Papa critica rappresentazione sessualità dei media

Papa Benedetto XVI ha accusato oggi i media di “profanare” il corpo umano con la promozione di una “esaltazione falsa e distruttiva” della sessualità. Nella relazione di apertura di un convegno della Diocesi di Roma, il Pontefice ha parlato di una “emergenza educativa” e che occorre un’educazione corretta dei giovani oggi più che mai, a causa della “relativismo” che domina “troppo spesso” la cultura.

Papa Ratzinger ha detto che spesso i media diffondono messaggi “che si ispirano a una mentalità e cultura caratterizzate dal relativismo, dal consumismo e da una falsa e distruttiva esaltazione, o meglio profanazione, del corpo e della sessualità”.

Da quando è salito al soglio pontificio, nell’aprile 2005, Papa Benedetto XVI ha criticato in varie occasioni i mezzi di comunicazione di massa, affermando che anche essi sono responsabili della perdita dei valori morali nella società attuale.

Il mese scorso, ad esempio, il Pontefice ha invitato il settore a promuovere la dignità umana, il matrimonio e la famiglia.

Archiviato in: Generale

73 commenti

Stefano

Visto che vanno di moda le paparazzate, secondo voi quanto mi pagherebbero delle foto scattate facendo irruzione di colpo nel bagno di Ratzinger mentre sta cagando? Vi immaginate la sua ipotetica espressione?!

darkzero

@Stefano
Non riesco ad immaginare niente di più inutile. Se uno vuol vedere il papa sparare cagate, basta sentire i suoi discorsi dal balcone.
Non ti pagherebbero nulla.

Alberto

Caro “Benedetto XVI secolo” , Padre delle pecore cristiane, sei fortunato che i mezzi di comunicazione ti danno ancora importanza per riportare le tue farneticazioni alienanti.
Tu uomo represso cerca di non rompere troppo i … e quando ti affaci dalla finestra vomita che è meglio…

Antonio

Guarda un po’ chi critica i media… l’asino dice al cavallo che ha le orecchie lunghe…

rossotoscano

sulla profanazione è meglio che stesse zitto perchè è una presa per i… fondelli: vieni qui piccola che ti faccio incontrare gesù… stenditi sul letto con me… sarà bellissimo… si vergognino comunque quelli che ancora lo ascoltano e pubblicano ste cose oscene… secundis:sono d’accordo con le sue parole( parole non concetti) quando parla dei media.. lui il caro benedetto e qualcosa non ama il relativismo, lui vuole l’assolutismo, vuole comprare tutta l’informazione già precaria e strumentalizzata dall’oltre-tevere… ma quando lo metteranno in isolamento? è socialmente pericoloso…

Sailor-Sun

Per lui anche farsi le pugnette è un'”esaltazione falsa e distruttiva” della sessualità.
Per lui la sessualità stessa è “falsa è distruttiva”.
E’ così intento a venerare dio (e il suo conto in banca) che si è dimenticato di essere umano.
Come disse Beppe Grillo: “Se la chiesa scopre la figa siamo rovinati!”

Nikky

E di chi è la colpa?! Del relativismo. Ma guarda un pò!!!!!
E poi, che vuole? Sta 24 su 24 in tv, un pò di coerenza per favore. Si vede che ci vuole togliere quel brandello di libertà d’informazione che c’è rimasta.

rossotoscano

ribadisco il concetto: per gettare un preservativo usato devo pensarci io oppure devo riempire un modulo alla asl? e potrei essere incriminato di sterminio visto che gli spermatozoi sono in teoria probabili embrioni con la stessa dignità di un essere umano? e poi, non sono sposato e non ho figli, mi metteranno in galera per crimini contro dio essendo un pubblico peccatore? sono castano con occhi verdi… è grave? ahhh beato medioevo…

Cane Nero magna bella Persica

Ma il relativismo non è il sale della democrazia?

Daniela

è sempre il relativismo la prima preoccupazione del papa, ma chi ascolta non ha un moto di paura ad ascoltare il papa inneggiare all’assolutismo? Perchè questo sta facendo da vent’anni a questa parte.

Nickelgrey

L’assolutismo del papa è relativo: l’assolutismo in realtà è puro relativismo, così come tutti i discorsi (o meglio le congetture) che riguardano la metafisica in realtà sono fisica o congetture sulla fisica.
L’assolutismo nasce da un’astrazione del conosciuto che è finito, non infinito, quindi non può che essere in realzione con se stesso. Io “conosco” (in senso finito, sempre, quindi nel senso di percepisco) un fenomeno A, poi uno B, poi uno C e via dicendo e li metto appunto in relazione tra loro. Da questa relazione nasce il concetto e tra i concetti c’è l’idea dell'”assoluto”.

Inoltre è relativo perchè specifico.
Poi perchè discutibile: si discute solo ciò che è relativo e non assoluto.
Discutibile (nel senso di argomentabile) per proposizione, cioè esiste una realtà DIVERSA (i media come sono visti da un punto di vista) da una realtà immaginata (i media come si vorrebbe che fossero in base allo stesso punto di vista): si chiede alla realtà fenomenica di attenersi a quella ideale.
Se fosse un punto di vista assoluto, non si porrebbe nemmeno la discussione. Perchè l’assoluto sarebbe il fenomeno in se, quindi vero, valido ora, domani, ieri, tra mille anni, cento anni fa.
Ma la realtà dei fatti, quindi la “richiesta” o “segnalazione” da parte del pope, indica che quest’ambito è relativo, specifico, circoscritto.
Il fatto stesso di sottolineare un’aspetto (i media e il sesso e la loro interazione) è di per se un relativismo.

