In un Paese in cui ancora oggi, nel senso comune, il termine «laico» è inteso come antitetico di «cattolico», è facile comprendere come la semplice prospettiva di un dialogo tra credenti e non credenti fosse destinata a provocare scandalo. A maggior ragione perché quella proposta, a differenza di altre analoghe del recente passato, ha negato in premessa la riduzione della religione a moralismo politico cui dare realizzazione nella dimensione secolare. \
Benedetto XVI nel suo discorso ha innanzi tutto fissato una continuità. Ha collocato Verona nello stesso solco dei convegni di Loreto e Palermo dove, in occasioni analoghe, Giovanni Paolo II promosse e poi precisò la «svolta culturale» della Chiesa italiana. Fu allora che s’iniziò a comprendere che i tempi stavano cambiando. La Chiesa avrebbe dovuto accettare di perdere parte della sua influenza politica, sebbene esercitata attraverso la mediazione di un braccio secolare, per assumere un’ambizione più grande: quella di rappresentare, attraverso l’influenza culturale della propria proposta, un punto di riferimento e un ancoraggio stabile della Nazione. Una continuità non è, però, un’equivalenza. Per questo il Papa ha anche evidenziato il valore che quella specifica continuità può acquistare in un nuovo contesto epocale.
Perché Benedetto XVI sostiene che oggi in Occidente, per una sempre più evidente eterogenesi dei fini, un processo culturale che si è messo in moto con l’obiettivo di ampliare la sfera della libertà individuale, sta approdando alla sua negazione. L’associazione tra relativismo e laicismo, portata alle conseguenze più estreme, è giunta a configurare l’uomo come mero prodotto della natura. La libertà della persona è divenuta per questo irriflessa e, separatasi dalla responsabilità, si riduce a mera forma esteriore, priva di sostanza. \ Benedetto XVI \, ambisce che l’Italia si proponga come punto di riferimento di un cammino a ritroso del Vecchio Continente, dettato dalla presa di coscienza della perdita secca di libertà personale che – se non ci si arresterà nel discendere la china – si rischia di provocare alle generazioni future. […]
Il testo integrale dell’articolo di Gaetano Quagliarello è stato pubblicato sul sito de Il Giornale
Adesso Ratzinger cambia tattica.Prendersi responsabilità non necessariamente deve essere seguire la morale e l’etica della chiesa cattolica.
certo che se limitare la libertà personale vuol dire essere liberi … o qui non capiamo l’italiano o diamo aria alla bocca… se l’eterogenesi dei fini vuol dire uscire fuori dagli standard( ed il cattolilco praticante E’ standardizzato e manipolato ) allora come direbbe il papa-razzi vivaddio che si afferma l’individualità della persona e non l’andare avanti come pecoroni abbassando le teste
dshg
“L’associazione tra relativismo e laicismo, portata alle conseguenze più estreme, è giunta a configurare l’uomo come mero prodotto della natura.”
Non vi sembra un velato attacco all’evoluzione?
Il modo di esprimersi del papa è inutilmente contorto. Per coprire l’assurdità di quello che dice lo ricopre in uno stile ampolloso. Ridicolo.
Dice bene padre marinetti, missionario in brasile da 15 anni, che manda una lettera al papa a nome dei diseredati delle favelas :
Sei venuto, come sempre, a portare, a dare, a distribuire: dottrina, tanta dottrina; precetti morali, tanti precetti morali; teologia, tanta teologia. Che ce ne facciamo di questo ben di Dio, tutto asettico, tutto astratto, quando a noi basta un piatto di riso e fagioli? Se Dio è il tuo “tutto”, sappi che, per noi, il “tutto” è un piattino di cibo! Se non riusciamo neppure ad essere uomini, come faremo ad essere cristiani?
e il buon papa-razzi risponderà al missionario marinetti che dio vuole così, ognuno ha la sua missione nella vita, noi ci dobbiamo piegare al disegno imperscrutabile di dio… il loro scopo nella vita è essere uomini e riuscire ad accontentarsi di un piatt di riso perchè quello è il volere di dio, mentre dio a lui, papa-razzi, chiede di essere luce essendo lui il piu’ piccolo dei piccoli… sono duemila anni che ci lavano le menti con questi discorsi e noi ancora qui a sentirli… ma lo sa il missionario che così facendo fà proprio il gioco del papa?
Date una occhiata al mio blog, ho indetto un grande concorso goliardico!
