Il Sole: cronaca di una morte annunciata

Ogni anno S Orionis proietta nello spazio una quantità di materia la cui massa è pari a quella del nostro pianeta

Un gruppo internazionale di astronomi ha utilizzato l’interferometro VLTI dell’ESO, situato sul Cerro Paranal, e il VLBA, gestito da NRAO, per svolgere uno studio estremamente dettagliato dell’ambiente che circonda una gigante rossa pulsante, ossia una stella quale diventerà il Sole tra 5 miliardi di anni. Per la prima volta è stata fatta una serie di osservazioni coordinate di tre componenti che costituiscono l’involucro esterno della stella: lo strato molecolare, quello di polveri e quello di maser. La scoperta ha portato ad un avanzamento significativo nella comprensione del meccanismo tramite il quale le stelle come il Sole, prima di morire, perdono materia e la rilasciano nel mezzo interstellare.

S Orionis (S Ori) appartiene alla classe di stelle variabili di tipo Myra, destinate a spegnersi per dare a origine a una nana bianca. A questo stadio della loro vita le stelle di questo tipo disperdono nello spazio grandi quantità di materia: ogni anno, S Orionis proietta all’esterno una quantità di materia equivalente alla massa della Terra.

S Orionis pulsa con un periodo di 420 giorni, durante il quale la sua luminosità varia di un fattore 500, mentre il suo diametro subisce oscillazioni del 20 per cento.

Nonostante la massa relativamente piccola, le dimensioni di queste stelle sono enormi. Attorno a un nucleo centrale, si estende uno strato esterno composto prevalentemente di polveri, il cui raggio – nel caso di S Orionis – varia fra le 1,9 e le 2,3 volte la distanza che separa la Terra dal Sole. Ancora più esternamente si trova un ulteriore strato, da cui originano le emissioni maser, costituito in prevalenza da molecole di monossido di silicio (SiO), che si estende fino a dieci volte le dimensioni del Sole.

“Visto che siamo tutti polvere di stelle – ha osservato Markus Wittkowski, che ha diretto la ricerca ed è il primo firmatario dell’articolo pubblicato su Astronomy and Astrophysics in cui si illustrano i risultati ottenuti – lo studio delle fasi della vita di una stella quando questa riprocessa la materia e la rimanda nello spazio interstellare perché venga riutilizzata per una successiva generazione di stelle, di pianeti… e di esseri umani, è qualcosa di molto importante e affascinante.” 

Fonte: LeScienze

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17 commenti

Nikky

Sicuramente è un’altra teoria atea, non c’è traccia di nulla del genere nella santissima bibbia!
😀

Stefano

L’astronomia mi ha sempre affascinato e mi piacerebbe conoscere qualche buon link per documentarmi. Visto il mio ossequio alla materia eviterò divertenti paragoni tra le dichiarazioni della Chiesa e s Orions con le sue emissioni maser!

Nicola Iacovone

Compitino (metafisico) della sera, da svolgere preferibilmente prima di andare a nanna:
sono concepibili un “paradiso” ed un “inferno” anche per gli astri dopo la loro “morte”?
Semplicemente perchè se il nostro Sole, che ci ha dato la vita, è destinato al paradiso, allora ci dobbiamo finire pure noi dritti dritti, e quindi: perchè preoccuparsi tanto?
Meditate gente, meditate… la notte porta consiglio.

mp

accipicchia questi scienziati cattivoni che mettono in dubbio la Genesi ogni volta… ma lo vogliono capire che tutti i loro strumenti e i loro calcoli non servono a niente? La risposta è stata scritta da qualche mediorientale 2000 anni fa.

Il Filosofo Bottiglione

c’è un problemino. quando morirà il sole bruceranno tutte le bibbie con quello che c’è scritto.
ovviamente insieme alle bibbie bruceranno tutti gli altri libri, ma che volete farci, gli altri libri sono abituati ad andare al rogo.
per carità, anche la bibbia ha subito le sue, ma lo smacco del sole morente potrebbe essere pesantuccio per il libro dei libri.

Asatan

Ha qualcosa di poetico questo ciclo di morte e rinascita della materia e dell’energia, ti dà il senso delle bellezza e dell’infinito… senza bisogno di dio.

In fondo quando questo sistema solare andrà a patrasso un pezzetto di noi e del nostro modo sarà ancora lì fuori a creare nuove cose. 🙂

Flavio

Nicola, il Sole non ha l’anima, come le donne, gli indios, ecc… quindi niente paradiso né inferno per loro! 😉

ci_acca

Per chi ha meno *confidenza* con l’astronomia, puo’ essere interessante sapere che, sebbene spesso in documentari e programmi dedicati si faccia un gran parlare della vita residua del nostro sole (appunto, circa 5 miliardi di anni), ci sono possibilita’ che la nostra stella non arrivera’ mai allo stadio ultimo di gigante rossa. Studi approfonditi hanno ormai accertato che, tra circa 3 miliardi di anni, quindi ben prima della *morte* del Sole, la Via Lattea entrera’ in collisione con la nostra vicina piu’ prossima, la galassia di Andromeda.
Cosa esattame succedera’ al nostro piccolo Sistema Solare e’ forse troppo difficile da prevedere ma di certo, come qualcuno ha scritto: *i nostri discendenti potranno godersi un gran bello spettacolo di fuochi d’artificio*…

