Il Roma Pride è per tutti

Le adesioni fioccano, i protagonisti del Family day che fu non ci stanno. Nella Margherita si ripropone il confronto già avuto durante il Ddl Bindi -Pollastrini sui Di.Co. Al di la di tutto, sabato sarà festa vera.

Al contrario del Family day dello scorso dodici maggio, kermesse discriminante e provocatoria soltanto per aver scelto come data quella del referendum sul divorzio del 1974, al “Roma Pride” di sabato prossimo potranno partecipare tutti, omosessuali e non, single e non, famiglie o quasi: verrebbe da dire in ossequio alla parola di Gesù Cristo, per il quale le porte del paradiso erano aperte a chiunque avesse meritato in terra, contribuendo alla felicità del prossimo senza guardare ai suoi orientamenti sessuali.  […]

Mentre il solito Cossiga si produce in una delle sue involute e pseudodeliranti dichiarazioni (“Franco Monaco lo chiamer’ Zombie senza baffi”), dalle parti dell’opposizione scattano tutti in difesa di religione (cattolica, naturalmente) e principi etici, nel nome di una moralità (la loro) integra e indissolubile.

Elisabetta Gardini è l’unta dal Signore di turno, scelta per ergersi a fedele paladina di clero e clericanti: “Delle due l’una: o viene ritirato il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri al Gay Pride di Roma, oppure, per chiarezza ed onestà, deve aderire alla manifestazione anche Romano Prodi. Non è ammissibile infatti che, oltre a Comune e Provincia di Roma e Regione Lazio, anche la Presidenza del Consiglio avvalli i durissimi attacchi al Papa”.

Per ogni evenienza, avvisiamo Romano Prodi, nel caso in cui seguisse il consiglio della Gardini: via la solita faccia scura e pensierosa. Il Roma Pride è per tutti, ma trattasi di una festa vera. Quella della libertà dell’individuo.

Testo integrale dell’articolo su AprileOnline

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21 commenti

Ren

La Gardini è proprio un esempio di paladina della morale cattolica all’italiana, si schiera contro i dico e i costumi non consoni ai dettami del papa, ma lei stessa, divorziata e con prole, convive more uxorio. Fra l’altro come esperta di qualsiasi cosa fa acqua da tutte le parti, basta ricordare che non sapeva cos’è la Consob. Elisabetta, ma a chi la vuoi raccontare …

Nickelgrey

“Non è ammissibile infatti che, oltre a Comune e Provincia di Roma e Regione Lazio, anche la Presidenza del Consiglio avvalli i durissimi attacchi al Papa”.

MA BELLAAAAAAA!!!!!!
Ma chi l’ha detto? Ma che analogie… ma il cervello ad alcuni proprio non funziona eh!

Lamb of God

Elisabetta Gardini è un insulto all’intelligenza umana, non merita neanche i mie insulti, poverina …

Lucifero1972

La Gardini, una fallita fatta e finita, ha bisogno che qualcuno parli di lei e spara queste cazzate. La vita si è già tanto accanita con questa poveraccia senza arte nè parte, che è del tutto superfluo commentare i suoi sproloqui. Non se la caga nessuno, perchè mai dobbiamo offrirle noi la ribalta?

heat kernel

Ma perche’ dovrebbe interessare una parata di gente mascherata a 40 gradi all’ombra? E poi a casa propria nella camera da letto ognuno e’ libero di fare quello che pensa: basta che non sfili per strada pretendendo che io avvalli il loro orientamento, a PRIORI. Altrimenti scatta l’ omofobia del politically correct.

Curiamoci delle cose importanti cribbio!
che ne pensano gli ierofanti della laicita’ di Gaza finita nelle mani degli islamisti? Di quelli che a scuola insegnano ai bimbi che la massima aspirazione per un uomo deve essere dare la vita al dio in missioni suicide?

