Rumore in politica: nozze lesbo per la candidata giapponese

Anche i politici si sposano e l’evento difficilmente assume una pregnanza politica e un significato ideologico, mantenendo più che altro una dimensione riservata e personale.
Ma non è così se a sposarsi è una candidata alla corsa parlamentare per il Partito Democratico giapponese, dichiaratamente lesbica, e se l’evento la vede protagonista fianco della sua giovane partner. Ma Kanako Otsuji, brillante e attivissima politicante 32 enne, di cui Corriere Asia ha già parlato in anteprima sulla scelta del partito di porla in lizza per le parlamentari (cfr CA del 24 maggio), sta ormai da tempo abituando l’elettorato giapponese ad azioni di così forte impatto.
La notizia è di un giorno fa: l’occasione è data dalla Gay and Lesbian Revolution evento di punta a Nagoya per testimoniare l’adesione alla lotta all’HIV e far sfilare l’orgoglio gay. Lo scenario, invece offerto dal parco di Ikeda nel centro di Nagoya. Oltre mille invitati e le due spose sul palco, entrambe in ambito nuziale, pronte a dirsi, di fronte alla comunità LGBT e al Giappone intero, il fatidico sì. Un evento che trasmette chiaramente un alto significato politico e ideologico. […]
L’unione non è legalmente riconosciuta in Giappone, privo di una legislatura in materia di matrimoni fra individui dello stesso sesso e di qualsivoglia regolamentazione per le unioni delle coppie di fatto. Ma Otsuji non sembra preoccupata dalla cosa, si è detta convinta a “far rumore” nella campagna elettorale che partirà il 22 luglio. […]

La notizia completa è raggiungibile sul sito di Corriereasia

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4 commenti

Stefano Scargetta

veramente interessante questa segnalazione.
Vi seganlo una petizione importante indetta da E polis(il quotidiano) da firmare:
Aderisci anche tu all’iniziativa E POLIS per bloccare il Boy love day L’appelloIl 23 giugno si celebrerà il “Boy love day”, la giornata dei pedofili.Un’iniziativa internazionale promossa da diverse associazioni che dialogano attraverso siti internet con lo scopo di diffondere la “cultura della pedofilia” e solidarizzare con i violentatori di bambini in carcere. Nei siti, oltre agli appelli per “accendere una candela azzurra”, compaiono foto di minori semi-nudi e chiari inviti al sesso libero tra adulti e adolescenti. Di fronte ad un tale scempio, ci appelliamo all’Unione Europea, all’Unicef e a tutte le istituzioni affinchè il “Boy love day” non si celebri e affinchè vengano oscurati tutti i siti Internet dove si sta propagando questa iniziativa.
potete leggere e firmare, direttamente dal mio blog:
http://stefanoscargetta.blogspot.com/2007/06/aderisci-anche-tu-alliniziativa-e-polis.html

grazie per il sostegno e l’attenzione dedicata.

Daniela

anche in giappone le cose non vanno meglio anzi, deve fare ancora molto per i diritti civili e la parità tra i sessi.
per quanto riguarda la petizione di epolis, la firmo subito, è assurdo che si possa indire una giornata come questa, sono proprio delle bestie.

Gabriele Porri

la notizia è interessante ma vorrei sapere chi ha scritto l’articolo! politicante è un termine spregiativo che non si accompagna ad aggettivi come brillante e attivissima!

lasenzanome

le bestie non sono quelli che manifestano ma chi gli consente di farlo

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