Per chi vuole approfondire, in rete ci sono tantissime risorse, quello che segue e’ un piccolo link per capire meglio di cosa stiamo parlando, buona lettura :))

http://haydenplanetarium.org/resources/ava/page/index.php?file=G0601andmilwy

ci_acca

Beh e’ chiaro. Anzi, nessuno ne parla, ma io credo che l’idea di infilare Andromeda in quell’orbita luciferina sia proprio sua. St’impunito oh… 😉

aquila

@Nicola, il compitino lo svolgo di giorno.
Nessuno mette in dubbio l’evoluzione dell’universo. Il nostro sole e’ risaputo che diventera’ una gigante rossa. Ai tempi delle superiori avevo studiato tutte le reazioni chimiche che da H portavano a elio, poi tutta la materia e gli altri elementi che venivano creati con l’esplosione che portava ad una nana bianca. non ricordo benissimo, dovrei rivedere un po la materia. Ma tutto questo non esclude la possibilita che ci sia una mano intelligente a guidare questa evoluzione. Nessuno (o pochi) credano in una creazione dell’universo, del mondo della vita, delle razze in 6 giorni! Piuttosto in una evoluzione guidata, appunto. La possibilita’ che sia tutto guidato dal caso esiste, ovviamente, ma gli scenziati si arenano nel calcolo dei tempi: guidato dal caso i tempi necessari dal big bang a quello che si vede oggi sarebbero stati di qualche ordine di grandezza superiori… Ad ogni modo una prova non c’e’, ne in un senso ne nell’altro.
Riguardo al paradiso poi, e chi lo sa come sara’ fatto. Noi cattolici crediamo che l’anima non morira’, e che un corpo verra’ restituito un giorno. Ma sara’ un corpo diverso, non fatto di materia corruttibile, probabilmente che non rientra negli schemi matematici di questa realta’ fisica. Se ci saranno soli, pianeti, non credo te lo potra dire nessuno. E’ cosi importante per te saperlo?
Non sappiamo neppure spiegare cosa e’ la foirza che provoca l’accelerazione di allontanamento delle galassie (il big bang da solo non lo spiega, e richiederebbe che con il tempo la velocita’ relativa diminuisca). Invece galassie piu lontane sono piu spostate verso il rosso di quelle vicine, quindi vanno piu in fretta. L’universo continuera ad espandersi? O collassera nuovamente in un punto? E cosa c’e al di la dell’universo? E Se collassera in un punto, intorno cosa ci sara? E prima del big bang cosa c’era? Il nulla? Ma te lo vedi veramente tutto che inizia per un esplosione del nulla? Io faccio fatica. Con questo ti lascio e vado a mangiare, mi e’ venuto un certo languorino

jeeezuz

trovo al limite dell’incredibile questa tanto invocata teoria del disegno intelligente… da un lato è stata introdotta perché la genesi dura e pura era in contrasto con l’evidenza scientifica; dall’altro, il disegno intelligente corregge le “imprecisioni scientifiche”. La scienza è la scienza: o la si prende con tutti gli errori, o la si lascia stare. La religione non può funzionare come tappabuchi della scienza. Insomma: oggi i sostenitori del disegno intelligente dicono che l’evoluzione c’è stata, ma in una forma “pilotata”. Ora mi viene da chiedere: se un domani la scienza si accorgesse di aver sbagliato, e affermasse che la terra e tutto il cosmo sono stati generati in 6 giorni, quelli del disegno intelligente continueranno a supportare la testi dell’evoluzione del cosmo pilotata per 14 miliardi di anni? O cambieranno idea?

Ernesto

ci_acca
mi sembra estremamente improbabile che sia possibile calcolare il moto relativo di 2 galassie fra 3 miliardi di anni. Non è possibile prevedere con certezza se pioverà fra 3 settimane, figurarsi per un sistema ancora più complesso fra 3 miliardi di anni.
Infatti nella pagina che riporti si dice che “presenti misure SUGGERISCONO che le 2 galassie POTREBBERO collidere”. Non è certo mi sembra.

ci_acca

@ ernesto

Dubbi leciti Ernesto. Mi limitavo a riportare i risultati di uno studio che da qualche tempo a questa parte sono stati pubblicati su molte risorse specializzate siano esse riviste o siti divulgativi. Certo il moto relativo di un oggettino delle dimensioni di una galassia potra’ essere soggetto a variazioni causate da eventi che non possiamo prevedere, ma immagino che chi ha compiuto gli studi, e chi ha poi pubblicato lo studio non sia esattamente a digiuno di astronomia.
Possiamo dire che forse lo studio era basato su previsioni che preventivavano i moti di entrambe le galassie costanti nel tempo?

ci_acca

@ Ernesto

Non e’ mia intenzione accelerare la deriva *astronomica* del post, tra la’ltro decisamente off-topic, ma forse questo puo’ interessare per approfondire.

http://www.cfa.harvard.edu/%7Etcox/localgroup/

Malgrado i dubbi derivanti dalle difficolta’ a calcolare la componente trasversale del moto di un oggetto come una galassia, c’e’ un diffuso consenso a pensare che l’evento si verifichera’ effettivamente. Certo, non avremo cmq la possibilita’ di trovarci tutti al bar dopo l’eventuale collisione per discuterne i dettagli…. 😉
Buona lettura a tutti!

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