Sognavamo le Zapatere, ci siamo ritrovati coi teo-dem

[…] Solo un anno fa a Torino il Pride fu la festa della speranza. Oltre centomila persone invasero la città per chiedere pari diritti per tutti. Eravamo all’indomani della vittoria del centrosinistra e della formazione del nuovo governo e quella era la prima grande manifestazione di piazza. Seppur disilluso dal mancato inserimento dei Pacs nel programma dell’Unione, il popolo lgbt coltivava ancora la speranza che qualcosa potesse comunque cambiare. La ministra Pollastrini ci raggiunse in piazza assieme alla presidente del Piemonte Mercedes Bresso per dare il segno della volontà di dialogo del governo e delle istituzioni. Il giorno dopo La Stampa titolò «Mercedes e Barbara: le Zapatere frustano l’Unione».
Era solo un anno fa, ma sembra passato un secolo. Da allora sono cambiate molte cose. Anche per noi di Gayleft che nel corso di quest’anno abbiamo vissuto il dramma di tanti abbandoni. Il governo che abbiamo di fronte, al di là dell’impegno encomiabile di alcuni esponenti, in primis Barbara Pollastrini, sta tradendo le aspettative. Nessun risultato concreto, fatta eccezione per l’approvazione del timidissimo ddl sui Dico, peraltro ben presto arenatosi in Senato. Una Conferenza sulla Famiglia (declinata al singolare) che ha lasciato le famiglie di fatto fuori dalla porta come degli appestati. Qualsiasi iniziativa sui diritti civili, come negli ultimi giorni la legge sul testamento biologico, bloccata dal potere d’interdizione di quel manipolo di fanatici clericali che prende il nome di “teo-dem”. Il nostro partito, i Ds, ormai in avanzata fase di dissolvimento e in preda al disorientamento generale, senza una guida certa e senza una prospettiva sicura, come l’esercito di Badoglio dopo l’8 settembre del 1943. Come se il Pd lo si potesse costruire sul presupposto
di un’equidistanza pelosa tra i diktat delle gerarchie di Oltretevere e i diritti dei cittadini. Come se il dialogo coi cattolici e le mediazioni sui valori li si potesse far avanzare, come ha scritto ieri Andrea Romano, soltanto seduti a tavola con i teo-dem, unici titolati a quanto pare a dare l’interpretazione autentica dei “desiderata” del Vaticano e a stabilire quali leggi mandare avanti e quali no, quali patrocini poter dare e quali no, quali ministri possono scendere in piazza e quali no. Senza più alcuna reazione degna di menzione da parte dei nostri leader alle continue invasioni di campo di vescovi e cardinali. Il tutto in barba alla grande tradizione di autonomia del cattolicesimo democratico, testimoniata di recente dal “documento dei 60 parlamentari Dl” e dall’appello del compianto Giuseppe Alberigo. […]

Il testo integrale dell’articolo di Andrea Benedino e Anna Paola Concia
è stato pubblicato sul sito de
Il Riformista

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11 commenti

Ren

Eh si, chi se lo aspettava un anno fa che “i sinistri” Fassino e D’alema avrebbero affondato i DS per buttarsi in una operazione scellerata e kamikaze come quella di fondare la nuova democrazia cristiana. Che disastro hanno combinato. Loro si che passeranno alla storia, nessuno aveva mai fatto tanti danni a sinistra.

E poi chi si aspettava che la nostra “zappatora” sarebbe stata Rosy Bindi e che avrebbe preso a calci in faccia i diritti delle famiglie di fatto. Lo avessimo saputo un anno fa avremmo sputato in faccia a tutta questa gentaglia.

Messaggero78

Io in parte me lo aspettavo…non ho mai fatto affidamento su questa gente da quando hanno inserito quelle ridicole righe sulle coppie di fatto nel programma dell’Unione …hanno manifestato poco coraggio lì,in quella sede,TUTTI,hanno ceduto di fronte a Rutelli e al Vaticano,soprattutto i DS (cui preme il matrimonio di interesse con la Margherita,chè di questo si tratta,diciamocelo!!!)…il resto è quasi una metamatica conseguenza…

Magar

Io me lo aspettavo da quando hanno candidato la Binetti. Speravo che i DS facessero la voce un po’ più grossa.

