Niente di nuovo sotto il sole del gay pride

Strano corteo. Fatto di spezzoni: quello festoso, quello arrabbiato, quello volgare senza precedenti, quello addirittura contro il Papa, quello persino pacato. Anche quest’anno il Gay pride non riserva grosse sorprese. Tanta musica, un po’ più di 120mila persone (gli organizzatori in piazza diranno alla fine «Siamo un milione!»), i “carri” più o meno allegorici, i grumi (sempre troppi) di slogan osceni, qualche transessuale coi seni al vento (pochissimi), tre uomini e una donna che sfilano per l’intero percorso colorati e nudi, e una ventina di secondi di sesso (reale) tra due uomini sopra il carro della “Rosa arcobaleno” all’altezza del Colosseo. «Dignità, diritti, laicità» sono le parole d’ordine della manifestazione. Il resto sono tutte cose trite e ritrite. Come il trentenne coi capelli lunghi lisci, il rimmel, la minigonna e le calze a rete. Come le drag queen (cioè uomini travestiti con paillettes e minuscoli abitini) a decine e decine. L’«orgoglio gay» sfila lungo un percorso che parte da piazzale Ostiense, percorre viale Aventino e arriva in piazza san Giovanni. E sembrano essere i brasiliani l’anima di questo Gay Pride: lo monopolizzano con i loro travestimenti, con i seni al silicone sproporzionati. Naturalmente è la… “fantasia” più sfrenata al potere: dai lustrini ai caschi di banane legati alla vita o sulla testa. In un trionfo di sete rigorosamente rosa che troppo spesso si aprono per mostrare questa o quella parte del corpo. Fra l’altro non conta l’età, qui, visto che c’è gente anche di cinquanta, sessant’anni. Ci sono, poi, “soldati” spartani (con elmo e un gonnellino di pelle) che da un carro distribuiscono profilattici. E ovviamente non può mancare il “sadomaso”, largamente gettonato dai partecipanti. Come – altrettanto ovviamente – non possono mancare gli sberleffi ai cattolici, al Vaticano, ai sacerdoti, ai vescovi, ai cardinali, le tante bandiere con la scritto “No Vat” e via attaccando. Ci sono i transessuali (il più basso è un metro e ottan ta…) vestiti da sposa e da principessa. E quelli mascherati da pseudopoliziotti americani (come un’altra icona gay, il gruppo musicale dei Village people). Su un carro tutti agghindati come improbabili… farfalle. Molti tengono ben alto un cartello: «Siamo dappertutto». Anche dalle musiche sorprese non se ne sentono: c’è per esempio la solita Nessuno mi può giudicaredi Caterina Caselli. I campani non si smentiscono: «Ateo e pure napoletano, che esagerazione», hanno scritto. Un camion è addobbato con una gigantesca gabbia, all’interno vi sono gay e lesbiche e la scritta «liberi tutti». Il corteo passa e alla fine, su via Labicana, rimane una tragica scritta in vernice nera: «Un uomo morto non stupra». Insieme ai palloncini colorati lanciati in aria, sventolano bandiere di tutti i colori: da quelle classiche dei Cobas e di Rifondazione, a quelle della Sinistra critica (che in uno striscione mette insieme il Papa, George Bush e Romano Prodi). Intanto il cantante Daniele Silvestri ne approfitta per girare il video di una sua canzone (“Gino e l’Alfetta”, scelta come altro inno di questo Gay pride), proprio durante la manifestazione. C’era il sole quando sono partiti, ora il cielo s’è coperto e si è alzato un vento che minaccia pioggia. Gli interventi del palco scatenano applausi, accendono la folla. Nel frattempo le bottiglie di birra e vino stappate e bevute diventano centinaia. Ancora striscioni e cartelli: da “Prodi dove sei? Oggi Roma è gay” a “l’amore non lo Dico ma lo faccio”. Attacchi ce ne sono da vendere anche contro il centrosinistra e il futuro Partito democratico. E contro i tedoem: «Meno Binetti, più diritti»; «Niente Dico? Dico niente Pd».

Articolo di Pino Ciociola pubblicato su Avvenire

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15 commenti

dv64

… quello addirittura contro il Papa, …

Addirittura?!?! E perchè no? Chi è quel signore tedesco, il dio in terra davanti al quale obbligatoriamente prostrarsi e umiliarsi?
Io, come Italiano, ce l’ho col papa ed il vaticano per 1000 motivi, se fossi omosessuale sarebbero 1001. E comunque solidarizzo con chi ha manifestato sabato, non deve essere piacevole essere considerati dei deviati quando in realtà non lo si è.

