura cristiana. Attenzione: cristiana, non cattolica!! Quando parlo di questi valori mi vengono in mente, come testimoni, San Francesco, Pietro Valdo, Martin Luther King, Alex Zanotelli, Albert Schweitzer, Raoul Falloreau e tanti altri, non certo Alessandro Borgia, Pio IX e Ratzinger..!
@Lady Godiva
per te stare al passo con i tempi comporta ignorare i grandi monumenti simbolici dell’umanità?
Daniela M
per me stare al passo con i tempi significa dare tutti gli strumenti necessari affinché
una persona sappia decidere quale strada intraprendere, in piena autonomia.
Decidere in autonomia della scelta delle letture,
decidere in autonomia il proprio lavoro e via dicendo.
Questo è stare al passo con i tempi, per me.
il quadro che Lady Godiva da degli obiettivi della formazione scolastica è eccellente..
non sono affatto d’accordo sull’inserire la bibbia nel programma di studi e non vale il contentino ti introdurre altri testi. al limite, la bibbia dovrebbe essere inserita nell’ora di religione in quanto facoltativa. ripeto: reclamo il diritto dei genitori a decidere se e quando sottoporre i propri figli a tale tipo di studi.
per quanto riguarda i valori cristiani, lungi da me l’idea di fare polemica con te ma devo proprio dire che nella nostra storia sono stati molto predicati e per niente praticati.
per me stare al passo con i tempi significa dare tutti gli strumenti necessari affinché
una persona sappia decidere quale strada intraprendere, in piena autonomia.
Decidere in autonomia della scelta delle letture,
decidere in autonomia il proprio lavoro e via dicendo.
OTTIMO
@ladi godiva e jsm
sono d’accordo con voi sull’esigenza di fornire un senso critico ai ragazzi perchè possano poi individuare le loro scelte e il loro approfondimento.
Ribadisco però la mia opnione sull’opportunità di un’informazione (non indottrinamento) su dei testi che sono stati fondamentali per il cammino di civiltà, e il cui studio condotto seriamente può veramente giovare contro quegli integralismi e forzature interpretative che danneggiano poi la civiltà stessa.
Senti Daniela M,
la scuola italiana ha dimostrato una cosa sola:
che con i grandi monumenti simbolici dell’umanità proposti ogni anno,
l’Italia diventa un paese di NON LETTORI.
E hanno tutta la mia comprensione. Con questi enormi tomi a chiunque verrebbe la nausea della lettura.
Basterebbe un’antologia ben studiata per toccare i vari temi,
come si usa in altri paesi europei.
E ciascuno andrebbe poi a cercarsi i temi e gli argomenti
in libreria, per conto proprio, in base alla propria evoluzione autonoma
Daniela M.
La classe docente italiana si metta una mano sulla coscienza.
Perchè stra producendo solo odio verso la cultura.
Mo’ arriva la ciliegina sul gelato:
LA BIBBIA
e poi arriverà il CORANO, poiché l’ITALIA MERIDIONALE
ha subito comunque un’importantissima influenza islamica.
La scienza la lasciamo ai paese Nordeuropei,ok??
daniela m.,
la bibbia è un testo troppo complesso perchè il senso critico (embrionale) di un quindicenne possa affrontarlo. le controversie sulla affidabilità storica, sulla originalità dei testi e sulle rispettive interpretazioni sono oggetto di divergenze anche tra i massimi biblisti mondiali. cosa può dire un insegnante in merito a questi aspetti? che giudizio può dare sul riscontro storico di alcune tra le più rilevanti figure della bibbia? e su alcuni eventi miracolosi?
daniela m.,
il confine tra informazione e indottrinamento è troppo sfumato e la scuola non deve dare un’identità religiosa.
Straquoto JSM sul senso critico di un quindicenne,
inoltre la scuola prevede 13 anni di studio complessivi.
Il sito biblia per lo studio della Bibbia preventiva TRE ANNI.
Allore che cosa diavolo studieranno i già martoriati studenti italiani???
ma allora il problema non è il testo, ma la formazione degli isnegnanti! Sono due ordini di problemi diversi! sappiamo benissimo come formule difficilissime di matematica, se insegnate da bravi professori, vengono recepite e capite dai ragzzi! qualsiasi testo, anche il più difficile, se insegnato con metodo e buona didattica, può essere compreso, magari anche nelle sue linee principali. Non sono d’accordo su questa chiusura così netta. Se ci sono insegnanti ignoranti che non sono capaci di trasmettere informazioni generali sulla bibbia, non è colpa della bibbia, ma della formazione universitaria e postuniversitaria.