Scarica la foto di Bingo Bongo Bush e Razzo 16 e divertiti a ritoccarla come ti pare…
http://gnofle.helloweb.eu
Speditemi le foto ritoccate, saranno pubblicate sul sito…
Almeno, ridiamoci sopra…
E invece in Vaticano lusso sfrenato ,immobili,l’8 x mille alla chiesa cattolica…è tutto un magna magna!!!!!
Un cammino a ritroso? Magari fino a tornare al medioevo? Ratziger che vuole insegnare come essere laici… alla faccia!!
Il “cammino a ritroso” l’Italia lo sta facendo davvero!
TUtta l’Europa va avanti e noi indietro come il gambero.
Ma perchè proprio l’Italia deve essere la fortunata nazione prescelta? Ha qualcosa a che fare con l’enorme flusso di denaro che altrimenti verrebbe meno?
Faccio notare che anche Quagliariello, come Rutelli, il ragionier Marcello Pera ed Elio Vito, è un frutto del grande albero radicale. Senz’altro i radicali insegnano molto (forse troppo…) bene a far politica, ma poco ad essere coerenti con le proprie idee. Lo dico non con ironia, ma con molta tristezza, perchè i radicali sono uno dei pochi movimenti a cui mi sento vicino.
Seguo con attenzione l’evoluzione del brillante Capezzone. Vediamo da qui a cinque anni dove ce lo ritroviamo (spero ancora con i radicali).
Purtroppo i radicali hanno sostenuto tutto e il contrario di tutto, dopo gli anni 70 hanno perso la bussola e sono in preda alla confusione più totale. Qualche barlume di lucidità da parte loro non ci farà dimenticare che sono arrivati anche ad allearsi con berlusconi, non avranno mai più il mio voto.
p.s. Chi ha il coraggio di sostenere che Elio Vito è un politico poi …
Il vizietto di insegnare ciò che non sanno, non lo perdono mai. Un papa ci vuole insegnare come essere laici, i preti ci vogliono insegnare con chi dobbiamo andare a letto, berlusconi ci vuole insegnare come essere bravi cittadini…
io voto radicale perché ho delle priorità, la mia priorità è la laicità dello stato che può essere garantita, al momento, solo dai radicali. Certo, hanno commesso molti errori, ma nell’italia del 2007 sono gli unici che vogliono veramente uscire dalla dittatura clericale
non ho capito perché se per forza deve esistere un’etica generale e assoluta, questa debba coincidere con quella cristiana.
un po’ come quando te la menano con il disegno “intelligente”; ti dicono: “certi passaggi evolutivi sono inspiegabili, pertanto l’evoluzione è stata pilotata da dio”. Alché mi viene spontaneo chiedermi perché debba essere stato proprio il loro dio e non qualche altro dio, o addirittura più dèi.
Una cosa è dar contro il relativismo, un’altra è sparare cazzate.
PS: le parole e le espressioni più usate nel primo semestre 2007: “paris hilton”, “youtube”, “decreto Bersani”, “si torna alle urne”, “laicismo”, “relativismo”.
Finche’ ratzi parla così io starei tranquillo: l’ italiano medio si perde quando la costruzione vada oltre soggetto, predicato verbale, complemento oggetto (piu’ o meno lo dice l’ Istat, non io).
Leggevo una frase bellissima su un libro ieri che più o meno recitava: “la libertà è per i forti, non per i deboli, date la libertà ad un debole e ci si legherà e ve la riporterà”.
La Chiesa dice che la libertà che abbiamo oggi è un male perché effettivamente oggi per la maggior parte della gente essa E’ UN MALE.
L’uomo debole e senza consapevolezza è impaurito, confuso, indeciso di fronte alla libertà, non sa usarla con saggezza e quando la usa di solito ne abusa ledendo gli altri e sé stesso.
L’uomo debole ha un fortissimo bisogno di sentirsi comandare dagli altri, ha bisogno che gli si dica cosa deve pensare e cosa deve fare, perché la sua vita diventa così molto più semplice. Nel momento in cui gli dici: guarda che il concetto di giusto e di sbagliato il più delle volte è relativo e quindi devi essere tu a scegliere cosa fare della tua vita, come viverla e cosa sia giusto per te fare, lo metti in crisi, così, incapace di scegliere con saggezza fa scelte sbagliate che gli rovinano la vita, vita che sarebbe stata certamente più felice e serena se gli si fosse detto cosa era giusto o sbagliato fare.
Da questo punto di vista B16 ha certamente ragione.
Ma ricordiamoci che gli interessi dei deboli, seppure essi siano tanti, non devono andare a minare i diritti di libertà di chi un animo forte ed è capace di usare la propria libertà per realizzare pienamente la propria personalità.
