Gay Pride Nazionale: 16 giugno a Roma. Il Manifesto

Il 16 giugno è la data che abbiamo individuato come movimento lgbt italiano di convocazione del Pride Nazionale di Roma. Vogliamo costruire una manifestazione aperta a tutti, che si ponga l’obiettivo non solo di difendere la sovranità dello Stato, ma che apra anche una stagione di riforme democratiche, civili e libertarie in Italia.

Noi, lesbiche, gay, trans e bisessuali, siamo portatori e portatrici di pari dignità civile e sociale. Di fronte all’opinione pubblica italiana rivendichiamo che il Parlamento e il Governo, così come le forze sociali e politiche, riconoscano e garantiscano uguale dignità e pari diritti, nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, della Costituzione italiana, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e nel rispetto del principio della laicità dello Stato italiano e della sua autonomia da ogni ingerenza confessionale.

Le associazioni lgbt riunite a Roma il 1 aprile 2007 per discutere i temi politici e le modalità organizzative del Pride Nazionale di Roma del 9 giugno 2007, ritengono che questa manifestazione debba essere l’occasione per riaffermare che:

– la laicità dello Stato è il fondamento del vivere civile, la garanzia dei diritti di tutte e tutti, è un bene primario da difendere da ogni forma di ingerenza confessionale.

– la pari dignità e i pari diritti per le persone lgbt rimangono centrali e assumono il valore di paradigma del conflitto tra chi vuole uno stato laico e chi cerca di riportare l’Italia nel Medioevo. Le nostre vite sono un fatto dirompente perché svelano che non esiste una famiglia “naturale”, ma che le famiglie sono un fatto culturale. Con serenità e determinazione, con le nostre modalità e tutto l’arcobaleno dei nostri colori, riaffermiamo la necessità che il Parlamento approvi una vera legge che offra una pluralità di istituti giuridici aperti a tutte e tutti. Allo stesso modo, i diritti civili e sociali di tutte e tutti noi vanno garantiti attraverso una legge antidiscriminazione che dia piena realizzazione al principio di eguaglianza sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione.

– vogliamo rappresentare una richiesta diffusa di un’Italia migliore, che si opponga a progetti politici e culturali reazionari che alimentano la violenza sulle donne, sulle lesbiche, sui gay, sulle e sui trans e su ogni altro soggetto non garantito. Questa campagna di odio integralista sta contagiando tutto il paese, raggiungendo picchi di violenza anche politica inediti, in particolare da parte di gruppi neo nazisti e neo fascisti a cui le istituzioni non danno una risposta. Chiediamo che il Parlamento finalmente approvi una legge che sanzioni la violenza e l’istigazione all’odio motivata anche dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, perché non è ammissibile che non vi siano strumenti per difendere il proprio diritto alla vita e all’integrità fisica e personale.

– la lotta per le libertà individuali, l’autodeterminazione dei corpi e delle scelte di vita, deve essere assunta da un ampio e plurale arco di movimenti, gruppi, associazioni. In questo senso le associazioni lgbt lavoreranno fin da subito per costruire reti e relazioni affinché il Pride Nazionale del 9 giugno 2007, sia un grande appuntamento per tutte e tutti coloro che hanno a cuore la libertà, la democrazia, l’antifascismo.

Perché esiste un’altra Italia!

Coordinamento Unitario Pride Nazionale Roma 2007
comunicato stampa

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25 commenti

Antonio

Magari bastasse un GayPride per riaffermare la laicità dello Repubblica Italiana.
La vera laicità si raggiunge con l’abolizione del Concordato tra Italia e Vaticano e i relativi privilegi di quest ultimo

rossotoscano

la politica deve cambiare e i politici anche… togliere concordato e privilegi alla chiesa e a tutte le chiese. Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio e la CULTURA di fare veramente politica… famiglia naturale? quella di gesù non direi: fecondazione eterogama( combattuta dalla chiesa) e votata alla castità( nel matrimonio si deve procreare altrimenti è un peccato contro dio e gli uomini) … tirate voi le somme… l’omosessualità è il mancato raggiungimento della perfezione dell’eterosessualità ( famiglia cristiana di mercoledì scorso) allora siamo tutti omosessuali e quelli che si perfezionano diventano eterosessuali… pari diritti per tutti: bene, voglio anche io non pagare l’ici e aprire un’attività detassando tutto, voglio prendere sempre il treno gratis come al family day( al gay pride te lo fanno pagare) e voglio la scorta perchè in quanto omosessuale viene offesa continuamente la mia dignità