Anche il corano, se fosse studiato dai bambini musulmani in maniera seria (non come è insegnato nelle scuole coraniche, ripetuto a memoria…) produrrebbe meno fanatici.
Signori, io sono dell’idea che : l’ignoranza produce più mostri di una conoscenza imperfetta.. dunque… vengano lo studio della bibbia e di altri fondamenti della nostra cultura, un vuoto culturale va sempre riempito, per evitare che la barbarie lo riempia di proclami e di bandiere ripetute a memoria
@jsm
“la bibbia è un testo troppo complesso perchè il senso critico (embrionale) di un quindicenne possa affrontarlo. le controversie sulla affidabilità storica, sulla originalità dei testi e sulle rispettive interpretazioni sono oggetto di divergenze anche tra i massimi biblisti mondiali. cosa può dire un insegnante in merito a questi aspetti?”
semplicemente illustrarli. Far capire che esistono molteplici interpretazioni, e fugare così la credenza popolare che la chiesa cattolica sia l’unica depositaria della corretta interpretazione dei testi bilbici. Ti pare poco?
Daniela,
certo che il problema è la formazione degli insegnanti!
Altrimenti nessuno di questi prof avrebbe firmato un appello tanto imbecille!!
Ma gli insegnanti si guardano bene dal volere intraprendere un tipo di formazione diversa
dalla mera laurea, che insegna sì la materia, ma non a trasmetterla.
Il loro obiettivo è la laurea, perchè è chic, non certo la formazione dei ragazzi.
Per JSM, se ti fa piacere scrivimi sul mio sito Web;-)
sorry, ho sbagliato sito
daniela m,
che ti aspetti che dica un insegnante sulla storicità dei vangeli?? che non hanno riscontro storico?? andiamo!
tu fai un paragone che non calza affatto: le formule matematiche saranno pure difficilissime ma sono reali e nessuno le può mettere in dubbio. che maria abbia generato da vergine il figlio di dio, che gesù sia esistito, che abbia compiuto prodigi d’ogno sorta, che sia morto e risorto è nient’affato provato storicamente! si parla di dare interpretazioni di ciò che non si sa nemmeno se sia vero. le parole dette da un’insegnante, in questo caso, possono pesare come macigni.
tu dici “semplicemente illustrarli”. e le domande degli studenti? la mia insegnante di italiano all’ITIS ci ha fatto studiare tutta la Divina Commedia e non sono mancate domande sulla veridicità di quanto letto. figuriamoci con la bibbia!
daniela, il problema è cosa dice l’insegnante. a me andrebbe benissimo che mio figlio facesse studi biblici se l’insegnante fosse il prof. Deschner. ma se è un scelto da Fioroni piuttosto mando mio figlio a fare il muratore..
@jsm
quelle che tu citi sono infatti delle interpretazioni. Studiare il testo significa studiare anche la storia della redazione, significa studiare filologia, anche dei cenni, e lo studio filologico, come sai, è uno studio scientifico, è uno studio basato su dei documenti. capisco che non c’intendiamo, ma ti assicuro comunque che uno studio il più possibile neutro, nel senso di documentaristico, si possa fare, è la mia non è una pia illusione, lo dico sulla base di quello che sto studiando, concedimi dunque di portarti la mia opinione con una esperienza “sul campo”
ora ciao a tutti, devo fare un lavoro off pc…
alla prossima
dimenticavo!
le domande dei ragazzi:
le domande sono il sale del dibattito, magari ce ne fossero a iosa! Non s mpre si può rispondere a una domanda, ma già il fatto di sollecitarle è un gran vantaggio per l’allenamento critico…
Daniela M
per allenare le capacità critiche è sufficiente prendere leggere regolarmente
un articolo della stampa e valutarlo in classe.
Fonti, attendibilità, pro e contro.
Insomma, cose dei nostri tempi.
