Per la serie: facciamoci riconoscere. L’inchiesta avviata dalla procura di Civitavecchia contro il “Codice da Vinci”, sotto impulsodel clero cattolico (Reuters)
L’Opus Dei va in tribunale per combattere l’immagine di “Santa Mafia” (Le Monde)
La maggioranza dei neozelandesi contraria a rendere il cristianesimo “religione di Stato” (Dominion Post)
Il ministro inglese John Reid difende il riconoscimento a Salma Rushdie citando il film dei Monty Python “Life of Brian” – “Brian di Nazareth” nella discutibile traduzione italiana (Guardian)
Il nuovo veto di Bush alle cellule staminali (New York Times)
Uganda: la moglie di un vescovo lo trascina in tribunale per adulterio (allAfrica)
India, si discute dei templi indù. Permettere l’accesso ai non-induisti? Permetterlo dopo una purificazione? (Andhracafe)
Perché “discutibile traduzione italiana”?
Io ho visto sia la versione inglese che quella localizzata ma non ricordo grandi differenze (tranne il dialogo finale inventato dai doppiatori sull’ereditiera egiziana e la resurrezione…)
Brian di Nazareth è un capolavoro, fa morire dal ridere. E’ da noi è uscito qualcosa come dieci anni dopo che in Inghilterra, sempre per farci riconoscere…
La Procura di Civitavecchia smentisce l’inchiesta sul “Codice da Vinci”
“E’ assolutamente destituita di fondamento e quindi non rispondete a verità la notizia apparsa sul quotidiano la Repubblica del 15 giugno secondo cui numerose persone (10) sarebbero state iscritte nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Civitavecchia per il film Il Codice da Vinci”. A sostenerlo, in una nota stampa, è il procuratore capo di Civitavecchia Consolato Labate.
ancora:
Nessuna indagine sul “Codice da Vinci”
In una nota diffusa nella serata di ieri e firmata dal Procuratore capo di Civitavecchia, Consolato Labate si legge che: “è assolutamente destituita di ogni fondamento e quindi non rispondente alla verità la notizia secondo cui numerose persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Civitavecchia per il film Il Codice da Vinci. In particolare – prosegue la nota – né il regista del film né altri hanno mai acquisito la posizione di indagati”.
La risposta arriva qualche giorno dopo le dichiarazioni di un avvocato che, dopo aver presentato un esposto contro il film nello scorso novembre per conto di una suora francescana, aveva parlato dell’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Civitavecchia.
Maria P.
Viva la Nuova Zelanda!!!
@ Ernesto
Ho scritto “discutibile traduzione” perché “Life of Brian” si traduce “Vita di Brian”. Indicare “Brian di Nazareth” è oltremodo sbagliato perché nel film Brian non vive affatto a Nazareth (anche se potrebbe essere nato a Betlemme ;-))
@ Maria P.
La critica va girata a Repubblica e Reuters, non certo a noi che ci limitiamo a riprendere le notizie (non siamo un’agenzia di stampa, e penso che sia facile notarlo). In ogni caso, anche messa così come dice la procura, la notizia resta pur sempre una notizia: “l’avvocato di una suora francescana può andare in giro a sostenere il falso in merito all’operato della magistratura, e la magistratura non interviene”. Non è che si chieda per lui la galera, ma quantomeno una segnalazione all’Ordine degli Avvocati…