E intanto sul testamento biologico la Chiesa minaccia, la sinistra tace

Francamente, non è il day after di Piazza San Giovanni a preoccuparci. Il meeting, il jamboree delle famiglia (tutte belle, sane e felici…) che ha invaso la grande piazza romana non rappresenta in alcun modo la realtà della società italiana, anche sul tema della famiglia. Al milione (?) di partecipanti al festival romano sarebbe persino facile contrapporre i milioni di italiani che vivono ben diverse situazioni, come single o come conviventi a vario titolo. In un ideale referendum ad armi pari, non ci sarebbe alcun dubbio su quale delle due ideali piazze sarebbe vincitrice.
Purtroppo, questo ideale referendum non sarà mai tenuto. E non lo sarà perché le forze politiche, che dovrebbero essere custodi di un minimo di legalità laica, danno forfait. La loro debolezza, anzi inesistenza, su questi terreni è sotto gli occhi di tutti. Così, gli organizzatori di Piazza San Giovanni hanno avuto mano libera nel minacciare di costituirsi in movimento politico, preannunciando che ora si daranno da fare per affossare il testamento biologico. Il Vaticano, che già aveva dato un fondamentale contributo organizzativo (l’otto per mille?), mediatico (a reti unificate, senza contraddittorio!) e ideologico all’operazione, ha reso ancor più esplicito il suo progetto di occupazione e di trasformazione delle istituzioni: è un progetto dalle radici lontane, dal tempo in cui il cardinal Ratzinger forniva le sue interpretazioni teologico/ideologiche al cammino ecclesiale, accantonando e infine sbaragliando anche le opposizioni interne, quelle che dopo il Concilio Vaticano II speravano in una Chiesa diversa, più aperta e pastorale.
Possiamo dirlo? Solo la ripresa d’iniziativa della Rosa nel Pugno ha reso possibile, il 12 maggio, la tenuta di un evento idealmente alternativo, che risollevava le antiche, splendide bandiere della vittoria nel referendum sul divorzio di trentatré anni fa. Ovviamente, i mezzi a disposizione della Rosa nel Pugno erano infinitamente inadeguati. Inadeguati soprattutto per organizzare una risposta durevole, nel tempo, alla montante pressione clericale. Così, oggi, dobbiamo constatare con amarezza che sui temi della vita – ricerca scientifica, problematica della fine della vita, unioni, riproduzione assistita ed eterologa – il Paese è stato portato alla paralisi. Le minacce al testamento biologico rischiano di pregiudicare definitivamente il lavoro serio e prudente del professor Ignazio Marino (consigliamo la lettura della sua «lettera agli elettori!»). Anche qui, quel che soprattutto c’è da temere è il silenzio delle forze di sinistra, nelle quali molti vorrebbero liberarsi di questa ennesimo, fastidioso intoppo alla ripresa o al mantenimento (più o meno coperto) dei buoni rapporti con le gerarchie vaticane. Perfino sulle politiche in materia di droghe la parola d’ordine bipartisan è quella della rinuncia, dell’arretramento, della repressione, come dimostra l’accantonamento della riforma della legge Fini-Giovanardi. Drammaticamente (o comicamente, fate voi) la parola d’ordine della rinuncia coinvolge dall’interno la leadership del costituendo Partito democratico: altro che partito nuovo!
Di fronte alla pressione reazionaria del movimento di Piazza San Giovanni, non è eccessivo considerare l’Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca – soggetto costituente del Partito Radicale Transnazionale e della Rosa nel Pugno – come una forza organizzata indispensabile per l’alternativa laica. Ma questa realtà scadrebbe ad affermazione velleitaria se non sapremo giorno per giorno adeguarci alla dimensione del confronto, rendendo sempre più operativa ed efficace la partecipazione diretta di quanti, scienziati, malati e disabili, personalità politiche, hanno dimostrato interesse e buona volontà. L’azione non-violenta diretta rimane lo strumento principale a nostra disposizione per aprire piccoli varchi nell’informazione di regime.
Mentre il nostro giornale va in stampa, il Tribunale di Roma sta decidendo se aprire un processo contro chi ha aiutato Piero Welby a interrompere la tortura alla quale era sottoposto. Rispetto a Giovanni Nuvoli, si deve prendere atto che persino il notaio interpellato si è rifiutato di certificare la sua volontà. L’Associazione Coscioni è dovuta poi intervenire supplendo alla latitanza del sistema sanitario e mettendo a disposizione di Nuvoli un collegio medico che lo assista nelle sue decisioni. […]

Il testo integrale dell’articolo di Marco Cappato è stato pubblicato sul sito de Il Riformista

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aquila

E ci mancherebbe anche che la Chiesa non dicesse chiaramente la sua. Se non lo fa su questi temi di etica, di cosa dovrebbe parlare? SOlo gli intellettuali di sinistra hanno diritto di esprimere un opinione?

