Il Vaticano: “Comunisti e Israele, la leggenda nera su Pio XII nasce lì”

Tutta colpa dei comunisti, dei sovietici, di «esponenti ortodossi russi», del drammaturgo Rolf Hocchuth con la sua opera “Il Vicario”. E’ colpa loro se attorno a papa Pacelli calò la «leggenda nera», il racconto di un pontefice “silente” e «indulgente verso il nazismo». Ma in tutta la vicenda c’entra anche la nascita dello Stato di Israele. Fu in quel periodo, «dall’agosto 1946 all’ottobre ’48», che Pio XII, fino ad allora «lodato e ringraziato» cominciò a diventare bersaglio della «incomprensibile accusa di non essere intervenuto a favore degli ebrei perseguitati».
Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, va alla riscossa col piglio deciso di chi ritiene ormai l’ora di riscattare la memoria di papi controversi, alcuni ancor più ingombranti di Pacelli, come Pio IX e Pio X. Ma è il riferimento a Israele la vera sorpresa nel discorso che il cardinale ha dedicato ieri alla presentazione di un nuovo libro su Pio XII.
Il segretario di stato vaticano sa quel che vuole. «Vorrei richiamare l’attenzione – afferma – su una data importante» e si tratta appunto dei mesi travagliati della formazione di Israele nel dopoguerra. Il cardinale Bertone fa intendere che ad irritare almeno una parte degli ebrei furono le attenzioni vaticane «ai diritti di quanti vivevano già in Palestina», cioè dei palestinesi. «I giornali dell’epoca – spiega – riferiscono ampiamente dello stato di tensione che si stava manifestando in quella regione» ma non volendo entrare in merito «ai ragionamenti e alle proposte» di Pio XII – secondo il porporato – «hanno cominciato a prendere posizione, chi da una parte chi dall’altra, ideologizzando una riflessione che si sviluppava attenta a criteri di giustizia e rispetto della legalità».
A chi poi gli chiede se la fondazione dello Stato israeliano debba dunque essere considerata all’origine della presunta leggenda nera contro Pio XII, Bertone risponde riducendo la portata delle sue stesse affermazioni: «Non è quello – precisa -. Il papa affermò infatti il diritto delle due parti ad esistere in condizioni di benessere materiale e culturale. Ma proprio in quella occasione due parti hanno estremizzato e radicalizzato le loro posizioni rispetto ai ragionamenti equi e limpidi di Pio XII». Il porporato aggiunge: «Ho citato quegli anni difficili 1946-48; la questione palestinese e quella comunista, certamente hanno fatto un po’ deviare il giudizio sul Papa».
La materia è incandescente per la diplomazia vaticana. Bertone stesso ricorda che poco tempo fa la Santa sede e Israele hanno dovuto superare in poche ore il casus belli di una mostra allestita nel museo dello Yad Vashem, il memoriale visitato nel 2000 da Wojtyla, in cui Pacelli figurava di nuovo tra i complici della persecuzione.
Bertone non è davvero un segretario di stato che resta chiuso nelle sacre stanze. Il suo interventismo è ormai proverbiale. E quella larga corte di oratori alla presentazione del volume di Andrea Tornielli “Pio XII” edito da Mondadori sembra proprio capitata a fagiolo per prepararsi alla beatificazione di Pacelli. Non si parla però di questa scadenza, così come non ne tratta Tornielli nelle oltre seicento pagine della sua biografia pacelliana. Pio XII continua però a fare notizia e a portare sulla scena i vertici vaticani. E allora poteva mai mancare come conduttore in mezzo al cardinale, ad Andreotti, Andrea Riccardi e Francesco Margiotta Broglio un Bruno Vespa abbronzato fino all’imbarazzo?
Bertone se la prende con i «fautori del pensiero unico anti-Pio XII che arrivano a dare del brigatista pacelliano a quanti non la pensano come loro». Elogia invece la ricostruzione sui documenti compiuta da Tornielli, continuamente proteso a evidenziare l’umanità e la religiosità in un personaggio che proprio le accurate testimonianze finiscono in realtà per caricare di una buona dose d’antipatia. […]

Il testo integrale dell’articolo di Fulvio Fania è stato pubblicato sul sito di Liberazione

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34 commenti

aquila

In effetti è dimostrato anche dai documenti segreti di hitler che PioXII era stato suo bersaglio, e che la sua prudenza nel non esporre troppo pubblicamente idee di opposizione aveva salvato migliaia di vite. E’ provato da testimonianze che la Chiesa in quel periodo sotto indicazione del Vaticano ha contribuito a nascondere e salvare tantissimi ebrei. La voce che girava che obbligava al battesimo i bambini ebrei è una bufala

Marco G.