Messaggero78

Magar hai ragionissimo!Anche quello è stato un brutto segnale…stavo x scriverlo!Rutelli ha voluto le liste separate al Senato x ficcarci i teodem come sentinelle x nn fare passare nessuna legge laica (dalle unioni civili al testamento biologico),con i numero che hanno al senato poi
tre o quattro senatori hanno un potere pressochè assoluto;senza contare che con le liste separate hanno preso un numero minore di seggi per il premio di maggioranza…ossia a quest’ora se Rutelli avesse fatto meno gli interessi del Vaticano l’Unione avrebbe uno scarto maggiore al Senato.In concomitanza,i DS rinunciavano a ogni velleità di riforma della legge 40 sulla fecondazione assistita…hanno gettato la spugna,e la mancanza di lamentela verso la separazione delle liste al Senato e l’inserimento di Binetti&co. ne è la prova…ma un tempo i DS proponevano anche i Pacs…possibile abbiano fatto questo gioco così tanto al ribasso?Per chi poi?Per una frangia minoritaria della Margherita,per 4 ultimi arrivati inseriti da Rutelli e manco votati dal popolo(liste bloccate!)!Che vergogna…

non possumus

Siamo in molti ad essere delusi da certa sinistra, ma forse un po è colpa nostra che dimentichiamo le cose, dimentichiamo (io per primo) che Togliatti nella costituente fece in modo che il concordato fosse inserito tramite l’articolo 7 nella costituzione repubblicana; dimentichiamo che il vecchio pc dei giovani D’alema e Fassino, alle battaglie per il divorzio e l’aborto partecipò obtorto collo spinto da radicali e socialisti; dimentichiamo D’alema e Veltroni a San Pietro durante la cerimonia di beatificazione del fondatore dell opus dei; ho dimenticato di aver visto in diretta tv l’allora sindaco di Napoli Bassolino in prima linea assistere al miracolo di San Gennaro, e tante altre sono le cose che dimentichiamo quando andiamo a votare. Forse sarebbe ora di prendere appunti e far sapere a lor signori che per ogni voto cattolico preso tanti ne perderanno da non cattolici, laici, atei e liberi pensatori.

Ren

@ non possumus

grazie di averci rinfrescato la memoria, dobbiamo avere la memoria da elefante, che schifo … Ma si sapeva che D’alema era un furbo. Con quella sua aria da saccente.

Monsignèr

bhè………………………………………………………………………………………………………….SDI…

Messaggero78

@non possumus:
io non ho dimenticato nulla!Non mi è sognato manco per la testa di votare Ulivo,Querce e Margherite…ho preferito una bella Rosa (nel Pugno)!;)Con tutto che dissento molto in fatto di politica estera dai radicali (e in parte dai socialisti)…non sai quante balle ho rotto ai miei amici e conoscenti per dirgli di non votare Ulivo e ho ricevuto risposte del tipo “bè ma è uguale,anche loro sono d’accordo,sono di sinistra,faranno i pacs ecc ecc”…la verità è chè c’è un distacco talmente enorme fra la politica (che si etichetta laica,di sinistra,democratica ecc ma fa i cavoli suoi) e la gente (che magari va alla messa tutte le domeniche ma è cmq d’accordo sulle unioni civili,l’eutanasia,l’aborto,la fecondazione assistita ecc ma non è sensibile a tali temi perchè al momento guarda a temi quali tasse,lavoro,case ecc sui quali si fa facile propaganda demagogica)

dv64

@non possumus
Hai ragione al 10000%, i cattocomunisti hanno fatto più danni al paese perfino dei democristiani.
Il penoso Fassino è solo l’ultimo di un lungo elenco.

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