Non sento lai di sdegno, urla di dolore e non leggo post rabbiosi.
Aspetto volenteroso un topic di discussione a riguardo, prima o poi…

Ateo Praticante

Se Prodi non adersice perderà comletamente la credibilità di tutti i suoi elettori e al prossimo giro ci sarà uno secco 80% vs il 20%(forse esagero..20…bah..) :(:(

ciceracchio 2la vendetta

sono giorni che noto con gusto tutto ateo che sono spariti
molti catto rintronati che imperversavano sui post .
uaarrrrr soddisfazione goduriosa magnun non avemjus piu’tra,, lle ””palle
sti rintronati vedi zumpappa, fedele, aquila e vari bacia pile del cazzo.
urge per felicitade stappare brunello 1999 .
ergo oggi pomeriggio ciceracchio sara’ nel mondo del 16 gradi farenait

ciceracchio 2la vendetta

gardini??? me pare piu’ lecca culini de arcore:..

rossotoscano

ma a Prodi che interessa se perde credibilità… a lui basta arrivare fino ad ottobre e poi col nuovo PD si lava le mani… ma non vedete che tutto è rallentato proprio per questo? sicuramente il governo cadrà dopo l’estate e alle nuove elezioni si presenterà il Romano pulito come nuovo… però noi italiani non dovremo avere la memoria corta come sempre…

Asatan

heat kernel scrive:

15 Giugno 2007 alle 10:02
Ma perche’ dovrebbe interessare una parata di gente mascherata a 40 gradi all’ombra? E poi a casa propria nella camera da letto ognuno e’ libero di fare quello che pensa: basta che non sfili per strada pretendendo che io avvalli il loro orientamento, a PRIORI. Altrimenti scatta l’ omofobia del politically correct.

Curiamoci delle cose importanti cribbio!
che ne pensano gli ierofanti della laicita’ di Gaza finita nelle mani degli islamisti? Di quelli che a scuola insegnano ai bimbi che la massima aspirazione per un uomo deve essere dare la vita al dio in missioni suicide?

Non sento lai di sdegno, urla di dolore e non leggo post rabbiosi.
Aspetto volenteroso un topic di discussione a riguardo, prima o poi…

Sai com’è a noi preoccupa il fatto che i catto-taliban vogliano fare diventare l’Italia come l’Iran e Gaza.
Quanto al pride… caro mai sentito parlare di diritti dell’uomo? O del fatto che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge per la nostra costituzione? Queste manifestazioni cesseranno di esere indispensabili sono nel momento in cui diritti dell’uomo e costituzione verranno rispettati.

Questa pseudo morale del si fà ma non si dice, utile solo a rassicura qugli individui così pateticamente deboli da non poter accettare la realtà, ci ha rotto…

Ren

@ heat kernel

Guarda che la questione del pride investe tutti quelli che si interessano di diritti qui perchè i reazionari vogliono partire dal togliere i diritti ai gay per poi arrivare a levare anche i tuoi. E’ inutile interessarsi al vietnam quando la tua casa va a fuoco, cazzo. (e non cribbio, espressione di quel viscido in cravatta a pallini)

rossotoscano

MICHELE SERRA

Se oggi potessi essere a Roma andrei al Gay Pride. E non per solidarietà “da esterno” a una categoria in lotta. Ci andrei perché, da cittadino italiano, riconosco nei diritti degli omosessuali i miei stessi diritti, e nell´isolamento politico degli omosessuali il mio stesso isolamento politico. Ci andrei perché la laicità dello Stato e delle sue leggi mi sta a cuore, in questo momento, più di ogni altra cosa, e ogni piazza che si batta per uno Stato laico è anche la mia piazza. Ci andrei, infine e soprattutto, perché, come tantissimi altri, sono preoccupato e oramai quasi angosciato dalle esitazioni, dalla pavidità, dalla confusione che paralizzano, quasi al completo, la classe dirigente della mia parte politica, la sinistra.

Una parte politica incapace di fare proprio, senza se e senza ma, il più fondante, basilare e perfino elementare dei princìpi repubblicani: quello dell´uguaglianza dei diritti. L´uguaglianza degli esseri umani indipendentemente dalle differenze di fede, di credo politico, di orientamento sessuale.

Ci andrei perché ho il fondato timore che la nuova casa comune dei democratici, il Pd, nasca mettendo tra parentesi questo principio pur di non scontentare la sua componente clericale (non cattolica: clericale. I cattolici sono tutt´altra cosa). Ci andrei perché gli elettori potenziali del Pd hanno il dovere di far sapere ai Padri Costituenti del partito, chiunque essi siano, che non sono disposti a votare per una classe dirigente che tentenni o peggio litighi già di fronte al primo mattone. Che è quello della laicità dello Stato.