E’ in fondo la soluzione che suggerisce la Chiesa ad essere sbagliata, per loro bisogna aiutare il popolo più debole semplificandogli la vita, ossia spingendolo a non pensare, a sentire una sola campana (la loro) e così a determinare la propria vita in modo sereno ed inconsapevole. Ma ciò spinge solo i deboli a continuare ad essere tali ed i forti ad essere emarginati senza possibilità che il proprio apporto alla società venga valorizzato come esso invece merita.
Secondo noi altri la soluzione dovrebbe essere insegnare a chi ha paura ed è smarrito di fronte alla libertà a viverla pienamente, a comprenderne l’importanza e come essa possa rendere anche la loro vita migliore, insomma bisognerebbe prendere i deboli e renderli forti e capaci di valorizzare pienamente la propria vita.
Io non ho mai capito che paura faccia il relativismo.
Non ho mai sentito una motivazione oggettivamente valida per questa fobia.
Sto qui ad aspettare.
Su, su, forza, ditemi.
🙂
Nick… gli fà perdere potere, ecco il problema. Se tutti ragionassero con la propria testa, invece di viaggiare su binari stabiilti da loro per sentirsi rassicurata i veri, preti, rabbini, mullah, etc resterebbero disoccupati.
io di fronte a codesto pastore germanico no’ò piu’ parole
pero penso che potrebbe farsi i cazzi suoi ,e di tutti i cristiani
alla nosta morale laica ci pensiamo da noi .
ecco si faccia i cazzi suoi.
ora anno assunto a tempo pieno anche il fallito sindacalista cattoprono
pezzotta e dai italia aese di pecoroni cattolici
Continuo la lista di Nikky su quelli che hanno il vizietto di insegnare ciò che non sanno,
1) Rosy Bindi e i preti , non hanno famiglia e pretendono di dettare legge su come si costituiscono le famiglie;
2) Sempre i preti pretendono di insegnare la carità quando poi buttano sulla strada gli inquilini delle loro proprietà immobiliari;
3) Mastella pretende di insegnare ai magistrati (vedi ultimamente il caso della forleo) come si fa il loro lavoro non avendo alcuna cultura giuridica. A suo tempo anche l’ingegner Castelli lo faceva.
4) I leghisti si ergono a moralizzatori della politica etc, ma dimenticano di aver fatto fallire miseramente la banca Credieuronord in seguito a scandali e ruberie e anche riciclaggio, centinaia di piccoli risparmiatori padani sono riuniti in un comitato per chiedere i danni
La lista è lunga …
Per Ratzinger esere laici significa non aver preso voti ma sottostare ai dettami delle gerarchie ecclesiastiche.Il relativismo a livello di sistema garantisce la democrazia a differenza degli ideali assolutistici come quello cattolico.
Pezzotta non m’è mai piaciuto. L’ho sempre trovato doroteo e fumoso nelle cose per cui veniva interpellato.
Non mi meraviglia che sto individuo si schieri con il clero.
Mi piace che si ribadisce la perdita secca di libertà personale.
Ma non è che essa si perde così come si disperde il vapore dell’acqua che bolle per la pasta.
Si disperde ANCHE per opera della chiesa e dei suoi baciapile ipocriti.
Qui siamo al nonsense più totale. Meteorite, quando arrivi??????
Ratzinger si faccia processare per aver nascosto i preti pedofili, invece di sparare cazzate.
@Chris
Quoto al 100%.
Ti segnalo un interessante libro inchiesta che, con dati e cifre, integra il discorso che fai tu.
Si intitola “I nuovi ceti popolari” (http://www.internetbookshop.it/code/9788807104015/MAGATTI-MAURO-DE-BENEDITTIS-MARIO/I-NUOVI-CETI-POPOLARI-CHI-HA-PRESO-POSTO-DELLA-CLASSE-OPERAIA?.html)
Credo, inoltre che non si debba sottovalutare il fatto che la maggior parte di coloro che tu chiami “deboli” soffrono di grave deprivazione culturale, e, quindi, non hanno gli strumenti per capire nè di cosa hanno paura, nè se la loro paura ha una giustificazione o meno.
l’arroganza non ha limiti
l’amica mia che e’ riuscita ad avere lo sbattezzo
si e’ vista arrivare la seguente missiva da parte del prete della parrocchia
dove e’ stata battezzata :di buon grado ho da tempo
annotato quanto da lei voluto
ORA NON MI RESTA ALTRO CHE AUGURARLE CHE DIO LE RENDA LA GIUSTA RICOMPENZA
INSOMMA GUASI UNA MALEDIZIONE , UN SOLO COMMENTO BASTARDO MALEDETTO.