>

“Spesso” cioè non sempre. Questa è di per se un’accettazione della “relatività” del fenomeno. Se si dicesse “i media veicolano SEMPRE immagini distorte della sessualità e inseguono il relativismo” sarebbe stato diverso. Invece si dice “spesso”, implicitamente indicando altre situazioni in cui questo non accade. Quindi una distinzione di ambiti di relazioni diverse, da cui relatività/relativismo.

Oltretutto a me starebbe anche “bene” un atteggiamento assolutista (si fa per ragionare). Purchè però esso sia coerente e non “random”.
L’assolutismo non è solo qui e la (dove serve, ndr), perchè sarebbe una contraddizione.
Se dico che A=B, “A” E’ SEMPRE “B”.
E’ un po’ come il discorso dell’essere parmenideo contrapposto al divenire (cioè che se l’essere è e non può non essere, questo è in contraddizione coi fenomeni e cioè col divenire: una cosa per diventare un’altra deve essere prima nulla e poi altro, cioè essere A, poi non essere A per divenire B).

Quindi a questi servirebbe coerenza, in primis.
Peccato che sulla coerenza si aprono macroscopiche e imbarazzanti contraddizioni della chiesa su cui è meglio sorvolare (son talmente tante…) ma per ragioni di tempo e di spazio fisico per contenerle, mica per altro.

P.S. Visto che si cita il “consumismo”, vogliamo parlare allora del negozio di HI-FI all’interno dei giardini vaticani?

ANNO ZERO

Il signore “fenuto di cermania” ha la presunzione di dominare tutti i genitali umani del pianeta. Forse lui, in cuor suo, li adora “feramente tutti” e probabilmente vi farebbe sopra a ciascuno delle pantagrueliche scorpacciate… Cosa di più bello infatti di trastullare quelle parti tanto occultate e disprezzate…. Il capo di tutti i sessuofobi travestiti, realmente ci vuole dire dietro le quinte che il dolce su e giù è una cosa che a lui piace tanto !! TANTO !!… ma non si deve sapere… i termini del suo piacere sono subordinati a quanto più si riesce ad occultare la cosa (si badi bene: occultare !)… potesserlo tagliarli tutti, per il suo divertimento, e farli alla griglia…. o crudi, serviti ben duri, … come farcitura di sederi freschi….. Il signore “fenuto di cermania” insomma ama moltissimo i crauti, ma soprattutto i wurstel…..

Carlo

Invece di scassare i maroni a tutti noi consigli (anzi imponga) ai cattolici di non guardare la televisione, non usare internet ne’ accendere la radio. Sono certo che tale monito sarebbe certamente ascoltato (AHAHAHAHHAHAHHAHAHAH 😀 )

Ren

Secondo me il punto è un altro. Su alcune cose dette dal papa c’è un fondo di verità. Ormai la sessualità è proposta dai media in un modo totalmente distorto. In Italia ad esempio per publicizzare qualsiasi cosa ormai si ricorre sempre alle tette o ai culi, sia per publicizzare un gelato sia il detersivo, dunque viene banalizzata un po’ tutta la sessualità. Non sarebbe male se la vita tornasse ad essere più ragionevole, più umana.
Il problema è che il papa se ne serve per fini personali o per quelli del vaticano. Ossia avere il controllo assoluto della morale, di ciò che è bene e ciò che male. Purtroppo di entrambe le cose non ne sanno assoultamente niente. Capiscono solo come far fruttare i soldi che carpiscono agli ingenui attraverso l’8 x 1000 e attraverso le loro sconfinate proprietà immobiliari.

Jeeezuz

beh, che in tv ci siano troppe tette e troppi culi sono d’accordo: non è possibile che per vendermi un cellulare o farmi vedere un quiz a premi tu debba sbattermi davanti sempre cosce, tette e culi. Mi sembra di essere preso per i fondelli: secondo te ti compro il cellulare perché c’hai messo la bella gnocca?
Pure il papa ha rotto il cazzo abbastanza con sta storia del relativismo.
A volta sarebbe sufficiente avere solo un po’ più di serietà.

Carlo

Beh, e’ perlomeno 20 anni che la televisione funziona a tette e culi. Dov’erano i vari governi democristiani? Dov’e’ il difensore dei valori cristiani, Silvio B. (il piu’ grande sbandieratore di tette e culi)??

Il papa ha certo un po’ ragione, ma perche’ quando parla di queste cose fa sempre riferimenti generici mentre se si parla di famiglia e ricerca scientifica gli attacchi sono diretti e violentissimi? Perche’ queste dichiarazioni non sono seguite da campagne denigratorie nei confronti dei properietari dei mass media da parte delle varie CL, Opus Dei, ecc????

rossotoscano

ma spiegatemi perchè il papa dovrebbe sentire il dovere di parlare di sesso ad una nazione laica? se proprio vuole partecipare alla discussione allora parliamo di tutto il sesso enon solo di quello che travisano i media… i preti amanti dei ragazzini, gli spretati e sposati costretti all’invisibilità( invivibilità), ai tantissimi preti che trovi in chat per soli uomini, ai preti stranieri che vengono a roma per trascorrere vacanze gaye.. e di queste ultime due categorie ne conosco qualcuno, non personalmente, e si fingono poveri agnellini e invece sono lupi voraci e disonesti con sè stessi e gli altri… se vogliamo parlare di sesso allora parliamo di tutto e non solo di quello che piace al papino o forse, solo perchè di molte cose la stampa non ne parla, per il benedetto quindi non esistono? ma vada a rompere i marroni da un’altra parte

charlotte

comunque sui media ha ragione, tette e culi a tutte le ore non è un messaggio educativo e tutto questo sesso servito a tutte le ore porta i ragazzini a considerarlo come pura merce di consumo e appena hanno voglia di scopare e non trovano una pronta, vanno a violentare la prima che vedono. tanto il sesso è un “diritto” e si DEVE fare, volenti o nolenti.