Le “leggende” nascono dove la storia lascia dei vuoti che qualcuno può riempire a piacere. Il Vaticano non dovrebbe fare altro che permettere agli storici israeliani di accedere ai propri archivi. Ma finora non l’ha fatto.

Antonio

Oh, è sempre colpa di qualcun altro! Tutti complotti, tutti sotterfugi…

“l cardinale Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, va alla riscossa col piglio deciso di chi ritiene ormai l’ora di riscattare la memoria di papi controversi”
Va bene, parliamo di PIO IX? Oppure di Giulio II, il papa guerriero?

Dan

Quando vi informerete prima di postare?
E’ un sito di razionalisti?
o piuttosto un raduno di imbratta-form, che ripetono cantilene trite senza mai documentarsi?
Perchè invece di rispondere a tono agli argomenti e ai documenti proposti, vi rifugiate sempre nel dileggio?
Mancano forse le forze per documentarsi?

contra factum non est argomentum

Lamb of God

Dai Dan Peterson, tu che sei il genio della lampada spuntato dal nulla in questa giornata uggiosa, spiega a dei poveri ignoranti come noi perchè al museo della Shoah in Israele c’è _quella_ didascalia di fianco alla foto di Pacelli.

Poi magari raccontaci a chi son serviti Ratline e o.d.e.s.s.a.

Ha ragione Marco, su Pio XII è stato scritto tutto ed il contrario di tutto perchè chi detiene informazioni non le vuole divulgare. Coda di paglia?

Francesca

Io credo che sarebbe bastato , da parte del Vaticano, dimostrare un minimo di buona volontà “antinazista”, per esempio non firmando il concordato con la Germania di Hitler (buttarsi a pesce su ogni occasione di trarre vantaggio a volte pare brutto e fa pensare male), e non aiutando i criminali nazisti a sfuggire alla giustizia tramite i buoni uffici della Santa Sede.

Francesca

Anche perchè la CCAR si arroga il ruolo di autorità morale per i suoi fedeli, e, del tutto non richiesta, per chi con Dio ci si lava i denti. Quindi si esige da lei un comportamento cristallino, oppure, ancora meglio, che se ne stiano ZITTI!

Marco G.

@Dan

Il fatto che gli storici israeliani non possono avere accesso agli archivi Vaticani non ti sembra un argomento? Perché non provi a spiegarlo a loro, schmuck?

Ernesto

Aloysius Stepinac era l’arcivescovo di Zagabria che collaborò con gli Ustasha nel loro massacro degli ebrei e dei serbi ortodossi che rifiutavano di convertirsi al cattolicesimo.
Dopo la guerra fu condannato all’ergastolo per i suoi crimini. Nel 1998, Giovanni Paolo 2^ lo beatificò.
In Croazia c’erano campi di concentramento gestiti dai francescani!
Quindi la chiesa farebbe meglio a tacere, invece di cercare di dare la colpa a Israele se ha la reputazione che merita, almeno in questo caso.

jsm

oh! dai che ogni tanto rispunta il genetico antigiudaismo cristiano…… loro si sforzano di apparire bravi e buoni ma i lupastri perdono il pelo ma non il vizio..

e comunque è assolutamente provato che Pacelli salvò solo ebrei convertiti e con lo stesso zelo, invero, con cui fece salvare uomini di chiesa del tipo Stepinac e diversi criminali nazisti.

Francesca, Pacelli avrebbe potuto espellere o scomunicare Josef Tiso, cosa che non fece mai; avrebbe potuto ridurre al silenzio tutti quei vescovi e cardinali che inneggiavano chiaramente al sostegno del partito nazionalsocialista in Germania e al fascismo in Italia; avrebbe potuto vietare severamente agli stessi di comparire pubblicamente con gerarchie nazifasciste e di accompagnarle facendo lo stesso saluto; avrebbe potuto vietare nel modo più assoluto al cardinale Bertram, massima autorità cattolica in Germania, di disporre nelle chiese della sua diocesi che venisse celebrato un requiem solenne all’indomani della morte del Fuhrer; avrebbe potuto dare pubblico e ufficiale sostegno a tutti quei poveri preti (pochi ma ce ne sono stati) che da soli si sono opposti al nazismo e che da soli son finiti ammazzati; avrebbe potuto interrompere la spettacolare tradizione del periodico Civiltà Cattolica che da sempre pubblicava, su sua approvazione, articoli palesemente antigiudaici.
Certo poteva fare tante cose, tranne quelle che ha fatto.Lui e tutta la Chiesa..

jsm

mi associo in pieno alle parole di Ernesto

certo ora verrà qui qualche cattolcio a dirci che non è vero, che sono tutti falsi miti creati per screditare la chiesa magari dicendoci che sono miti creati da comunisti e ebrei….