Alberto

Esprimere un’opinione è un conto, condizionare pesantemente le scelte politiche del paese è cosa ben differente. Perchè quelli che non condividono scelte etiche del tutto opinabili sono costretti loro malgrado a sottostare ai dictact della gerarchia ecclesiastica? Parlo di gerarchia perchè i cattolici, i veri cattolici, in realtà molto spesso la pensano in maniera diversa.

Antonio

@ Aquila
“SOlo gli intellettuali di sinistra hanno diritto di esprimere un opinione?”

Beh, se gli “intelettuali(?)” vaticani esprimessero SOLO opinioni, ti darei ragione

Gérard

Aquila, anche in altri paesi la chiesa dice la sua ma nei limiti che viene concesso a chi non è stato eletto alle urne .
Per esempio quando la Germania ha votato la legge equivalente ai Dico, la chiesa tedesca si è limitata a dire ” Esprimiamo le nostre riserve e dubbi in merito a questa legge… ” E basta . Mai avrebbe detto delle cose tipo ” Questa legge non s’ha da fare ..” ( o simile ) .
Questo modo di esprimersi in pubblico sarebbe impensabile in paesi realmente laici ! Per non parlare della Francia…

jsm

“Se non lo fa su questi temi di etica, di cosa dovrebbe parlare?”

beh, aiuterebbe molto la comprensione reciproca se ci spiegasse anche come pensa di aiutare la famiglia costruendo nuove chiese, vedi Bolzano…. sai 3 milioni di euro quante famiglie potevano aiutare?

aquila

Mi spiace, non sono d’accordo. Qui non si tratta solo di esprimere un parere. I politici non esprimono pareri, ma prendono decisioni. E la Chiesa giustamente pone delle linee guida per i politica cattolici, che siano in linea con il loro credo religioso. Mi sembra corretto, coerente, e doveroso.
Diverso e’ quando si parla, come facciamo noi. Noi esprimiamo pareri. Discutiamo liberamente esprimendo i nostri punti di vista.

Gaetano

@aquila

A me di cosa pensa la chiesa in fatto di etica non mi interessa nulla. Mi spieghi perchè l’etica proposta dalla chiesa è migliore dlla mia etica di laico? Perchè su questioni che riguardano il mio corpo, la mia salute devo stare a sentire la chiesa? Visto oltretutto che non ne faccio parte? Perchè una eventuale legge sul testamento biologico deve avere la matrice cattolica? Le leggi in questo paese si fanno solo per i cattolici o anche per chi cattolico non lo è?
Con quale diritto il papa, impedisce ad un malato di scegliere: scegliere se curarsi oppure no, scegliere se vivere o morire? Perchè costringere una persona (malata) a sopportare sofferenze (assurde inumane, che annullano la dignità della persona) solo perchè c’è un pastore tedesco che pensa di decidere per tutti?
Certe assurdità succedono solo in questo schifosissimo paese.
Sulla mia vita non consento a nessuno di mettere becco, decido io come viveve, decido io se vale la pena viverla la MIA vita, decido io SE TOGLIERMI LA VITA quando voglio. Di sicuro non è un pagliaccio scafandrato con l’espressione da aguzzino a decidere per me!
Oltretutto son cose che riguardano la mia vita, quindi non faccio del male a nessuno, qualunque decisione prenda.
Non stiamo parlando di leggi che regolano la civile convivenza, che regolano i rapporti tra i privati cittadini, o tra i cittadini e la cosa pubblica. Qui si parla dello Stato, che ti impone determinate cose che riguardano il tuo corpo, la tua salute. Mi dispiace, ma su questo non scenderò mai a patti con i preti. Mai.
Se ritieni di seguire le decisioni del veticano, sei liberissima, ma devono essere altrettanto liberi di scegliere un altro percorso, coloro che da quelle idee dissentono.
Non conosco nessun laico (nel vero senso del termine) che abbia imposto la propria visione della vita a nessuno, nessun laico ti dirà mai come devi curarti (nel caso ne avessi bisogno) come devi fare sesso, come devi educare i figli.

