Congresso Linfa sulle nuove famiglie

Sabato 9 giugno ci sarà a Firenze il convegno della Lega italiana nuove famiglie (LINFA), che sostituirà la Lega italiana famiglie di fatto (LIFF). Difficile non pensare alla Conferenza Nazionale della Famiglia, svoltasi alla fine di maggio nella stessa città. Impossibile però conciliare lo spirito delle due iniziative, sebbene la protagonista sia sempre la stessa: la famiglia. Perché sebbene Rosy Bindi abbia insistito che “sulla famiglia il Paese non si può dividere, si deve unire” il concetto di famiglia emerso dalla Conferenza è tanto angusto da rendere inevitabile una divisione. Come unirsi intorno a una concezione discriminatoria e anacronistica di famiglia? L’unica possibilità sarebbe uniformarsi e omologarsi (in quei casi ove sarebbe possibile) a quel modello familiare che pone come condizioni necessarie il matrimonio e l’eterosessualità. In caso contrario, nessuno merita il nome sacro di “famiglia”. Non gli omosessuali (nemmeno a dirlo!), non i conviventi, non le famiglie ricomposte, non i transgender, ma nemmeno le famiglie nucleari, anche quelle non determinate dalla cattiva volontà bensì dalla morte di uno dei due partner. L’idea sottostante più pericolosa e sciocca è che le nuove famiglie minaccino la cosiddetta famiglia tradizionale, mentre rappresentano solamente modi diversi di condividere tutta o parte della propria esistenza. Questa diversità è una ricchezza, non una minaccia.
Si potrebbe aggiungere al celebre incipit tolstojano “tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo” che ogni famiglia è famiglia a suo modo.

Articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica

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Un commento

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Vi presento ‘La Sacra Famiglia’
Il padre,tale Giuseppe professione:operatore del legno si direbbe oggi(falegname)
viene costretto dalle autorità politico-religiose a prendere in moglie una ragazzina la porta in casa e dopo poco tempo un angelo lo avvisa che la sua sposa è incinta per opera di qualcun altro;a questo punto Giuseppe scappa in Egitto per paura di Erode e quando ritorna in Galilea il papà sparisce dalla circolazione.Il figlio chiamato Gesù, già da bambino dimostra di essere un autentico genio perchè sua madre lo trova nel tempio a discuttere coi dottori della legge e naturalmente mica parla di fiabe ma della Torah!
A sua madre che lo rimprovera Gesù dice di essere venuto per fare gli interessi del padre… non di Giuseppe ma di quello Eterno
Passano 30anni e Gesù si libera di sua madre ,va via da casa e reincontra sua madre ad una festa dove le dice chiaramente di farsi i fatti suoi che lui deve pensare alla volontà del padre(aridaje) aquesto punto sta povera madre sparisce dalla circolazione per farsi rivedere ai piedi della croce.Che bella famiglia…di sfigati!!!!

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