Johnny Golgotha

Biasimare la televisione è assurdo, da uno strumento di intrattenimento non si possono pretende cultura o altri tipi di impegno, se si vuole imparare qualcosa si aprono i libri o si leggono i quotidiani, al limite si dialoga con gli altri, che non è una cattiva fonte di apprendimento; ad esempio certi comitati come il MOIGE mi fanno ridere, un branco di genitori frustrati che, per non stare accanto ai propri figli, ha inventato il geniale espediente di formare un movimento che riunisce tutti gli scazzati come loro, che parcheggiano i bambini difronte la TV per tutto il giorno, inventandosi il bel mestiere di adirarsi quando questi, inevitabilmente, incappano nella scena di una rissa o di una sparatoria

rossotoscano

avete letto questa? se dobbiamo parlare di sesso allora parliamone: Si avvia a conclusione un’altra campagna condotta dalle reti di movimento che si occupano di immigrazione. Si tratta di quella contro gli abusi al centro «Regina pacis» di San Foca, in provincia di Lecce. Il pm Imerio Tramis ha chiesto ieri la condanna a sette anni e due mesi di reclusione per don Cesare Lodeserto, l’ex direttore del cpt. Il sacerdote deve rispondere di maltrattamenti, sequestro di persona e abuso dei mezzi di correzione nei confronti di donne moldave e rumene «rinchiuse» nel centro. Il sacerdote è accusato anche del tentativo di condizionare testimoni del processo, di estorsione e calunnia. Don Cesare è già stato condannato a otto mesi per simulazione di reato e a un anno e quattro mesi per violenza privata e lesioni contro i maghrebini che tentarono la fuga dal Regina Pacis.

ciceracchio 2la vendetta

oramai li conosciamo tutti sti preti di alto e basso grado
la parola e una solo porci

raphael

ecco il rovescio della medaglia di una morale restrittiva
riporto un articolo del messaggero di oggi

Usa, annullata condanna a 10 anni per sesso orale
ma l’accusato ne ha scontati due e resta in galera

ATLANTA (12 giugno) – Doveva scontare dieci anni di carcere per aver fatto sesso orale. La condanna per Genarlow Wilson, un giovane di 21 anni, da oltre 27 mesi in cella per aver fatto sesso orale con una amica consenziente di 15 anni è stata però annullata. E’ accaduto in Georgia, Stati Uniti.

Il giudice Thomas H. Wilson ha stabilito che sì, c’è stato il reato, ma che è punibile al massimo con un anno di carcere, perché invece non ci sono stati lo stupro e la pedofilia, come invece affermava la prima sentenza. Nonostante abbiano lo stesso cognome, imputato e magistrato non sono parenti. Il nome del ragazzo, appena 17enne all’epoca dei fatti, non verrà neppure inserito nell’elenco degli aggressori sessuali.

L’avvocato del giovane, B.J. Bernstein, affiancata da una commossa Juannessa Bennett, la madre di Genarlow, ha commentato con felicità la sentenza del giudice, affermando che si trattava di una condanna «crudele e insolita». La commozione è però stata gelata dalla notizia dell’appello presentato dall’accusa, che ha di fatto congelato la scarcerazione di Genarlow.

Il mese scorso anche l’ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, era intervenuto sulla vicenda, scrivendo una lettera al procura generale della Georgia e cercando di intercedere a favore del ragazzo, condannato a una pena «sproporzionata». Vasta l’eco della vicenda negli Stati Uniti, con tanto di siti internet dedicati.

Monsignèr

bhè..qualcosa dovrà pur dire quell’uomo….io non scadrei in insulti…definedo tutti i preti porci…..non penso che don Bossi sia un porco…o sbaglio…
ad ogni modo..la tv ha un forte potere, e dal potere dovrebbero nascer le responsabilità….personalmente il fatto che vi siano “tette e culi” non mi da fastidio…sono infstidito dall’umiliazione dell’umanità, da una società che ha bisogno di definire le veline oche…magari lo sono anche…non so…e se lo sono (oche), sono disgustato da una società che vuol vedere tali persone piuttosto che aiutarle, e disgustato da chi sfrutta tali persone….
d’altra parte già da piccoli tutti dovrebbero esser a proprio agio con la sessualità….fondamento di una sana crescita psichica…

Cane Nero magna bella Persica

ciceracchio, fossi un porco mi offenderei per l’accostamento con un prete 🙂

Mizar

Su questo il papa ha ragione e basta. Si sta perdendo totalmente il carattere della sacralità del Corpo.