Francesca

@aquila

I politici, benchè cattolici, sono vincolati ad espletare la loro funzione in osservanza prima di tutto alla Costituzione e nei vincoli di regole democratiche. Non si possono anteporre gli interessi della propria lobby anche se religiosa, poichè è un concetto legato al corporalismo medievale ed è anticostituzionale. Inoltre, la CCAR nei suoi interventi viola ripetutamente il Concordato, con comportamenti che vanno anche nel penale (se un prelato incita un cittadino a disertare le urne è punibile con sanzioni che vanno fino a 3 anni di reclusione), pertanto si pone al di fuori del dibattito civile. Se un cattolico sente in coscienza di non poter conciliare obblighi istituzionali ed etica religiosa, faccia un altro lavoro. La politica non è per tutti, come il compianto De Gasperi ben sapeva.

jsm

comprenderei se i sedicenti politic cattolici, in coerenza con la loro “fede”, dichiarassero ufficialmente in campagna elettorale di non andare nemmeno a pisciare senza il permesso di bagnasco…

non ce la faccio più, sai che ti dico: VERGOGNA! mo vai a farti dare la scorta….

SM

Aquila.. hai una compagna, o meglio ancora, un figlio o una figlia?
Cosa farai se a uno di loro verra’ diagnosticata, diciamo, la sclerosi multipla?
Benedirai il tuo dio che ha fornito questa possibilita’ di elevare il proprio spirito con la sofferenza, e ringrazierai Ratzinger e Ruini che stanno impedendo ricerche mediche fondamentali per la cura di questa malattia?

Gia’ che ci siamo… ti sei vaccinato? No, perche’ se non lo sai, il vaccino e’ stato duramente attaccato in passato dalla CCAR perche’ ostacola il dispiegarsi della punizione divina.
E hai mai utilizzato la chirurgia? No, perche’ fino al 1800, coloro che utilizzavano i cadaveri per studi anatomici (fondamentali per lo sviluppo della chirurgia) erano scomunicati E, grazie al sempiterno potere temporale della tua setta, incriminati.

Non mi spingo sino ad augurare a voi baciapile, o ai vostri cari di beccarvi la mia stessa malattia… ma a taluni vostri preti si… a loro, si!

Il Conte di Saint Germain

E’ il solito discorso:
se siete cattolici o no fa lo stesso, tanto il Vaticano ha sempre ragione.
E questa sinistra mi sta profondamente sulle palle e gli unici che cercano di fare qualcosa sono messi in un angolo come appestati…l’Italia è la tomba dei diritti civili, solo perchè dei pervertiti in tonaca dicono che è sbagliato alle persone viene negata la dignità di scegliere per la propria vita, e questo vale per i Dico, la fecondazione assistita, il testamento biologico e tanto altre questioni su cui la Chiesa non dovrebbe neanche avere un’opinione in merito (un prete rimane incinto? Si può sposare? E allora che cavolo si riempiono la bocca??)

GF

Aquila:
> Se non lo fa su questi temi di etica, di cosa dovrebbe parlare?

Sono tanti i temi di etica sui quali la Chiesa dovrebbe intervenire pesantemente.
Iinvece la Chiesa interviene solo quando gli pare, soltanto sui soliti due-tre argomenti di SUO personale interesse, argomenti di relativa importanza, e tace su altre cose ben più gravi e importanti.
E questa Chiesa si proclama portatrice di Verità Assoluta e Universale?
Che falsi, che ipocriti, che buffoni.

Giulia

ma se i cattolici non sono d’accordo su Di.Co., eutanasia, fecondazione assistita, ricerca sulle cellule staminali etc etc, perfetto. allora si sposeranno, moriranno fra atroci dolori e nelle loro università non faranno ricerca sulle cellule staminali.
MA CHE VOGLIONO DA NOI?
IL CATTOLICESIMO NON è RELIGIONE DI STATO COME POSSONO LIMITARE LA NOSTA LIBERTà? QUI NON SI TRATTA DI ESRIMERE PARERI MA DI INFLUENZARE L’OPINIONE PUBBLICA E I POLITICI!
VERGOGNA!

Marco

La Chiesa esprime opinioni, si, ma nel farlo IMPONE i propri punti di vista.Ma la colpa più grande è di tutti quei politici ipocriti che vanno al family day con due famiglie alle spalle.E’ la politica che dovrebbe ribellarsi alle ingerenze del clero che tutto sommato si esprime con i toni appartenenti alla propria natura:quella di bigotti dotati di solidi paraocchi!E che poi dietro a tante prese di posizione ci siano interessi di ben altra natura è un altro discorso.La politica deve venire incontro ai bisogni dei cittadini, non fargli la predica…

Ren

incredibili questi cattolici. tutti uguali. qui si parla di minacce (velate, alla loro maniera) della chiesa, e aquila parla di ” dire la loro” ……………..
Fanno una sistematica distorsione della verità ………………

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