Comunque aspetto l’introduzione del CORANO, che vorrei fosse sottoposto a critica pure
lui, considerato che anche il CORANO di balle ne racconta.
daniela m,
molto semplice, partendo dal presupposto che il libro dica il vero…..
@ JSM
quando hai un insegnante preparato alla formazione dei ragazzi,
non esiste formula matematica difficilissima.
Garantito al limone.
Prima di pensare di introdurre la Bibbia o quant’altro come testo scolastico penso che urge una bella riforma scolastica che possa far rinascere nei docenti il piacere di insegnare ed agli studenti il piacere di imparare.Usiamo l’8x mille,il 5xmille per dare la possibilità a docenti e studenti di avere sconti sull’acquisto di libri,entrate ai musei etc.
Che ne dite??
@barbara
dico che è una buona idea.
sulla riforma della scuola sono perfettamente in linea.
certo, sono fuori da scuola ormai da molto ma ho come l’impressione che nella scuola si voglia comunque insegnare troppo e troppo presto in termini nozionistici mentre a un ragazzo che fa le elementari servono i fondamentali leggere, scrivere e far di conto e saper usare la propria intelligenza.
credo che il voler limitare tutto a pure nozioni spenga ogni interesse specie in bambini e ragazzi che per metà del tempo pensano ancora al gioco
Daniela M
quello che proponi tu è eccellente, ma richiede uno sforzo didattico molto grande (nache in termini di tempo). il problema è che esistono molte altre cose eccellenti che la scuola propone o dovrebbe proporre e stanno languendo.
per questo ritengo che la proposta sia interesante ma non attuabile.
eventuali ripieghi sarebbero solo azioni di parte, volte ad accreditare o screditare (“screditare” lo ritengo onesto solo se parte dal principio di “porre il dubbio”), quindi non didatticamente oneste.
in realtà se si tratta solo (solo…) di mostrare agli studenti che la bibbia è un libro scritto da umani e, come tale, sottostà all’analisi linguistica e storica di tutti gli altri testi mitologici e religiosi, allora potrebbe bastare inserirne la lettura nelle attuali ore di lettere e di storia, al vaglio didattico degli insegnanti di italiano, che si suppone siano persone serie.
filosofo,
supporre su argomento del genere può essere pericoloso……
jsm,
dici?
toccherà mica farlo agli insegnanti di scienze, di spiegare la bibbia?
ma perchè no? di questi tempi…
possono essere pure insegnanti di scienze, filosofo, ma molti sono cattolici e in ogni caso le pressioni sarebbero molte e sai, il quieto vivere……
da parte mia l’ho già detto: se ci fosse il professor Deschner mi andrebbe benissimo
@Filosofo Buttiglione
Quando si insegna a leggere davvero bene,
non è affatto necessario né screditare né esaltare uno scritto.
Qualsiasi buon lettore arriva da solo alle proprie conclusioni.
Bibbia sì, bibbia no. Trovo strano che questo problema si ponga oggi. Chi ne propone la lettura e lo studio – anche agnostici e atei come Eco e la Hack – sa che la stragrande maggioranza dei cattolici e degli italiani in genere non la conosce. Mi sembra una raccomandazione tardiva e fuori tempo. Ma poi davvero la Hack è una grande lettrice e ammiratrice della bibbia? In un’intervista disse che fra le cose che si sarebbe portata su Marte c’era “La montagna incantata” di Thomas Mann, ma non la bibbia.
Un ricordo personale. Ho passato tutta la mia infanzia e l’adolescenza (dai 4 ai 20 anni) con suore e preti (prima i salesiani, poi altri sacerdoti). In ben sedici anni non hanno saputo inculcarmi il minimo interesse e amore per le sacre scritture. Una volta il professore di filosofia disse che un buon cristiano avrebbe dovuto leggere almeno una volta la bibbia in vita sua. E’ stata l’unica raccomdazione che abbia sentito. Una bibbia in mano non me la misero mai. Una volta mi comprai io la bibbia – che ancora posseggo, la bibbia Marietti in tre volumi – ma non l’ho mai letta sistematicamente. Ho letto e riletto alcune parti – per es. i vangeli, gli Atti, l’Ecclesiaste nella bellissima traduzione di Ceronetti, ma non ho mai avuto davvero voglia di leggermi tutta la bibbia. Gli assaggi che ne facevo ogni tanto me la facevano passare. Solo in anni recenti ho letto la prima lettera ai Romani di San Paolo sulla quale sono state scritte intere biblioteche: una schifezza (giudizio che un cattolico, ma anche un agnostico alla Massimo Cacciari) giudicherà triviale, volgare, da troglodita. Certi testi vanno letti in ginocchio o con un adeguato atteggiamento, almeno d’interesse e rispetto. Come si può ardire dire che la famosa lettera ai Romani sia una schifezza?
