Sala Montanari della Società Letteraria di Verona
Sabato 9 giugno – ore 17.00
Il testamento biologico
Direttive anticipate
Cos’è il “testamento biologico”? E’ un concetto collegabile a quello dell’ “eutanasia”? E’ giusto predeterminare il modo in cui si verrà curati? Quali sono le problematiche giuridiche, etiche e mediche più spinose poste dalla questione? A queste domande, che investono uno dei temi più delicati e discussi, fra quelli inerenti all’esercizio dei diritti civili nella società contemporanea, cercheranno di rispondere in Società Letteraria, sabato 9 giugno, dalle ore 17.00, due medici dell’Università di Verona, Mario Marigo e Gianfranco Maffezzoli, e il notaio Gianfranco Tomezzoli. Moderatore sarà il professor Luciano Bonomi.
La tavola rotonda è stata organizzata dal Circolo di Verona dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) e dalla Società Letteraria di Verona.
Il testamento biologico, (detto anche: living will, direttive anticipate, testamento di vita), nella definizione elaborata dal Comitato Nazionale per la Bioetica, è un “documento con il quale una persona, dotata di piena capacità, esprime la sua volontà circa i trattamenti ai quali desidera o non desidera essere sottoposto nel caso in cui, nel decorso di una malattia o a causa di traumi improvvisi, non fosse in grado di esprimere il proprio consenso o il proprio dissenso informato”. In Italia non esiste ancora una legge che disciplini esplicitamente la materia. Nel 2001 il nostro Paese ha ratificato la convenzione di Oviedo del 1997 che stabilisce che “i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione”. La discrezionalità con la quale, di fatto, vengono affrontate situazioni di queste genere, spingono più voci a chiedere una legislazione specifica che regolamenti la materia.
Comunicato del circolo UAAR di Verona
Sarebbe ora che il dibattito su questi temi entrasse nell’ Odg di questa nostra opinione pubblica e di chi è chiamato a legiferare…
invece si parla di bibbie a scuola e non di diritti inalienabili, come quello a decidere della propria salute e della propria vita, questo fatto della bibbia a scuola e solo fumo negli occhi.
Perfettamente d’accordo Daniela.
Non vorrei che firmassero anche una petizione contro il testamente biologico,
considerando la situazione che si è creata oggi.
Penso che finira’ con una guerra tra laici e cattolici. Credo che dopo il caso Welby la chiesa sia preoccupata di una possibile deriva eutanasica. Inoltre intenzionalmente va allo scontro per dare un colpo basso al governo. A mio parere, la CEI e’ ormai la terza opposizione al governo insieme all’UDC e al centrodestra