Monsignèr

bhè..qualcosa dovrà pur dire quell’uomo….io non scadrei in insulti…definedo tutti i preti porci…..non penso che don Bossi sia un porco…o sbaglio…
ad ogni modo..la tv ha un forte potere, e dal potere dovrebbero nascer le responsabilità….personalmente il fatto che vi siano “tette e culi” non mi da fastidio…sono infstidito dall’umiliazione dell’umanità, da una società che ha bisogno di definire le veline oche…magari lo sono anche…non so…e se lo sono (oche), sono disgustato da una società che vuol vedere tali persone piuttosto che aiutarle, e disgustato da chi sfrutta tali persone….
d’altra parte già da piccoli tutti dovrebbero esser a proprio agio con la sessualità….fondamento di una sana crescita psichica…

Monsignèr

…cmq sacro è solo una parola mizar….cos’è sacro?
sacro è utile? non saprei definire una cosa sacra…

Lamb of God

Il pubblico ha ciò che il pubblico vuole, perciò se la gente vuole in tv tette&culi avrà tette&culi.

Personalmente apprezzo molto questo genere di proposta e guardo studio aperto proprio per questo.

Monsignèr

nonono…
il pubblico ha ciò che la tv stessa dice che il pubblico vuole….magari con un processo lungo…a volte anche con un processo breve…

Monsignèr

ah..a volte non ci riescono…..a allora pur dando non convincono….

Gérard

Certo che il Papa in questo senso ha ragione ma perchè non va ad affrontare in primo luogo la malattia anzichè i suoi sintomi ? Perché non va a condannare pubblicamente Mediaset per esempio ??

Damiano

Su questo il papa ha ragione e basta. Si sta perdendo totalmente il carattere della sacralità del Corpo.

“sacro” : dedicato alla divinità ed al suo culto.

Io sono ateo => non ho alcuna divinità => il mio corpo non è sacro => ne faccio ciò che voglio.

Se tu e il tuo papa non siete disposti a riconoscere la validità di questi semplici passaggi logici, significa che volete IMPORRE la VOSTRA sacralità al MIO corpo. In tal caso dovrete passare sul mio cadavere.

Monsignèr

Damiano, io però non sono favorevole al suicidio…se hai dei debiti li paghi..non devi ammazzarti…

Damiano

Damiano, io però non sono favorevole al suicidio…se hai dei debiti li paghi..non devi ammazzarti…

Ne fai una questione economica?

La vita è l’unica cosa che veramente ci appartiene in tutti i suoi aspetti (compresa la morte).

Mizar

Per Damiano.
Non voglio imporre nulla a nessuno, ma proporre una discussione che prescinda dalle rispettive convinzioni. Il concetto di “sacro” non riguarda solo il Credente. Grandi atei avevano un grande senso del sacro (p. es. Bobbio). Se occorre un riscontro “da vocabolario” (comunque riduttivo), qui si dice che “sacro” significa, in senso esteso, “che dev’essere oggetto di rispetto assoluto e di venerazione”, e in questo senso il Corpo sencondo me dovrebbe essere sacro anche per un ateo. Se poi tu rifiuti il concetto di sacro, se per te non c’è nulla che meriti il rispetto assoluto, il silenzio, la discrezione, l’inviolabilità, beh, non condivido il tuo pensiero, e penso non lo condividano anche molti atei.

Monsignèr

Ripeto sacro è solo una parola..
rispetto assoluto….chi decide sull’assolutezza e chi decide quale sia la forma di rispetto?
ovviamente l’omicidio, la pedofilia, la violenza sono tutte azioni aberranti, magari poi per te è aberrante anche l’eutanasia (non parliamo di cose legali o meno, restiamo su questa linea), aberrante perchè non rispetta l’uomo secondo te….

Mizar

Infatti non contesto il fatto che ciò che é sacro per me non può esserlo per te e viceversa. Contesto ciò che diceva Damiano, e cioé che il concetto di “sacro” esiste solo per la religione e non per l’ateo. Ci sono casi di sacralità condivisa, e io credo che tra questi vi sia la sacralità del Corpo. L’esibizione del corpo-oggetto in televisione secondo me va contro quella dimensione elevatissima del corpo umano che ha nel rapporto sessuale la massima esperienza di sacralità. Se uno ritiene che ateismo significhi approvare l’immagine della corporeità dissacrata che dà la tv, credo che abbia contro di sé l’opinione di molti atei. Tutto qua.

Carlo

Sono parzialmente d’accordo con mizar (strano 😀 ) quando dice che il corpo va rispettato, in maniera assoluta. Pero’ vedi mizar, secondo me il corpo lo si rispetta usandolo secondo i suoi istinti, cioe’ il corpo ha anche una funzione educativa e esplorativa della realta’ che ci circonda. Ecco perche’ non sono d’accordo con la chiesa quando mette troppi divieti (es. il sesso prima del matrimonio, il preservativo in quanto permette a una coppia di fare troppo sesso “irresponsabile”, etc) su questo aspetto del proprio corpo.

La degradazione del corpo umano e’ molto presente, a mio parere, nella nostra societa’ quando riduce in maniera ipocrita il corpo a merce usandolo come mezzo di propaganda. Contro questa mercificazione, peraltro, la chiesa non si e’ mai piu’ che tanto battuta, pur condannandola. Bisogna smuovere e colpire troppi interessi. Meglio denunciare “le lobby” del preservativo e dei rapporti gay. BAH!

Damiano

Grandi atei avevano un grande senso del sacro (p. es. Bobbio)

Vedi, l’ateismo non è una religione, non ci sono “guru” da seguire per poter essere atei, basta “non credere” in una qualche forma di divinità, punto. Premesso questo me ne frego allegramente se ci sono atei che hanno il senso del sacro (sia pure nel significato esteso).