Francesca

Fonti ufficiose suggeriscono il coinvolgimento di Harry Potter e dei Teletubbies…

Lady Godiva

JSM,

mia madre essendo cresciuta dall’età di sette anni fino alla maturità in un collegio
di suore cattoliche tedesche, molto prestigioso, e di conseguenza fermamente anticlericale.

Eppure difende Pio XII.

Ora non escludo che non sia stata indottrinata su quel Papa.
Però ti assicuro che è anticlericale.

Francesca

@kaworu

Infatti, nella borsa tiene i documenti occultati che scagionano Pio XII…

Dan

Molti esponenti, e tra i più autorevoli, del mondo ebraico hanno riconosciuto a Papa Pio XII innumerevoli meriti in difesa degli ebrei nella dolorosa vicenda dell’olocausto. Il loro grazie sincero non si comprenderebbe se Papa Pio XII avesse avallato l’Olocausto. A cominciare dall’allora ministro degli Esteri di Israele Golda Meir, che in occasione della morte di Pio XII, avvenuta nel 1958, inviò alla santa sede un messaggio di cordoglio nel quale si poteva leggere: “Durante il decennio del terrore nazista, il nostro popolo ha subito un martirio terribile. La voce del Papa si è alzata per condannare i persecutori e per invocare pietà per le vittime”. Non fu il solo riconoscimento. Nell’immediato dopoguerra, Nahum Goldmann, presidente del Congresso Mondiale Ebraico, autorità riconosciuta nel mondo di Israele, ha scritto:” Con particolare gratitudine ricordiamo tutto ciò che egli (Pio XII) ha fatto per gli ebrei perseguitati durante uno dei periodi più bui della loro storia” E a dimostrazione che non si trattava soltanto di parole di circostanza, il medesimo Congresso donò alla Santa Sede 20.00 dollari per le opere di carità. Cinquant’anni fa era una bella somma. Anche Albert Einstein, scienziato ebreo di fama mondiale, commentando la non irresistibile ascesa del nazismo in Germania, scrisse:”Solo la Chiesa rimase in piedi a sbarrare la strada alla campagna di Hitler per sopprimere la verità”. Dire Chiesa, allora, significava dire Pio XII. Si tratta di una gratitudine che ha un fondamento storico. Stando alle cifre fornite dall’ebreo Emilio Pinchas Lapide, storico, diplomatico, già console generale di Israele a Milano, la santa Sede, i nunzi e la Chiesa Cattolica hanno salvato da morte certa tra i 700.000 e gli 850.000 ebrei. Non esiste al mondo una istituzione o un governo che possa vantare un simile operato. Luciano Tas, già direttore di Shalom e noto rappresentante della comunità ebraica romana, ha scritto:”Se la percentuale di ebrei deportati non è in Italia così alta come in altri paesi, ciò è senza dubbio dovuto all’aiuto attivo portato loro dalla popolazione italiana e dalle singole istituzioni cattoliche…Centinaia di conventi, dopo l’ordine in tal senso impartito dal vaticano (dunque da Pio XII) accolsero gli ebrei, migliaia di preti li aiutarono, altri prelati organizzarono una rete clandestina per la distribuzione di documenti falsi”.

aquila

@Dan, scusa, credevo ce l’avessi con me prima. Bella figuraccia. Sai com’e’, l’abitudine. Qua basta che apro bocca e tutti sparano a zero. Bel post, condivido!
ciao

jsm

dan,
le opportunità politiche fanno fare cose poco chiare.
recentemente, allo YAD VASHEM, il nunzio apostolico si è arrabbiato e non voleva nemmeno andare per ciò che era scritto sotto lo foto di pacelli.