Gnofle

Date una occhiata al mio blog, ho indetto un grande concorso goliardico!
Scarica la foto di Bingo Bongo Bush e Razzo 16 e divertiti a ritoccarla come ti pare…

http://gnofle.helloweb.eu

Speditemi le foto ritoccate, saranno pubblicate sul sito…

Almeno, ridiamoci sopra…

Ren

Concordo in toto con rossotoscano. E aggiungo, visto il trattamento riservato ai Dico, che i cosiddetti moderati hanno perso un’occasione per fare una legge decaffeinata, non dobbiamo più accettare quella fogna di legge ma puntare al matrimonio civile fra conviventi dello stesso sesso. Non abbiamo niente in meno rispetto agli etero e non ci dobbiamo aspettare niente in meno. E’ ora di finirla con le discriminazioni.

Nikky

Quoto in toto l’articolo.
Per unitalia scevra da pregiudizi e discriminazioni

Asatan

Hum… io preferirei i pacs, molto meno ipocriti e castranti del matrimonio civile (cheè una farsa punitiva).

Ren

Personalmente non so per cosa opterei fra matrimonio o pacs eventualmente ma so che una delle due cose ci deve essere. Vediamo se la politica ha ancora la faccia di negare un tale diritto. Vediamo se l’Italia continuerà a fare finta di niente mentre l’europa ci ricorda pressochè un mese sì e l’altro pure che dobbiamo metterci in regola coi diritti civili ai gay.

Siamo alla stessa stregua della Polonia che però è uscita dalla dittatura solo 15 anni fa.

Flavio

Se a un Pacs vengono dati stessi diritti/doveri di un matrimonio (ovviamente civile, quello dello stato italiano), che differenza fa? Un nome diverso?
Chi non ama che lo stato entri nella vita privata può non farlo e fine. Se ci spiegano quale clausola della legge sul matrimonio non va bene… ipocrisia e castrazione non sono contemplate dagli articoli 79 e seguenti del codice civile 🙂

rossotoscano

scusatemi ma se invece di farci tutte queste …… mentali e nella costituzione aggiungiamo solo ” senza distinzione di sesso dei componenti” quando dice che la famiglia si basa sul matrimonio… tutto sarebbe risolto… certo so che significa matrimonio però so anche cosa dice in chiaro italiano l’art. 33 ( finanziamento scuola privata) ma lì tutti questi cavilli non servono… ci vogliono politici con le palle e non primedonne che vanno al mercato a barattare ogni giorno: mastella docet e poi tutti gli altri… dovremmo vergognarci noi che li lasciamo stare ancora lì a sprecare i nostri soldi e ad aumentare le nostre tasse e non abbiamo neanche il diritto di parlare… o meglio dire: non se ne fregano nulla…

Giol

Sia Pacs che matrimonio civile anche per gli omosessuali, è il minimo indispnesabile. Fare altrimenti, è solo pura ed inutile discriminazione.

rossotoscano

sono d’accordo con te GIOL… è proprio solo il minimo indispensabile per poter affermare che tutti i cittadini italiani hanno gli stessi diritti

Flavio

Infatti cosa ha fatto Zapatero? Ha sostituito “marito” e “moglie” con “coniuge” e di fatto il matrimonio si è aperto anche per i gay. Tanto ci vuole!
In Francia i Pacs ci sono da più di 10 anni e si sta pensando al matrimonio anche lì. (Anche se con Sarkozy non ci sono grandi speranze)
In Italia forse fra 150 anni.

raffateo

basta con i gay pride, i gay sn poco accettati dalla gente comune, a causa della CCAR, coi Gay Pride si rendono ancora più ridicoli di quanto già appaiano.

Kaworu

@raffateo

ma sei sicuro di quell'”ateo” che sta nel tuo nick?

no perchè a me sembri giusto un pochino tanto filocattolico.

e poi che cosa ci sarebbe di ridicolo in un omosessuale? me lo spieghi, cortesemente?

Antonio

@ kaworu

Arthur Bloch diceva : ” Non parlare mai con gli imbecilli. La gente potrebbe non capire la differenza”
E io invece ti dico: Non comunicare con raffateo, lascialo perdere, lascialo cuocere nel suo stesso brodo. Forse è un troll

raffateo

io nn ho detto ke i gay sn ridicoli, visto ke sn bisessuale e ke il mio migliore amico, nonkè compagno di stanza è gay e siamo culo e camicia, ma ke x colpa della CCAR (chiesa cattolica apostolica romana), x la gente paiono ridicoli, anke il mio amico crede ke i gay pride siano inutili, anke xkè danno una visione dei gay sbagliata, i gay nn sn quelli ke vanno in giro vestiti da donna a rendersi ridicoli, ma sn persone COMUNI ke si comportano cm gli altri, x esempio io e il mio amico andaimo all’ università, ci comportiamo cm gli altri, vestiti normalmente, i gay pride isolano, nn altro.