Se occorre un riscontro “da vocabolario” (comunque riduttivo), qui si dice che “sacro” significa, in senso esteso, “che dev’essere oggetto di rispetto assoluto e di venerazione”, e in questo senso il Corpo sencondo me dovrebbe essere sacro anche per un ateo

Ecco, “secondo te dovrebbe essere sacro anche per un ateo”. L’intolleranza religiosa sta tutta racchiusa in questa tua affermazione. E se per un ateo non è cosi’? facciamo una legge per costringerlo?

Se poi tu rifiuti il concetto di sacro, se per te non c’è nulla che meriti il rispetto assoluto, il silenzio, la discrezione, l’inviolabilità, beh, non condivido il tuo pensiero, e penso non lo condividano anche molti atei.

1) Rifiutare il concetto del sacro non significa non avere valori e credere che nulla meriti rispetto: questa è un’accostamento sbagliato che spesso i credenti fanno.

2) Secondo : pur non considerando sacro il mio corpo sono consapevole del fatto che va rispettato per preservarlo in buono stato (tanto più che non credo come voi che io sopravviverò ad esso).

3) Rispetto il mio corpo cercando di nutrirlo bene e mantenerlo in forma, il che comprende una sana e regolare attività sessuale.

Il fatto che vivere la sessualità senza sensi di colpa sia considerato “irrispettoso” è una fissa della TUA religione e del fatto che da una definizione teologica di “rispetto”.

non condivido il tuo pensiero,

Anche io non condivido il tuo, eppure non vengo a dirti come vivere: IMPARA A FARE ALTRETTANTO.

e penso non lo condividano anche molti atei.

Me ne frego! Gli atei non sono un gregge di pecore, hanno idee diverse su questa e su molte altre cose, solo che tendenzialmente non hanno la mania di imporle agli altri come fate voi.

Daniela

ma che vuol dire il corpo deve essere rispettato in maniera assoluta, in questo caso cosa si intende? La persona deve essere rispettata nelle sue scelte e nei suoi desideri, in principio ci deve essere il diritto di ogni persona di gestire il proprio corpo come meglio crede, nessuno può decidere del corpo di un ‘altra persona, la libertà di decidere del nostro corpo è una delle più grandi libertà che abbiamo ottenuto in questi anni e non ho nessuna intenzione di delegarla ad alcuna autorità morale o civile, il corpo è mio e ci faccio quello che voglio.
Mi viene l’orticaria a sentir parlare di queste cose, perchè alla fine si scade sempre nella censura, nell’obbligo e nell’imposizione.

Monsignèr

ma non si può sempre decicere del proprio corpo..deve esserci una valutazione utilitaristica, altrimenti la vita sociale ne risente, e tutte le regole che abbiamo debbono favorire il viver bene socialmente…forse mi spiego male…però il concetto è questo…

michelangelog

non dite cazzate se per voi il corpo umano fosse sacro non ci sarebbero problemi a stare nudi in tv o al supermercato, difatti adamo ed eva stavan nudi

Mizar

Per Damiano

“Vedi, l’ateismo non è una religione, non ci sono “guru” da seguire per poter essere atei”

Però, l’Uaar non la pensa come te: nel suo sito ostenta infatti un ricco elenco di “guru” atei.

“L’intolleranza religiosa sta tutta racchiusa in questa tua affermazione.”

Credo di essermi spiegato male e me ne scuso. Quando ho detto “il Corpo sencondo me dovrebbe essere sacro anche per un ateo”, intendevo dire che secondo me è possibile che il corpo sia sacro anche per un ateo. Nel senso che dalle affermazioni di molti atei, dalle letture di grandi autori atei, dalle conversazioni con amici atei, ho avuto l’impressione che tendenzialmente per molti atei il corpo sia sacro. Quindi “dovrebbe essere” nel senso di “è possibile che sia”, non di “è necessario che sia”. Lungi da me imporre qualunque cosa a chiunque.

Sui punti 1), 2) e 3) sono d’accordo con te, quindi secondo me, a prescindere dalla terminologia, stiamo facendo affermazioni simili e non ha senso contrapporci forzatamente.

“Il fatto che vivere la sessualità senza sensi di colpa sia considerato “irrispettoso” è una fissa della TUA religione”

Puoi inveire quanto vuoi con me… non me la prendo… ma diciamo che è una questione interna al rapporto tra me e le mie convinzioni, su cui non intendo coinvolgere nulla o nessuno. Rispetto le convinzioni di tutti, ho piacere se le mie sono rispettate, ma non pretendo rispetto da nessuno, se lo ho bene, se non lo ho pazienza.

“Anche io non condivido il tuo, eppure non vengo a dirti come vivere: IMPARA A FARE ALTRETTANTO”

Ho l’impressione che a tutti i costi hai voluto leggere il mio pensiero in termini di opposizione di guerra verbale. Non era nelle mie intenzioni, io volevo solo conversare e al limite trovare qualche punto di contatto.

“Me ne frego! ”

Fai bene, anche io sono solo me stesso ho le mie convinzioni personalissime, mi riservo di cambiarle quando voglio. A proposito… perché mi dai del voi? dammi pure del tu! 🙂

Damiano

@Mizar:

Qual’è la differenza tra “rispetto” e “rispetto assoluto”?
Riesci a definire “rispetto del corpo” al netto di una ideologia religiosa?

Mizar

Il “rispetto assoluto” è quel “rispetto” che uno, in ragione delle proprie convinzioni, non violerebbe per alcuna ragione al mondo.