Una piazza San Giovanni popolata solamente da persone omosessuali e transessuali, oggi, sarebbe il segno di una sconfitta. Le varie campagne clericali in atto tendono a far passare l´intera questione delle convivenze, della riforma della legislazione familiare, dei Dico, come una questione di nicchia. Problemi di una minoranza culturalmente difforme e sessualmente non ortodossa, che non riguardano il placido corso della vita civile di maggioranza, quella della “famiglia tradizionale”. Ma è vero il contrario. L´intero assetto (culturale, civile, politico, legislativo) dei diritti individuali e dei diritti di relazione riguarda il complesso della nostra comunità nazionale. La sola pretesa di elevare a Modello una sola etica, una sola mentalità, una sola maniera di stringere vincoli tra persone e davanti alla comunità, basta e avanza a farci capire che in discussione non sono i costumi o il destino di una minoranza. Ma i costumi e il destino di tutti.

Ci andrei perché dover sopportare gli eccessi identitari, il surplus folkloristico e le volgarità imbarazzanti di alcuni dei manifestanti è un ben piccolo prezzo di fronte a quello che le stesse persone hanno dovuto pagare alla discriminazione e al silenzio. E i peccati di orgoglio sono comunque meno dannosi e dolorosi delle umiliazioni e dell´autonegazione. E se la piazza dovesse essere dominata soprattutto da questi siparietti, per la gioia di cameraman e cronisti, la colpa sarebbe soprattutto degli assenti, che non hanno capito che piazza San Giovanni, oggi, è di tutti i cittadini. Se ci sono pregiudizi da mettere da parte, e diffidenze “estetiche” da sopire, oggi è il giorno giusto.

Ci andrei, infine, perché in quella piazza romana, oggi, nessuno chiederà di negare diritti altrui in favore dei propri. Nessuno vorrà promuovere un Modello penalizzando gli altri. Non sarà una piazza che lavora per sottrazione, come quella rispettabile ma sotto sotto minacciosa del Family Day. Sarà una piazza che vuole aggiungere qualcosa senza togliere nulla. Nessuna “famiglia tradizionale” si è mai sentita censurata o impedita o sminuita dalle scelte differenti di altre persone. Nessun eterosessuale ha potuto misurare, nel suo intimo, la violenza di sentirsi definire “contro natura”. Chi si sente minacciato dall´omosessualità non ha ben chiaro il concetto di libertà. Che è perfino qualcosa di più del concetto di laicità.

Enrico Bacciardi

Ma dove sono i nostri tolls? Zumpappa etc.? Se non ci sono loro leggo solo messaggi seri e non mi diverto 😀

Cmq grazie Rossotoscano per il bel pezzo di Serra.

ciceracchio 2la vendetta

chern classes scrive:

15 Giugno 2007 alle 12:34
magnun non avemjus
per felicitade
farenait

fantastico! W W gli intellettuali atei!

eccone un’altro che non ci ha capito un cazzo di ciceracchio
novello troll ciceracchio e un intelletuale del vino bischero

ciceracchio 2la vendetta

x enrico
enrico ,i troll che mancano a sparare le cattocazzate e ‘ perche’ forse ,dico forse
li abbiamo distrutti , alzata di scudi atei uuuaaarrrrr …

ciceracchio 2la vendetta

CHERN
X TE DA CICERACCHIO .
io sono comunque ateo si e me ne vanto ,meglio gay
ma molto maglio gay che cattolico ho magari( prete pedofilo)
unico nevellol troll rimasto piccolo bacia pile ,biascia ostie
prono la soglio del faraone ex pastore tedesco

rossotoscano

@ Enrico Bacciardi
grazie a Serra che ci fà capire tante cose non dette su questo pride e grazie a te… dove sono i trolls? Ma al pride, è ovvio… sono a praticare il principio evangelico del ” predica male e razzola bene” eheheh…

Magar

@heat kernel
“Avvallare” il loro orientamento? Che significa? Chi deve dare il permesso a chi? Qui si chiede di dare pari diritti (anzi, nemmeno) a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Non mi frega niente se tu in cuor tuo pensi che sia un orribile peccato. L’importante è che lo Stato, in quanto rappresentativo di tutti i cittadini, non adotti il tuo punto di vista discriminatorio. Se tu sei fanatico affari tuoi. Basta che tu non vada in giro a picchiare i “peccatori”.

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