Franco Siccardi

Come al solito…
Quando la questura stima che alla loro penosa manifestazione (pagata con i soldini dell’8 per mille, cosi’ come non specificato nella loro pubblicita’ ingannevole) siano duecentocinquantamila, loro dicono che erano oltre un milione (16 persone a metro quadro!!!!).

Quando la questura stima che al Gay Pride siano centomila in piu’ – e tra l’altro pagando di tasca loro, non di tasca nostra – allora i bugiardoni dell’avvenire dicono che erano solo centoventimila…

SONO DUEMILA ANNI CHE CONTANO BALLE, FACCIAMOLI TACERE UNA VOLTA PER TUTTE!!!

salpetti

“I ministri dovrebbero varare provvedimenti per le famiglie, non partecipare alle carnevalate“, ha detto Maurizio Gasparri a proposito del Gay Pride, dimenticando forse che in una democraia liberale ogni manifestazione dovrebbe avere pari dignità, anche quelle pù goliardiche e pittoresce. In Italia dovremmo essere contenti che si possano fare le “carnevalate”, perchè in molte altre parti del Mondo, la libertà a manifestare a espimere il proprio pensiero non è praticamente riconosciuta. Un caso rilevante è la Russia di Putin, dove non solo è stato impedito di fare il Gay Pride (cosa che limita la libertà di parola in qualunque modo la si pensi sui Gay e sula loro manifestazione), ma da quando Putin è al potere sono più di 20 i giornalisti morti in Russia, come denuncia Reporters sans frontierès. Allora comunque la si pensi, in Italia dovemmo essere felici che si possano fare le “carnevalate”!!! 😉

salpetti.wordpress.com

Daniela

un pò più di 120 mila persone, poverini non la mandano proprio giù che i manifestanti del gay pride erano nettamente di più, per il resto sono d’accordissimo con dv64.

Lady Godiva

Forse desideravano che i gay camminassero sulle mani,con i piedi per aria?
Insomma, Avvenire era annoiato dallo spettacolo?
Che si guardi Un posto al sole, a quanto pare è pieno di surprises

Alessandro Bruzzone

Gli brucia a sti stronzi. (azz come sono irrispettoso… 🙂 )

rossotoscano

Vorrei far notare al sig. ciociola( tutto minuscolo e neanche giornalista ma piu’ pettegolo di parrocchia) che quando è morto Matteo( e tanti altri come lui) nessuno sull’avvenire ha manifestato disgusto, io personalmente avrei preferito vederlo alla carnevalata, contento e vivo… secondo: io sono omosessuale, ateo e NAPOLETANO… mi spieghi , è peccato anche questo?

emel

Ehi… ehi….

Le stime della Questura di Roma parlano di 300.000 (trecentomila) persone. Non diciamo inesattezze, prego.
Ergo… se dalla loro stima di 250.000 si e’ arrivati al milione scoreggiato da avvenire, al gay pride usando lo stesso metro cattolico si era in 1.200.000 (un milioneduecentomila) persone.

Non ci vuole molto per capirlo da soli, egr. Sig Ciocciola, basterebbe solo rispettare l’ottavo comandamento.
Evidentemente questi qua rispettano molto poco il loro grande signore quando non gli conviene politicamente.

Mog

Oltre ai vari svarioni è impressionante, interessante, da sbellicarsi dalle risate, da inorridire per un rappresentatne della carta stampata (se questa espressione ha ancora senso) il mancato riferimento ai tanti etero, alle tante famiglie presenti (io con mia moglie e bambina di un anno appresso vi giuro che c’eravamo)
Ciao

jsm

“Il resto sono tutte cose trite e ritrite.”
più trite e ritrite delle tonache nere……

“SONO DUEMILA ANNI CHE CONTANO BALLE”
mi associo

Nickelgrey

Gli organizzatori parlano di un milione di persone (come al pride di Torino dell’anno scorso).
Diciamo che anche fossero la metà, contano più 500.000 “diversi” di 500.000 (diamogli il raddoppio) “normali”.

E’ comunque vero che contanto PANZANE da 2000 anni. Ora basta, però.

🙂

Marco.g

“gli organizzatori in piazza diranno alla fine «Siamo un milione!»”

nemmeno di fronte all’evidenza l’Avvenire ammette che i gay non sono diversi in nulla…

anteo

l’articolista conta sul fatto che i suoi lettori difficilmente abbiano sfilato nel corteo del Gay Pride, comunque siamo alle solite: io e lui eravamo in 2 posti diversi, io nel corteo lui non so, forse in sacrestia a sniffare incenso.

spuci

perchè non dicono nulla sul ‘Boy Love Pride’?
saranno mica a favore….

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