Alla seconda domanda non credo di poter rispondere. Non ritengo di dover descrivere io ciò in cui credono gli atei. Girerei la domanda agli atei, più che altro perché vorrei capirlo io: secondo voi esiste un “rispetto del corpo’ al netto di una ideologia religiosa?

Monsignèr

alla seconda risposta: certo..è ovvio…
alla prima osservazione: allora per te la legittima difesa non è attuabile…vero?

Lamb of God

@Mizar

“Però, l’Uaar non la pensa come te: nel suo sito ostenta infatti un ricco elenco di “guru” atei.”

Gran errore il tuo visto che quello è semplicemente un elenco di famosi non credenti, nessuno di loro è additato dall’UAAR come “guru” o leader spirituale, il culto politestico dei Santi non è stato esportato anche qui.

Sempre pronto a mistificare la realtà a tuo piacimento, eh?

Damiano

Però, l’Uaar non la pensa come te: nel suo sito ostenta infatti un ricco elenco di “guru” atei

1) credi TU che siano dei “guru”, sono solo persone che condividono la “non credenza” in una qualche divinità, ma che possono tranquillamente pensarla in modo diverso su molte cose (a cominciare dalla politica). L’elenco delle persone che riporti è solo un insieme di persone “famose” (per lo più per essersi distinti nella loro attività professionale) che avevano in comune la “non fede”.

2) Ci sono moltissimi atei che non fanno parte dell’uaar: per essere ateo non serve farne parte.

3) dimmi, nello statuto dell’uaar, dove viene fissato il principio di autorità per stabilire chi è ateo da chi non lo è.
(in contrapposizione, fare altrettanto con una qualsiasi delle religioni, è facilissimo).

Per il resto: se cambi il signifcato di “sacro” con qualche cosa che non ha ache fare con la divinità, probabilmente anche io ho le mie cose “sacre”, è la confusione dolosa dei termini, che spesso viene strumentalizzata, a darmi fastidio.

Ren

Monsignèr, ma certo che in sè le tette o il culo non hanno nulla di male. Ci mancherebbe, non siamo mica taliban per fortuna. (Il vaticano invece lo è) E’ il modo in cui sono proposti che è sbagliato. Come se siano solamente cosa da consumare come altre merci. Questo fa dimenticare agli adolescenti ma anche agli adulti, i sentimenti, l’accostarsi agli altri attraverso il corteggiamento. Il dialogo. Cose che implicano un qualche tipo di sforzo, di confronto. Se la TV ci fa capire che tutto si può comprare, ossia compro un profumo costoso o un paio di jeans perchè mi fa/fanno sentire più sexy e acchiappo di più, ovvio che la società si degrada.
Comunque non dimentichiamo che il papa, pur usando un argomento giusto, non è nel giusto. Il suo fine è dimostrare che loro hanno sempre ragione. Invece queste cose appartengono al senso comune, non a loro.

Daniela

ma quale valutazione utilitaristica? Tutte le regole che abbiamo devono favorire il benessere dei cittadini e la loro soddisfazione personale, il bene sociale per quanto mi riguarda se lo possono tenere, di bene sociale si parla anche in iran, quando picchiano le ragazze che si mettono il rossetto, continuo a ripeterlo questi discorsi mi fanno andare in bestia, e sempre la solita vecchia storia di voler decidere sul corpo delle donne.
E per inciso l’ateo non ha nessun guru, non siamo una setta ne una religione, gli atei sono accomunati dalla non credenza in Dio, nei santi, nei miracoli e in tutte queste cosucce affini.

Damiano

Il “rispetto assoluto” è quel “rispetto” che uno, in ragione delle proprie convinzioni, non violerebbe per alcuna ragione al mondo.

E allora ce l’ho, senza per questo dover credere in dio o avere il senso del sacro (come da dizionario).

Alla seconda domanda non credo di poter rispondere. Non ritengo di dover descrivere io ciò in cui credono gli atei.

Non ti ho chiesto di descrivere “ciò in cui credono gli atei” innanzitutto perchè non esiste una visione del mondo nel suo insieme che possa definirsi “atea”, non esiste un credo ateo.

Ciò che ti ho chiesto è se riesci a definire che cosa sia il “rispetto del corpo” senza far ricorso a precetti relgiosi.

Girerei la domanda agli atei, più che altro perché vorrei capirlo io: secondo voi esiste un “rispetto del corpo’ al netto di una ideologia religiosa?

No, non è univoca, io sono motociclista e molte persone pensano che rischiare la vita in moto sia una “mancanza di rispetto”, lo stesso dicasi per il fumo, l’alcol, gli sport estremi, il piercing, i tattuaggi, i modi di vestire, e il modo in cui si vive la propria sessualità. Pretendere di definire in modo “assoluto” il rispetto significa innanzitutto mancare di rispetto a chi non la pensa allo stesso modo.
Rischiare l’epatite per un piercing, è una cosa che io considero stupida e in modo simile c’è chi considera “stupido” rischiare l’osso del collo in moto.
L’unica forma di rispetto che mette veramente tutti d’accordo è il rispetto delle decisioni altrui, tutto il resto è una forzatura.

Monsignèr

non ho capito cosa c’entri il voler decidere sulle donne……………….cmq…

Daniela

va bè non fa niente. Ho solo detto che quando sento parlare di “mentalità e cultura caratterizzate dal relativismo, dal consumismo e da una falsa e distruttiva esaltazione, o meglio profanazione, del corpo e della sessualità” mi si accappona la pelle.