E adesso (mi) pongo questa domanda: la lettura della bibbia a scuola è assolutamente necessaria, indispensabile, o per lo meno utile (per capire e apprezzare altre opere letterarie e artistiche per esempio)?
Be’, indispensabile non direi proprio, considerato che oltre il 90 per cento dei cattolici non l’ha mai letta, come me, e lo stesso càmpano e si considerano lo stesso brava gente, operosa, onesta, forse anche intelligente. Diciamolo: la conoscenza di questo testo non è affatto indispensabile, sono più importanti parecchie altre cose.
Non si può invece negare che la conoscenza, completa o parziale, di questo testo – che non mi attira minimamente, forse a torto, per ignoranza, lo ammetto – possa risultare utile per capire certi fenomeni culturali e apprezzare anche tante opere d’arte. Una certa utilità dunque l’ammetto, pur non essendo né uno studioso della bibbia né un suo assiduo lettore.
La proposta attuale mi pare comuque strumentale e in linea col clima attuale di ritorno al medioevo, di neoclericalismo. C’è persino chi rimprovera ai cattolici la loro ignoranza religiosa e ne sollecita l’istruzione perché acquisiscano una più precisa e forte identità, specie ora che siamo confrontati col fenomeno dell’islam, una religione ancora viva e vegeta e che potrebbe soppiantare il cristianesimo. Il fatto è che il cristianesimo è morto, nonostante la respirazione bocca a bocca che persino certi emeriti fessi laici o sedicenti tali (Cacciari, Peramarcello) gli fanno. Attualmente assistiamo a un tentativo di rivitalizzazione del cristianesimo, ma è destinato al fallimento anche se la Chiesa sembra di nuovo di moda e persino potente.
Una religione è viva finché incute timore o persino il terrore (come l’islam, appunto). “Timor Domini initium sapientiae”, no? E invece noi non tremiamo più davanti alle minacce dell’inferno che Ratzinger ha avuto l’impudenza di rispolverare (un papa più gaffeur di questo bisogna proprio cercarlo, dice una scempiaggine dietro l’altra).
Personalmente sono anche contrario a una materia come “Storia delle religioni”. Ho provato a leggere il “capolavoro” di Mircea Eliade, “Storia delle credenze e delle idee religiose”, ma non ce l’ho fatta. Che barba! Ma chissenefrega di tutte le elucubrazioni e fantasticherie della mente umana nei secoli, di tutte queste sfilze di dèi bislacchi e strani.
Proporrei al massimo la lettura di parti della bibbia che si possono fare benissimo in un contesto non religioso, a storia, filosofia, italiano, storia dell’arte.
Lady Godiva
sono d’accordo con te, infatti il ruolo della scuola è quello di insegnare a leggere bene, non di siegare se la bibbia dica stupidaggini o meno. quello uno lo scopre da sè.
però, per favore: Filosofo BOTTIGLIONE, mica buttiglione
Sergio scrive: “Bibbia si`, bibbia no”. Ecco, bibbia no. Al di la’ del fatto che sia il testo sacro dei credenti, cosa che rende gia’ di per se’ aberrante imporre un libro religioso nella scuola laica, comunque bibbia no: il tempo scolastico va usato bene. La bibbia chiunque se la puo’ leggere e studiare da solo con una bella edizione critica, matematica e lingue straniere no, e sono materie nettamente piu’ importanti di “fiabe religiose ebraiche”.
La Bibbia a scuola potrebbe essere utile solo come racconto mitologico.
PER Daniela M
Ciao mi permetto di contattarti perchè ho letto che frequenti il corso di Laurea in scienze bibliche e teologiche della facoltà teologica valdese.
Poichè sono interessato a tale corso vorrei chiederti delle informazioni specifiche.
Se vuoi puoi scrivermi all’indirizzo e-mail : adesst72@yahoo.it