UAAR al Gay Pride

Eravamo in tanti al Gay Pride, ed eravamo in tanti dell’UAAR, con il nostro carro, le nostre bandiere e i nostri cartelli. In questo momento, sulla home page di Repubblica, c’è la foto di una socia di Milano, travestita da angioletto, con il cartello “Zapatero santo subito”.

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24 commenti

Daniela

è stata davvero una grande manifestazione, mi fa piacere che sia riuscita.

Jean Meslier

Era già iniziato. A quanto ho letto l’hanno buttata subito sul ridere.

Siamo centomila! No duecentomila! Siamo cinquecentomila! Seicentomila! 🙂

maxalber

francesco, ti riferisci alle folkloristiche manifestazioni tribali che si svolgono all’interno e all’esterno del tempio denominato basilica di san pietro?

Lady Godiva

SE QUESTA E’ LIBERTA DI STAMPA andiamo bene:

Sulla democraticità di Dolce e Gabbana, che hanno tolto la pubblicità al SOLE 24 ora, per avere criticato una loro cottoletta, avrei qualche perplessità

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/2007/02/15/video_4954.shtml?adsl

NOTA BENE: Dolce e Gabbana, che fanno parte della potente lobby gay nel campo della moda, hanno rimesso la pubblicità nel Sole 24 ore, solo dopo la pubblicazione di una nuova recensione più edulcorata del loro ristorante.
Questo lo so per certo da un mio amico giornalista.

Mi aspetterei una forte presa di posizione da tutti i gay onesti e libertari.

Lady Godiva

Nel caso di Dolce e Gabbana parlerei di Gay Power, non di Gay Pride.
E non il Power non mi sta bene.

Trovo gravissimo il gesto di questi due anti-democratici e invito a non acquistare
i loro carissimi marchi griffati.

rossotoscano

@ Francesco
in Italia dovrebbe vigere la democrazia e comunque ognuno è libero di dire quel che pensa ma non di offendere la dignità di centinaia di migliaia di persone a priori e per partito preso senza prima verificare se il cervello( qualora esista) sia connesso alla bocca… lì c’erano genitori di figli omosessuali che portavano sulle magliette scritto: etero o gay sono figli miei… e molti di loro hanno perso i figli proprio per quella superficialità e prontezza a criticare senza nè merito nè giudizio nè autorità che tu manifesti… oppure pensi che abbia fatto bene Matteo ad ammazzarsi a 16 anni? non sarebbe stato meglio vederlo ieri alla carnevalata ma vivo?

Lady Godiva

@ rossotoscano

concordo in pieno sulla democrazia.
Dai un’occhiata al video che ho segnalato, poiché riguarda proprio la democrazia.

rossotoscano

@ Lady Godiva
ho visto il video e sinceramente non mi ha meravigliato piu’ di tanto… io sono omosessuale ma non molto amante delle griffe quindi da parte mia sono pienamente d’accordo con te e devo dire che la situazione assomiglia in maniera impressionante alla faccenda tra vaticano ed amnesty: tu sei pro-aborto e io ti taglio i finanziamenti( c’era anche amnesty al pride) , è la legge del piu’ forte e anche la legge del mercato: tu dammi i voti e io faccio i tuoi interessi… spero che questo modo di fare cambi ma… ne dubito… ci sono troppi interessi in gioco… io ti pago e tu devi fare quello che voglio io e come dico io anche se giornalista… mi immagino le pressioni che la giornalista ha subito anche da parte del suo direttore…

Lady Godiva

Grazie per la tua onestà, rossotoscano.

Non credo che la giornalista abbia subito pressioni da parte del suo direttore,
credo invece che il direttore abbia subito forti pressioni da parte di Dolce e Gabbana
che hanno contribuito in modo scandaloso ad affossare la libertà di stampa e di espressione.
Senza la pubblicità un giornale non può vivere.
E il direttore del Sole 24 Ore è stato costretto a pubblicare una recensione più edulcorata per non perdere la pubblicità.

Quando si critica Santoro per esser stato troppo tenero, bisogna considerare le fortissime pressioni dall’alto che subiscono quotidianamente i giornalisti.

Questo accade non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

Nickelgrey

Dolce e Gabbana sono due ricchi piuttosto stronzi.
Producono cazzate su cazzate (orrende le loro griffe) e si comportano da fascisti privilegiati (e certo quando hai i soldi puoi fare quasi tutto).
Lo dico da gay.
Braccia levate alle miniere del Sulcis!

🙂

rossotoscano

se non ricordo male un pò piu’ di un mese fà fu vietata una pubblicitò di dolce e gabbana in cui si vedeva una donna bloccata ai polsi e caviglie da due uomini mentre un terzo le stava sopra… dire stronzi è poco… comunque coi gay hanno chiuso da tempo, solo qualche provincialotto ancora continua a comprare da loro per la passeggiata domenicale al corso

Lady Godiva

Sono contenta di sentirvi dire che coi gay hanno chiuso da tempo.
Perchè la libertà di stampa e di espressione non andrebbe toccata da nessuno,
né dai ricchi né dal Vaticano, né da qualsiasi altro potere, laico e non.

emel

Che cazzo centrano DG col gay pride ?
Gabbana, poi e’ notoriamente cattolico e ha preso le distanze piu’ volte dalle richieste politiche degli omosessuali italiani.

Ren

@Francesco

il Pride sfodera colore e costumi una volta l’anno e mi pare siano proprio dei simpaticoni.
Che dire invece del vaticano dove si mascherano tutti i giorni con quelle tonachelle, tutti quei pizzi, sete e ricami dorati, pietre semi-preziose (mi auguro), ermellini, scarpe rosse di prada e cappelli più stravaganti che ad Ascot. Forse son vestiti proprio da Amaro e volta-Gabbana. Eppure voi catto-machisti non avete nulla da ridire per tutto il loro folclore.

Lorenzo

da ateo presente al pride, ho comunque molto apprezzato una maglietta che diceva così: “DIO ESISTE. Ma non sei tu… RILASSATI!”

Ren

wow che foto fantastiche, grazie rosalba !!! Sembravate i super eroi dei fumetti !!! 🙂

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