Carlo

@Daniela
Vorrei precisare che personalmente sono assolutamente contro qualunque imposizione sulla morale, se uno/a vuole degradarsi e’ liberissimo/a di farlo. Poi secondo me il confine tra degradazione ed essere sensuali o attraenti e’ molto labile e difficile da definire, e’ un discorso molto complesso che non si puo’ ridurre a schemi semplicistici. In particolare per quanto riguarda le donne, lascio che siano loro a discutere questo problema. Mi limito ad osservare che alcune forme di pubblicita’, alcuni messaggi che vengono propagandati sono per me degradanti e non rispettano la dignita’ del corpo umano. Tra l’altro a mio parere questa e’ una conseguenza estrema del cristianesimo, ma sarebbe lungo da spiegare come mai.

In ogni caso non vorrei censure neppure nei casi piu’ sfacciati ed estremi, sono contrario ad ogni forma di censura o limitazione della liberta’ di espressione. L’espressione esteriore e’ un sintomo, non una causa. In questo, credo di essere agli antipodi del pensiero cattolico, che spesso confonde (per disonesta’ intellettuale) cause e sintomi.

Johnny Golgotha

Di che si parla? Di sacralità del corpo?

Il corpo non è affatto sacro, ciò che è sacro ed inviolabile è l’esclusiva libertà decisionale che ha su di esso la mente di cui è veicolo

cartman666

voi credete che sia poi cosi’ vero che si vedano tutte queste tette in televisione? Sky a parte ovviamente, oramai i programmi televisivi sono tutti stracensurati, ed anche per questo in costante calo di audience, infatti sia la rai che merdaset hanno i loro problemi di utili.
Tornando a quello che dice Razzinga, sono ovviamente contrario, perche’ ritengo che il voyeurismo sia parte della nostra natura, quindi se ci fa piacere vedere tette e culi, perche negarcelo? Io non vedo niente di scandaloso nella mercificazione del corpo, e’ gente che sfrutta il proprio aspetto per denaro, io lo vedo come un lavoro come un altro, con la sua utilita’ sociale, anzi molto piu’ utile di tanti altri lavori, come i preti tanto per fare un esempio.
L’Umanita’ ha molto piu’ bisogno di Jenna Jameson invece che di Razzinga.

Asatan

Scusatemi ma demonizzare l’esposizione culo-tettifera televisiva come lesiva della dignità è ridicolo.

Guardate alla storia dell’arte:

Contate i quadri e le statue di nudo femminle
Contate i quadri e le statue di nudo maschile
Contate le rappresentazioni in cui compaiono le donne nude e gli uomini vestiti.
Contate le rappresentazioni di donne in stato di servitù

Il corpo femminile è sempre stato considerato un oggetto eisbibile e mercificabile, sono solo cambiati i mezzi con cui ciò avviene. Nonchè il fatto che i quadri sono tecnicamente ed esteticamente superiori a Jerry Scotty.

Forse negli anni ’50 le donnine della tv erano più coperte, ma stavano sempre lì come ogettino di richiamo sessual per attirare l’attenzone dello spattatore masculo.

francescoCoco

Il papa perche` non prende una posizione, contraria, ferma anche nei confronti dei media che fanno si` che oroscopo, maghi, guaritori, imbonitori della peggiore specie, imperversino nelle nostre case!!?? Io una idea me lo sono fatta, fanno comodo, irrazionalizzano le menti, quindi ben vengano, creano terreno fertile dove poter fare attecchire facilmente la favole che quotidianamente ci vengono propinate, dal papa stesso e dai suoi accoliti.

Damiano

Io una idea me lo sono fatta, fanno comodo, irrazionalizzano le menti, quindi ben vengano, creano terreno fertile dove poter fare attecchire facilmente la favole che quotidianamente ci vengono propinate

Ci ho pensato anche io a questa cosa. Il papa si trova un po nelle stesse condizioni in cui si trova lo stato quando deve prendere dei provvedimenti per ridurre l’inquinamento : ridurre i consumi significa diminuire gli introiti sui carburanti.
Sono interessi contrastanti: il papa non può contrastare l’irrazionalità con la razionalità perchè rischierebbe di tirarsi la zappa sui piedi (dal momento che vende lo stesso prodotto), quindi si trova a fare l’equilibrista tra “irrazionalità vera” (la sua) e “irrazionalità falsa” (quella degli altri).

Luana

E’ bellismo……ogni giorno che passa questo papa mi fa sganasciare dalle risate sempre di più.
Voglio dire….. non è buffo che l’unico uomo in italia che porta la gonna, non ha famiglia, non ha rapporti sessuali ( ufficilamente per lo meno…..poi non si sa mai……non so se avete mai fatto caso ai bei ragazzoni che circolano tra i preti..) venga a parlarci di relatività, visione del sesso distorta,ecc..?!?!?
Ragazzi, ci si vede a Roma il 16!!! (http://www.romainpride.it/) 😀

Carlo

Si sono d’accordo con te Asatan, ma vedi, io penso che TUTTI questi fenomeni, da certi nudi nella storia dell’arte all’attuale vallettismo, siamo da attribuire alla nostra eredita’ cristiana, che ha sempre propugnato l’idea di “mortificare il corpo” (specie se femminile, visto come ricettacolo del peccato). Poi le strade si sono divise, oggi le confessioni cristiane sono contro il tetteculismo, ma a mio parere l’origine e’ quella. Poi come dicevo e’ una questione sottile, non si tratta di esibizione in se ma dell’atteggiamento servile e bavoso con cui tale esibizione viene fatta. Alla fine la bellezza non e’ piu’ qualcosa che ha valore in se, come per es. tra gli antichi, che la celebravano con bellissimi nudi, ma un mezzo per raggiungere altri scopi il piu’ delle volte insensati e sciocchi. Personalmente non condanno ne’ demonizzo questo atteggiamento, e’ solo un sintomo di un certo sviluppo storico e di una certa mancanza di orgoglio estetico.