DOVE ERAVATE? A PREGARE??

jsm

1933–
“e quindi non sussiste alcun ostacolo che impedisca di ammettere nelle Chiese cattoliche le bandiere e i vessilli del Partito nazionalsocialista dei lavoratori e di esporli nelle navate delle chiese” – arcivescovo Grober fi Friburgo

“col capo dritto e con passo sicuro siamo entrati nel nuovo Reich e siamo pronti a servirlo con l’impiego di tutte le forze del nostro corpo e della nostra anima” – vescovo Bornewasser di Treviri

“i fini del Recih sono da lungo tempo i fini della nostra Chiesa cattolica”
vescovo ausiliario Burger

“lo diciamo con animo sincero: che Dio conservi al popolo il nostro Cancelliere del Reich”
cardinal Faulhaber

“noi vogliamo la Corporazione studentesca, perchè vogliamo l’unità degli studenti cattolici tedeschi con le finalità del nazionalsocialismo” – Unione della Gioventù cattolica

1939—
“Per il compleanno del Fuhrer”
(da leggere la domenica in Albis dopo la predica)
“giovedì prossimo 20 aprile il popolo tedesco celebra il 50 compleanno del nostro Fuhrer, Adolf Hitler. Per la solennità di questo giorno, nella vigilia del 20 aprile, per decisione dei nostri reverendissimi vescovi, in connessione con la preghiera serale le campane suoneranno a festa. Vogliamo già oggi dare espressione nel luogo sacro ai nostri auguri, recitando ora insieme un devoto Padre Nostro per il Fuhrer e per la Patria…”

GLI STORICI NON SONO TUTTI SUL LIBRO PAGA VATICANO…

jsm

DIMENTICAVO,
l’ultimo è tratto dal giornale ufficiale del ’39 dell’Arcidiocesi di Bamberg

steve

Sul mio forum, il forum dei laici, trovate tutta l’inchiesta “RATLINE, nazisti in sacrestia”, sulla via di fuga di decine di migliaia di criminali di guerra nazisti, hustasha e loro alleati, organizzata da Pio XII a guerra finita

mariano

Non capisco perché se uno viene accusato di essere stato troppo indulgente con la germania di hitler e col fascismo italiano si deve difendere riportando la benevolenza verso gli ebrei.

Se al mattino salvo 10 ebrei e al pomeriggio rifornisco i vertici nazisti di passaporti vaticani, gli eventi dovrebbero essere considerati comunque separati.

Se io dico, e lo dico, che la chiesa, dai vertici fino ai parroci, con esclusione di quelli che aderiscono alla teologia della liberazione, sono stati contigui alle dittature latinoamericane, spero che nessuno mi risponda con qualche esempio di prete che si comporta bene.

E’ un dato di fatto che il comportamento della chiesa fino al ’45 non è stato dissidente rispetto al nazi fascismo.

Avessero contrastato i regimi con la stessa energia che hanno sprecato nel ’48…

jsm

ma i dieci ebrei li salvo solo se si convertono……
non è salvare: è ricattare.

Ren

Concordo con Lamb of God. Non credo che gli israeliani avrebbero rischiato un incidente diplomatico con la sede. Si quella lì che chiamano santa, considerato il bisogno di israele di non isolarsi in campo internazionale, ma la verità dovevano pur scriverla al museo dell’olocausto, visti i milioni di vittime che avrebbero anche potuto salvarsi se l’opinione pubblica fosse stata sensibilizzata prima. Gli americano sarebbero intervenuti prima e così via …

claudio

Ma questi hanno sempre appoggiato i peggiori regimi reazionari, o non si affaccio’
giampalo II al balcone con pinochet, legittimandolo di fatto?
Che poi ci siano perti e missionari bravi nessuno lo mette in dubbio come diceva De Andre’
“dal letame nascono i fior”.
(anche se il significato della canzone non era propriamente questo).

Lady Godiva

I nomi citati a favore di Pio XII comunque sono ebraici.
Credo che il dilemma vada quindi risolto tra gli stessi ebrei.

Perchè la Chiesa agisse in un determinato modo non lo sappiamo bene,
ma non condannerò mai nessuno, se c’è il pur minimo dubbio.
Neppure se questi è un Papa.

jsm

ahimè, cara lady, i dubbi sono creati ad arte.
è storia della chiesa di roma l’andare a braccetto col potere e suo diletto discriminare gli ebrei.
si dica anche che recentemente è stato provato, con documenti vaticani, che pacelli chiese agli americani di entrare in roma senza soldati di colore…

zumpappa

L’uovo di Colombo: dove c’è qualche guaio, lì ci sono i comunisti

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