Il difficile pacifismo dei monoteisti

Un programma sulle religioni scritto e diretto dal presidente dell’agenzia vaticana Fides, Luca De Mata, con la supervisione editoriale di monsignor Mauro Piacenza, con la collaborazione di don Nicola Bux, padre Massimo Cenci, don Salvatore Vitiello, presentato dal presidente del senato Franco Marini alla presenza di esponenti della curia romana, dei movimenti ecclesiali e delle realtà religiose. La trasmissione, firmata da De Mata insieme a Teresa De Santis, vicedirettrice di Raiuno, si intitola Dio: pace o dominio (Raiuno, martedì, seconda serata).
De Mata, tre anni fa, spiegava ai telespettatori i dieci comandamenti, puntando l’obiettivo contro l’ateismo comunista, mettendo sullo stesso piano Stalin e Hitler, l’olocausto e il gulag, evitando di interrogare, sull’argomento, le voci laiche. Le note di presentazione di questa nuova inchiesta dicono che l’autore ha impiegato tre anni per realizzare 88 interviste a esponenti di primo piano di tutte le fedi, non aggiungono quanto è costato questo giro attorno alle religioni del mondo.
La tesi del nuovo lavoro è mostrare come chi uccide in nome di Dio è un impostore. Sul banco degli accusati ci sono le organizzazioni fondamentaliste che affliggono l’umanità con guerre e stragi. Il gioco linguistico consiste nel contrapporre le immagini del sangue e le parole dell’odio (come le tesi terroriste del capo dei musulmani thailandesi) ai testi sacri delle diverse fedi, recitati e spiegati, dalle massime autorità religiose, come messaggi di pace e dialogo.
Il materiale è ricco, sovrabbondante, immagini e riflessioni si si giustappongono penalizzando lo sfondo che si appiattisce. Raccontare la convivenza religiosa in India già offre materia sufficiente per un’ora di televisione. L’intervista al guru induista, quella alla più alta carica dei Sikh, sono, come del resto le altre ai religiosi musulmani, risolte in sintetici francobolli con la traduzione che scorre velocemente al lato dello schermo, se guardi il personaggio perdi gran parte del testo.
De Mata aggiunge, nella medesima puntata, le comunità religiose della Siria, le monache di clausura di Otranto, Don Benzi con le prostitute e la comunità di S.Egidio comprimendo cifre e concetti finché l’ecumenico dialogo tra le religioni assume il tono dell’affastellamento.
Ma soprattutto l’inchiesta trascura di approfondire l’aspetto problematico, la radice di chiusura identitaria che ogni religione monoteista contempla.

Fonte: ilManifesto.it

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15 commenti

emel

Non serve andare in giro per il mondo.
A poche centinaia di km dal confine Italiano ci sono ancora le fosse comuni dei massacri cattolici fatti dagli Ustascia di coloro che rifiutavano di baciare il crocifisso e di sottomettersi al papa, …storicamente benedetti da Pio XII, il quale poi aiuto’ Pavelic a fuggire in sudamerica scappando al cappio che lo attendeva a Norimberga.

Insomma il programma e’ la solita fuffa da beoni paesani che non vedono piu’ in la del loro naso.
Grazie all’opera di censura e disinformazione compiuta dai democristi su ordine del vaticano Ante Pavelic e’ come non esistito …solo Hitler e’ esistito ?

I cattolici sono percio’ Ignoranti o in malaFede ? …in ogni caso da questa gente bisogna sempre guardarsi la schiena e tenerla bene a distanza.

Lamb of God

Parliamo di cose serie: domenica sera su raitre alle ore 23:30 c’è il film “Mare Dentro” di Alejandro Amenàbar con un grande, grandissimo Javier Bardem.

Da vedere.

Ren

Ciao Lamb, grazie della segnalazione, lo guarderò. C’è un nesso col cattolicesimo per curiosità?

zumpappa

Allora: sono d’accordo cpn l’articolo. Non si risolve nessun problema “affastellando”.
Una sola osservazione: il fondamentalismo indiano è cominciato col domino britannico (tanto è vero che l’India e il Pakistan incolpano l’Inghilterra accusandola di aver soffiato sul fuoco secessionista). Il medioriente ha il petrolioche serve al mndo: peggio di un quartiere urbano dove viene messo il SERT per i tosssicodipendenti…sicché il caos di mezza città si riversa lì.

Ren

Beh il sert dovrebbe essere anche visto come un luogo di aiuto non solo come mondezzaio sociale, vero

signor deus caritas est

?

Salvo Zappala'

Vorrei solo dire che tutti coloro che dicono che uccidere in nome di Dio sia contro la religione, sono falsi.
Per molto tempo ho studiato alcuni istituti legati al genocidio e alla guerra nelle religioni. Posso affermare che la guerra santa e’ un elemento essenziale delle religioni ed in particolare di quelle monoteiste.
La cosa più grave di molti religiosi e’ che falsificano anche i testi sacri. Basti citare semplicemente il fatto che il testo dei dieci comandamenti insegnato al catechismo non corrisponde al testo biblico.

Marco

Oltre a palesare la contraddizione tra religione e violenza(cosa ammirevole per carità) potrebbero anche fare un programmino sulle contraddizioni tra fasti vaticani e cristianesimo…ma finchè questo tipo di trasmissioni le faremo fare a preti e chierichetti!

Monsignèr

“La tesi del nuovo lavoro è mostrare come chi uccide in nome di Dio è un impostore.”

Quante persone muoiono per le avversioni alle politiche di controllo delle nascite, per le politiche contro le contraccezioni, per le politiche contro la ricerca scientifica…
Quante persone sono morte in 2000 anni? Quante ancora ne moriranno?

shock

Sul banco degli accusati ci sono le organizzazioni fondamentaliste che affliggono l’umanità con guerre e stragi.

Ovviamente tranne quella Santissima, Immacolata, Apostolica, Romana e figghia di Bu……oooonissima Chiesa cristiana.

Paolo

A me pare invece sospetta questa precisazione sulle religioni “monoteiste”. Quelle non monoteiste fanno meno danni oggi perché mancano o sono irrilevanti. Quando c’erano, i loro praticanti erano tali e quali i praticanti monoteisti.

Ren

Si, Shock, bellissimo video. Io ho comprato anche il dvd del film magdalene sisters di Peter Mullan. Bel film. Ha ragione quella donna. Le suore ma non solo loro, anche i preti sono ” a bunch of bullies, una manica di prepotenti, anche bulli va bene in questo caso. Bella gente.

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