Solo un’altra notazione: nel mondo antico i nudi maschili e femminili erano ugualmente diffusi, anzi, con leggera prevalenza di quelli maschili, direi.

Salvo Zappala'

Le posizioni estremamente perentorie di Ratzinger sulla sessualita’ hanno origini lontane. Il papa ai tempi del concilio vaticano II era tra i progressisti. Poi cominciò il suo cammino su posizioni sempre più reazionarie con l’ingresso del marxismo in teologia e la rivoluzione sessuale del 1968, e quindi lo sviluppo di quella che chiama la “cultura di morte” che ha portato all’aborto, all’eutanasia, all’uso dei contraccettivi.
Non condivido assolutamente le posizioni del papa. Tuttavia secondo me ci sono dei veri e propri eccessi di tetto-culismo televisivo per riempire il vuoto dovuto alla mancanza di contenuti. Siamo circondati da un mondo consumista. Secondo l’ostentazione della sessualità in TV è una falsa promessa del consumismo. Spesso penso che il consumismo sia una vera e propria forma di totalitarismo.
Stiamo arrivando alla mercificazione integrale del corpo della donna (dalla chirurgia estetica, alle veline e letterine, alla vendita di ovuli per la fecondazione assistita, ecc.). Il corpo della donna per alcune multinazionali è il petrolio del XXI secolo. Anche Dio è stato mercificato: ho visto libri di marketing religioso, ho sentito religiosi parlare in termini di domanda e di offerta di spiritualità.
D’altro canto va ricordato che anche il vaticano ha le sue pecche. La figura di Giovanni Paolo II è stata oggetto di un vero e proprio culto della personalità di un dittatore in uno stato totalitario. Il vaticano opera una costante opera di censura di molte notizie importanti, vedi le recenti condanne per la congregazione per la dottrina della fede.
Il papa solleva un problema giusto in parte, tuttavia nessun politico o intellettuale si erge a parlare con lui e a criticarlo. Praticamente il papa fa un monologo.

Damiano

Praticamente il papa fa un monologo.

Quando mai i papi hanno fatto dialoghi?

Aldo

“Il corpo” di qui, “il corpo” di là… quasi che fosse una cosa distinta da noi, a parte.

IL “CORPO” E’ TUTTO ME STESSO. Niente corpo, niente me stesso. Non esiste dualismo.

Attenzione, atei e agnostici razionalisti, perché il dualismo corpo-individualità è la base delle religioni basate sul concetto di anima e di spirito. L’illusione del dualismo anima-corpo è molto forte, e ci colpisce tutti in quanto è stata instillata in noi fin dalla più tenera età. Spesso la percezione pare confermarla come fatto reale, ma illusione è e illusione resta.

Noi.
Siamo.
I nostri.
Corpi.

E nulla più.

Asatan

@Carlo:

vero, verissimo. Se poi fai anche un confronto fra le opere precristiane e i nudi successivi c’è una bella differenza. Da un lato hai quasi una sacralizzazione del corpo (ricordiamoci che nella cultura greco-romana era il tempio dello spirito), dall’altra una visione molto mercificatoria. Se il corpo diventa solo un oggetto, per di più corrotto e corrompibile, la sua commercializzazione spinta è scontata.

Non che in ambito pagano fenomeni simili non ci fossero, certo erano però meno forti e meno ipocriti.

Quanto alle varie veline e letterine… io le trovo semplicemente inutili. Mi mancano in corpi di ballo dei “vecchi tempi”, era bello guardarli.
Un altro dato è che questa sovraesposizione mediatica del sesso è tipicamente italiana. Nel resto d’europa non si songano nemmeno questo tette-culismo estremo. Sarà mica perchè sono meno repressi? Alla fin fine la tv non è nient’altro che una rappresentazione delle fantasie collettive (buone o brutte che siano), se in Italia si fà share col sesso credo sia perchè nella vita reale è vissuto molto male. Dalla repressione estrema, alla ridicola mania della trasgressione (con ovviamente regole e corollari irtuali da rispettare per trasgredire).

Credo ceh il tett-culismo passerà solo quando la popolazione media italiana avrà un rapporto migliore (più sereno e naturale) col proprio corpo e col sesso, facendo cessare il bisogno di questo sfogo pseudo-onirico.

Claudio De Luca

Limitatamente alla questione del consumismo, condivido in parte l’opinione di Ratzinger. Del tutto risibili le altre considerazioni del Pontefice sull’argomento specifico.

Lady Godiva

“esaltazione falsa e distruttiva” della sessualità.

Mi dà fastidio dare ragione a Ratzinger, comunque
ogni tanto ce l’ha pure lui.

Damiano

“esaltazione falsa e distruttiva” della sessualità.

Mi dà fastidio dare ragione a Ratzinger, comunque
ogni tanto ce l’ha pure lui.

“Avrebbe” ragione se lui stesso non propagandasse una visione altrettanto falsa e distruttiva (forse ancora più distruttiva) della sessualità, infatti se il papa fosse in buona fede sarebbe favorevole ad una seria ed adeguata educazione sessuale fatta nelle scuole da persone competenti.

Commenti chiusi.