Antonio

Beh , se è così allora scusami tanto

Sai , dal modo in cui posti i tuoi commenti dai veramente l’impressione di essere “filocattolico “, come ha scritto Kaworu.
Non so se i gaypride sono inutili, io non ci sono mai stato, a me non danno nessun fastidio
Dici che il tuo migliore amico è gay?
Io avevo un amico gay quando ho fatto il militare. Pochi giorni fà ho raccontato un piccolo aneddoto su questo sito suscitando le ilarità e i pregiudizi di molti benpensanti.
Cmq scusa ancora e buonanotte
Domani si torna al lavoro
Ciao

Kaworu

il gay pride non è una carnevalata come tanti (anche gay) pensano.

tu hai mai visto il gay pride di amsterdam?

eppure lì i diritti li hanno (anzi li abbiamo, visto che sono lesbica).

e ne hanno anche tanti, esattamente come gli etero.

ciò si spiega come?

raffateo

Vedi Antonio, la tua opinione nn è del tt falsa, io sn cresciuto in una famiglia cattolica, ho fatto il chiriketto, sn andato 2 volte in pellegrinaggio a Roma, a S.Pietro, da 1 anno frequento l’Università a Trento, lontano dalla mia Napoli e condivido la mia casa cn questo mio amico e un altro iscritto all’ Uaar, è naturale ke le mie convinzioni precedenti siano un po’ crollate, ora quindi religiosamente sn un po’ smarrito, poikè nn so a ki credere, x questo i miei commenti snno un po’ di filocattolicismo, xkè nella Chiesa ci sn nato, ho paura di sbattezzarmi, xkè nn sn ancora del tt ateo e forse riabbraccerò la fede, kissà! Certo molte cose nn le condivido, politiche anti-omosessuali per primo, cmq nn sn un bisessuale “ortodosso”, gli uomini mi piacciono di aspetto, ma sessualmente assolutamente no, nn l’ ho mai fatto con un uomo e nn credo ke lo farò mai, mi piacciono molto + le donne. Cmq grazie.Ciao.

rossotoscano

delle volte delle parole buttate lì per caso sono talmente confortanti che quasi quasi… divento rosso dalla rabbia… sono omosessuale e non tollero essere considerato una persona comune…. sono una persona!!! carnevalata il gay pride? e il family day allora? bambini messi in bella mostra da genitori superproduttivi che li usavano come armi improprie? Purtroppo sarà un choc per molti ma devo dirlo: sono gay e mi sento maschio, non mi sono mai travestito da donna… la sessualità è talmente varia che non si può stereotipare e neanche l’uomo… l’immagine del gay femminile e debole serve solo a quei 4 cretini che vogliono far credere agli altri 4 cretini quanto abbiano ragione a definirci” vabbè poverini la natura è stata ingrata con loro, noi siamo maschi perchè scopiamo solo con donne… anche se poi ammiriamo la bellezza maschile… ma non abbiamo le palle per fare quello che vorremmo”… basta!!! una persona è una persona e quello che fà a letto non deve servire per definirla…

raffateo

quoto rosso toscano, anke se xò mi sn scocciato di sentire sempre il family day, basta, lo sapevamo ke i cattolici sn tanti e hanno voluto fare questa manifestazione, ma nn credo ke la si debba tirare sempre in ballo, xkè si ottiene l’effetto contrario, ricordandola sempre tt la ricorderanno sempre, mentre simili cose devono essere seppellite nel fondo della memoria!

terzotipo

Caro Raffateo io sono un ragazzo gay naturalmente effeminato e mi piace vestirmi non da donna ma sicuramente non come tutti…..l’omologazione è l’appiattimento delle diversità che arricchiscono il mondo e non sono ridicole come tu le definisci,io mi sono tante volte chiesto in seguito a incredibili ingiuste cattiverie subite se dovevo omologarmi nel vestire o continuare a mettermi quello che più mi piaceva…..e ti assicuro che essere liberi e se stessi è la cosa più importante nonostante la derisione degli ipocriti bigotti e paurosi omologati.

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